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mercoledì 24 dicembre 2014

2014 IN BREVE: tra finzione da starlette e Daniza che soffre e muore veramente.

Il 2014 lo ricorderemo come l'anno dell'annuncite ipocrita. Ogni giorno, tra passeggiate con il gelatoselfie, una battutina ed una risatina ai giornalisti, verità e menzogne più artefatte si mescolano in un cocktail patetico perfetto che si beve tutto d'un fiato dalla Barbara D'Urso con pubblico finto. Mai una domanda vera sul perchè Matteo Renzi fosse stato fatto dirigente nell'azienda di famiglia che andrà in bancarotta con 1 milione e 300 mila euro di debiti. Mai una difficoltà vera, quelle nel 2014 le ha conosciute una mamma orsa, Daniza, che ha corso fino allo stremo per garantire ai suoi due cuccioli quella libertà che i veterinari della Provincia di Trento volevano toglierle costi quel che costi. La politica del cemento ci vuole nelle gabbie con l'ultimo modello dell'iPhone o a far la fila nei centri commerciali per degli orsi in peluche. Sia mai che respirino veramente. Tutto ciò che è veramente naturale, va abbattuto, non importa se incitiamo ad uccidere proprio l'ultima coppia di lupi. Per questo il 2014 è per me rappresentato dallo scatto di Daniza che sembra guardarci mentre allatta la sua prole. A me quella foto dice qualcosa sulla differenza tra realtà naturale e finzione

martedì 30 settembre 2014

La melassa democristiana o la Natura.


Andreotti, Craxi, Berlusconi, Monti..fino agli ultimi sinistri annunci di Renzi. E e se per una volta alla melassa democristiana scegliessimo la Natura?

sabato 13 settembre 2014

Sedato e ucciso un cuore che batteva forte forte. Esisteva qualcosa di assolutamente vero, l'amore di Daniza per i suoi cuccioli.

L'orsa Daniza con i cuccioli
(fermo immagine da video che la riprende)
Il mondo destabilizzato dall'export della democrazia, fa la fortuna allo stato attuale delle lobbies delle armi. Prima si armano i ribelli in Siria che combattono Assad, poi si bombardano il giorno dopo. Rovesciamenti di fronti senza fine, la guerra è pace e la pace è guerra. A questa schizofrenia, si aggiungono i giornalieri annunci di Matteo Renzi, una mitragliatrice. Vuole cambiare l'Italia e farla ripartire, ma allo stesso tempo spende miliardi per l'acquisto degli F35. Poi si fanno seminari e tavole rotonde con rinfrechi discutendo sui motivi per i quali l'Italia non cresce. In mezzo a questa fuffa di parolai e professionisti degli annunci, c'era un cuore che batteva forte forte. Un cuore vero. In mezzo a tanta falsità, a mezze verità, era bello pensare che esisteva qualcosa di assolutamente vero, l'amore di Daniza per i suoi cuccioli. Anche per chi se ne è andato dall'Italia come me, con tanta amarezza e rabbia. Un cuore naturale che pompava la determinazione di una mamma di svezzare i suoi due cuccioli e sopravvivere alla morbosità dell'uomo che di questi tempi cerca il selfie e la fotina ricordo prima di fare la fila al Grande Fratello.

Munita di radiocollare, monitorata continuamente, trattata come un terrorista che poteva farsi saltare in aria in pieno centro a Trento, l'orsa veniva braccata senza tregua. Stremata non poteva sopravvivere alla politica mentecatta di qualche politico bigotto di valle e di un ministro dell'ambiente nominato da Matteo Renzi, un commercialista favorevole al nucleare. Il suo cuore è stato sedato e ucciso, come il buon senso nell'Italia degli Schettino. Dovevano soffocare e uccidere quel poco di vero e naturale che ci è rimasto. Uccisa a pochi giorni dal letargo che non da fastidio a nessuno. Ma chi? Smettiamola di scagliarci genericamente contro la categoria della politica. I mali hanno nomi e cognomi. Apriamo ufficialmente la caccia ai mandanti responsabili. Per la natura e solo per lei. 
Michele Dallapiccola, Assessore alla caccia della Provincia Autonoma, Ugo Rossi, Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Gian Luca Galletti, Ministro dell'Ambiente.

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