mercoledì 18 maggio 2011

Questo blog è IN PAUSA, perchè è fuori in esplorazione.

Il Referendum dura solo il 12 ed il 13 Giugno 2011. Le scorie radioattive durano dai 10.000 ai 300.000 anni. Stavolta la Rivoluzione tocca a noi.
Ecco un video della guida naturalistica Giuseppe Alberti che rivolgendosi pochi giorni fa' ad un orso in Trentino gli dice: "Ciao bello, diglielo a tutti che non sei pericoloso te, diglielo, diglielo. L'orso del Trentino non è pericoloso".

 

Con questo video commovente per chi ama più di ogni altra cosa la natura, mi congedo dal blog per la consueta lunga pausa estiva; è importante infatti, a mio avviso, in questa stagione eccitata dai colori forti, rigenerare e ritemprare in modo virtuoso il proprio spirito, esplorando in prima persona la natura e spingendosi oltre la natura delle cose, leggendo e studiando, vivendo emozioni preparatorie a nuovi viaggi dell'anima. 

Blogger: Alberto Sciretti

In parole povere, con l'avvento del caldo e degli alti consumi energetici di chi raffredda il proprio ambiente per riscaldare quello fuori, vale veramente la pena staccarsi dalle macchine e tenerle spente a riposo, in attesa di ricaricarsi e di avere quindi anche qualche idea interessante da condividere. Vai a vedere che se risparmiamo proprio tutti, non c'è bisogno del nucleare? C'è il rischio terribile inoltre, per un blogger, di diventare un semplice ripetitore catatonico di altrui argomenti, spegnendo invece quel carattere originale ed autentico a cui ogni blog dovrebbe a mio avviso agognare. Non potrò dire nulla sull'importanza di andare a votare "SI" ai referendum abrogativi del 2011 che si terranno il 12 e 13 giugno 2011. Ma in fondo è davvero scontato. Seguirò altrettanto con apprensione le sorti della Freedom Flotilla, che è la prima vera "crociata" moderna per la pace. Metteteci la grinta ed osate. Vi saluto alla mia maniera. Grinta, grinta e grinta. Buona estate a tutti i vagabondi delle stelle. alberto
Ready to switch off
Closed \ Paused

martedì 17 maggio 2011

Carlo Giovanardi, un troglodita bigotto che agisce fuori dal diritto internazionale, ha sulla coscienza quei morti che non ce l'hanno fatta a vivere, sopportando la sua discriminazione.

 
Yossi & Jagger è un film del 2002, che affronta il tema dell' amore omosessuale, quasi impossibile tra due soldati israeliani in uno sperduto avamposto. Bellissima la colonna sonora del film, la popolarissima canzone israeliana BaNeshama (nell'anima), resa celebre dalla cantante israeliana Rita.


Oggi è la giornata internazionale contro l'omofobia, una ricorrenza promossa dall'Unione europea che si celebra dal 2007, il 17 maggio di ogni anno. Proprio l'Unione Europea, con la risoluzione del 18 Gennaio 2006, ci fornisce una definizione di omofobia (punto A): « l'omofobia può essere definita come una paura e un'avversione irrazionale nei confronti dell'omosessualità e di lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT), basata sul pregiudizio ed analoga al razzismo, alla xenofobia, all'antisemitismo e al sessismo. » Subito dopo (punto B), l'Unione Europea aggiunge  che « l'omofobia si manifesta nella sfera pubblica e privata sotto forme diverse, quali discorsi intrisi di odio e istigazioni alla discriminazione, dileggio, violenza verbale, psicologica e fisica, persecuzioni e omicidio, discriminazioni in violazione del principio di uguaglianza, limitazioni arbitrarie e irragionevoli dei diritti, spesso giustificate con motivi di ordine pubblico, libertà religiosa e diritto all'obiezione di coscienza » Le recenti dichiarazioni discriminatorie del sottosegretario C. Giovanardi, già quindi si pongono fuori dal diritto internazionale, ma non è finita. L'Unione europea, nell'istituire la giornata contro l'omofobia ha approvato la Risoluzione del Parlamento europeo del 26 aprile 2007 sull'omofobia in Europa proprio « considerando che le dichiarazioni e le azioni dei dirigenti politici e religiosi hanno un impatto considerevole sull'opinione pubblica e che quindi essi hanno l'importante responsabilità di contribuire in modo positivo a un clima di tolleranza e parità. » La risoluzione, che per questo motivo fa riferimento al suicidio di un sedicenne italiano di nome Matteo, abitante a Torino, che si è recentemente suicidato lasciando dietro di sé due lettere in cui adduce a motivo del suo gesto il bullismo di cui è stato vittima a causa del suo orientamento sessuale, afferma agli artt. 8 e 10: « Il Parlamento europeo ribadisce il suo invito a tutti gli Stati membri a proporre leggi che superino le discriminazioni subite da coppie dello stesso sesso e chiede alla Commissione di presentare proposte per garantire che il principio del riconoscimento reciproco sia applicato anche in questo settore al fine di garantire la libertà di circolazione per tutte le persone nell'Unione europea senza discriminazioni » e « condanna i commenti discriminatori formulati da dirigenti politici e religiosi nei confronti degli omosessuali, in quanto alimentano l'odio e la violenza, anche se ritirati in un secondo tempo, e chiede alle gerarchie delle rispettive organizzazioni di condannarli » Questo rapido sorvolo sul diritto internazionale, rende l'idea di come possiamo in punta di diritto, definire a questo punto Carlo Giovanardi per le sue recenti esternazioni: un troglodita bigotto che agisce fuori dal diritto internazionale e che ha sulla coscienza quei suicidi di chi non ce l'ha fatta a vivere sopportando la sua discriminazione violenta, perchè arriva direttamente da un sottosegretario del governo. Carlo Giovanardi, credo dovrebbe più preoccuparsi di promuovere una commissione d'inchiesta sulla pedofilia diffusa tra i preti cattolici, visto che questo sconcerta sempre più la società civile. In questa giornata quindi, il mio augurio che gli uomini non s'arrendano e si conformino all'uguaglianza dell'indifferenza e del pregiudizio.

