venerdì 27 gennaio 2012

300.000 euro a puntata per Celentano. Smettere di pagare il canone RAI diventa un obbligo morale.

Amo Celentano. Mi inchino alla sua maestria. Vengo tuttavia a conoscenza da un articolo del Corriere della Sera che una Azienda Pubblica, la RAI, che amministra soldi che provengono direttamente dalle tasche dei contribuenti, riconoscerá come compenso all'artista la somma di 300.000 euro a puntata. Il sottoscritto in Gran Bretagna viene pagato 6.08 £ all'ora (minimum wage). Dunque, per prendere quello che Celentano prenderá per solo una partecipazione ad una puntata di Sanremo dovrei lavorare 42.857 ore. Non é neanche lontanamente concepibile una simile schiaffo al buon senso. Smettere di pagare il canone diventa un obbligo morale. Esiste un punto superato il quale non puó sussistere il giusto e quel punto chiama alla Rivoluzione.

mercoledì 25 gennaio 2012

Il manganello sui pescatori. La Polizia é fatta di cittadini o di picchiatori fascisti?

Montecitorio, la protesta dei pescatori.
Possibile che da quando sono nato in Italia non ho mai avuto la fortuna di assistere a dei progressi nel modo con il quale la Polizia italiana si rapporta con i manifestanti?!? Nel febbraio del 2008 scrissi in ricordo di Federico Aldovrandi un appello per una "renovatio" nella polizia di Stato. Niente é cambiato da allora. La scienza e la tecnica fanno ovunque passi da gigante, il mondo sta cambiando, eppure quel gesto frustrato fascista di scaricare il manganello gratuitamente sulla testa di un manifestante rimane un ever green della vergogna di un corpo che a questo punto non sa evolversi rispetto ad una impostazione tutta fascista. Ve lo dico senza paura, v e r g o g n a t e v i. Nella polizia non avete assunto cittadini ma picchiatori fascisti. Altro che singoli episodi, é l'impostazione di tutto il corpo che é fascista. Gratuitamente fascista, ed é quello che i libri di storia del futuro riporteranno raccontando questo triste periodo. Poca cultura, poca professionalitá. Non assumete analfabeti, ma persone in grado di pensare prima di picchiare.

giovedì 19 gennaio 2012

In mano il forcone. Ribellatevi. Gli onesti si riprendano il proprio futuro.

Call him Mr. Vain.



Mr. Vain. Era il 1993, che spensieratezza. Non ho tempo per postare, sono in trincea tra una lezione e l'altra. Ci si mette anche il lavoro a prosciugarmi le forze. Il mio inglese sta migliorando. Gli studenti provengono da tutte le parti del mondo. Non mi sono mai sentito cosí "globalizzato". Grinta.

domenica 8 gennaio 2012

Niente da fare Londra non mi ha incantato.

Prima di scattare questa foto, ho guardato questo palazzo di Londra incredulo. Se questo é un edificio.
Ho trascorso il capodanno 2012 a Londra e mi sono reso conto che la cosa piú banale che potrei dire é che Londra sia una cittá bellissima. Fosse solo quello. Il problema é che Londra é una cittá dal futuro segnato. Invasa da Indiani, Pachistani e Bengalesi e dalle gang dei coltelli conosce le tensioni razziali di una metropoli sostanzialmente improduttiva alle prese con una crisi epocale.

Quasi tutte le cabine telefoniche sono diventate una specie di bacheca di annunci pornografici. Uno squallore.



Da tanti anni a questo parte sentivo parlare di Londra come di una cittá stupenda. L'isola che non c'é per i giovani in cerca di avventure oltre Manica. Non c'era un giovane in circolazione che non sognasse di raggiungere il paese dei balocchi. Si prendeva l'aereo, si trovava un qualche lavoretto in qualche pub e ci si sentiva nell'ombelico del mondo. 

Ma chi é che si puó entusiasmare in una situazione come questa?
Ma chi é che si puó entusiasmare in una situazione come questa? Questi palazzi pieni di colletti bianchi grondano crisi.
Sará che le voci che mi hanno sempre raggiunto parlavano di shopping da Harrods (che palle) e di finanza specchiata sul Tamigi, sono arrivato per fortuna nella City con un occhio critico e ho avuto la conferma che la percezione su Londra fosse frutto di una ipnosi collettiva dove la maggioranza delle persone si aggregavano al pensiero unico che vedeva Londra una meta agognata. Certo per gli assidui frequentatori dei Night Club e per i modaioli rimarrá una cittá dove esibire le proprie limitazioni, ma Londra non regge il confronto con le cittá italiane Venezia, Firenze, Roma per citarne solo le piú rappresentative.

La vista dal Victoria Embankment. Questo palazzo mi ricorda le Vele di Scampia. Neanche sul Tamigi la situazione migliora.


Tragalgar Square che pensavo fosse enorme si deve essere nel frattempo ristretta perché l'ho trovata mille volte piú piccola ed insipida di Prato della Valle a Padova.
Trafalgar Square, la Grande delusione.
Buckingham Palace la seconda Grande delusione.

Buckingham Palace non pare paragonabile neanche all'ombra delle Procuratie in Piazza San Marco a Venezia. Il campanile di San Marco quasi quasi batte il Big Ben. Ecco il Palazzo di Westminster ha il suo fascino, ma insomma preferisco il mio Palazzo Ducale sul bacino di San Marco.
L'orrore si manifesta in tutta la sua opulenza. I palazzi della finanza.
Alberto Sciretti con alle spalle il palazzo di Westminster. 31/12/2011

Il palazzo di Westminster.
Il palazzo di Westminster come ho detto ha il suo fascino. Si salva anche la ruota panoramica London Eye anche se in fondo é una macchina da soldi. Per il resto, niente da fare Londra non mi ha incantatato.
London Eye.

Big Ben.

London Eye illuminata per il capodanno.





Milton Country Park.

Alberto Sciretti feed the ducks, swans and seagulls at Milton Country Park.

I have taken some pictures of Milton Contry Park.







Newmarket is the historic home of Horseracing and the greatest horseracing centre in the world.

The Devil's Dyke runs past the edge of the July course in Newmarket racecourse

I have done some photos of Newmarket, utterly unique. It is a town with a rich, royal history where the thoroughbred racehorse is king. It is the town where horseracing, the "sport of kings", was born some three and a half centuries ago and from where it was exported around the world.
Alberto Sciretti fly at Newmarket racecourse.




domenica 1 gennaio 2012

Sopravvissuto al capodanno londinese.

Alberto Sciretti con in mano la camrecorder sul ponte di Westminster, il posto piú ambito dal quale assistere allo spettacolo pirotecnico, Londra 31/12/2011
Dalle 17 a mezzanotte un posto in prima fila, 7 ore di freddo pungente e vento sul ponte di Westminster lottando con orde di indiani e pakistani che volevano sottrargli il posto guadagnato con le stalattiti e stalagminiti ai piedi. L'ultimo degli europei forse a poter vedere questo spettacolo dalla posizione piú esclusiva prima di lasciare il passo alla storia, all'invasione delle tigri asiatiche. Foto: http://www.mirror.co.uk/news/top-stories/2012/01/01/new-year-2012-watch-london-s-dazzling-fireworks-display-as-250-000-line-the-streets-to-welcome-new-year-115875-23671705/
 

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