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mercoledì 19 ottobre 2011

Foto in esplorazione.


Ho scovato questa foto di Carsten Peter sfogliando il National Geographic, rivista impedibile per chi come me si sente in esplorazione. Questa foto, che riprende il Kanangra Main Canyon in Australia, può proprio rappresentare quello stato d'animo che le persone tendono a soffocare per una vita plastificata priva di emozioni. Invece essere lì, condividere quel momento con le persone che ami, è la vita.

sabato 15 ottobre 2011

Esseri dalle fattezze umane imbottiti di antibiotici. L'alternativa antroposofica.

Da sempre ho conosciuto persone che al minimo mal di testa o malessere mi dicevano di aver preso i più svariati antibiotici. La cosa più preoccupante che appena una persona condivideva il proprio malessere denunciandone i sintomi, subito ne accorreva un'altra che aveva già la pastiglia pronta e la benedizione "Io l'ho sempre usata, vedrai che tra dieci minuti passa tutto". Tachipirine e aspirine come caramelle. Le compagnie farmaceutiche hanno in alcune persone assuefatte i loro migliori vettori di vendita. Anche per questo i virus sono sempre più resistenti, prendendo la misura agli antibiotici che diventano quindi meno efficaci. Vallo a spiegare alla gente che vuole sono ingoiare e risolvere. Io, sono orgoglioso di essermi curato da sempre con una medicina alternativa, la medicina antroposofica frutto della visione filosofica dello stato di salute e malattia basata sul lavoro di Rufolf Steiner (1861-1925). Certo, c'è da dire che quando la situazione lo richiedeva, per la sua gravità, assumevo gli antibiotici indispensabili. Lo stesso Steiner, prospettava la medicina antroposofica come un'estensione, e non un'alternativa, della medicina convenzionale. Seguitemi. Già la parola antroposofia significa conoscenza dell'uomo e quindi implica una osservazione spirituale con metodo scientifico. Il lavoro di Steiner esplora come l'essere umano e il mondo naturale possano venire descritti, non solo in termini fisici ma anche in termini di anima e spirito. Insomma un approccio meno populistico e meno compromesso con la logica da supermarket del mercato delle compagnie farmaceutiche. Steiner riteneva che la coscienza non possa essere definita in termini fisici, come nella medicina convenzionale, e indagava su come l'anima dell'uomo e la natura spirituale fossero correlate alla salute e alle funzioni del corpo. L'approccio antroposofico alla cura della salute è di tipo olistico e ha lo scopo di trattare l'intera persona, non solo la malattia o i sintomi. Se ogni diagnosi prende in considerazione la storia di vita del paziente, il suo contesto sociale, l'espressione artistica ed il movimento, nonché la forma del corpo, i medici antroposofici arrivano anche a utilizzare tra gli approcci terapeutici il movimento terapeutico (euritmia) e terapie artistiche, in un programma terapeutico integrato. 

Nel video la c.d. pedagogia steineriana "Waldorf" che viene applicata in centinaia di scuole (la prima la Waldorf aprì nel 1919) in tutto il mondo che si ispirano ad essa e in Europa ha avuto, in quasi cent'anni dalla sua nascita, un’ampia e crescente diffusione. Caratteristiche peculiari sono il rifiuto di un insegnamento nozionistico; la possibilità di coltivare le più disparate discipline artistiche - quali la musica, il teatro, la pittura, il modellaggio, l'artigianato, e svariati altri lavori manuali che possono andare dall'uncinetto sino alla costruzione, nelle classi più avanzate, di veri e propri macchinari tecnologici funzionanti. Secondo Rudolf Steiner la pedagogia è un'arte e dunque il maestro deve avere una "vocazione" per l'insegnamento. Un buon maestro genera buoni alunni, così come un cattivo maestro ne genera di cattivi. 

In diversi ospedali tedeschi viene praticata la medicina antroposofica che viene utilizzata come approccio terapeutico.  Le medicine antroposofiche derivano soprattutto da piante e minerali; in particolare si ritiene che la parte specifica della pianta sia correlata a uno dei tre diversi sistemi del corpo: le radici con il sistema sensoriale-nervoso, i fiori e i frutti con il sistema metabolico-riproduttivo, le foglie con il sistema ritmico. Questa visione è molto interessante. Per rendere il discorso più semplice si potrebbe dire che se vi è piaciuto il film Avatar, probabilmente è anche perché proiettava la visione cinematografica di un grande segreto contenuto nella natura, dove tutto ha un senso ed è interconnesso. Nella preparazione delle medicine antroposofiche viene posta quindi particolare attenzione al materiale e ai metodi di coltivazione della pianta, coltivata secondo i principi della produzione biodinamica. Aria fritta oppure una approccio più maturo, spirituale e complesso che il popolino spesso rifugge imbottendosi di antibiotici? Le informazioni qui riportate sono tratte da una dispensa distribuita, nell'a.a. 2010/11, agli studenti del corso di Fitofarmacia all'interno della Laurea in Farmacia presso l'Università degli studi di Padova.

