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mercoledì 8 agosto 2012

L’ostensione del sacro Monti.

Mario Monti e Giulio Andreotti, vicini vicini. Bocche e Bocconi.
Mario Monti, la cui attività taumaturgica di stampo bocconiano avrebbe dovuto e dovrebbe risollevare l'Italia e rappresentare una novità dirompente in uno scenario quasi compromesso, si presentò genialmente agli italiani dal salotto di quel camerlengo ipocrita di Bruno Vespa, quello stesso salotto cattolico in cui è stata confezionata con garbo agiografico la politica berlusconiana più becera.

lunedì 31 agosto 2009

Una campagna pubblicitaria sulla felicità durante la guerra tra giornali

Sciretti Alberto con la sua inseparabile arma, "la comunicazione" (Settembre 2009).


Nella foto l'annuncio della campagna pubblicitaria, "La felicità va condivisa".

In un paese impazzito che conosce la guerra dei mezzi di comunicazione, il cui controllo morale viene conteso tra la gerontocrazia dei poteri forti in una lotta fratricida tra il bipensiero berlusconiano e la Chiesa, ho lanciato una piccola campagna pubblicitaria su Google sulla felicità (attraverso Adwords), perchè le emozioni genuine nelle persone sono sempre più rare, l'Amore vero è inesorabilmente in estinzione ed il cuore delle persone è diventato un pezzo di ghiaccio.

La Guerra tra i giornali. Nella foto, così come potrebbe essere il giardino antistante la sede di un quotidiano in Italia.

La Guerra tra i giornali. Nella foto, così come potrebbe essere il giardino antistante la sede di un quotidiano in Italia.

La Guerra tra i giornali. Nella foto, così come potrebbe essere l'interno di una redazione di un quotidiano in Italia.


La Guerra tra i giornali. Nella foto, così come potrebbe essere l'interno di una redazione di un quotidiano in Italia.

La Guerra tra i giornali. Nella foto, così come potrebbe essere il giardino antistante la sede di un quotidiano in Italia.

L'altro giorno ho visto in televisione (è raro che perda tempo guardando la televisione, ma la stanchezza a volte mi consegna a questo mezzo) il volto trasformato dal potere del monsignor Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e c'è da aver paura; in questi volti e ce ne sono tanti, l'amore ed il calore cristiano si sono spenti per sempre. La fiamma fraterna, la sentinella dell'amore è morta. San Francesco d'Assisi dimenticato. Ecco arrivare l'odio e l'agguato.

Nel maggio 2009 il quotidiano Avvenire, scrive a proposito degli scandali sessuali che vedono coinvolto il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi; «Sappiamo che un uomo di governo va giudicato per ciò che realizza, per i suoi programmi e la qualità delle leggi che contribuisce a creare. Ma la stoffa umana di un leader, il suo stile e i valori di cui riempie concretamente la sua vita non sono indifferenti. Non possono esserlo. Per questo noi continuiamo a coltivare la richiesta di un presidente che con sobrietà sappia essere specchio, il meno deforme, all'anima del Paese».
Nell'agosto 2009, "Il Giornale" quotidiano di proprietà del capo del governo Silvio Berlusconi coinvolto durante la medesima estate in un giro di escort ed il sesto giornale d'informazione più diffuso nel Paese, rivela che il direttore dell'"Avvenire", quotidiano di ispirazione cattolica, in carica dal 1994, ha dei trascorsi penali e precisamente un patteggiamento del 2004 per molestie telefoniche ai danni di una donna al fine di indurla a lasciare il marito di cui il direttore di Avvenire sarebbe stato amante; l'attacco prolungato del Giornale provoca le dimissioni del direttore dell'Avvenire.

Nelle immagini il mio umile Blog "In esplorazione oltre lo stagno di rane" si è posizionato come primo risultato su google per quanto concerne ad esempio le ricerche su "Kuki Gallmann" ed ha ottenuto simili risultati per quanto concerne le ricerche su "Chris McCandless";


 sto coltivando come piantine in un deserto le parole chiavi a cui sono legato e cioè "natura" "emozioni" "paesaggio" "ambiente" "giovani" "amore"..tutto ciò che in questa attuale società è in serio pericolo d'estinzione. Resistere, resistere e resistere.
Le foto nel post le ho scattate visitando il Parco della storia militare a Pivka in Slovenia che vanta un ricco patrimonio militare e di fortificazioni, in uno dei punti più strategici d’Europa.

