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venerdì 16 ottobre 2015

All of us are not psychopath as this Nazi German hunter who has just killed this #Elephant. Can we prosecute him now?


domenica 17 agosto 2014

Michele Dallapiccola, il medico veterinario prestato alla 'politica' eccitato dalla caccia all'orsa coi cuccioli.

Michele Dallapiccola a destra.
« E’ un orso dannoso che va fermato, tra tenerlo tutta la vita in gabbia e farlo passare a miglior vita non so cosa sia meglio ». Così dolcemente e pacatamente si esprime sul Corriere l’assessore Michele Dallapiccola, laureato in Medicina veterinaria, alto esponente del Partito Autonomista Trentino Tirolese, e che attualmente ricopre in Trentino il ruolo di Assessore all’agricoltura, foreste, turismo e promozione, caccia e pesca.
Ce lo immaginiamo così, con la siringa in mano, pronto a far passare dolcemente e pacatamente a miglior vita gli orsi troppo 'selvatici'. Un esperto, lui che ha diretto il "Macello Pubblico Alta Valsugana" S.r.l. quale Amministratore Unico. Ed eccoci alla sventurata Daniza, l'orsa coi cuccioli, intrinsecamente colpevole di aver dato delle zampate ad un fungaiolo che si era nascosto dietro un albero per osservare la cucciolata. Uno scemo qualunque, penserete. No, sono questi i frangenti in cui i tanti Dallapiccola danno il meglio di sé. L'Italia tracolma di mezzuomini, i tanti Schettino, cellule dormienti pronte ad attivarsi per rovinare l'Italia e rovesciare l'ordine naturale delle cose. Quando l'ignoranza poi si laurea, eccovi l'iniezione letale. Vi basti leggere i tweet tra il sadico e l'eccitato di Michele Dallapiccola che rincorreva l'orsa Daniza: 


« Inverveniamo SUBITO », SUBITO in maiuscolo, in quanto l'orsa terrorista Daniza potrebbe farsi saltare in aria con il radiocollare in centro a Trento. « Operazioni di tutela delle persone »??? Ma siamo noi che dovremmo tutelarci da lei. Fermiamoci un secondo. Ci sono quattro orsi messi letteralmente in croce nel Trentino. Dire che son stressati, è dir poco. Portano il radiocollare, devono continuamente spostarsi per evitare la nostra morbosità, devono sopravvivere alle dichiarazioni di esponenti della Lega Nord e Forza Italia che vorrebbero abbatterliCome vi sentireste vivendo con un radiocollare e i Dallapiccola che ogni giorno vi analizzano la cacca, pronti ad accusarvi di essere troppo selvatici? L'assurda cattura di quest'orsa, non farà che stressarla ulteriormente. 
Uccidete Daniza. Daniza assassina. Rinchiudetela con 3 radiocollari sul collo. Sparatele tranquillanti. Oppure Dio ci scampi dai Dallapiccola? Liberi tutti, anche gli orsi.



domenica 21 ottobre 2012

Caccia al bambino. Fermate questa barbarie!

Questa immagine ha disgustato il mondo. In Sud-Africa un cacciatore razzista posa nei pressi della sua preda, un bambino di  colore (non si sa se l’immagine sia reale, sia un fotomontaggio o ci sia un accordo con il bimbo). 
In Italia le cose non vanno meglio. In 35 giorni effettivi di caccia, dal 1 settembre al 20 ottobre, le armi dei cacciatori, hanno ucciso 13 persone, tra cui un bambino, e ne hanno ferite 33, tra cacciatori e non. E' quanto emerge dall'analisi dei dati dell'Associazione Vittime della caccia. Senza contare, ancora, precisa l'Associazione in una nota, ''gli innumerevoli fatti che hanno avuto un epilogo fortunato: sono i casi di minacce, prepotenze, spari andati a vuoto, intimidazioni ecc. da parte di "legali detentori di armi ad uso caccia" contro altre persone. (fonte ANSA http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/10/21/Incidenti-caccia-13-morti-35-giorni-_7666065.html )