Un insegnante steineriano all'opera alla lavagna. Se i colori fanno la gioia dei bambini..

mercoledì 5 ottobre 2011

Se il lavoro diventa totalizzante, la tentazione è diventare eremiti. La nostra vita è sommersa dai bisogni secondari indotti dal sistema in cui viviamo.

Marco Puchetti, 37 anni vive senza corrente elettrica, coltivando l'orto.

La storia di Marco Puchetti (vedi articolo del corriere.it), manager Yamaha laureatosi alla Bocconi ed ora eremita in Abruzzo in valle Pezzata, lì dove osano i lupi e gli orsi, è la prova dell'esistenza di persone che non vivono per lavorare, non inseguono meramente il denaro e se le condizioni di lavoro diventano totalizzanti, li perdiamo, dispersi nei boschi. «Al di là delle otto ore di ufficio, il lavoro assorbiva completamente la mia vita. Era difficile staccare la spina quando tornavo a casa. Invece io volevo stabilire un contatto più profondo e più armonico con l’ambiente circostante». 


Marco ha rifiutato il consumismo e le comodità e ha abbracciato un’esistenza da eremita fatta di cose elementari; si è accorto che la sua vita era sommersa dai bisogni secondari indotti dal sistema in cui viveva. Era pieno di cose che non gli servivano e di cui pian piano sentiva di doversi liberare. L’ex manager ha trascorso circa otto lunghi anni nell’ecovillaggio della Valle degli Elfi, sull’Appennino tosco-emiliano e da due anni, in pieno inverno, si è spostato in Abruzzo per dar vita ad un’altra comunità. L’alimentazione? «Si basa sul selvatico, cioè su quello che ci offre spontaneamente la terra. Coltiviamo l’orto, seguendo i consigli degli anziani contadini, e l’acqua la prendiamo dal torrente. Pensa, noi qui non produciamo quasi rifiuti… altro che Napoli!». E mentre il mondo vive con il fiato sospeso per l’incubo default, Marco offre la sua versione della Storia: «Se ognuno eliminasse il superfluo e attraverso l’introspezione cominciasse a soddisfare i bisogni primari, capirebbe più facilmente cosa lo può appagare…».

Il luogo selvaggio dove vive Marco Puchetti.
Una cascina rurale - Valle Pezzata - Abruzzo

sabato 14 maggio 2011

In esplorazione oltre la morte, per il tramite dell'Amore, sento la Vita.

© Alex Stoddard Un fotografo ed artista concettuale di 17 anni che ama la foresta; con i suoi scatti, che fanno riflettere anche sulla dimensione dell'uomo nella Natura, tratta in modo nudo e crudo i temi difficili della Vita e della Morte che affronterò in questo post. La prima mi ha fatto pensare alla caducità della vita. Cadremo come foglie morte in un sonno profondo e la terra è sempre pronta ad accoglierci e decomporci.
Pochi giorni fa si è spento Derek Miller, il più famoso Blogger canadese per essere stato tra i primi a creare nell'ottobre del 2000 un Blog; una candela di 41 anni resa tremolante e consunta dalla malattia, che è riuscito però a beffare metaforicamente la morte manifestandosi ex post al mondo intero, alla moglie, alle due figlie di 13 e 11 anni non attraverso un freddo testamento, uno spuntino per notai, ma per il tramite di un ultimo messaggio d'amore che ha voluto chiamare "The last post". Morte da autentico Blogger direte. L'ho letto, toccante.

© Alex Stoddard Nasciamo da Madre Terra. Tra le sue radici c'è sempre nascosta la Vita primordiale.
E Voi, smettetela di fuggire ed affrontate l'argomento della morte una volta per tutte, prima o poi tanto vi tocca. La morte non va temuta perchè quando ci siamo noi non c'é lei e quando c'é lei non ci siamo noi (Epicuro).

