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sabato 30 aprile 2016

Why Sicily.

'Tonnara di Scopello', Sicily, Italy.
There could be hundreds of reasons to chose Sicily as your holiday destination. Before going there in the next days, let me share the main reasons. Sicily is a washing machine of sea, sun and lot of culture (arts, music, literature, cuisine, and architecture and so on). You will be feeling clean and renewed after. Sicily has been shaped by waves of conquest and settlement by different peoples over 4,000 years. Since the 8th century BC, Phoenicians, Greeks, Romans, Byzantines, Arabs and Normans all settled or invaded the island, lured by its fertile lands and strategic location. Over time, this series of conquests forged a cultural identity unlike any other. Discover an island with a cosmopolitan history and identity – a place where the unique mix of peoples gave rise to an extraordinary cultural flowering. The art and objects they produced are some of the most beautiful and important in the history of the Mediterranean.

'Teatro Antico di Taormina' with vulcano Etna smoking in the background.

giovedì 22 maggio 2014

E tu che turista sei? Tre tipologie: 5S o 4M o 3L

Suddivisione dei turisti di moda negli anni Settanta: La prima categoria dalla facile trasgressione (5S), la seconda imprigionata in una visione familiare della vacanza (4M) e infine quella impegnata culturalmente (3L).

Turista 5S
SUN, SAND, SEA, SEX, SPIRITS

Turista 4M
MESTIERE, MACCHINA, MOGLIE\MARITO, MARE

Turista 3L
LAND, LANDSCAPE, LEARNING

sabato 1 marzo 2014

Io condottiero berbero in esplorazione a Gran Canaria. La mia felicità in un' isola.


Se mi fermo e penso, penso che in questa vita le vacanze più saporite e spensierate le ho fatte su delle isole. Un decina di estati in Corsica durante l'infanzia, poi Malta, Creta, Palma di Maiorca, però, però, con una precisazione; le isole vulcaniche, hanno qualcosa ancora in più. Mi porto Santorini nel cuore. Adesso posso aggiungervi Gran Canaria. Entrambe isole vulcaniche, hanno quella sabbia dorata con striature nere che sembra darti una sferzata come il pepe. Anche i posti, come le persone ci trasmettono o ci tolgono energie. Gran Canaria, sembra ancora emanare quei primordiali sconvolgimenti che la videro nascere. Quest'isola vive di estremi. Cavalcando l'isola, scivolando dal suo deserto di Maspalomas alle sue montagne, vedi dieci arcobaleni in un giorno, acquazzoni, neve, grandine, pioggia, ma sopratutto tanto tanto sole. Sole tutto l'anno. E le palme. E i cactus. Cosa aspettate a prenotare io non lo so. Ma andatevi a mangiare i cachi nel deserto. La brezza fresca ti mantiene di buon umore e solleva quei cavalloni con cui ci piaceva tanto giocare quando eravamo bambini. Ho fatto il bagno ricordandomi di rispettare l'Oceano Atlantico. E quante avventure alla scoperta delle caverne dei Guanci, indigeni aborigeni delle Canarie, popolazione nativa stimata nella imponente cifra di 30000 o 40000 persone che abitava queste isole prima della colonizzazione da parte degli spagnoli. Gli ultimi indigeni Guanci, sterminati per l'impreparazione militare e le malattie portati dai conquistadores vissero fino al 1496. Quando visiti le montagne, guardali gli anfratti, sono leggenda. Per sfuggire alle preparatissime truppe europee, si ritirarono in caverne naturali o artificiali, situate nelle parti montuose. Qui si distinse Doramas, un condottiero berbero, guerriero delle Isole Canarie, uno dei capi della resistenza degli indigeni dell'isola di Gran Canaria. Egli, un gigante della resistenza, si oppose strenuamente all'invasione rifugiandosi su quel monte che oggi, in sua memoria, si chiama Monte Doramas. Ed allora sono fiero anch'io di come l'ho esplorata. Non mi sono limitato a depositarmi sulla spiaggia come una balena. Ho vissuto, ho lottato. Ho cercato di sintetizzare tutto questo, nel video che ho sopra incorporato. Lottate e viaggiate per rimanere vivi. Riempitevi di emozioni. Nasciamo come sterili bottiglie vuote, per riempirsi di buon vino bisogna che mettiamo in viaggio la nostra anima. 

venerdì 21 febbraio 2014

Which is the best winter sun holiday destination? Maspalomas, Gran Canaria.


