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venerdì 21 febbraio 2014

Io non ce la faccio a marciare con Matteo.

Il Quarto Stato è un celebre dipinto realizzato dal pittore Giuseppe Pellizza da Volpedo nel 1901, inizialmente intitolato Il cammino dei lavoratori.
L'opera d'arte Il Quarto Stato simboleggia la protesta sociale, quello sciopero con il quale i lavoratori diventano consapevoli dei propri diritti, e l’affermazione di una nuova classe sociale, il proletariato, nella società del XX secolo. Ho provato a far marciare il Presidente del Consiglio Matteo. Matteo il Lavoratore. Ma il quadro si è bloccato. Qualcosa non convince. Ho sentito la lavoratrice in primo piano rifiutarsi di marciare con Matteo. Mi sono fermato anch'io, non me la sento di marciare con Matteo Renzi. Diciamocelo, Matteo Renzi rappresenta il nuovo che avanza. Sono il resto dei lavoratori (intendo lavoratori veri come i lavacessi eroi) che vedo indietreggiare. Per rendere l'idea, un uomo che coltiva solo sogni non è in grado di pulirsi il water nel quale urina e neanche di ripagare i propri debiti (il buco dell'ipocrisia, il debito pubblico, ammonta ad oggi a circa 2100 miliardi di euro). ”Hanno bussato alla porta e non c’era nessuno. Era Matteo Renzi” è sicuramente il miglior tweet di Beppe Grillo.

lunedì 27 gennaio 2014

Vola colomba bianca vola.


Liberiamo la colomba simbolo della pace. Lo ha fatto papa Franceso davanti a migliaia di fedeli. La colomba bianca vola. Pochi battiti d'ala e un gabbiano reale la punta. Ma non basta. Anche il corvo, uccello del malaugurio, sinistramente tormenta la povera creatura per la quale non c'è scampo. Tempi buii per la pace. E così ce ne stiamo andando anche noi, noi timidi, noi buoni, noi onesti, noi persone per bene. C'è un problema disumano di distribuzione della ricchezza. Proprio oggi i giornali ci raccontano il resoconto di questi ultimi anni; un italiano su sei vive con meno di 640 euro netti al mese. Aumenta la concentrazione della ricchezza: il 10% della famiglie italiane possiede il 46,6% del patrimonio complessivo (45,7% nel 2010). Proprio io che sono scappato dall'Italia rifugiandomi nel Regno Unito, scopro inorridito dai giornali d'oltremanica che soltanto 85 persone al mondo posseggono l'equivalente di quanto possedduto da 3.5 miliardi di persone. Questo ristretto numero di miliardari, che potrebbero riempire a stento un bus a due piani, posseggono le ricchezze di metà della popolazione mondiale. Ora diventa tutto più chiaro. Qui ci hanno letteralmente coglionato, facendo diventare la politica un apparente conflitto a tarallucci e vino tra fronde di renziani, bersaniani, cuperliani, dalemiani, finiani, berlusconiani e vai a non finire secondo il miracolo della moltiplicazione dei pani e delle poltrone. Tutti d'accordo, per non cambiare niente. Tutti d'accordo, per occultare quella triste verità che vede una stretta minoranza arricchirsi a spese delle sofferenze della maggioranza. La concentrazione della ricchezza quindi è andata aumentando nonostante la classe operaia se ne andasse in paradiso, come Angelo di Carlo. I pesci grossi, pescecani ingrassatisi nella finanza che non crea lavoro, si sono mangiati e mangieranno a poco a poco i pesciolini. I gabbiani scaltri non si accontentano dei pesciolini, ma hanno iniziato a saziarsi di una inaspettata carne tenera nel petto della colomba. Fermare l'arricchimento dei pochi Berlusconi e l'impoverimento dei tanti non era solo un dovere morale. Era la condizione indispensabile per non provocare il collasso di un intero paese. Non abbiamo mai visto una patrimoniale sui beni di lusso o le tasse abbattersi sulla finanza speculativa. Ma in futuro non avrete mai visto il popolo incazzarsi così tanto.  Libertà, Uguaglianza, Fratellanza. 


venerdì 24 gennaio 2014

L'intransigenza è l'unica strada. Alessandro di Battista.