© Alex Stoddard La morte non ha mai galleggiato così tanto, da quando il Nord ignora il Sud.
Proprio pochi giorni fa' scrivevo "quando muori, ricordarti di spegnere proprio tutte le luci, anche la lampada votiva", riflettendo sull'opportunità di non imporre egoisticamente ai posteri, da parte dei defunti, l'obbligo di essere ricordati consumando obbligatoriamente le poche energie finite che rimangono a questo pianeta.   
© Alex Stoddard Il celofan plastificato è l'ipocrisia che ci soffoca in quel tentativo malriuscito di rendere artificiale ciò che è di per sè, naturalmente autentico. Solo la natura è perfezione, tutto il resto è manipolazione che ci imprigiona, avvolgendoci in una tela di un ragno, sporca di una patina di smog, soffocante.
Tra qualche anno o decennio è possibile che ci saranno milioni di "The last post" e si darà il caso che la competizione tra i blogger defunti apripista si sposterà per forza di cose tra i post programmati a tempo "The second last post", "The third last post" etc. Se Cossiga prima di morire dispose che alla sua morte fossero inviate delle lettere ai vertici dello Stato Italiani, non oso pensare cosa potrebbe inventarsi un Berlusconi, quando morirà, per continuare a dare vita al Berlusconismo; credo che disporrà che gli Italiani gli costruiscano a mano una Piramide monumentale. Non voglio però qui approfondire l'esigenza nascente nelle persone di continuare a dire la propria anche da morti, ma piuttosto riflettere sul concetto di morte che Derek Miller, il blogger canadese recentemente scomparso, in qualche modo ci ha "imposto" unilateralmente, lasciandoci questo scritto.

© Alex Stoddard Siamo unici esattamente come tutti gli altri. Non esiste una Vita più degna ed una meno degna. Restiamo umani. Io fratello, tu sorella.
Derek non aveva fiducia nell'aldilà. Scrive infatti « Io non sono andato in un posto migliore o peggiore. Io non sono andato da nessuna parte, perché Derek non esiste più. Non appena il mio corpo smetterà di funzionare e i neuroni del mio cervello cesseranno l'attività, subirò una notevole trasformazione: da un organismo vivente a un cadavere, come un fiore o un topo che non riescono a superare una notte particolarmente gelida. La prova è chiara che una volta che sono morto, è finita ». Derek quindi è riuscito più o meno genialmente a sconfiggere la morte, continuanando a parlarci dal suo blog, ma lo ha fatto per negare violentemente quello che in verità non poteva ancora conoscere, perchè all'epoca era ancora vivo. Un errore di presunzione dal mio punto di vista di homo sapiens ancora in vita.

© Alex Stoddard ama camminare scalzo nella foresta. Entra in contatto diretto con la natura; nella natura, anche viscida,  c'è l'esaltazione delle tue autentiche potenzialità e dei limiti che sai infrangere. Sconfiggi qualsiasi paura e sarai più astuto di qualsiasi serpente, che messo al servizio del fine cattivo, cerca di uccidere la vita.
Seguitemi, non è facile ma cercherò di spiegarmi. Io non conosco parole più belle di quelle di Jack London in quel bellissimo libro che è Il vagabondo delle stelle, per contrastare questa visione nichilista e sconfiggere si la morte ma per far trionfare invece definitivamente la vita: « è la vita a costituire l'unica realtà e il vero mistero. La vita è molto di più che semplice materia chimica, che nelle sue fluttuazioni assume quelle forme elevate che ci sono note. La vita persiste, passando come un filo di fuoco attraverso tutte le forme prese dalla materia. Lo so. Io sono la vita. Sono passato per diecimila generazioni, ho vissuto per milioni di anni, ho posseduto numerosi corpi.

© Alex Stoddard La morte apparentemente esiste per noi e per le foglie che galleggiano vicino a noi senza vita. Ma quante foglie poi rinascono, grazie a quelle che sono orgogliosamente cadute per dare nuova vita? 
Io, che ho posseduto tali corpi, esisto ancora, sono la vita, sono la favilla mai spenta che tuttora divampa, colmando di meraviglia la faccia del tempo, sempre padrone della mia volontà, sempre sfogando le mie passioni su quei rozzi grumi di materia che chiamiamo corpi e che io ho fuggevolmente ho abitato. [...] La materia è la grande illusione. La materia, cioè, si manifesta nella forma e la forma è un fantasma. [...] Lo spirito è l'unica realtà destinata a durare. Io sono spirito, e sono io che duro. [...] La mente...solo la mente sopravvive. La materia fluisce, si solidifica, fluisce di nuovo, le forme che essa assume sono sempre nuove. Poi di disintegrano in quel nulla eterno donde non vi è ritorno.[...] lo spirito è indistruttibile.»
 