I have just (February, 2014) visited Maspalomas, Gran Canaria (Spain) that is absolutely a candidate for the best winter sun holiday. The reasons why I really suggest to spend one week there are the followings:
  • The beach is so large that you have never the feeling to be overcrowded;
  • The cool breeze does not make you sweat or feel the heat;
  • You can swim and play with the waves;
  • You can experience the wonderful feeling of walking in a desert;
  • You do not miss the most important three S's of summer: Sun, Sea and Sand;
  •  You can eat a nice juicy persimmon in the heat of the desert. (This reason is personal and you need to buy a persimmon in a local supermarket).

lunedì 30 dicembre 2013

Quella voglia di mare a Capodanno.

Alberto, Norfolk Coast Path.
Quando penso a Capodanno guardo sempre verso il mare come riflesso condizionato e qui a Cambridge guardo al Norfolk seaside. Vado a congelarmi a Cromer, ma le sensazioni che solo il mare riesce a dare valgono le sferzate gelide del vento del Mare del Nord. Ho qualche buona bottiglia di buon vino bianco frizzante e fruttato (prosecco di Treviso) da scolarmi in compagnia di amici lungo la Norfolk Coast Path. Un tavolo prenotato a Cromer come sempre all'ultimo nel ristorante italiano Bella Vista. Le mie ultime parole quest'anno le riprendo dal subcomandante Marcos. 

Questa è l'ora del male e del malvagio. Non si nascondono più, camminano alla luce del Sole e alla luce del Sole appestano e imputridiscono tutto ciò che toccano. Di notte no. La notte... la notte è nostra.

dal libro "Racconti per una solitudine insonne" di Subcomandante Insurgente Marcos


Alberto, Norfolk Coast Path.


giovedì 17 febbraio 2011

L'intercettore superveloce Gojira ferma la caccia sanguinaria alle balene. La migliore difesa ecologista è l'attacco.

Dalla loro parte il diritto naturale delle balene alla sopravvivenza. Dalla loro parte la legge internazionale. I nuovi ecopirati combattono nel giusto.

In Italia ci siamo abituati. Fatta la legge trovato l'inganno. Questo assunto era stato fatto proprio anche dalle baleniere giapponesi che, con la complicità delle autorità nipponiche, nonostante la caccia per scopi commerciali ai cetacei fosse vietata da una moratoria internazionale del 1986, continuavano in questi anni la mattanza dei cetacei nascondendosi dietro l'assurda ipocrisia della "ricerca scientifica". Le autorità di Tokyo affermavano che questa caccia facesse parte integrante della cultura nipponica e non disdegnavano che, nonostante i dichiarati fini di ricerca, la carne finisse sulla tavola dei giapponesi. Grazie all'attivismo a tenaglia dell'associazione di difesa dell'ambiente Sea Shepherd e alle pressioni diplomatiche di stati virtuosi come la Nuova Zelanda e l'Australia che hanno denunciato il Giappone al tribunale dell'Aia, il Giappone ha sospeso la caccia alle balene nell'Antartico (Fonte il Corriere della Sera 16/02/2011), di cui avevo già parlato in un post a fine 2007. Questo a mio avviso insegna che l'attivismo può cambiare la storia quando interpreta la difesa come attacco. L'immagine dell'intercettore superveloce Gojira credo renda perfettamente questa idea. Un ultimo aspetto. Mentre l'italietta si fa conoscere nel mondo per il bunga bunga, nazioni virtuose come la Nuova Zelanda e l'Australia si distinguono per stile e valori, dimostrando da sempre di essere popoli che non solo non possono conoscere la vergogna del fascismo e del berlusconismo italiano, ma sono interpreti della propria storia nella misura in cui rispettano il pianeta e gli animali che lo abitano.
L'intercettore superveloce Gojira (nome giapponese del mostro cinematografico Godzilla) dell'associazione Sea Shepherd che ha costretto il Giappone a sospendere la caccia alle balene. L'intercettatore  assieme ad altre barche d'appoggio facenti parte della flotta «ecopirata», si sono posti sulla scia delle quattro baleniere giapponesi ed in particolare della nave-mattatoio, l'ammiraglia Nisshin Maru, piazzandosi davanti allo scivolo a poppa e manovrando in modo tale da impedire alle navi arpionatrici l'azione. 


