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lunedì 30 dicembre 2019

L'account vergognoso di Salvini su Twitter che segue gladiatori stalker

Perchè ad oggi 30 Dic 2019 l'account Twitter di Salvini è collegato ad uno stalker seriale interessato alla scorta di Laura Boldrini e che augurava ai suoi figli...





Perchè Salvini apparentemente dice "lasciamo fuori i bambini" chiamandoli 'angeli', poi nella pratica segue gladiatori stalker che molestano la famiglia di donne impegnate in politica e si riconducono ad una unica matrice. Manovrata da chi? E la chiamano anche Bestia



Strano che sia sfuggito al numeroso team della comunicazione di Salvini. Come è strano che questa botnet che ha cercato di rovinare la vita e reputazione di Laura Boldrini ed altri politici si ripeta negli schemi e nella diffamazione aggravata in altri account 'gladiatori'.


A nessuno è permesso di costruire un paese violento dove giornalisti e parlamentari sono costretti alla scorta per le continue attenzioni morbose di squilibrati in questo caso proprio seguiti da un ipocrita, Salvini, che vestiva la divisa da poliziotto e che parlava di legalità.



Questo è lo schema diffamatorio dell'account gladiatore che si moltiplica. Aprite l'immagine. Guardate come è ridotto il nostro paese e quando intervistate Salvini chiedetegli se non si vergogna di seguire account 'gladiatori' come questi nella fabbrica dei RT\Likes manipolati








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Mentre gli account della botnet dei gladiatori (creata da?) si moltiplicano ed usano il manganello sui social, per paradosso la sua propaganda lo mostra come gladiatore "vittima" sotto attacco e lo fa strumentalmente per alimentare più squadrismo.


Questa botnet oltre a scoraggiare la partecipazione sui social con squadre di 'gladiatori', si adopera anche di negazionismo. Nessuno si chiede come mai Salvini non abbia finito gli studi di Storia. Ve lo dicono i suoi fan impegnati a riscriverla e deriderla. Una vergogna nazionale.



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martedì 12 febbraio 2019

Il Ministro degli Interni Salvini che voleva dividere l'Italia, che strinse la mano al terrorista Traini e all'Ultras pregiudicato condannato per spaccio e che va a cena con i neofascisti di Casapound e che tormenta minoranze etniche, ci dice che i Centri Sociali son pericolosi? Loro son pericolosi?

sabato 9 febbraio 2019

Salvini, l'uomo nuovo disumanizzato




Il mondo nuovo ha conseguito benessere, senso della comunità, stabilità e una soddisfazione pressoché generale solo per ritrovarsi popolato da creature con fattezze umane, ma spiritualmente ritardate. Consumano, fornicano, assumono "soma", giocano a "palla centrifuga", azionano le macchine che rendono possibile tutto ciò. Non leggono, non scrivono, non pensano, non amano, ne si autogovernano. Arte e scienza, virtù e religione, famiglia e amicizia sono passate di moda. Quel che più conta è la salute fisica, la gratificazione immediata. "Non rimandare mai a domani il divertimento di oggi". Nessuno aspira a qualcosa di più. L'uomo nuovo è così disumanizzato che non si rende neppure conto di ciò che ha perso.

sabato 15 dicembre 2018

J'Accuse. Le crepe sinistre di uno Stato connivente. Lo Stato, protegge apparentemente il corpo, la persona fisica dei membri dell'opposizione ma lascia, e qui siamo all'anomalia, che la loro reputazione, la vera anima di una persona, venga compromessa ed annientata.