© Alex Stoddard Per iniziare a comprendere come il vero senso della Vita sia proteggere la natura, bisogna immergerci in essa a testa in giù, apportando un radicale cambiamento al nostro stile di vita, incominciando a fare cose che mai avremmo pensato di poter fare.
Per Jack London dunque e anche per me « ognuno di noi, ogni essere umano che oggi abiti il pianeta, reca effettivamente dentro di sé la storia immarcescibile (inalterabile) della vita fin dal momento in cui essa ebbe inizio. È una storia scritta nei tessuti e nelle ossa, in funzioni e organi, nelle cellule cerebrali e nello spirito, in tutta una serie di bisogni ed impulsi atavici che attengono tanto al mondo fisico che a quello psichico.»

© Alex Stoddard Dormiamo artificiosamente in case che ci separano da quel letto di stelle, che è veramente la nostra casa. Pensiamo in maniera maniacale ad abbellire l'interno delle nostre case e non ci preoccupiamo se fuori, a qualche centinaio di metri, il nostro vero letto naturale viene distrutto. Quella distanza che separa il letto artificiale da quello naturale è costellato d'ipocrisia; è una sorpresa.
Questo ci permette di affermare con forza che la morte non esiste. Apparentemente sembrano parole vane e vuote, per alimentare un sogno impregnato d'illusione. Ma la morte non esiste, perchè noi tutti siamo fratelli e sorelle che si evolvono nella Vita. Perfino chi uccide e disprezza l'altrui Vita, si porta dentro più o meno latente quel senso del rimorso, che mantiene in vita il prossimo ucciso. 

© Alex Stoddard Chi ti propone un futuro nucleare felice, ti porge nel frattempo una maschera d'ipocrisia. Chiedetelo alla Natura,che non riesce ad assorbire le sue scorie.
Ognuno di noi porta il testimone, onorando la Vita, fino a dove il proprio corpo glielo consente e poi lo trasmette ai posteri, ai nostri figli o alle persone che ci hanno conosciuti e che hanno costrettamente deviato il loro cammino incontrandoci e parlandoci. Loro e ciò che abbiamo fatto per evolverci, sono la Vita che continua. Una favilla mai spenta.

© Alex Stoddard Le nostre vite si elevano come quelle degli alberi che sempre più sentiamo la necessità di tagliare. Ci stiamo uccidendo l'un l'altro.
Pensate a quel bellissimo film che è Il favoloso mondo di Amélie per focalizzare l'attenzione su tutti quei microscopici cambiamenti che provochiamo negli altri ad ogni nostra più minima interferenza e che non possiamo cogliere nella loro dimensione perchè avvengono lontano dalla percezione dei nostri sensi e quindi tendenzialmente dalla nostra immaginazione. Come possiamo pensare che tutto ciò muoia con noi?

© Alex Stoddard La vita è un salto felino nella natura che è sempre stata la nostra Arca di Noè.
Questa prospettiva, ci permette di realizzare pienamente l'importanza di lavorare in vita per i valori della Vita. Lavorare in vita come se coloro che riceveranno il nostro testimone fossimo sempre noi in un' altra vita.

© Alex Stoddard Legati testardamente con la vita rampicante alla vita degli alberi come il Barone Rampante di Calvino. 
Se saremo sempre noi in una prossima vita, a maggior ragione almeno egoisticamente è importante adoperarci per un mondo migliore e perchè l'uomo si evolva spiritualmente. Per questo caro Derek, tu non sei morto.
© Alex Stoddard L'armonia della natura ci spoglia di ogni artificio atto a circonvenire il prossimo; è facile mentire nelle città corrose dalla corruzione delle menti cementificate, è difficile mentire in un bosco.
Lasci una splendida frase a tua moglie che io ora faccio mia « I have never had second thoughts, because we have always been good together, through worse and bad and good and great ». Non hai mai avuto ripensamenti verso tua moglie, hai vissuto felicemente nell'Amore. Già questo non vi sembra sufficientemente eterno? Può forse mai morire, quel sentimento? 

© Look left and look right  La tua casa è nella natura. La tua casa è la natura con un cielo limpido senza preoccupazioni.
Sto quindi contestando fermamente quel tuo pensiero « The evidence is clear that once I died, it was over [...] what came afterwards, which was (and is) nothing ». Prova ne è quanto appena affermato ed il fatto se vuoi, che le tue idee circolano ancora e che stiamo ancora anettendo il tuo testimone.