"L'immoralità è come il letame: va trattata con la pala, non con il cucchiaio di argento [...] Il Pd e il Pdl sono d'accordo da sempre. Napolitano sancisce l'accordo da sempre [...] L'intransigenza è l'unica strada che ci porterà alla vittoria. Il compromesso con questa gente secondo me è un suicidio. Non so se con l'intransigenza vinceremo, sono convinto che con l'assenza di intransigenza perdiamo! Perché in quel Palazzo se tu ti mischi a loro e ti ungi il dito, ti ungi tutta la mano e in quattro e quattr'otto, come la Lega, sei diventato parte del Sistema. Noi non siamo entrati lì dentro per diventare parte del Sistema, ma per cambiarlo in modo democratico e non violento [...] O andiamo al governo noi o il Paese non cambia. Io sarei disposto a morire per questo Paese. Votavo PD, poi mi sono disintossicato." 


sabato 4 gennaio 2014

That is why what we live is not a true democracy.

Chart of the number of homeless people each night a New York. September 2013: 52,351!
Just compare these charts. The shame of our democracy. If you take in consideration the last ten years, you realize that the stocks of giants as Priceline or Google have grown as much as the number of homeless. Nelson Mandela said that "while poverty persists, there is no true freedom." In the past, the poor could at least cultivate their land and live thanks to the product of their labor. Nowadays, in the financial democracies with no available land, wealth tends to be concentrated in the hands of a select few. That is why what we live is not a true democracy. That is why we need a revolution. 

Priceline's stocks (NASDAQ:PCLN) has appreciated more than 5931% in the last ten years. 

Googles's stocks (NASDAQ:GOOG) has appreciated more than 920% in the last ten years. 

sabato 28 dicembre 2013

Addio a Giuliano Ferrara. Dietro ad Il Foglio di carta il più grande produttore di merda concettuale.

Sorpreso dalla Vita. Giuliano Ferrara.
Quando tutto è perduto, quando perfino l'orchestra sul Titanic smette di suonare avendo l'acqua salina assalito gli strumenti si sente un urlo inopportuno della propaganda concettuale, uno di quelli che farebbe innervosire perfino la Regina ma stavolta non è il Cavaliere. È Giuliano. È Giuliano Ferrara che ti informa che l'aborto è un omicidio. Ferrara infatti è per la vita ma anche per chiudere un occhio sulle torture a Guantanamo. Potrebbe scambiarsi la penna con Magdi Cristiano Allam, sono intercambiabili nel firmare articoli che cercano l'essenza di Dio in una pattumiera concettuale. Questo Nerone pronto a bruciare mediaticamente a difesa delle radici giudaico-cristiane dell'Europa, amico d'Israele, ha mangiato alla tavola del Cavaliere ritagliandosi il ruolo del grasso buffone che poteva permettersi qualche sonora critica propositiva. Mai una lotta giornalistica vera su quei fondamentali sui quali l'Italia moriva arrancava giorno dopo giorno.  Lo ricorderemo così, mentre con la sigaretta in bocca in televisione veicolava messaggi avvelenati a favore della vita. Lui che amava andare a cavallo, avendo il cattivo gusto di imporre la propria pesantezza anche a chi non ha il dono della parola. Addio a Giuliano Ferrara, tra i più grandi produttori di merda concettuale.

venerdì 27 dicembre 2013

Addio Renato Mannheimer. La sua voce pastosa lubrificava la messa di Bruno Vespa.