Quale 'cittadino' fedele alla Costituzione antifascista più bella al mondo sento il dovere morale di denunciare la seguente anomalia. Lo Stato e le sue forze di sicurezza vantano un impegno incessante nella protezione di membri dell'opposizione e del Capo dello Stato (non scrivo delle minoranze etniche, perchè non mi pare che nessuno abbia processato Salvini per aver twittato il 18 Marzo 2016 di 'usare la ruspa anche sui campi ROM non abusivi' quindi quella parte della Costituzione meglio darla per sospesa al momento), ma noto con lacerante apprensione che non adempiono ai loro doveri proteggendo anche la loro reputazione. Ho già evidenziato lo scempio sul web del Presidente della Repubblica. Immaginate voi la situazione per i membri dell'opposizione.
Lo Stato, protegge apparentemente il corpo, la persona fisica dei membri dell'opposizione ma lascia, e qui siamo all'anomalia, che la loro reputazione, la vera anima di una persona, venga compromessa ed annientata. In un certo senso è come dichiararsi impegnatissimi nel controllo del livello della potabilità di un fiume senza perseguire chi lo inquina alla fonte.
Qualcuno potrebbe a questo punto addurre che tale 'trattamento' diffamatorio venga riservato a tutti. Io ho memoria di due episodi ben chiari, ce ne sarebbemo molti altri. La signora Eleonora che venne prelevata e portata in Questura da personale non divisa per aver tentato di fischiare Salvini e i  controlli e la schedatura dei manifestanti che volevano partecipare alla manifestatione contro il razzismo a Roma. Non risulta che la medesima attenzione sia stata rivolta ai manifestanti della Lega anch'essi rivolti a Roma in Piazza Navona l'8 Dic 2018. Non risulta che chi mostrava una bambola gonfiabile dicendo fosse la terza carica dello Stato sia stato perseguito o portato via da personale con occhiali e giacche scure. Perchè? Provate nei tweet sottostanti a cliccare sulle immagini allegate.














Vedete al momento i bots ed i trolls sono impegnati nello scarnificare altre persone rispetto alle Vostre. Ma pensate se improvvisamente, in un futuro anche lontano, si voltassero contro come serpi verso i vostri figli adolescenti. Quando pensiamo alle regole della convivenza comune, dobbiamo pensare ad un modello dove la dignità della persona sia un bene inviolabile. Anche per questo mi son dedicato a questa inchiesta. Si sopravvive al bullismo? A volte si, ma i danni sono permanenti.



giovedì 13 dicembre 2018

Quei messaggi codificati agli 'Amici' del Ministro dell'Interno Salvini dopo che la Procura di Bari chiude una sede di Casapound


sabato 24 novembre 2018

Una opposizione che non è opposizione. Un giornalismo che non è giornalismo. Tocca ad un povero esiliato come me segnalare Salvini per crimini contro la Costituzione










mercoledì 14 novembre 2018

Il raggiro della Democrazia. La più grave manipolazione della comunicazione nella Storia della Repubblica. Migliaia di account falsi nei social promuovono i messaggi di Salvini truffando la percezione del consenso e diffamando membri opposizione. Una Regia sconosciuta che sta inquinando la nostra fragile Repubblica.


Migliaia di serpi velenose che inquinano i social creando un effetto dominante fittizio di consenso per Salvini e che minacciano e diffamano membri dell'opposizione politica. Sono le migliaia di 'bots policizzati' (molti riconoscibili dagli 8 numeri finali), istruiti ed addestrati da una regia, una unica centrale su cui bisogna indagare. Mi aiutate? Rimboccati anche te le maniche, cercando tra i Likes e i Re-tweet del Ministro dell'Interno Matteo Salvini e poi condividendo anche te la lista. Qui sotto condivido una selezione di bots politicizzati istruiti per manipolare, distorcere, alterare il consenso su Twitter e diffamare e denigrare membri dell'opposizione.

Lo schema diffamatorio è il seguente ripetuto migliaia di volte 1) un account pubblica fake news 2) il bot ad 8 numeri finali colpisce con ingiurie o minaccie simulando una conversazione genuina.

Uno scandalo di cui nessuno ancora parla. Altro che truffa aggravata, questo è il raggiro della Democrazia e siamo al "nessun politico in Europa abbia un seguito social paragonabile a quello del leader leghista", scritto in un articolo dell'Espresso che se ci spiega in linee generali il funzionamento di questa macchina infernale comunicativa, denominata la "Bestia", non fa menzione di bots politicizzati che semplicemente non twittano ma alterano i consensi per manipolare la graduatoria dei tweets.

Ti basta entrare sul seguente campione di profili falsi e capirne il funzionamento e poi sarai in grado di riconoscerne altre centinaia. A quel punto fai girare!