© Look left and look right Qual è il tuo impatto sul pianeta? Una vita leggera o pesante per coloro che verranno? Cosa lasci su una spiaggia? Semplici impronte o bottiglie rotte in vetro che tagliano i piedi ai bagnanti che verranno?
Inoltre se tu stesso dici che nessuno può immaginare quello che veramente verrà nella nostra vita per quanto ci sforziamo di pianificarla (« it turns out that no one can imagine what's really coming in our lives »), come puoi da vivo spingerti a dire, che dopo che il tuo corpo cesserà di vivere, non ci sarà proprio niente? Riflettiamo insieme Derek, nella Vita.

© Look left and look right L'importante è salire. Se tentavi di andare sempre più sù con una semplice altalena, ora sarai lassù, in alta quota.
Proprio nell'ultima parte del tuo ultimo post, avvalori quanto ho appena detto. Ti rivolgi al tuo grande Amore, tua moglie e alle tue figlie, con il rammarico di chi non potrà essere fisicamente loro vicino, nelle prove che certamente le attenderanno nella vita, ma allo stesso tempo dichiari la tua più grande gioia che è la Vita stessa, perché « il mondo è un luogo meraviglioso e stupefacente », riconoscendo implicitamente che la tua vita continua nelle persone che hai amato e che ti hanno amato.

© Look left and look right  Gli elementi sono semplici. Siamo noi che complichiamo tutto, per mero interesse personale. La natura è l'unica terapia semplice che ci purifica dall'effimero.
Quindi è l'Amore quel testimone di cui ho parlato fino ad adesso. L'Amore è ciò che ci unisce e ci rende se volete eterni ed immortali, al punto da permetterci di dire che la morte non esiste.  

© Look left and look right  Questa foto mi ispira semplicemente semplicità.
Aggiungi riconoscendo che pur essendo morto a soli 41 anni sei anche stato fortunato: « Non mi sono mai dovuto chiedere come mi sarei procurato il mio prossimo pasto. Non ho mai dovuto temere l'arrivo di soldati stranieri, con mitra e machete, che avrebbero ucciso o ferito la mia famiglia. Non ho mai dovuto lottare per salvarmi la vita. Purtroppo, queste sono cose che alcune persone devono fare ogni giorno »
 
© Alex Stoddard Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l'avventura. Questa si scopre ardentemente nei libri di Mark Twain (Le avventure di Tom Sawyer; Le avventure di Huckleberry Finn), Jack London (Zanna Bianca; Il vagabondo delle stelle), George Orwell (1984; La fattoria degli animali), H. D. Thoreau (Walden, ovvero la vita nei boschi), Krakauer Jon (Nelle terre estreme), Daniel Defoe (Robinson Crusoe), Emilio Salgari..questi libri possono accenderti un grande fuoco dentro ed alimentare emozioni senza confini.
« Airdrie - scrive alla moglie chiudendo il post - tu sei stata la mia migliore amica e il mio legame più stretto e profondo. Io non so cosa saremmo stati l'uno senza l'altra, ma credo che il mondo sarebbe stato un luogo più povero. Ti amo profondamente. Ti amo, ti amo, ti amo ». Qualcuno a 41 anni, sul punto di morte, riconosce comunque di essere stato più fortunato di centinaia di milioni di africani. Tu, ci riusciresti?

Celine Dion - I'm Alive

La più bella esperienza di ogni Vita è l'esperienza dell'essere amati e di amare.

© Alex Stoddard Accenditi. Diventa ciò che sei.
Per il tramite di quell'incredibile avventura eterna che è l'Amore, oltre la morte c'è la Vita.

© Alex Stoddard Che differenza c'è tra te che sei la Vita e gli alberi? Perchè allora li tagliano per poi scrivere "vendesi capannone" o "capannone affittasi". Gli annunci della crisi che cerca nuovi fallimenti, perchè è la terra che non produce più vita.
© Alex Stoddard La foto più bella è quella di Madre Natura che è la Vita.