Il Corriere imbarazzato non ne parla, ma il suo sondaggista ed analista Renato Mannheimer pare essere stato colto con le mani nella marmellata. Questi moderati cattolici che si scoprono sempre poi essere i peggiori tanto quanto sembravano santi! L'Ansa riporta infatti come il collaboratore di Porta a Porta sia indagato dalla Procura di Milano per associazione a delinquere finalizzata a una frode fiscale da 7 mln di euro. Renato Mannheimer ha espresso ''vivo dispiacere e sincero pentimento per essersi lasciato coinvolgere in atti di particolare gravità''. Il camerlengo di Bruno Vespa, lo metteva in onda nel momento culminante della messa di Porta a Porta e Renato con la sua voce impastata dava i numeri. Chiedere scusa in un paese rovinato da parolai e lestofanti non basta, anzi è una aggravante perché è arrivato il momento della verità. Noi non lo perdoniamo e lo salutiamo come ne abbiamo salutati tanti in Italia in questi anni, da Craxi a Berlusconi. Addio Renato Mannheimer. Fatti questo ultimo sondaggio: sei fottuto, spacciato, game over. 

giovedì 26 dicembre 2013

Per non dimenticare le cravatte di Bertinotti a Porta a Porta.

Paolo Bertinotti nell'imitazione di Corrado Guzzanti che non trascura nello sfondo, le mitiche cravatte.
C'era una volta un signore distinto che impediva il governo di centrosinistra aprendo in tal modo la strada al ventennio Berlusconiano. Non so quanti si ricorderanno di Bertinotti. Rappresentante di una sinistra romantica tutta retorica e generosità generica si ritrovò additato sul il corriere per avere la stessa cravatta di George Bush. Robe da matti. In quell'articolo si diceva: "Il guardaroba di Bertinotti è fornitissimo e selezionato, decine e decine di Luca Roda, lo stilista bresciano con cui spesso passa lunghi minuti a conversare di codici di eleganza, tagli, stoffe, novità. Potere di una tentazione. Divisi su tutto, Bertinotti e Bush si ritrovano con lo stesso «stilista del girocollo»". L'ultima apparizione nel maggio 2013 lo vede con la moglie al matrimonio di Valeria Marini, arrivare scortato poco prima del Principe Carlo Giovannelli e Elsa Martinelli, e poi Anna Tantangelo, Alfonso Signorini, Iva Zanicchi, Alba Parietti... 
La memoria è la cosa più importante che ci è rimasta. Non dobbiamo dimenticare chi partecipava al circo di Porta a Porta con quel camerlengo di Bruno Vespa coglionandoci di parole soffici e bombate d'ipocrisia apparentemente dalla parte degli operai. Addio Fausto Bertinotti.

Bertinotti e consorte al matrimonio di Valeria Marini.  Notevole l'atteggiamento della scorta.
Dolce vita romana. Fausto Bertinotti insieme a donna Assunta Almirante  la vedova di Giorgio Almirante, fondatore e leader storico del Movimento Sociale Italiano.

mercoledì 25 dicembre 2013

Auspicio #2014. Liberariamoci dell'intelligenza di Renato Brunetta.

Santoro lo invita ancora per fare audience, in quanto attira mosche a non finire. Il nostro Paese però soffre e quindi è arrivata l'ora di liberarsi di questo premio nobel mancato, un mix perfetto bipolare tra il politico e l'accademico che gli ha permesso di sopravvivere tirando a campare ancora per un po'. Dai Mastella ai Rutelli alcuni dei parolai se ne sono già dovuti andare. Ora tocca a Renato. Il 2014 sarà il suo anno. Ho già scritto del suo bipensiero. L'Italia merita di essere più stupida, merita di liberarsi dell'intelligenza di Renato Brunetta. L'unico metodo possibile è quello di non dargli tregua. Fischiatelo, rivoltatevi alle sue fantomatiche esternazioni sull'economia, chiedetegli quanto ci costa quando lo vedete a spasso con la scorta, ripagate la sua arroganza con la stessa noncuranza. Non dategli tregua. Brunetta ha la colpa imperdonabile di aver dato luce ad una dottrina economica liberista schizzofrenica che concepiva così come strutturata l'impoverimento delle masse (obiettivo raggiunto) a fronte di un suo arrichimento immobiliare (obiettivo raggiunto). Lui è stato il mentore, il guru, il supporto scientifico ai vari lestofanti che si volevano arricchire a spese degli altri. Il faro di un berlusconismo criminale. Il suo latrato patetico contro l'IMU, non fa che suggerirci l'unica strada percorribile: una patrimoniale secca e spietata sui beni di coloro che si sono arricchiti sottraendo ricchezza agli altri. Qualcuno, colmo d'ipocrisia, vorrà vedere in questo post quel linguaggio violento che in passato ha connotato periodi bui. A costoro, rispondo che la classe operaia come Angelo di Carlo se ne è già andata in paradiso, ora tocca a personaggi quali Renato Brunetta incamminarsi verso l'inferno. 