@marcosimona1975 @FrancescoLotti5 @MazzoliLuisa @vincentiangelo @cuculocacaglia @paolo89333037 @nicola09964578 @LavenderLover6 @gomezcarmela1 @EPecold @RobsColle @AnelliIgino @anitalongoni @orietta48789897 @Valentina6920 @Alessia25785157 @Marina90598642 @Bournet59045103 @spampinato59 @Frances40879698 @marcomorini72 @RikkiChristian5 @GrassiStefania2 @energico64 @Evelina32891084 @Ely91569733 @vbrb1 @FrezzottiC @Giovann38126880 @Isabellacapodi3 @MASSIMOGIANAZZA @Kadijacoccote2 @GiulianaMassar2 @PrantedduL @MinettiDa @Roberto46638656 @MIM42270587 @Lele22342726 @MileFerrari1 @giusepp74731366 @CoviNuny @Polly85018871 @Topa78Pace @Roberto60046608 @umbertougl @Claudio46538251 @molecola83 @Paola76295334 @Chiara30905726 @AndreaV45968586 ‏ @Lupinchen16 ‏ @Omid69292507 @NicolaSerritel2 @nourou63807016 ‏ @LinjouomAhmadou @CiuffiGinevra @Mino37695974 @Fabio61379920 @Barbara97489501 @RobsColle @AurelioGuarino3 @claudiapasotti3 @FIOREMARIAAnto2 @mattefuma @lucianomarcang1 @TindaraTina @falato_pina @Franco51791461 @Danilo35644135 @Elio96801480 @RobertoGirola @DashamirVogu @boubou65995557 @Tristan_713 @GiulianaGasper1 @Luigi57900016 @cesarepompeo @SilvyG61 @1953ZORRO @carlo_kiga @zvonimiraleban @marco96269760 @Frances18294053 @pesci_silvia @nadia24629957 @armida_ronaghi @BarbaraGalbiat1 @Luciano70861416 @Luciano70861416 @Federic85040433 @Frances39874897 @Fabio354352858 @orfeoguidi1 @MuzzolonLaura @Max6685270243 @francoangeloni4 @Felicit03000471 @Gabri32102152 @plkmine @Renato94217228 @Daniela91436552 @LauraTomassetti @SaintSamuele @algar2017 @Fabio354352858 @ornella67361920 @ThorUvuh5 @alessan75877023 @gattocloe @Rene19703 @Matteo61624821 @SpiritoRosaria @ValeriaBosio1 @ElsayedOrabi3 @Paolinofur @DanielaPirolo @marras_rosa @CREPALDIALESSI1 @NataliaMistret1 @_perla53_ @Paolo50084397 @paffiforni @Anna08824781 @antinea14003049 @fabrivis @Fausto00440560 @robertorosolen2 @Tommaso21569816 @CriMagna1 @Arrigo53980139 @Silvia18462308 @Vincenz34709438 @marci18763624 @Massimo69163267 @Salvato99911349 @tore36801309 @fNmj2W2uQyJEn5f @CyrusB53521488 @giampipatti @marsinastretta1 @Franco40424199 @Enrico65976814 @Roberto31563656 @Leonard53478507 @Andy58026783 @Marcell26039232 @annina231150 @P47560299 @Guido52204244 @Biagio07140220 @sandrostramacc4 @Mariagr57194473 @ScanzioValeria @Gianni31404886 @MarinaMastrolon @PaoloBenassi1 @mari04237071 @Davide11964095 @Gino16090221 @GabrielePiccin8 @frenkgallo1 @MarialuisaOrio @PatriziaGuidot2 @landoverseas @StavarLaura @falcionielide1 @Lorenzo02727779 @Bruno84608574 @kkcesare @claudio97104563 @Marc73TW @CrimiLeonardo @ManX42703561 @Giusi87315939 @emanuelborsell @VincenzoGalluc4 @Gabriele060862 @MassaiaMauro @HomerDoh3 @Twetty721 @AnnaSclocchi @Max00601393 @MaurizioZibetti @Maddale23511581 @Giorgio4061 @MaffiRosalba
Donald Trump sostiene che la sua conquista della Casa Bianca non sarebbe stata possibile senza Twitter. Lo stesso vale per Matteo Salvini e la sua attuale carica di ministro dell'Interno. 






lunedì 12 novembre 2018

In azione la Polizia Politica nello Stato di Polizia. Prelevata con la forza una signora di 59 anni che aveva osato gridare 'buffone' a Salvini. Stato di mobilitazione permanente.

domenica 11 novembre 2018

Stato di polizia. Uno Stato che scheda e quindi crea un banca dati di oppositori politici, non può chiamarsi Repubblica.

giovedì 1 novembre 2018

Salvini e l'Italia in Retromarcia. Quando la Vergogna indossa la carica di Ministro dell'Interno.