lunedì 25 aprile 2011

25 Aprile 2011, ma ci siamo veramente liberati? J'Accuse l'Italia.

Cosa festeggiamo se non siamo ancora liberi. Non ci siamo ancora liberati. Certo Mussolini non c'è più. Ma c'è il suo cane che ringhia ed è il ministro della Guerra. Mussolini è vero non c'è più, ma c'è il suo portavoce al ministero del Bipensiero. Gli aspetti più subdoli del fascismo permangono ancora nell' animo dell'italiano medio (mediocre) e sono rappresentati dai valori del partito dell'Amore: l'omogeneizzazione, la standardizzazione del pensiero, il bisogno sfrenato di uniformarsi e conformarsi, il tradizionalismo, l'individualismo egoista, il culto dello stato cattolico e della famiglia ipocrita (bunga bunga), l'arricchimento personale in regime di monopoli e in regime di stupidità del popolo, la furbizia e la scaltrezza, la manipolazione della comunicazione di massa, vagonate e vagonate di Ipocrisia e Noia, la venerazione dell'effimero e del mediocre, servilismo e cieca obbedienza, l'incapacità di provare vero amore ma solo affetti superficiali, falsi appagamenti. Per questo, e molti altri motivi, applaudiamo ancora oggi nei salotti televisivi i vari onorevoli Mussolini. Per questo, considero i pacifisti come Vittorio Arrigoni i nuovi partigiani contemporanei. J'accuse Italia.

Se la nostra società è sempre più giusta, perchè sono aumentati i giovani emarginati, un nuovo esercito invisibile? Perchè i giovani non sognano più? Perchè?

venerdì 25 marzo 2011

L'Italietta repressa ed ipocrita, il paese europeo con il più basso numero di spiagge naturiste.

L'Italietta repressa ed ipocrita.

In Italia sono 9 milioni i clienti delle prostitute, che sono stimate in 70 mila, di cui più della metà straniere, con un giro d'affari non dichiarato fiscalmente di 90 milioni di euro al mese. L'ipocrisia tutta italiana. Il video appena riportato, mostra proprio l'atteggiamento perbenista di tanti italiani che conducono una doppia vita; una vita ufficiale di facciata apparentemente moralmente irreprensibile e una seconda clandestina dove appagano in modo famelico tutto ciò che è considerato scandaloso e proibito dalla prima. Quest'ultima viene vissuta per la maggior parte del tempo di notte dopo che i moralisti bacchettoni sono andati a dormire. Lo sa bene il Premier che a 75 anni pare che duranti le notti brave frequentasse una minorenne immigrata. Ufficiosamente le notti erano dedicate al duro lavoro. 

C'è un qualche copione prestabilito che obbliga Adamo ed Eva a cogliere la mela e a perdere quindi la possibilità di dimorare in un Paradiso? Perchè nei campi naturisti i turisti stranieri vivono la propria nudità serenamente ed invece un certo tipo di dogmatismo cattolico, impregnato di lotta al vergognoso peccato originale, costringe gli italiani a nascondersi in una società maliziosa, allusiva, pornografica, bigotta, repressa, in cui dilagano gli stupri e approcci sessuali bestiali?
Un certo bigottismo cattolico sembra più preoccupato di salvare le apparenze piuttosto che della sostanza. Non importa quindi se le dark room siano ormai più affollate dei confessionali delle canoniche. Non importa se le strade di notte si trasformino in un supermercato del sesso. L'importante è che la fogna non venga su dai tombini durante il giorno. Se l'eccesso forse è rappresentato dalle vetrine olandesi in cui puoi scegliere e comprare sesso come fosse un paio di scarpe, l'eccesso opposto è rappresentato dall'Italia, che ha scelto la strada dell'ipocrisia; niente case chiuse, nessun riconoscimento delle coppie di fatto e così via.

Ovunque siate andati in vacanza, anche con la coda dell'occhio ma sarete stati costretti a confrontarvi con il naturismo. Ebbene, non ricordate forse che i turisti stranieri lo praticavano con una naturelezza che trovavate disarmante?
« Il naturismo è un modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzato dalla pratica della nudità in comune, allo scopo di favorire il rispetto di se stessi, degli altri e dell'ambiente » Definizione dell'International Naturist Federation, presentata al 14º Congresso Naturista Mondiale (1974).
Paradossalmente il proibizionismo provoca un mondo parallelo, che confinato in spazi bui, sottratto alla luce del sole, conosce l'oblio e ammazza la circolazione dei sentimenti, il romanticismo. Una società ipocrita, uccide l'amore e promuove l'oblio. Se c'è veramente qualcosa oltre agli elefanti che si sta estinguendo, questo si chiama Amore. «Ti costringono ad andare in cerca di sesso a pagamento perché quando ti sposano ti promettono che farai sesso tutte le volte che ne avrai voglia (e sennò chi si sposerebbe?), poi usano il sesso come una risorsa, un'arma, uno strumento per ottenere quello che vogliono», questo è l'accusa che gli uomini italiani muovono alle proprie donne e la giustificazione ufficiale che li spinge a comprare il sesso, secondo una ricerca di Transcrime.
Una visione equilibrata della relazione tra corpo e sessualità. I mass media promuovono visioni disturbate, dove il corpo della donna è meramente un oggetto da possedere.
Quanti italiani hanno mai osato un trasgressivo bagno nudi della mezzanotte? Perchè in Italia quel movimento che si propone di promuovere un contatto con la natura privo di artificiosità e convenzioni sociali non viene adeguatamente promosso ed incentivato? Eppure in quel movimento si rispettano prima di tutto le persone, gli animali, l'ambiente, attraverso uno stile di vita che vede la nudità come logica conseguenza del proprio modo di essere interiore.