domenica 22 dicembre 2013

Vittorio Arrigoni, approfondire la sua storia è un atto rivoluzionario.


Ci sono delle parole scolpite nel Blog di Vittorio Arrigoni che meritano il nostro approfondimento.

"Guerriglia alla prigionia dell'Informazione. Contro la corruzione dell'industria mediatica, il bigottismo dei ceti medi, l'imperdonabile assopimento della coscienza civile. La brama di Verità prima di ogni anelito, l'abrasiva denuncia, verso la dissoluzione di ogni soluzione precostituita, L'infanticidio di ogni certezza indotta. La polvere nera della coercizione entro le narici di una crisi di rigetto. L'abbuffata di un pasto nudo, crudo amaro quanto basta per non poter esser digerito."

Io non dimentico Vittorio Arrigoni

Per chi volesse approfondire, la sua storia completa si trova in un bellissimo documentario su Al Jazeera World che raccomando vivamente. Un filmato ovviamente che non vedrete sulle televisioni italiane occupate dalla superficialità.

Precedenti miei post su Vittorio Arrigoni:
  1. 'Un vincitore è un sognatore che non hai mai smesso di sognare. Vittorio Arrigoni, un vincitore.'
  2.  'Vittorio Arrigoni scrisse del suo Battello Ebbro ("Le bateau ivre") come Arthur Rimbaud e disse: "brillerò anche per coloro che non hanno osato
  3. ISRAELE VERGOGNA: Vittorio Arrigoni era sulla black-list degli israeliani che lo avevano già picchiato e lui aveva pensato che lo avrebbero ucciso.

sabato 7 dicembre 2013

Dopo Gesù, Nelson Mandela.

Nelson Mandela (1918 – 2013)
Se ricordiamo Gesù perché professava l'amore e non l'odio vendicativo verso chi lo crocefiggeva, un pensiero lo dobbiamo anche a Nelson Mandela capace di unificare un paese infondendo pace nonostante 27 anni di prigionia gli avessero tolto il respiro della libertà. Nelson Mandela andava oltre. C'è una sua frase a cui sono particolarmente affezionato, pronunciata durante il suo discorso a Londra per la Campagna MDG “Make Poverty History”: "Finchè esiste la povertà, non può esserci una vera libertà".

domenica 17 novembre 2013

Ca' Foscari, Università della propaganda rettorale.



Sarete entrati almeno una volta nella vostra vita nel Rettorato di una Università Italiana. Silenzio celestiale. Marmo fresco. Finalmente spazio sconfinato in quei saloni. Quello spazio che a lezione è sempre mancato. Il ricordo delle aule universitarie anguste ti fa male. Soffitti lontani intarsiati, ti ricordano una Grande Basilica, memorie di una gita scolastica lontana. Candelabri e quadri reali. Busti. Poi una voce. Quella del Magnifico RettoRE. Ti avvicini attirato da quel suono divino che sembra provenire da un pifferaio magico. Inciampi nel tappeto rosso porpora dove giace un ermellino morto. Il maggiordomo autista del RettoRE sta cacciando nel salone. Finalmente odi chiaramente la sua voce. Il Magnifico RettoRE, mappamondo in mano, estasiato sta moltiplicando per tre le rette universitarie del prossimo anno. Un nuovo autoritratto con cornice in oro con la scritta "Ho investito i vostri soldi nell'istruzione universitaria". Il quinquennato del Re Sole. Affermare verità sacrosante mentre si pronunciano le menzogne più artefatte.