martedì 23 ottobre 2018

Forte con i deboli e accomodante con i neofascisti. Lo Stato Italiano e le sue forze di sicurezza sempre più nell'ombra nera. Urge riforma delle forze di sicurezza.


sabato 20 ottobre 2018

L'efficienza della polizia politica nel rimuovere un murales fastidioso in poche ore. Per Stefano Cucchi 9 anni.

sabato 13 ottobre 2018

Il Quadro Fascista che si distrugge da solo


Lettera aperta alla Questura di Padova,

Ancora solletica la notizia, di pochi giorni or sono, dello Street Artist Banksy che ha fatto mettere ad un'asta di Sotheby's a Londra una copia dell’opera d’arte "Ragazza con palloncino", che una volta aggiudicatasi per 1 milione e 200mila euro si è genialmente distrutta lasciando gli astanti a bocca aperta. 
Dalla leggerezza di una ragazza e del suo palloncino, al provvedimento della Questura di Padova, fastidiosamente pesante (intriso di un incompetente eccesso di potere), n. 4229/2018 verso l’Antifascista Tommaso Cacciari volto ad interdirlo dalla città di Padova in ragione delle sue attività politiche di contenimento della marcia, questa fascista e pertanto illegale, degli esponenti di Forza Nuova e del Fronte Veneto Skinhead in data 17 Luglio 2017.
Questo nuovo capolavoro non si venderà probabilmente per simili cifre ma rappresenta comunque un’opera d’arte d’avanguardia fascista, che si è già autodistrutto perché nullo, adottato in violazione di legge (in irrispettosa violazione dell’art 16 Cost.) e viziato da un fastidioso eccesso di potere (lo dico in soldoni: non è che si può interdire l'ingresso nella città di Roma a Carlo Giovanardi per le sue farneticazioni 'violente' perchè volte a depistare la verità sulle uccisioni di Stato di Aldovrandi e Cucchi). 

Ma c'è qualcosa in più. Poche ore or sono, è caduto un altro muro d'omertà e di menzogne che continuava ad ottenebrare la verità sull'omicidio di Stefano Cucchi, massacrato di botte in una caserma. Di caserme Italiane, si è già occupata anche la Corte europea dei diritti umani, condannando l'Italia per gli atti commessi dalle forze dell'ordine a Bolzaneto nei giorni del G8 del 2001, sanzionati come atti di tortura. Inutile dire, che non si può parlare di Stefano Cucchi senza ricordare Carlo Giuliani. Qui abbiamo di fronte un Quadro, che suggerisce una riforma urgente delle forze di Polizia in Italia di cui non parla ancora nessuno, perchè siamo costantemente impegnati nel ricercare e ripristinare la verità insabbiata su singoli omicidi infangati da tonnellate di menzogne che si appiccicano perchè provenienti da schegge dello Stato che crediamo integerrime. Non bisognava solo soffermarsi sull'omicidio di Giacomo Matteotti, ma leggerlo all'interno di un quadro generale.
Siamo in stallo, perchè Tommaso viene sanzionato dalla Polizia per la sua attività nell'arginare Forza Nuova, che vede tra i propri candidati proprio poliziotti, picchiatori, nostalgici delle SS e figli di mafiosi.
Casellario giudiziale dell'antifascista Giacomo Matteotti, ci dice abbastanza di come un individuo possa essere bullizzato dalla polizia politica.

Nel caso specifico di Tommaso Cacciari viene sanzionato nero su bianco un attivista che lotta contro i Fascismi delle Grandi Navi e del Mose nella Laguna di Venezia (memorabile la sua occupazione della sede del Magistrato alle Acque nel 2012 ben prima dello scandalo Mose e ben prima che venisse soppresso per manifesta corruzione nel 2014) e che argina le attività fasciste interpretando alla lettera il dettato della nostra Carta  Costituzionale antifascista, quest'ultima trascurata proprio da quei funzionari che avrebbero giurato di applicarne e difenderne i principi: 

« poichè il medesimo nel comune di Padova non ha stabile dimora, nè vi esplita alcuna attività lavorativa, nè vi ha interessi leciti, si ritiene che la sua permanenza sia finalizzata al compimento di attività illecite » 