venerdì 14 novembre 2008

La "condanna a morte" di questo paese è lo stile della curia

Lo stile della Curia, come imparò a sue spese Fra Paolo Sarpi a cui attentarono i sicari mandati dalla Chiesa, si attua a suon di stilettate giornalistiche.
L' "Avvenire", il quotidiano dei vescovi italiani, si è schierato contro l'interruzione delle cure ad Eluana Englaro. L'immagine qui riportata è la prima pagina dell'Avvenire di Venerdì 14 Novembre 2008; l'immagine di sfondo sta a rappresentare la Giustizia italiana ed il titolo è "Condanna a morte per Eluana".
Visto che durante tutta la mia vita il mio destino mi ha portato a studiare la Storia e quindi ho dovuto prendere atto tra gli innumerevoli episodi storici che in questo momento non è possibile citare tout court
  1. Giovanna d'Arco e Giordano Bruno sono stati bruciati sul rogo;
  2. Galileo Galilei è stato costretto dalla chiesa ad abiurare;
  3. la Chiesa vendeva le indulgenze come hamburger e patatine provocando la reazione di Martin Lutero;
  4. con la complicità della Chiesa e con i crocifissi in mano sono state sterminate intere popolazioni del Sud-America ed in altre parti del mondo;
  5. la Chiesa tentò di assassinare fra Paolo Sarpi il quale scampato ai sicari disse "Riconosco lo stile della Chiesa";
  6. la gran parte dell'arretratezza del meridione d'Italia si deve proprio al latifondo ecclesiastico la cd "manomorta ecclesiastica" che per secoli ha afflitto buona parte del paese e molti dei mali che affliggono la società italiana dalla gerontocrazia adreottiana alle innumerevoli ingiustizie sociali (vedi l'emblematica condizione di disparità in cui si trova la donna, ancora quasi del tutto esclusa dagli organi decisionali quali cda, parlamento..La classifica stilata dal World Economic Forum che analizza la condizione femminile in base alla partecipazione alla vita politica, economica, l'istruzione e l'assistenza sanitaria vede l'Italia 67esima: dopo di noi in Europa solo Repubblica Ceca, Romania, Grecia, Cipro e Malta; prima di noi nel mondo Lituania, Moldavia, Lesotho, Filippine, Botswana, Mozambico) si possono imputare allo status quo portato avanti a remi indietro dalla Chiesa;
  7. si sono perfino negati i funerali a Piergiorgio Welby dopo averne mortificati i diritti naturali. Piergiorgio Welby aveva detto in una lettera al Presidente della Repubblica: "Io amo la vita, Presidente. Vita è la donna che ti ama, il vento tra i capelli, il sole sul viso, la passeggiata notturna con un amico. Vita è anche la donna che ti lascia, una giornata di pioggia, l’amico che ti delude. Io non sono né un malinconico né un maniaco depresso – morire mi fa orrore, purtroppo ciò che mi è rimasto non è più vita – è solo un testardo e insensato accanimento nel mantenere attive delle funzioni biologiche. Il mio corpo non è più mio ... è lì, squadernato davanti a medici, assistenti, parenti. Montanelli mi capirebbe. Se fossi svizzero, belga o olandese potrei sottrarmi a questo oltraggio estremo ma sono italiano e qui non c’è pietà";
  8. in questi ultimi anni la Chiesa ha pesantemente e con successo interferito nella politica italiana prodigandosi per negare i diritti alle coppie di fatto estranee al concetto di famiglia cattolica e per disconoscere agli omosessuali la capacità di amare veramente e di essere persone come tutte le altre, relegandole ai margini della società;
  9. la Chiesa ritiene prevalente il suo diritto a disporre della vita di Eluana Englaro, arrivando come in questo caso ad asserire che la Giustizia italiana l'ha condannata a morte rispetto al diritto del padre che l'ha messa al mondo e che chiede che si ponga fine a questo accanimento terapeutico che la figlia avrebbe rifiutato e che Piergiorgio Welby ha felicemente descritto essere una non-vita;
  10. la Chiesa continua a mietere vittime criminalizzando moralmente i metodi contraccettivi e nella sua politica non si fa portavoce di quegli "ultimi che dovrebbero essere i primi", ed è distante anni luce dal messaggio d'amore lasciato da Gesù Cristo e da Francesco d'Assisi e da quei missionari che oggigiorno con coraggio combattono contro l'analfabetismo e la fame nei paesi in via di sviluppo.
Visto che l'Avvenire in un ottimo esempio di bipensiero orwelliano si può permettere liberamente di accusare la giustizia italiana di omicidio, allora ho pensato per la par condicio di predisporre anch'io una mia prima pagina ideale:

Nell'immagine Angelo Bagnasco , nella sua tipica espressione cristiana e caritatevole, (Pontevico, 14 gennaio 1943) è un cardinale e arcivescovo cattolico italiano, presidente della Conferenza Episcopale Italiana e Arcivescovo metropolita di Genova, nonché generale di corpo d'armata dell'Esercito Italiano (è stato a capo dei cappellani, e come tale è generale di corpo d’armata in pensione)

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