lunedì 16 maggio 2011

Israele, ecco come ti dichiaro la PACE: sostenendo via mare la Freedom Flotilla e via terra la International Solidarity Movement.


Oggi è un giorno "importante" per la politica italiana. Questo pomeriggio usciranno gli exit poll e poi i risultati delle elezioni amministrative. Nei salotti televisivi dell'ipocrisia, discorsi stupiti cercheranno di dare un senso al tracollo elettorale di Letizia Moratti, l'industria letizia del cemento a Milano, che si avvierà inesorabilmente a perdere al ballottaggio e di analizzare contestualmente l'importante affermazione "a sopresa" del movimento 5 stelle di Beppe Grillo. Il cambiamento è vicino, il centrodestra conoscerà una decisa battuta d'arresto in tutto il Paese e soprattutto nella sua capitale economica, Milano. L'aria sta cambiando. Per me è troppo tardi. Se gli italiani mi hanno disgustato sin dai libri di storia, da quando dovetti studiare la loro cupidigia fascista, ad oggi mi devo confrontare de visu con la cupidigia berlusconiana. (Cupidigia = desiderio sfrenato di beni materiali, di potere o di rapporti sessuali..)  Per questo permettetemi di volare con il pensiero altrove. Per me è troppo tardi, perchè abbiamo nel frattempo perso uomini della pace come Vittorio Arrigoni, lasciati da noi tutti colpevoli troppo soli. Per questo, guardo a chi la Storia cerca di cambiarla con i fatti. Guardo a quel battello ebbro di cui scrisse anche Vittorio, che ora si chiama la Freedom Flotilla 2, la nave per la libertà. Lo so, che è difficile al giorno d'oggi conquistarsi talune verità. Io non me le ero conquistate pienamente, neanche laureandomi in Storia e dedicando quindi anni allo studio. Oggi però le cose incominciano a cambiare, se non fosse che proprio oggi  il presidente Napolitano ha dichiarato che presto i Palestinesi avranno una ambasciata in Italia. Una Vittoria di Vittorio?
Milad Ayyash, palestinese di 17 anni ucciso
dagli Israeliani il 13-05-2011. L'ultimo di migliaia.
 Ci vuole tempo per riuscire ad approfondire e superare la mistificazione e la corruzione dell' industria mediatica. Chi è oppresso dai bisogni primari, è difficile che riesca ad avere energie mentali sufficienti per capire che il panino che viene proposto tutte le sere dal TG1, ha dentro prodotti scaduti e non genuini. Dobbiamo sforzarci però, per onorare la Vita. Vittorio sul suo blog scriveva prima di ogni altra cosa "Guerriglia alla prigionia dell'Informazione. Contro la corruzione dell'industria mediatica, il bigottismo dei ceti medi, l'imperdonabile assopimento della coscienza civile. La brama di Verità prima di ogni anelito." Ora, La Freedom Flotilla 2, a cui partecipano più di 20 nazioni del mondo, è una nuova grande impresa di solidarietà, anche italiana per il tramite della nave "Stefano Chiarini", per aiutare i Palestinesi della Striscia di Gaza, sottoposti da quattro anni ad un assedio illegale e disumano da parte dello Stato di Israele, con la complicità attiva degli U.S.A. L’assedio di Gaza deve finire. L’oppressione del popolo palestinese deve finire. Il mondo intero deve aprire finalmente gli occhi davanti al crimine di un milione e mezzo di persone rinchiuse nel più grande campo di concentramento mai conosciuto nella storia. L’obiettivo che si prefigge la Freedom Flotilla 2 è di raggiungere Gaza via mare, attraverso le acque internazionali e quelle di Gaza stessa, per portare aiuti umanitari alla popolazione civile e chiedere l’immediata cessazione dell’assedio illegale di Gaza e l’occupazione illegale dei territori Palestinesi; è un obiettivo perfettamente legittimo, nella piena legalità del diritto internazionale. Non tutti potranno salire sulle navi della Flotilla dirette a rompere l’assedio di Gaza e della Palestina. Quindi: anche chi resta a terra è potenzialmente un attivista imbarcato sulla Flotilla e deve comportarsi di conseguenza. Per questo oggi ho provveduto a donare 20 euro (10 euro per conto mio e 10 per conto dell' amica M. che ha condizionato positivamente la mia vita). Poi ho pensato al fatto che Vittorio Arrigoni non potesse più donare materialmente all'International Solidarity Movement e quindi ho donato 10 euro a quell'associazione, per conto suo. Israele, ecco come ti dichiaro la PACE: sostenendo via mare la Freedom Flotilla e via terra la International Solidarity Movement. Aiuti umanitari e solidarietà via mare e interposizione non violenta dei pacifisti a terra. Se tutti donassimo 10 euro, la PACE sostituirebbe il mercato delle bombe a cui anche il governo italiano va a fare la spesa tutti i giorni. Quindi, grinta, grinta e grinta per Rachel Corrie, per Tom Hurndall, per Vittorio Arrigoni, per le migliaia di palestinesi, moltissimi bambini, uccisi barbaramente da chi, dopo aver subito un genocidio, ne sta perpetrando a sua volta un altro.