La Federazione Nazionale della Caccia ha scelto il suo manifesto più VERGOGNOSO



domenica 12 settembre 2010

La Federazione Nazionale della Caccia ha scelto il suo manifesto più VERGOGNOSO

Manifesto tesseramento 2010 della Federazione Italiana Caccia
La Federazione Italiana della Caccia, ha scelto il suo manifesto più VERGOGNOSO. Tra innumerevoli episodi di cacciatori dal grilletto facile che si impallinano a vicenda o uccidono degli innocenti (questa estate hanno ucciso tra gli altri un parroco "in cammino" padre don Francesco Cassol di Longarone, che è stato scambiato per un cinghiale...) in un mondo dove la bestemmia e l'eco degli spari rovina il silenzio delle valli e sporca violentemente di rosso il soffice petto di tanti uccelli, la Federazione ha ideato un manifesto in cui si dice che "La caccia non ha età". Si, perchè in Italia per lavarci la coscienza mettiamo davanti i bambini, sfruttando la loro innocenza. Vomitevole.

Perchè questi cristiani ipocriti nel loro manifesto non mettono il Cantico delle Creature di San Francesco? La verità è che non c'è rimasto da cacciare quasi più niente ed infatti aumentano esponezialmente gli incidenti di caccia, perchè sparano a qualunque cosa si muova, non importa chi sia.

Giotto, affresco "La predica agli uccelli", Data 1290 - 1295, Basilica superiore di Assisi, Assisi.

Altissimu, onnipotente bon Signore, Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione. Ad Te solo, Altissimo, se konfano, et nullu homo ène dignu te mentovare. Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature, spetialmente messor lo frate Sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore: de Te, Altissimo, porta significatione. Laudato si', mi Signore, per sora Luna e le stelle: in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle. Laudato si', mi' Signore, per frate Vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento. Laudato si', mi Signore, per sor'Acqua. la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta. Laudato si', mi Signore, per frate Focu, per lo quale ennallumini la nocte: ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte. Laudato si', mi Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti fior et herba. Laudato si', mi Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amore et sostengono infrmitate et tribulatione. Beati quelli ke 'l sosterranno in pace, ka da Te, Altissimo, sirano incoronati. Laudato s' mi Signore, per sora nostra Morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò skappare: guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati, ka la morte secunda no 'l farrà male. Laudate et benedicete mi Signore et rengratiate e serviateli cum grande humilitate.

venerdì 8 febbraio 2008

World Press Photo 2007: la più bella foto dell'anno (2007)

The international jury of the 51st annual World Press Photo Contest selected a color image of the UK photographer Tim Hetherington as World Press Photo of the Year 2007. The picture was taken 16 September 2007 and shows a US soldier resting at "Restrepo" bunker, named after a soldier from his platoon who was recently killed by insurgents.
La fotografia di un soldato statunitense in un bunker afghano è il miglior scatto dell'anno. L'immagine, colta dal britannico Tim Hetherington per la rivista Vanity Fair, ha vinto la 51esima edizione del World Press Photo, uno dei più prestigiosi premi foto-giornalisti del mondo. Mostra lo «sfinimento di un uomo, e lo sfinimento di una nazione», ha spiegato la giuria nel fornire le motivazioni della sua scelta (Tim Hetherington, UK for Vanity Fair).
Harpooned and bloody, a mother whale and her baby are dragged on to a factory ship.
Barbaric? No, research, says Japan.
La megattera uccisa assieme al suo piccolo di meno di dodici mesi vengono issati a bordo di una baleniera giapponese: è una delle prove raccolte dalla nave del governo australiano sul massacro in atto nell'Oceano Antartide. L'agonia delle balene può durare per decine di minuti oppure ore. (La Repubblica, Venerdì 8 Febbraio 2008)
Australia's government on Thursday released graphic pictures of Japanese hunters harpooning whales and dragging their bleeding carcasses onto a ship near Antarctica, calling it evidence of the ''indiscriminate'' slaughter of the animals. Japan denied one of the photos showed a mother and its calf being killed, and accused Australian officials and media of spreading propaganda.