L'intercettore superveloce Gojira ha sostituito il Ady Gil, un trimarano da primato, concepito per l'ambizioso obiettivo di circumnavigare il globo con un mezzo a basso impatto ambientale, acquistato e ribattezzato Ady Gil dalla Sea Shepherd, organizzazione ambientalista non-profit, per operazioni di disturbo nei confronti della flotta nipponica di baleniere. Proprio durante una di queste operazioni, il 7 gennaio 2010, la Ady Gil é affondata in seguito ad una collisione con la baleniera giapponese MV Shōnan Maru 2.

lunedì 20 dicembre 2010

Cosa visitare a Malta in una settimana

Alberto Sciretti su un crinale a Malta. Settembre 2010


Il video da me girato su Malta. Cosa vedere in una settimana

Due viaggiatori fotografati a Malta. Non due turisti. Due viaggiatori.
Il salto della felicità. Malta, settembre 2010
 Ho visitato Malta a Settembre, quando i prezzi scendono e le fiumane di turisti sono rientrate nell'alveo delle città. Prima di tutto dove dormire. L'hotel più bello di tutta l'isola è sicuramente il Paradise Bay Resort Hotel, che circondato dal mare garantisce al viaggiatore la sensazione di potersi sentire protagonista di una vera e propria vacanza al mare; conviene prenotare tramite il sito http://www.booking.com/;  l'hotel oltre a trovarsi vicino alle spiaggie più belle di Malta, è in una posizione strategica a qualche centinaio di metri dal traghetto che porta a all'isola Gozo e dalle imbarcazioni o gommoni che portano all'incantevole isola di Comino.
L'hotel, Paradise Bay Resort Hotel fotografato dalla adiacente Paradise Bay, piccola ma accogliente spiaggia (forse ad Agosto si camminano in testa..). Sullo sfondo, dietro l'hotel, le isole di Comino e Gozo.
Zoom sulla Paradise Bay.
Zoom sulla Paradise Bay
Uno dei tanti scorci maltesi, colto dalla Paradise Bay.
Avendo a disposizione una settimana per visitare Malta il noleggio della macchina è praticamente una scelta obbligata.
Il turismo di Malta è un turismo internazionale, anche se è una delle mete preferite dalle popolazioni anglosassoni.
Scorcio maltese.
Particolare del viallaggio di Braccio di ferro
Le 17 casette del villaggio di Braccio di Ferro sono state costruite con legname importato appositamente dal Canada e dai Paesi Bassi, dipinte con 9000 litri di pittura, inchiodate con 8 tonnellate di chiodi e costruite da 165 uomini. Non sono state abbandonate dopo la conclusione delle riprese cinematografiche, ma sono diventate una attrazione turistica, soprattutto per bambini.
Anchor Bay. Fino al 1979 è stata una delle più graziose baie della costa di Malta. In quell'anno il regista Robert Altman ottenne dal governo maltese la concessione per costruire lungo le sue pendici Sweethaven, il villaggio che costituiva il set di "Popeye", la trasposizione cinematografica del fumetto di Braccio di Ferro interpretata da Robin Williams. La spiaggia di Anchor Bay è intatta e molto bella, bagnata da limpide acque turchesi.
 
Ghajn tuffieha bay, stupenda.

Ghajn tuffieha bay.

Gnejna Bay, baia dai colori suggestivi.

Ghajn tuffieha bay.