sabato 14 maggio 2011

In esplorazione oltre la morte, per il tramite dell'Amore, sento la Vita.

© Alex Stoddard Un fotografo ed artista concettuale di 17 anni che ama la foresta; con i suoi scatti, che fanno riflettere anche sulla dimensione dell'uomo nella Natura, tratta in modo nudo e crudo i temi difficili della Vita e della Morte che affronterò in questo post. La prima mi ha fatto pensare alla caducità della vita. Cadremo come foglie morte in un sonno profondo e la terra è sempre pronta ad accoglierci e decomporci.
Pochi giorni fa si è spento Derek Miller, il più famoso Blogger canadese per essere stato tra i primi a creare nell'ottobre del 2000 un Blog; una candela di 41 anni resa tremolante e consunta dalla malattia, che è riuscito però a beffare metaforicamente la morte manifestandosi ex post al mondo intero, alla moglie, alle due figlie di 13 e 11 anni non attraverso un freddo testamento, uno spuntino per notai, ma per il tramite di un ultimo messaggio d'amore che ha voluto chiamare "The last post". Morte da autentico Blogger direte. L'ho letto, toccante.

© Alex Stoddard Nasciamo da Madre Terra. Tra le sue radici c'è sempre nascosta la Vita primordiale.
E Voi, smettetela di fuggire ed affrontate l'argomento della morte una volta per tutte, prima o poi tanto vi tocca. La morte non va temuta perchè quando ci siamo noi non c'é lei e quando c'é lei non ci siamo noi (Epicuro).

© Alex Stoddard La morte non ha mai galleggiato così tanto, da quando il Nord ignora il Sud.
Proprio pochi giorni fa' scrivevo "quando muori, ricordarti di spegnere proprio tutte le luci, anche la lampada votiva", riflettendo sull'opportunità di non imporre egoisticamente ai posteri, da parte dei defunti, l'obbligo di essere ricordati consumando obbligatoriamente le poche energie finite che rimangono a questo pianeta.   
© Alex Stoddard Il celofan plastificato è l'ipocrisia che ci soffoca in quel tentativo malriuscito di rendere artificiale ciò che è di per sè, naturalmente autentico. Solo la natura è perfezione, tutto il resto è manipolazione che ci imprigiona, avvolgendoci in una tela di un ragno, sporca di una patina di smog, soffocante.
Tra qualche anno o decennio è possibile che ci saranno milioni di "The last post" e si darà il caso che la competizione tra i blogger defunti apripista si sposterà per forza di cose tra i post programmati a tempo "The second last post", "The third last post" etc. Se Cossiga prima di morire dispose che alla sua morte fossero inviate delle lettere ai vertici dello Stato Italiani, non oso pensare cosa potrebbe inventarsi un Berlusconi, quando morirà, per continuare a dare vita al Berlusconismo; credo che disporrà che gli Italiani gli costruiscano a mano una Piramide monumentale. Non voglio però qui approfondire l'esigenza nascente nelle persone di continuare a dire la propria anche da morti, ma piuttosto riflettere sul concetto di morte che Derek Miller, il blogger canadese recentemente scomparso, in qualche modo ci ha "imposto" unilateralmente, lasciandoci questo scritto.

© Alex Stoddard Siamo unici esattamente come tutti gli altri. Non esiste una Vita più degna ed una meno degna. Restiamo umani. Io fratello, tu sorella.
Derek non aveva fiducia nell'aldilà. Scrive infatti « Io non sono andato in un posto migliore o peggiore. Io non sono andato da nessuna parte, perché Derek non esiste più. Non appena il mio corpo smetterà di funzionare e i neuroni del mio cervello cesseranno l'attività, subirò una notevole trasformazione: da un organismo vivente a un cadavere, come un fiore o un topo che non riescono a superare una notte particolarmente gelida. La prova è chiara che una volta che sono morto, è finita ». Derek quindi è riuscito più o meno genialmente a sconfiggere la morte, continuanando a parlarci dal suo blog, ma lo ha fatto per negare violentemente quello che in verità non poteva ancora conoscere, perchè all'epoca era ancora vivo. Un errore di presunzione dal mio punto di vista di homo sapiens ancora in vita.