All'inizio del video la voce è quella del Magnifico RettoRE dell' Università Ca' Foscari Venezia, Prof.re Carlo Carraro (2009-2014). Secondo Wikipedia viene riconosciuto a livello internazionale come uno dei principali esperti di economia ambientale ed infatti nel video considera buttati i soldi stanziati per aiutare la discarica Grecia al collasso. Palle, palle ci vogliono le palle all' Università della propaganda rettorale in un bellissimo paese in rovina.

sabato 26 ottobre 2013

Help to free Greenpeace activists.


Please immediately release the 30 people currently detained in Russia following the boarding of the Greenpeace ship the Arctic Sunrise. The illegal boarding of the ship in international waters and subsequent hooliganism charges against its peaceful crew are unacceptable. 

Right now, 28 of our activists, a photographer and a videographer are being held in custody by the Russian authorities. We urgently need your help to free them.

The Arctic Sunrise had been part of a peaceful protest against energy giant Gazprom, which is poised to drill for the first oil to come out of the icy waters of the Arctic.

Using a helicopter and ropes, armed Coast Guards illegally boarded the ship and held those on board under armed guard whilst they towed the ship to shore. Our team were then remanded for up to two months by a court in Murmansk.

The authorities said they needed time to investigate possible charges of piracy. On 23 October they changed those charges to hooliganism, which carries up to seven years in jail. This is a wildly disproportionate charge and is an assault on the right to peaceful protest.

The Arctic 30 have been in Russian prison for over one month now - please release them to their families without delay.

mercoledì 16 ottobre 2013

Il nuovo che avanza, Matteo Renzi.


Diciamocelo, Matteo Renzi rappresenta il nuovo che avanza. Occhetto, D'Alema con i loro baffi sovietici hanno intristito abbastanza il centrosinistra italiano. Nell'epoca dei social network, eccolo il nostro Tony Blair tutto italiano.  Sornione, sempre sorridente, la battuta sempre pronta, frasi telegrafiche lunghezza Twitter. Piace spensieratamente e candidamente. Ditemi dove è il "Mi piace" e ci clicco sopra. La sua patina cotonata rottama le tristi congiure di palazzo (Botteghe oscure). Andremo in rovina, ma volete mettere... ci andiamo sorridendo candidamente. Se Berlusconi alle prossime elezioni calerà il suo asso con una proposta shock "0 tasse per tutti", lui ha pronta la sua arma segreta: ballerà in fusó "Lo Schiaccianoci" ad Amici di Maria de Filippi. Il nuovo che avanza, Matteo Renzi.
Un prodotto PD-L
Attenzione: leggere attentamente il foglio illustrativo. Potrebbe portarti in guerra in Iraq dicendoti sorridendo che ci sono armi di distruzione di massa.

giovedì 1 agosto 2013

Berlusconi pregiudicato, evasore conclamato, vergogna a chi lo ha votato.

 
In questo giorno bellissimo, finalmente Berlusconi è stato condannato definitivamente. Berlusconi pregiudicato, evasore conclamato, vergogna a chi lo ha votato per 20 anni rovinando quel Paese fantastico che era l'Italia.

martedì 30 luglio 2013

Imparare l'Inglese con un documentario della BBC con sottotitoli.


Vuoi imparare l'Inglese guardando un documentario della BBC con sottotitoli? Allora hai cercato bene, sei nel posto giusto. Puoi usufruire anche degli altri filmati che ho messo a disposizione. Il mondo sta cambiando. Le farfalle, insieme alle api, stanno scomparendo. I loro colori, la loro bellezza che se ne va per sempre. Pianta un fiore, dai da mangiare ad una farfalla. Resisti alla cementificazione, alla plastificazione, all'annichilimento dell'anima, decidi una volta per tutte di stare dalla parte della natura, dalla parte delle farfalle.  

martedì 23 luglio 2013

Enrico Letta e la parabola apocalittica di Casaleggio.