I naturisti ritengono che la nudità non sia né degradante, né immorale, né indecente, argomentando che il nudismo è uno stato naturale dal momento in cui nasciamo in questo stato. Quanto è rimasta indietro l'Italia?

Gli Italiani provano vergogna; è la televisione con le sue immagini pornografiche che ha rovinato un sereno rapporto con il proprio corpo?
Gli Italiani non si scandalizzano infatti se i rotocalchi televisivi ed i giornali scandalistici propongono continuamente immagini pornografiche, di quelle sono voraci e ghiotti. Su Canale 5 veline, letterine, fino alla donna oggetto messa per terra e in silenzio sotto un tavolo (Flavia Vento nella trasmissione di Teo Mammuccari), hanno rovinato con la malizia pornografica il corretto rapporto con la sessaulità degli italiani. Non c'è cosa peggiore di una inquadratura maliziosa.   Ho già parlato del fatto che per alcuni decenni sulle reti Mediaset è andata in onda la rappresentazione dell'idea della prostituzione. Gli Italiani invece si scandalizzano se improvvisamente sulle spiaggie italiane, dove si va a depositare la massaia tradizionalista bachettona con il costume intero o l'uomo padano ignorante pantofolaio, compare una ragazza tedesca in topless. Quello crea disagio, morbosità, bisbigli, scandalo se volete. A furia di consumare immagini veramente pornografiche direttamente in televisione e indirettamente nelle omelie di un certo bigottismo cattolico, gli italiani gridano al peccato originale se al mare una ragazza sente la necessità di togliersi il costume che le sta irritando la pelle ed il proprio senso di libertà. Non si spiegherebbe altrimenti il motivo per cui nei campi naturisti, i turisti degli altri paesi conoscono una naturalezza che noi possiamo soltanto guardare con il binocolo, da guardoni




L'unico rimedio in Italia, per abbattere l'aggressività e la malizia sessuale dilagante è quella di vivere con maggiore naturalezza la propria nudità.  La televisione commerciale italiana, abusando ovunque del corpo femminile oggetto di un vero e proprio culto del desiderio e negando parimenti l'immagine nuda del corpo maschile, ha consegnato la società al proprio senso di vergogna. Pensate che l'Italia è il paese europeo con il più basso numero di spiagge naturiste!!! Per questo quasi 20 milioni di naturisti, in gran parte tedeschi e di altri paesi nordici, scelgono la Croazia, la Spagna, Francia etc, per le proprie vacanze. Povera Italietta ipocrita.

Un naturista ha una vita sana, si alimenta con prodotti naturali, pratica attività sportiva all'aria aperta e il suo stare nudo ha una componente sociale, con la quale dichiara la propria naturalezza.
Il naturista desidera vivere nel rispetto del proprio corpo, avendo cura della propria salute e apprezzando il contatto con gli elementi naturali. Tra i naturisti è altresì piuttosto comune la convinzione che l'esposizione del corpo nudo offra numerosi benefici alla salute psico-fisica, e permetta una migliore accettazione di sé stessi e degli altri.

Viviamo in una società in cui esistono delle regole per cui l’uno non può fare solo ciò che gli pare, magari a danno dell’altro, perché non esiste solo la propria libertà, ma anche quella degli altri, che hanno gli stessi identici diritti che hai tu di dichiarare le loro idee ed esprimersi di conseguenza. Esisteranno sempre delle limitazioni quando si vive in collettività, bisogna capire qual è il nostro personale ambito dentro quel limite. Per stare con gli altri devi sempre cedere un po' della tua libertà, altrimenti dovresti optare per la solitudine. In questo senso la riflessione più aulica porterebbe a dire che la libertà si ottiene mediante la ragione e non togliendosi i vestiti di dosso. 
Il naturismo come prioritaria necessità della tutela e del rispetto dell'ambiente naturale.