© Alex Stoddard ama camminare scalzo nella foresta. Entra in contatto diretto con la natura; nella natura, anche viscida,  c'è l'esaltazione delle tue autentiche potenzialità e dei limiti che sai infrangere. Sconfiggi qualsiasi paura e sarai più astuto di qualsiasi serpente, che messo al servizio del fine cattivo, cerca di uccidere la vita.
Seguitemi, non è facile ma cercherò di spiegarmi. Io non conosco parole più belle di quelle di Jack London in quel bellissimo libro che è Il vagabondo delle stelle, per contrastare questa visione nichilista e sconfiggere si la morte ma per far trionfare invece definitivamente la vita: « è la vita a costituire l'unica realtà e il vero mistero. La vita è molto di più che semplice materia chimica, che nelle sue fluttuazioni assume quelle forme elevate che ci sono note. La vita persiste, passando come un filo di fuoco attraverso tutte le forme prese dalla materia. Lo so. Io sono la vita. Sono passato per diecimila generazioni, ho vissuto per milioni di anni, ho posseduto numerosi corpi.

© Alex Stoddard La morte apparentemente esiste per noi e per le foglie che galleggiano vicino a noi senza vita. Ma quante foglie poi rinascono, grazie a quelle che sono orgogliosamente cadute per dare nuova vita? 
Io, che ho posseduto tali corpi, esisto ancora, sono la vita, sono la favilla mai spenta che tuttora divampa, colmando di meraviglia la faccia del tempo, sempre padrone della mia volontà, sempre sfogando le mie passioni su quei rozzi grumi di materia che chiamiamo corpi e che io ho fuggevolmente ho abitato. [...] La materia è la grande illusione. La materia, cioè, si manifesta nella forma e la forma è un fantasma. [...] Lo spirito è l'unica realtà destinata a durare. Io sono spirito, e sono io che duro. [...] La mente...solo la mente sopravvive. La materia fluisce, si solidifica, fluisce di nuovo, le forme che essa assume sono sempre nuove. Poi di disintegrano in quel nulla eterno donde non vi è ritorno.[...] lo spirito è indistruttibile.»
 
© Alex Stoddard Per iniziare a comprendere come il vero senso della Vita sia proteggere la natura, bisogna immergerci in essa a testa in giù, apportando un radicale cambiamento al nostro stile di vita, incominciando a fare cose che mai avremmo pensato di poter fare.
Per Jack London dunque e anche per me « ognuno di noi, ogni essere umano che oggi abiti il pianeta, reca effettivamente dentro di sé la storia immarcescibile (inalterabile) della vita fin dal momento in cui essa ebbe inizio. È una storia scritta nei tessuti e nelle ossa, in funzioni e organi, nelle cellule cerebrali e nello spirito, in tutta una serie di bisogni ed impulsi atavici che attengono tanto al mondo fisico che a quello psichico.»

© Alex Stoddard Dormiamo artificiosamente in case che ci separano da quel letto di stelle, che è veramente la nostra casa. Pensiamo in maniera maniacale ad abbellire l'interno delle nostre case e non ci preoccupiamo se fuori, a qualche centinaio di metri, il nostro vero letto naturale viene distrutto. Quella distanza che separa il letto artificiale da quello naturale è costellato d'ipocrisia; è una sorpresa.
Questo ci permette di affermare con forza che la morte non esiste. Apparentemente sembrano parole vane e vuote, per alimentare un sogno impregnato d'illusione. Ma la morte non esiste, perchè noi tutti siamo fratelli e sorelle che si evolvono nella Vita. Perfino chi uccide e disprezza l'altrui Vita, si porta dentro più o meno latente quel senso del rimorso, che mantiene in vita il prossimo ucciso. 

© Alex Stoddard Chi ti propone un futuro nucleare felice, ti porge nel frattempo una maschera d'ipocrisia. Chiedetelo alla Natura,che non riesce ad assorbire le sue scorie.
Ognuno di noi porta il testimone, onorando la Vita, fino a dove il proprio corpo glielo consente e poi lo trasmette ai posteri, ai nostri figli o alle persone che ci hanno conosciuti e che hanno costrettamente deviato il loro cammino incontrandoci e parlandoci. Loro e ciò che abbiamo fatto per evolverci, sono la Vita che continua. Una favilla mai spenta.

© Alex Stoddard Le nostre vite si elevano come quelle degli alberi che sempre più sentiamo la necessità di tagliare. Ci stiamo uccidendo l'un l'altro.
Pensate a quel bellissimo film che è Il favoloso mondo di Amélie per focalizzare l'attenzione su tutti quei microscopici cambiamenti che provochiamo negli altri ad ogni nostra più minima interferenza e che non possiamo cogliere nella loro dimensione perchè avvengono lontano dalla percezione dei nostri sensi e quindi tendenzialmente dalla nostra immaginazione. Come possiamo pensare che tutto ciò muoia con noi?