Il posato Enrico Letta
Premetto, sono il solito disfattista polemico e sono immune agli incantesimi creati con la magia dell'ipocrisia. Se voi avete il dono di saper apprezzare il posato Enrico Letta, attuale Presidente del Consiglio, io preferisco sottolinearne attonito la parentela con il principale collaboratore di Silvio Berlusconi, il posato Gianni Letta. Posati professionisti della politica. Mi direte che non ci sono alternative, che Enrico Letta incarna il meno peggio del peggio in circolazione. Allora cari miei è davvero finita. In termini assoluti, il debito pubblico italiano nei primi tre mesi del 2013 è aumentato a 2.034.763 miliardi (Fonte Sole 24ore). Ci avviamo verso una bancarotta storica, uno spettacolo convulsivo indecente dove nel gran finale probabilmente nel panico generale si rivedrà il posato Giuliano Amato, esperto nel defibrillare economie moribonde mettendo le mani in tasca agli Italiani. Gli Italiani hanno perso il dono di vedere. Io, che non sono un posato esperto d' Economia di provenienza Bocconiana e non posso vantare posate credenziali presso Comunione e Liberazione, postai su Youtube, il 17 Settembre del 2009, un video in cui gridavo allarmato la cifra del nostro debito allora, 1.753 miliardi di euro. Studiando Finanza Pubblica all'Università di Padova, quella cifra mi aveva allarmato, più di un allarme antincendio. Dopo quasi 4 anni, il nostro debito ha divorato altri 282 miliardi di euro e le vite delle persone che sono entrate nella sua spirale. Ho condiviso ogni notizia di questo mostruoso aumento, nel post "Tu lo vedi il buco dell'ipocrisia?". Già perchè, il problema sta tutto in una generale colata di cerone ipocrita che gli Italiani si sono imposti per non affrontare il nodo cruciale: c'è un buco enorme che aumenta e dei posati criminali avvoltoi che ci girano attorno, nella stessa atmosfera immobile ipocrita che respirate solitamente in una banca. Nessuno lancia una monetina in quel buco, da questo punto di vista funziona meglio la fontana di Trevi. Io mi sono chiamato fuori da questo sistema, me ne sono andato dall'Italia con la mia ribellione, tutta valigie e biglietti aerei. Tu cosa fai, mi vieni a dire che Enrico Letta è la soluzione finale? 


sabato 29 giugno 2013

Semplicemente Margherita, semplice e geniale.

Margherita Hack (12 June 1922 - 29 June 2013)

Franca Rame, adesso Margherita. Se ne vanno i Grandi. Si spegne lentamente Nelson Mandela, una candela bellissima consumata dal tempo. Che rabbia, quando penso che all'Università Ca' Foscari in questi anni, si sono visti i Brunetta, i George Soros, i Paolo Scaroni, i Gelmini, i parolai della finanza. Invece che fare incontrare agli studenti le nostre fortune, li alleniamo ad annusare le personalià grigie. Le Università sono diventate la lavatrice della reputazione per chi deve rifarsi un nome . Ciao Margherita, semplice e geniale. 

venerdì 31 maggio 2013

Franca Rame, l'ultima delle donne italiane dignitose che non si esibiva ad Arcore.

Franca Rame (18 July 1928 – 29 May 2013) 
Perfino il The New York Times le rende tributo in un articolo. In un'epoca di donnine, di figuranti, di veline e letterine, di "fidanzatine" dell'ottuagenario Berlusconi, l'ultima delle donne italiane dignitose si è spenta dopo una vita dedicata alla cultura. Il 9 marzo 1973, Franca Rame fu costretta a salire su un furgoncino da cinque uomini appartenenti all'area dell'estrema destra, da cui fu poi stuprata a turno e malmenata. Franca Rame, l'ultima delle donne italiane dignitose che non si esibiva ad Arcore, il teatro degli Italiani.


lunedì 1 aprile 2013

My tribute to beauty of England.