I don't Know why.
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martedì 20 novembre 2007

"Esperanza" è l'unica speranza per fermare la "caccia alle balene per scopi di ricerca scientifica"


Come vengono uccise le balene? Un arpione esplosivo penetra nel corpo dell’animale e poi esplode provocando squarci di almeno 20 centimetri che vanno via via ampliandosi. Le balene muoiono tra atroci sofferenze e, spesso, dopo una lunga agonia. Si stima che, in media, il tempo minimo in cui sopraggiunge la morte per l’animale ferito è di almeno due minuti, ma si registrano moltissimi casi di agonia durata più di un’ora e, addirittura, fino a cinque ore.
Ogni anno il governo giapponese è autore di una mattanza ingiustificata nelle acque dell'Oceano Meridionale Articolo tratto da ANSA 2007-11-20 ore 17:31
SYDNEY - Peggiora invece di migliorare, la sorte delle balene del Pacifico. Domenica una flotta baleniera giapponese è salpata per quella che potrebbe diventare la caccia più vasta degli ultimi 20 anni, con un obiettivo di oltre mille grandi cetacei, tra i quali per la prima volta figurano anche le megattere, a rischio di estinzione secondo gli ambientalisti, e particolarmente amate dai whales watchers per i loro caratteristici salti acrobatici fuori dall'acqua. La mossa dei giapponesi ha suscitato le ire della Nuova Zelanda e dell'Australia, che hanno presentato formale protesta attraverso i propri ambasciatori a Tokyo. "L'Australia è contro ogni forma di caccia delle balene, chiediamo formalmente al Giappone di riconsiderare le proprie decisioni", ha detto il ministro degli Esteri australiano Alexander Downer. Altri in Australia sono stati meno diplomatici. Da Canberra il ministro ombra per gli Affari esteri, Robert McClelland, ha invocato l'uso della marina militare come deterrente contro le baleniere giapponesi, che spesso pescano anche dentro i confini delle aree protette, soprattutto nei mari antartici. La premier neozelandese Helen Clark ha usato parole durissime: "I pescherecci giapponesi avrebbero fatto meglio a restarsene a casa loro, invece di venire qui nascondendosi sotto l'imbroglio di una missione scientifica, quando vogliono semplicemente uccidere mille balene". Il Giappone aveva ufficialmente abbandonato la caccia commerciale alle balene nel 1986, ubbidendo alla moratoria internazionale, per passare dall'anno successivo a quello che continua a chiamare caccia per scopi di ricerca scientifica. Il portavoce di Greenpeace, Steve Shallhorn, ha sottolineato oggi che i biologi marini d'Australia e altri paesi del Pacifico hanno più volte sostenuto che le informazioni scientifiche sulle balene si possono ottenere senza uccidere gli animali. Greenpeace ha promesso di tallonare le sei navi peschereccio con la loro nave ammiraglia Esperanza, già posizionata al largo delle coste giapponesi.

La nave di Greenpeace, l'Esperanza. 


Per quattro mesi - tanto durerà la stagione - l'organizzazione ambientalista cercherà di ostacolare i giapponesi, chiedendo la sospensione della caccia e impegnandosi in azioni di lotta non violenta, come ha già fatto in passato. "Questa non è scienza, è un business mascherato da scienza. Le balene sono animali protetti e noi vogliamo che la legge sia rispettata", ha detto dalla Esperanza il capo della spedizione Karli Thomas, all'agenzia di stampa australiana Aap. La piccola flotta che ha lasciato il porto di Shimonoseki setaccerà per quattro mesi le acque dei mari del sud del Pacifico fino all'Antartide, e si teme che sconfinerà nella zona che l'Australia ha dichiarato parco marino dedicato proprio ai cetacei. L'obiettivo è la pesca di 935 balenottere dal rostro, 50 balenottere azzurre e 50 megattere, queste ultime fino ad ora mai cacciate. Il passaggio delle megattere lungo le coste dell'Australia è uno degli appuntamenti più attesi da turisti e animalisti, per i salti spettacolari fuori dall'acqua, e per la docilità dei grandi cetacei, che si lasciano avvicinare dalle barche e, in alcuni casi, persino dai surfisti. Quattro anni fa una di queste balene era entrata nella baia di Sydney, nuotando tra i traghetti e le barche fino all'Opera House. Ora la nuova stagione delle baleniere giapponesi mette a rischio di sopravvivenza, oltre alle balene stesse, anche l'industria australiana del whale-watching, che ha un giro d'affari di 180 milioni di euro l'anno. Sono migliaia le persone che ogni anno arrivano sulle coste orientali del continente per osservare il passaggio delle megattere che dall'Antartide risalgono le coste per partorire nelle acque più calde della barriera corallina, ridiscendendo poi alla fine dell'estate accompagnate dai piccoli.

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