© Alex Stoddard La vita è un salto felino nella natura che è sempre stata la nostra Arca di Noè.
Questa prospettiva, ci permette di realizzare pienamente l'importanza di lavorare in vita per i valori della Vita. Lavorare in vita come se coloro che riceveranno il nostro testimone fossimo sempre noi in un' altra vita.

© Alex Stoddard Legati testardamente con la vita rampicante alla vita degli alberi come il Barone Rampante di Calvino. 
Se saremo sempre noi in una prossima vita, a maggior ragione almeno egoisticamente è importante adoperarci per un mondo migliore e perchè l'uomo si evolva spiritualmente. Per questo caro Derek, tu non sei morto.
© Alex Stoddard L'armonia della natura ci spoglia di ogni artificio atto a circonvenire il prossimo; è facile mentire nelle città corrose dalla corruzione delle menti cementificate, è difficile mentire in un bosco.
Lasci una splendida frase a tua moglie che io ora faccio mia « I have never had second thoughts, because we have always been good together, through worse and bad and good and great ». Non hai mai avuto ripensamenti verso tua moglie, hai vissuto felicemente nell'Amore. Già questo non vi sembra sufficientemente eterno? Può forse mai morire, quel sentimento? 

© Look left and look right  La tua casa è nella natura. La tua casa è la natura con un cielo limpido senza preoccupazioni.
Sto quindi contestando fermamente quel tuo pensiero « The evidence is clear that once I died, it was over [...] what came afterwards, which was (and is) nothing ». Prova ne è quanto appena affermato ed il fatto se vuoi, che le tue idee circolano ancora e che stiamo ancora anettendo il tuo testimone.

© Look left and look right Qual è il tuo impatto sul pianeta? Una vita leggera o pesante per coloro che verranno? Cosa lasci su una spiaggia? Semplici impronte o bottiglie rotte in vetro che tagliano i piedi ai bagnanti che verranno?
Inoltre se tu stesso dici che nessuno può immaginare quello che veramente verrà nella nostra vita per quanto ci sforziamo di pianificarla (« it turns out that no one can imagine what's really coming in our lives »), come puoi da vivo spingerti a dire, che dopo che il tuo corpo cesserà di vivere, non ci sarà proprio niente? Riflettiamo insieme Derek, nella Vita.

© Look left and look right L'importante è salire. Se tentavi di andare sempre più sù con una semplice altalena, ora sarai lassù, in alta quota.
Proprio nell'ultima parte del tuo ultimo post, avvalori quanto ho appena detto. Ti rivolgi al tuo grande Amore, tua moglie e alle tue figlie, con il rammarico di chi non potrà essere fisicamente loro vicino, nelle prove che certamente le attenderanno nella vita, ma allo stesso tempo dichiari la tua più grande gioia che è la Vita stessa, perché « il mondo è un luogo meraviglioso e stupefacente », riconoscendo implicitamente che la tua vita continua nelle persone che hai amato e che ti hanno amato.

© Look left and look right  Gli elementi sono semplici. Siamo noi che complichiamo tutto, per mero interesse personale. La natura è l'unica terapia semplice che ci purifica dall'effimero.
Quindi è l'Amore quel testimone di cui ho parlato fino ad adesso. L'Amore è ciò che ci unisce e ci rende se volete eterni ed immortali, al punto da permetterci di dire che la morte non esiste.  

© Look left and look right  Questa foto mi ispira semplicemente semplicità.
Aggiungi riconoscendo che pur essendo morto a soli 41 anni sei anche stato fortunato: « Non mi sono mai dovuto chiedere come mi sarei procurato il mio prossimo pasto. Non ho mai dovuto temere l'arrivo di soldati stranieri, con mitra e machete, che avrebbero ucciso o ferito la mia famiglia. Non ho mai dovuto lottare per salvarmi la vita. Purtroppo, queste sono cose che alcune persone devono fare ogni giorno »
 
© Alex Stoddard Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l'avventura. Questa si scopre ardentemente nei libri di Mark Twain (Le avventure di Tom Sawyer; Le avventure di Huckleberry Finn), Jack London (Zanna Bianca; Il vagabondo delle stelle), George Orwell (1984; La fattoria degli animali), H. D. Thoreau (Walden, ovvero la vita nei boschi), Krakauer Jon (Nelle terre estreme), Daniel Defoe (Robinson Crusoe), Emilio Salgari..questi libri possono accenderti un grande fuoco dentro ed alimentare emozioni senza confini.
« Airdrie - scrive alla moglie chiudendo il post - tu sei stata la mia migliore amica e il mio legame più stretto e profondo. Io non so cosa saremmo stati l'uno senza l'altra, ma credo che il mondo sarebbe stato un luogo più povero. Ti amo profondamente. Ti amo, ti amo, ti amo ». Qualcuno a 41 anni, sul punto di morte, riconosce comunque di essere stato più fortunato di centinaia di milioni di africani. Tu, ci riusciresti?

Celine Dion - I'm Alive

La più bella esperienza di ogni Vita è l'esperienza dell'essere amati e di amare.

© Alex Stoddard Accenditi. Diventa ciò che sei.
Per il tramite di quell'incredibile avventura eterna che è l'Amore, oltre la morte c'è la Vita.