Una qualunque persona di buon senso, anche non esperta di diritto, intuirà che uno Stato, soprattutto se Democratico e non caduto in disgrazia di Regime, non può, ne ora ne mai, teorizzare, manco fosse Cesare Lombroso, che un individuo possa avere finalità criminali semplicemente perchè si trova in una qualsiasi altra città diversa da quella di residenza. Questa accusa è infamante e aggravata dal fatto che il provvedimento sembra non contemplare o riconoscere in alcun modo l'esercizio del dissenso politico che Tommaso Cacciari indubbiamente attua da decenni sul territorio verso il tentativo di riorganizzazione del partito fascista (e siamo agli episodi contentategli a Padova), anche sostituendosi allo Stato che invece permette ad un terrorista nero a Capo di Forza Nuova di organizzare manifestazioni a Bologna, città medaglia d'oro per la resistenza e città della strage fascista alla stazione.

Mi rivolgo ai funzionari della Questura di Padova, ma anche a chiunque indossando una divisa sia ancora dotato di buon senso. L'unico futuro possibile per una forza per essere riconosciuta come democratica non è nell'accarezzare il manganello fascista prima di scaricarlo come una frusta sulla testa dei dimostranti (ne hanno spezzati due su Federico Aldrovandi), ma è nell'esercizio delle proprie funzioni secondo i principi della nostra Carta Costituzionale antifascista. In Inghilterra il Tommaso fascista viene arrestato e messo in prigione. In Italia registriamo il primo tentativo, maldestro ma mica tanto subdolo, di arrestare Tommaso l'antifascista, a cui si è prestato qualche funzionario della Questura di Padova forse inseguendo una facile carriera e per compiacere le pressioni del Viminale, diretto da Matteo Salvini, di reprimere le attività dei centri sociali del Nord Est.


Lo sanno anche i balconi delle nostre città che gli albori del Fascismo si connotarono con un fervore di marce e attività squadriste e quindi il fine ultimo di questo provvedimento di restrizione della libertà di movimento di un antifascista (invece di interdire l'ingresso a Bologna di Roberto Fiore!) proprio mentre si oppone al rigurgito di Forza Nuova, getta più di qualche ombra nera. Le cifre su Forza Nuova: in 65 mesi, tra il 2011 e il 2016, ben 240 denunce e dieci arresti. Quattro raid al mese. Un attacco neofascista alla settimana.

martedì 13 marzo 2018

In memoria di Lucia, signora Veneziana dal 1310 al 2010. Una Signora, una finestra, una bandiera e quel maledetto affitto

La Storia riserva spesso degli aneddoti che si trasformano in emozioni quando le similitudini hanno a dir poco dell'incredibile. È il 15 Giugno del 1310 e la Serenissima, Venezia, è ben poco serena a causa di laceranti tensioni tra alcune famiglie del patriziato ed il massimo rappresentante dell'allora Stato, il Doge Pietro Gradenigo. A causa di un fortunale poi, l'atmosfera quel giorno era da fine del mondo. Eccoci ad un fulmineo tentativo di colpo di stato. Uno dei drappelli armati dei rivoltosi è lanciato lungo le Mercerie dell’Orologio al grido di Libertà e morte al doge Gradenigo. Eccoli a pochi passi dall’Arco dell’Orologio, precisamente presso il Sottoportico del Cappello nero e quindi vicinissimi a Piazza San Marco e quindi all' obiettivo finale, il Palazzo del Doge; ed è proprio in questo drammatico frangente che una signora, Lucia Rossi (in seguito passata alla storia come la "vecia del morter"), attirata alla sua finestra da tutto quel trambusto, fece cadere un pesante mortaio di pietra da cucina che uccise all'istante l'alfiere degli insorti che portava la bandiera di cui sotto e forse anche il morale di tutta la colonna armata. Di certo gli insorti, che sicuramente auspicavano l'appoggio delle masse popolari, dovettero vedersi confusi da un gesto che genuinamente arrivava dalla cucina di una popolana e che suonava sinistramente come un fermo "Non ghe se!