Il promontorio, stupendo, che separa Ghajn tuffieha bay e Gnejna bay, denominato "Il-Karraba", cioè nava da guerra, per la sua strana forma, simile ad una corazzata.


I colori della Gnejna bay.

I colori della Gnejna bay

Filfla, isolotto inaccessibile. Veniva usato come bersaglio dalla Royal Navy e dalla Royal Air Force, che lanciarono per un quarto di secolo tonnellate di bombe sul suo suolo arido.

Sullo sfondo Filfla.

Blue Grotto, La Grotta Azzurra.

Il sito archeologico comprende il tempio di Hagar Qim (nella foto) e quello di Mnajdra, a m. 500 di distanza. Sono due complessi monumentali da collocarsi tra il 3600 e il 2500 a.c, periodo in cui venivano venerate le divinità della fertilità.




Camminamento tra i due templi.

Tempio di Mnajdra.

Penisola di Il-Karraba al crepuscolo, presso Ghajn Tuffieha bay.

Ghajn tuffieha bay è forse la spiaggia più bella.

Le spiagge più rinomate si trovano a Gozo e Comino. La Blue Lagoon a Comino, facilmente raggiungibile e servita da battelli; bellissima ma talmente affollata che ci si cammina in testa.

La Blue Lagoon. Nella foto lo stretto canale che separa Comino da Cominotto, denominato appunto Laguna Blu. Il canale è stato chiuso al transito delle imbarcazioni, consentendo un migliore e più sicuro esercizio della balneazione. Comino, la piccola isola posta fra Malta e Gozo, deve il suo nome al finocchio selvatico, il cumino, una delle poche piante che riescono a crescere nel suo arido suolo.

St. Mary Tower a Comino.

La Blue Lagoon

La Blue Lagoon

Camping fai-da-te sull'isolotto di Comino

Caratteristico autobus maltese.

St. John's Co-Cathedral.

L'asse principale della Valletta, Republic Street. La via più lunga, più larga e più elevata, su cui si affacciano tutti i negozi. i caffé e molti uffici pubblici e privati.

Il coro e l'altare maggiore di St. John's Co-Cathedral, dedicata al santo patrono dei cavalieri, San Giovanni Battista. Notate l'intarsio di lapislazzuli, pietre semipreziose, marmi policromi e metalli argentati e dorati.

Veduta del porto della Valletta.
Forte Ricasoli nel porto della Valletta.


Nei quasi tre secoli di permanenza sull'isola, l'Ordine di San Giovanni modificò la fisionomia di Malta, trasformandola in una specie di grande fortezza.

Ramla bay a Gozo. Il lido più bello di Gozo, raffinato ed internazionale, circondato da una splendida vegetazione, una distesa si sabbia di color rossiccio. Da visitare molto vicino, la Grotta di Calypso, da dove ho scattato questa foto.
Veduta da Mdina con la sua poderosa cinta murata.


Scorcio da Mdina.
Fungus Rock, enorme roccia nelle acque di Dwejra Bay nei pressi della Azure window.

Azure window, il famoso arco di roccioso che si staglia nel mare a Gozo.
Gigantesca statua del Cristo a Marsalforn.

La parte più affascianante e ricca di elementi artistici, storici e culturali è senz'altro la zona che comprende Mdina, il cuore di Malta, la capitale storica, così lontana e diversa da Valletta e dal suo animato caos. Mdina è infatti chiamata anche "la città del silenzio", perchè tra i suoi vicoli, dove si può circolare solo a piedi, il tempo sembra essersi fermato.

A Malta parchi e giardini scarseggiano. Tra questi particolarmente rinomati sono i Buskett Gardens, nella foto. Il castello si chiama Verdala Palace.

Il palazzo del Gran Maestro.

Il palazzo del Gran Maestro.

Il museo delle armi presso il Il palazzo del Gran Maestro, comprende oltre 5000 pezzi tra cui l'armatura di Alof de Wignacourt e quella di De la Vallette, entrambe di splendida fattura italiana.

Il museo delle armi presso il Il palazzo del Gran Maestro.

Il museo delle armi presso il Il palazzo del Gran Maestro.

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