© Alex Stoddard Che differenza c'è tra te che sei la Vita e gli alberi? Perchè allora li tagliano per poi scrivere "vendesi capannone" o "capannone affittasi". Gli annunci della crisi che cerca nuovi fallimenti, perchè è la terra che non produce più vita.
© Alex Stoddard La foto più bella è quella di Madre Natura che è la Vita.

lunedì 9 maggio 2011

Viaggiatori in esplorazione oltre l'illusione del corpo, nell'anima eterna indistruttibile.


C'è un mondo fatto di emozioni, che è proprio quello dove io sono "Re". Ho cercato di rappresentarlo e di condividerne le idee di fondo nel 51esimo video su youtube , intitolato "In esplorazione oltre l'illusione del corpo, nell'anima eterna indistruttibile". Rappresenta il manifesto del mio pensiero, per i viaggiatori vagabondi del futuro che a loro volta condivideranno la loro felicità. Sono "Re" come Te, che hai messo in viaggio la tua anima e sei partito in esplorazione cercando Verità, Amore, Anima, Emozioni, Natura, Avventura, Scoperte, Felicità, Poesia, Lettura, Pace, Amicizia, Virtù, Libertà, Cultura, Virtù. (Queste sono anche le parole chiavi che aprono questo blog!) Viaggiatori coraggiosi come Eugenio, Angelo, Vittorio, Stefano, Devis e tutti coloro che dimentico solo perchè devo scrivere un post veloce, ancora più veloce. La vita è molto di più che semplice materia chimica. La materia è la grande illusione. Lo spirito è l'unica realtà destinata a durare. La morte non esiste, la vita è spirito, e lo spirito non può morire. Dimenticavo, siamo "Re" ma sempre dopo Jack London!! Grinta, grinta e grinta.

In Cappadocia. Tanti posti nel mio cuore. Ora mi è tornata in mente l'incredibile avventura nelle Gole di Samaria...porca miseria, che dono che è la vita.

domenica 8 maggio 2011

Non può essere stato lo Spirito Santo a scegliere questo Papa ma qualcuno che ha voluto bestemmiare.


Il look di Papa Ratzinger.
Spuntano le scarpe Prada.
Tratto da La Repubblica.
Papa Ratzinger è dalle mie parti. Non posso far finta di niente. Sento un mastino di pura razza ariana nel "mio" giardino. 250mila persone sono corse ad acclamarlo. Ignavi? Dante Alighieri era ben conscio dell'esistenza degli Ignavi, cioè di quei dannati che durante la loro vita non agiscono mai né nel bene né nel male, non osano mai concepire una propria idea ma si limitano ad adeguarsi sempre.  Il disprezzo del poeta verso coloro che Visser sanza 'nfamia e sanza lodo, è massimo. Mi si dirà che ci vuole rispetto per chi compie un atto di fede. Anche il mio è un atto di fede. Sto denunciando apertamente un Papa conservatore e rigorista che non solo non comunica AMORE, ma si adopera per seminare odio. Detto questo ero e sono libero di sognare un Papa Nero. Si, proprio un Papa nero che scolta 'le me canson in venessian parche' el 'se nero african. Sono libero di sognare un Papa come San Francesco d'Assisi. Per trasmettere amore bisognava guardare all'Africa o quantomeno non scegliere un impositore riconoscibile per la durezza dogmatica, la chiusura mentale, l'intransigenza. Non voglio qui trattare approfonditamente le gravissime accuse  che il New York Times ha mosso a Papa Ratzinger, che lo vedono occultare gli abusi di un prete americano, sospettato di aver violentato circa 200 bambini sordi di una scuola del Wisconsin. Per la versione italiana potete leggere l'articolo di La Repubblica. Se pensate che La Repubblica sia il giornale del Diavolo, allora spero che almeno il Corriere della Sera in questo articolo susciti un qualche vostro interesse, scuotendo l'essere ignavo. Non tratterò neanche approfonditamente le ombre incerte di una adesione al nazismo che delineano una luce sinistra negli occhi di questo papa. Doveroso ricordare però che tra i giovanissimi iscritti per legge alla Hitlerjugend figurò anche Joseph Alois Ratzinger, allora quattordicenne, divenuto in seguito papa col nome di Benedetto XVI.

Il sorriso (ghigno?) di un Papa freddo e sinistro. Papa Raztinger.
Ora mi chiedo. Se durante l' elezione del Papa è lo Spirito Santo a guidare i Cardinali designati al voto e quindi è lo Spirito Santo che decide chi ha i requisiti per diventare Papa, come è possibile che sia potuto accadere ciò? Io non sono un ignavo e una risposta mi arrischio a darla. Non può essere stato lo Spirito Santo a scegliere questo Papa ma qualcuno che ha voluto bestemmiare. Ma vedo che il popolo della Rete non è poi così ignavo. Riporto qui di seguito i primi tre video presenti su youtube per numero di visualizzazioni impostando la ricerca su "Papa Raztinger".


Al primo posto con 497528 visualizzazioni all'8 maggio 2011


Al secondo posto con 254106 visualizzazioni all'8 maggio 2011.