La bandiera dei rivoltosi (Museo Correr)
Il Doge, una volta sedata la rivolta e scampato il pericolo della congiura, chiese a Lucia in che modo lo Stato potesse omaggiare quel suo gesto così coraggioso. Lucia "non domandò se non di poter esporre nel dì di San Vito e in ogni solenne giorno della città a quella finestra, donde precipitò il mortaio, uno stendardo o bandiera, collo stemma di San Marco; e che i Procuratori di San Marco non potessero accrescere l'affitto di 15 ducati della casa da essa abitata, né a lei, né a' suoi discendenti; e le venne ogni cosa accordata." Importante notare quindi come lo Stato avesse calmierato l'affitto a Lucia ed ancora un secolo e mezzo più tardi nel 1468 troveremo traccia di un discendente, Nicolò Rossi, che riafferma questo diritto ormai acquisito. 
Quanto questi fatti incidano nella Storia di Venezia, lo evidenzia l'immediata istituzione del famoso 'Consiglio dei Dieci', il  10 luglio del 1310, che da allora in poi avrebbe dovuto occuparsi della sicurezza dello Stato. A ricordare inoltre questo episodio, che vede protagonista la mano di una signora del popolo, che peraltro abitava una casa in affitto di proprietà della Repubblica e che per morosità era a rischio sfratto, venne posto un rilievo marmoreo la “Vecchia del Morter” e fu  infissa nel pavimento una pietra con la data, mentre da quella finestra veniva esposta ad ogni  importante ricorrenza il gonfalone di San Marco.


Ora, scoprire che 700 anni più tardi, siamo al 2010, ancora una signora del popolo veneziano, anch'essa di nome Lucia, sempre alle prese con i morsi dell' affitto, diventa protagonista per aver difeso ancora una volta la bandiera dello Stato, stavolta Italiano, ha dell'incredibile. 
La signora Lucia Massarotto, passata alla Storia come la signora 'tricolore', coraggiosamente per ben 12 anni, ha eroicamente esposto dalla sua finestra il tricolore Italiano, contaminando la scenografia verde dei riti della festa dei Popoli Padani.

I fedelissimi del Carroccio che tentavano, con un bandierone con il sole celtico, di coprire il tricolore di Lucia  
Vi lascio immaginare le urla e gli insulti di quel popolo troglodita e barbaro che non gridava tanto 'Libertà e morte al Doge' ma quanto stavolta 'Padania Libera!'. Alcune minacce costrinsero le forze dell’ordine a tenere sotto controllo la sua abitazione. Quel popolino che andava alla foce del Po a perpetrare rituali celtici con l'ampolla per intenderci. Insulti che possono essere sintetizzati con quel « Il tricolore, lo metta al cesso signora! » che nel 1997 il leader della Lega Umbero Bossi proferì durante il comizio in riva degli Schiavoni. Lucia ebbe modo di dichiarare: "Già, i cittadini dovrebbero sapere chi è veramente il popolo leghista. Non è sempre quello che appare in tivù moderato nei toni e accondiscendente con l’interlocutore. Anzi. Dalla mia finestra ho sempre sentito parole forti, manifestazioni di odio e anche molti insulti. In riva Sette Martiri la Lega è un’altra cosa. Sapesse quante critiche, per usare un eufemismo, ho sentito rivolgere dal parlamentare padano di turno a Berlusconi. Ma poi, come vede, le cose cambiano. Ed ora eccoli là tutti assieme. Personalmente detesto le persone che non sono coerenti"

Questa volta non si registrerà la riconoscenza dello Stato. Lucia non verrà premiata per aver lottato contro il vilipendio alla bandiera. Lucia, una semplice operaia, sarà costretta dalla crisi e sotto i morsi dell'affitto, a lasciare quella costosa finestra. Il padrone di casa aumenterà l'affitto - da 600 a 900 euro e lei con uno stipendio part-time da 950 euro non ce la poteva fare. Lascerà per lo sfratto esecutivo dall'appartamento in zona Castello in cui abitava con i suoi due figli paradossalmente proprio nel giorno dei 150 anni dell'Italia; l'articolo è del Giugno 2010 quasi a ricordarci l'altra Lucia del Giugno 1310. Le sue ultime parole sul destino dell'Italia nel video sottostante: "Non mi sembra che ci sia la voglia di investire sulla cultura, su tutto quello che può essere l'insegnamento del passato, stiamo togliendo la Geografia, stiamo togliendo la Storia dell'Arte, stiamo togliendo laboratori, vogliamo creare un mondo di deficienti, perchè il deficiente chiaramente non è pensante e quindi non può ribellarsi". Restiamo solo noi a ricordare la Signora Lucia. Passaparola.



Anche la propaganda della Lega Nord celebra la 'vecia del morter'. Non hanno capito chi era Lucia nella Storia.

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