This is the reason why I fell in love with England. I took these pictures in Dorset, Devon, Cornwall, Somerset, during the fantastic summer of 2012.

mercoledì 26 dicembre 2012

Dopo oltre cinque anni, un Blogger va in pensione.



One Republic - Secrets + Tesla Coil (The Sorcerer's Apprentice Remix)

"I need another story
Something to get off my chest
My life gets kinda boring"

Da oltre cinque anni questo blog resiste alle intemperie della vita. Poi arriva fatidico quel momento, e prima o poi arriva per tutte le cose, dove tu, blogger, capisci che il tuo treno, dopo tante avventure, è arrivato a destinazione e le tue idee non vedono l'ora di scendere per sentirsi più libere. Sul treno resti solo tu, che ancora caparbiamente cerchi di continuare l'esperienza, come se non dovesse finire mai. Aggiorni ed aggiorni il blog, ma il treno è fermo e ciuf ciuf non ti emozioni più scrivendo e condividendo. Ricicli e rilanci le notizie dei quotidiani, ma non sei più te veramente a generare contenuti.  Originalità e passione, sono locomotive importanti per un blogger. Chissà, sarà che quando ho aperto il blog ero sugli "enti" o ora viaggio sugli "enta", ho perso spinta propulsiva e da parecchio tempo mi chiedevo se ci fosse una fermata anche per me, per scendere e pensare qualcos'altro. Non che abbia smesso di viaggiare o di macinare idee o che non mi senta più "in esplorazione"; tra pochi giorni, per l'ultimo dell'anno, visiterò The North York Moors National Park nello Yorkshire. Potrei portarmi tutta l'attrezzatura per fare foto e video e poi condividere questo viaggio nella natura come ho sempre fatto in questi lunghi cinque anni, ma è proprio qui che metto un ginocchio a terra e valuto di fermarmi. Sono stanco di fare e di sentirmi blogger. Ho ancora tutto il materiale della Cornovaglia visitata quest'estate da pubblicare e non trovo le energie per farlo. Pensione, pensione, pensione. Una volta annessa l'Inghilterra, dove vivo da più di un anno, nei prossimi anni sarà la volta di esplorare spero la Nuova Zelanda, l'Australia, l'Argentina. Onestamente, questa parte del viaggio in esplorazione, preferisco tenermela per me. Provate voi a tenere un blog in vita per oltre cinque anni. Non voglio paragonarlo ad un figlio sia chiaro, ma se amate la creatura gli dedicherete ore, giorni, intere settimane. Postare immagini e raccontarle onestamente in modo possibilmente non banale, è particolarmente impegnativo; richiede tempo ed energie che vorrei nel prossimo futuro dedicare a me stesso ed alle persone che mi sono vicino. Desidero godermi i momenti belli di questa vita, senza dover continuamente scattare o riprendere con la videocamera. Credo di aver immesso una tale quantità di contenuti su Google, che all'opposto ora desidero farmi da parte, possibilmente anche abbandonando la caciara dei social network. In fondo le persone che più stimo non hanno neanche un profilo Facebook e probabilmente non sanno cosa sia un tweet. Riassumendo, interrompere la condivisione in un'epoca dove tutti condividono è un fatto che devo dire si preannuncia entusiasmante. In fondo, essere originali è un modo per andare avanti e continuare la propria rivoluzione. Nei prossimi mesi, con calma posto le ultime cartucce. Materiale che ho girato con l'intento di condividerlo e poi, immancabile, un video conclusivo prima della meritata pensione. Ho sempre scritto agli italiani del futuro, alle persone che verranno, visto che negli anni in cui scrivevo il mio paese, mediasetizzato, era in preda ad una involuzione cattoberlusconiana. A voi del futuro, in un natale futuro, Buon Natale e felice anno nuovo.

Alberto, blogger dimissionario.



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