 
Al terzo posto con 244696 visualiazzaioni all'8 maggio. Forse il più esilirante tra i tre video, ha come premessa: "Domenica delle palme, Joseph Ratzinger elenca i piatti del giorno acclamato dalla folla...Come primo abbiamo..".

sabato 7 maggio 2011

A te studente del futuro. Scrivi e racconta del poeta Vittorio Arrigoni che riuscì ad andare oltre la siepe del Leopardi.

Vittorio Arrigoni poeta della Pace
maledetto dalla Guerra. 
Questo post si rivolge al futuro, agli studenti del futuro che un giorno bramosamente cercheranno emozioni per diletto o semplicemente ispirazione per scrivere una tesina. Benvenuti. Non posso rivolgermi agli studenti contemporanei, pochi "sono restati umani", per dirla come il compianto Vittorio Arrigoni, scomparso da pochi giorni. Un giorno quando tu leggerai, probabilmente i libri scolastici nel frattempo avranno reso merito a Vittorio Arrigoni che allora verrà sicuramente ricordato come uno straordinario pacifista che riuscì a sconfiggere anche con la poesia la standardizzazione e l'omologazione involutiva che sta assotigliando e anestetizzando l'anima e lo spirito degli esseri umani. Verrà ricordato anche come uno dei poeti italiani più importanti degli inizi del secolo XXI. Questo è proprio il mio appello. Scoprite e scrivete del poeta Vittorio Arrigoni. Nel blog di Vittorio, a cui sto lavorando alacremente anche per mettere in sicurezza il materiale, fondamentale per la memoria storica, che al momento giace sulla sabbia di un bagnasciuga esposto ad una repentina onda cancellatrice (israeliana, non si sa mai..), troverete sparse qua e là molte poesie. Ho già riportato la poesia del suo Battello Ebbro. Ora ne riporto un'altra, sperando vi sia da stimolo per cercarne altre e conservarne traccia per condividerle. Cercate e scoprite. Senza nulla togliere alla profondità del Leopardi, io testimonio di come fin da subito ho intuito come Vittorio Arrigoni sia riuscito a "scavalcare la siepe" ed ad arrivare con grinta in una dimensione sconosciuta che spero gli studenti del futuro potranno cogliere pienamente nella sua grandezza. Vittorio poeta della Pace maledetto dalla Guerra.


Ci sono mani concepite per la distruzione,
per brandire spade e mettersi a capo di eserciti di indomiti omicidi,
che non conoscono pietà accecati dall'odio.

Ci sono poi altre mani che vengono dopo,
a ricucire le ferite, raccogliere le macerie,
semplicemente a tendersi nell'offrire quei gesti solidali
che sono la motrice della speranza.


Queste mie mani segnate da bruciature di sigarette,
poco ingegnose per un'epoca di sovrapproduzione modaiola,
buone solo per disegnare castelli nell'aria di iperbole utopiste,
mani troppo abili a versarsi quell'ultimo bicchiere di troppo,
preferiscono comunque appartenere a chi sa offrire,
piuttosto che ferire.


Conoscono ancora la tenerezza di una carezza,
su di un viso imperlato di lacrime.
L'orgoglio di una stretta di mano sincera,
preambolo di ogni amicizia possibile e disinteressata.

Metterò quindi a disposizione queste mie mani
e la forza delle mie robuste braccia,
ai palestinesi del campo profughi (*).
 
Oltre ad aiutare nella ricostruzione,
ci sarà tempo per le mie mani anche di levare al cielo quei tanti bimbi sfortunati
rilegati nel dimenticatoio di un orfanotrofio pericolante.

Parto fra qualche ora,
sostenuto da miei ideali di giustizia mai saturi
e da tutte quelle persone con cui ne ho condiviso le lotte.

Vittorio

 
(*) di Nahr el Bared in Libano, raso al suolo dall'esercito, la battaglia è terminata ieri, ora già tempo di ricostruire, e di lenire le piega di questa ennesima atroce sofferenza. La vicenda di Nahr el Bared, risolleva la questione del diritto di ritorno dei profughi palestinesi, e se non per tutti, quantomeno ad ognuno deve essere garantita una terra dove vivere con eguali diritti a tutti gli altri uomini.

venerdì 6 maggio 2011

Mai più ministri fascisti della Guerra. ABOLIAMO L'ESERCITO per aumentare i fondi destinati all’istruzione.