Se il naturismo per le coppie tradizionali o le famiglie in Italia è un percorso ad ostacoli, quello delle coppie omosessuali non potrebbe neanche trovare una propria collocazione giuridica e spaziale. In Italia bisogna ancora confrontarsi infatti con l' Art. 726 del Codice Penale "Atti contrari alla pubblica decenza" e non esiste nell'ordinamento giuridico una chiara depenalizzazione della pratica del naturismo. Tuttavia nel 2000 le sentenze n. 1765 e n. 3557 della Corte di Cassazione, che fortunatamente ripara alla mancanza del legislatore, hanno di fatto reso legittimo il naturismo nei luoghi in cui è consuetudine. L'Italia ha comunque perso per questi motivi importanti segmenti di turismo balneare.
Senso di benessere che si riceve dal contatto con l'aria libera e della libertà di movimenti che pian piano si acquista.
Personalmente ho sempre guardato con una certa diffidenza al naturismo, anche se con un grande rispetto, e devo dire che ho orgogliosamente trascorso la gran parte della mia giovinezza con il mio bel costumino o boxer, salvo qualche episodio, quali il classico bagno nudo della mezzanotte e qualche nuotata in totale libertà. L'altrui nudità mi provocava ilarità. Ora mi rendo conto dell'errore. Te ne puoi rendere conto solamente guardando le foto di questi giovani, che pionieri come sempre, sono capaci di rompere gli schemi. In questo caso il naturismo sottolinea l'utilità psicofisica di una pratica sportiva o comunque di un regolare esercizio fisico.








Fuck car.
Nascondere significa coltivare una idea peccaminosa; è per fare delle porcherie che la gente si veste? La nostra società ha sviluppato il germe della malizia, della violenza sessuale, dell'approccio agressivo unicamente sessuale, della libido fine a se stessa. UNA SOCIETÀ DI GUARDONI. Guardate nella prossima foto. Il giovane, circondato da suoi coetanei, vive la propria nudità senza imbarazzo. Il naturismo è poco diffuso tra i giovani, tuttavia nei paesi nordici c'è una propensione spiccata a vivere il rapporto con la propria nudità con naturalezza, senza quella malizia allusiva tipicamente italiana.
Naturismo come l'insieme delle pratiche di vita all'aria aperta che, nel rispetto degli altri, della natura e dell'ambiente circostante, utilizzano il nudismo come forma di ricreazione e di sviluppo della salute fisica e mentale attraverso il contatto diretto con la natura.
Non siamo più in grado di vivere con naturalezza il nostro rapporto con il corpo. La nostra società ha perso qualcosa. Eppure studiamo sui libri di come i greci praticassero gli sport completamente nudi perchè davano più importanza alla libertà dei movimenti. Da allora in poi, abbiamo sempre più coltivato nei nostri pensieri idee peccaminose?

Il naturismo come necessità del recupero di forme di socialità. La foto rende concretamente l'idea di cosa possa significare la prospettiva di un momento di vita collettiva vissuto senza imbarazzi. 
Il sorriso di chi beatamente cammina nudo insieme agli altri, è un sorriso più libero. Detto questo sia chiaro che asserisco che la libertà si ottiene mediante la ragione e non togliendosi per forza i vestiti di dosso.  Tuttavia, non posso dimenticare uno dei pochi bagni nudi che ho fatto. Ero a Creta. Mezzanotte. Le palme. Una baia. I rumori di una estate indimenticabile. Mi sono tuffato esattamente come sono nato. Naturalezza. Libertà. C'è gente che in Agosto soffocherebbe pur di non togliersi quei vestiti appicicaticci. Prigionieri della propria malizia. Eppure quando entrano nella vasca da bagno sentono un benessere primordiale.
Naturismo come miglioramento qualitativo dell'alimentazione, con la presa di coscienza dell'importanza degli alimenti integrali, dei prodotti dell'agricoltura biodinamica, della dieta vegetariana.
Un errore imperdonabile è tipicamente quello di far dipendere il nostro stato di felicità dal possedimento o meno di qualcosa. Questa si che è miseria. Madre Teresa disse: "La gioia non la si trova negli oggetti che ci circondano, ma nel più profondo dell'anima." In tal senso basta accendere un fuoco.
Recupero del benessere di tutto il corpo e della sfera psichica connessa attraverso la pratica sportiva, anche con la riscoperta e valorizzazione della fitoterapia, dell'omeopatia, della medicina etnica, dell'osteopatia.


Si può non avere niente e si può essere felici, basta chiedere da questa vita e ricercare solo una cosa: l'Amore e l'Amicizia.


Film:  Nudisti per caso.

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