Costa Rica è Pace. L'Italia è Guerra.
 Qualcosa di davvero grande, unico nel suo genere. C’è un paese, il Costa Rica, che dal 1° dicembre 1948 ha abolito e non ha più un esercito.  Non è possibile! Invece si, avete capito bene, loro da 60 anni, non si sorbiscono più ridicole sfilate militari con i vari La Russa che giocano a fare i soldatini. Non vanno neanche più a fare la spesa al mercato delle bombe. Se ancora non ci credete guardate l'art. 12 della loro Costituzione: "Se proscribe el Ejército como institución permanente." L'Italia all'art. 11 della propria Costituzione ha scritto che ripudia la Guerra, ma continua invece a promuoverla. Furba l'Italietta, che ha speso nel 2010 la bellezza di 23.500 milioni di euro per la difesa. L'Italietta, che almeno ha abolito il servizio di leva obbligatorio dal 2004 e da cui sono miracolosamente scampato, ha a tutti gli effetti un esercito permanente che mangia risorse come intere legioni romane accampate alle porte di ogni città italiana, in più ha un ministro della Guerra (Difesa?) Ignazio La Russa che con i suoi alterchi, è in odore nauseabondo di gerarca fascista (chi lo fischia è partigiano). Ma, come è avvenuto questo miracolo? Il Costa Rica era uscito da poco da una breve guerra civile, che aveva provocato alcune centinaia di morti. Dopo due mesi di combattimenti, il leader socialdemocratico José Figueres Ferrer, personaggio politico mitico nell’America Centrale detto Don Pepe, assunse la direzione del governo provvisorio e chiuse con il passato, abolendo l'esercito. Incredibilmente recentemente il Costa Rica si è classificato anche primo in una classifica sulla felicità percepita dalla popolazioneDa allora altri hanno rinunciato all'esercito. Porca miseria, che lungimiranza.

José Figueres Ferrer distrugge simbolicamente il muro di cinta della caserma Bellavista. Era il 1 Dicembre del 1948. Il Costa Rica entra nella Storia, rinunciando per sempre all'istituzione dell'esercito.
Il 1° dicembre, dopo la firma del decreto legge, Don Pepe si presentò alla caserma Bellavista, nel centro della capitale San José: sotto lo sguardo stupito della folla salì sul muro di cinta e iniziò a colpire simbolicamente il muro della caserma. La soppressione dell’esercito come istituzione permanente fu approvato poco tempo dopo dal parlamento e inserita nella costituzione del 1949. Lo stesso 1° dicembre Don Pepe offrì la caserma Bellavista all’Università della Costa Rica, che la trasformò in un museo nazionale. Cogliete anche voi virtuosità nell'eliminare le spese militari per destinare maggiori risorse economiche all'istruzione? In Italia non sappiamo più cosa inventarci per dare un senso a tanti burattini che marciscono nelle caserme. Proprio oggi, la nostra specie di presidente del Consiglio ha deciso di inviare nuovamente i militari a raccogliere l'immondizia per le strade di Napoli. Lo capisce chiunque che non si può andare avanti così. L'unico modo per impedire ad un futuro Ignazio La Russa di diventare nuovamente ministro della Guerra è rinunciare per sempre all'esercito. Liberiamo le caserme dai carri armati e facciamone parchi dove i nostri figli possano giocare sotto la bandiera della pace diventando veramente UOMINI. Ma come faremo a difenderci, chiede l'ipocrita senza idee? Io non vivo di paure. Detto questo l'ONU potrebbe essere l'organismo a cui conferire un esercito. L'Europa parimenti si potrebbe dotare di un proprio esercito se proprio sentisse l'esigenza di difendersi dall'imperialismo U.S.A. Ma gli attuali eserciti nazionali sono esattamente l'espressione della persona di Ignazio La Russa. Ignoranza militarizzata, che scarica ciclicamente contro un nemico il proprio arsenale in scadenza.

Liberiamoci dalle ipocrisie. Questa foto, che mostra i militari impegnati a Napoli nel rimuovere le immondizie, dimostra paradossalmente invece proprio come l'esercito non serva più, ma serva ben altro. Smilitarizziamoci.

mercoledì 4 maggio 2011

Quando muori, ricordati di spegnere proprio tutte le luci. Anche la lampada votiva.

Lampada votiva 24h/24h
Qualche giorno or sono tra i commenti di questo blog qualcuno ha scritto una poesia. Il verso che più mi è piaciuto, "ci sono luci che non si spengono neanche al tramonto" mi ha fatto volare tra i fuochi fatui ma allo stesso tempo scendere terra terra a riflettere tra i loculi di un cimitero. Noi occidentali abbiamo una strana pretesa. Da morti una luce perennemente accesa giorno e notte sulle nostre tombe continua ad affermare materialmente la nostra presenza, consumando. Quanto petrolio abbiamo dovuto bruciare per mantenere vivo questo privilegio? Quante guerre per soddisfare fabbisogni sempre più strampalati?  Lampade votive per le quali paghiamo una tassa annua. Siamo tutti un po' faraoni. Spegniamoci un po' ed evitiamo il nucleare. Se anche gli Africani o gli Asiatici iniziassero a vantare il diritto di illuminarci della loro presenza anche dopo il trapasso, le risorse energetiche di questo pianeta dovrebbero in parte essere destinate a mantenere vivo il ricordo dei morti. Ora, posto che sia vero che ci sono luci che non si spengono neanche al tramonto (l'anima), perchè il nostro egoismo materialista costringe i posteri a mantenere viva una luce che non fa che consumare delle risorse che sono finite? Fosse per me, impedirei con una legge a chiunque di imporre ai posteri un qualsiasi tipo di consumo. Non dovrebbe essere nella disponibilità di chiunque, consumare anche da morto. Perciò quando muori, ricordati di spegnere proprio tutte le luci.

Sharing