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sabato 10 novembre 2018

Salvini, l'UOMO NUOVO disumanizzato

ll mondo nuovo ha conseguito benessere e una soddisfazione pressoché generale solo per ritrovarsi popolato da creature con fattezze umane, ma spiritualmente ritardate. Consumano, fornicano, assumono "soma", giocano a "palla centrifuga", azionano le macchine che rendono possibile tutto ciò. Non leggono, non scrivono, non pensano, non amano, ne si autogovernano. Arte e scienza, virtù e religione, famiglia e amicizia sono passate di moda. Quel che più conta è la salute fisica, la gratificazione immediata. "Non rimandare mai a domani il divertimento di oggi". Nessuno aspira a qualcosa di più. L'uomo nuovo è così disumanizzato che non si rende neppure conto di ciò che ha perso. Sotto il guanto di velluto di un umanitarismo efficacemente supportato da manipolazione genetica, impiego di sostanze psicoattive, ipnopedia e divertimenti ipertecnologici, l'umanità è finalmente riuscita a sconfiggere le malattie, l'aggressività, la guerra, l'ansia, la sofferenza, il senso di colpa, l'invidia e il dolore. Ma il prezzo di tale vittoria ha un nome: omogeneizzazione, mediocrità, divertimenti banali, affetti superficiali, gusti triviali, falso appagamento, incapacità di provare amore e desiderio.

sabato 9 dicembre 2017

Mr Donal Trump wants all the fat and not listen to the facts.

The starving polar bear dying in iceless land. This picture shocked the entire World.

Another big giant is down. He hasn't more fat. All the fat has been claimed by Mr Donald Trump pulling US out of Paris climate accord to 'put America first.'

 #TrumpWantsAllTheFat


mercoledì 24 dicembre 2014

2014 IN BREVE: tra finzione da starlette e Daniza che soffre e muore veramente.

Il 2014 lo ricorderemo come l'anno dell'annuncite ipocrita. Ogni giorno, tra passeggiate con il gelatoselfie, una battutina ed una risatina ai giornalisti, verità e menzogne più artefatte si mescolano in un cocktail patetico perfetto che si beve tutto d'un fiato dalla Barbara D'Urso con pubblico finto. Mai una domanda vera sul perchè Matteo Renzi fosse stato fatto dirigente nell'azienda di famiglia che andrà in bancarotta con 1 milione e 300 mila euro di debiti. Mai una difficoltà vera, quelle nel 2014 le ha conosciute una mamma orsa, Daniza, che ha corso fino allo stremo per garantire ai suoi due cuccioli quella libertà che i veterinari della Provincia di Trento volevano toglierle costi quel che costi. La politica del cemento ci vuole nelle gabbie con l'ultimo modello dell'iPhone o a far la fila nei centri commerciali per degli orsi in peluche. Sia mai che respirino veramente. Tutto ciò che è veramente naturale, va abbattuto, non importa se incitiamo ad uccidere proprio l'ultima coppia di lupi. Per questo il 2014 è per me rappresentato dallo scatto di Daniza che sembra guardarci mentre allatta la sua prole. A me quella foto dice qualcosa sulla differenza tra realtà naturale e finzione

lunedì 25 agosto 2014

Il jukebox degli annunci Matteo Renzi. La passeggiata di un bimbominchia celebrità al governo.

Mentre gli Italiani mangiano la polvere...

Matteo Renzi,
nel 'ice bucket challenge'.
George Bush,
nel 'ice bucket challenge'.
Non c'è niente di peggio, se non quando incominciamo a comportarci guidati da quel marketing subdolo che ci insidia, si annida dentro e ci suggerisce come comportarci. Pensiamo di essere liberi, ma non lo siamo. La persona a sinistra, che si accreditava essere capace di cambiare l'Italia, è il bimbominchia Premier Matteo Renzi. Tra selfie e #icebucketchallenge, rituali scimmieschi autocelebrativi promossi da multinazionali del social network per scimmie replicanti, Matteo non perde occasione di performare davanti ai giornalisti. Ha quel bisogno fisiologico di replicare comportamenti diffusi, che lo indentifichino e lo facciano sentire armoniosamente parte di un gruppo, il perfetto scout. Purtroppo l'Italia avrebbe bisogno di qualcos'altro rispetto al perfetto scout, un ebetino miracolato, soprannome datogli da Beppe Grillo, il migliore a fare i compitini per casa. Così Matteo Renzi, bimbominchia celebrità in vacanza a Forte dei Marmi ha preso un secchio di acqua gelata e se lo è rovesciato in testa. I nostri VIP, in vacanza a Forte dei Marmi dove paghi anche l'aria che respiri, fingono di conoscere le sofferenze della povera gente. Povera Italia, anche un bimbominchia al governo ci voleva.

Matteo Renzi alla trasmissione 'Amici'.


martedì 3 giugno 2014

Tutti a Londra, o verso nord, il miraggio. Le armi che abbiamo venduto, ci tornano indietro come spettri.

Immaginate per un istante di aver perso tutto. Di non aver nulla, proprio nulla, se non indosso degli stracci pregni di fatica. C'è solo una cosa che vi mantiene in vita. La speranza. La speranza di una vita migliore. I love you England. Il miraggio di un mondo, di una vita migliore. Le immagini che riporto raccontano della situazione a Calais, il punto ed il porto più vicino alla sognata Gran Bretagna. In Italia li confortiamo ad andare verso Nord. Li vediamo passare. Qualcuno rimane ma molti devono proseguire verso nord. « Dove vai? Non lo so, ma devo andare verso nord ». Hanno dentro questa missione da compiere vivi o morti. Eccoli quindi rischiare l'inverosimile, con la forza della disperazione. Se non sono già morti sul fondo del Mediterraneo vedendo prima morire la propria moglie e i propri bambini, ora rischieranno di essere divorati dalle ruote di un tir o di morire lentamente soffocati al loro interno. Ed allora nasce spontanea una domanda. Armi, l’export italiano vale 2,7 miliardi. Anche verso i paesi in guerra. Ma ne vale veramente la pena? Ma ce l'abbiamo ancora una morale, oppure è l'indifferenza che ci divora? La risposta. Le armi che abbiamo venduto e che vendiamo, ci tornano indietro come spettri. Vendiamo le armi anche a paesi in guerra, ma ci disturba vederne le conseguenze.

Campo profughi improvvisato a Calais, Francia.











lunedì 2 giugno 2014

Special investigation of the BBC: in Saudi Arabia people live under feudal system despite living on one of the world's largest oil fields.


30 May 2014: In a special investigation for the BBC's Our World, Saudi journalist Safa Al Ahmad has gained unprecedented access to film in Saudi Arabia. She spoke to activists, some of whom were on the government's most wanted list. Activists are sentenced to death.

For more than 14 months the BBC has been requesting an interview or written response from the Saudi government. But despite repeated approaches BBC has yet to receive an answer.
Notable deaths (protesters)
NameAgeFromDate of DeathCause of Death
Faisal Ahmed Abdul-Ahad[22] (orAbdul-Ahadwas)[23]
(Administrator of Facebook group calling for 11 March "Day of Rage", according toDPA)[22][23]
27RiyadhBefore 2 March 2011Shot by the Saudi security forces, who removed his body to "hide evidence of the crime".
Nasser al-Mheishi[116][131] (orNasir al-Muhaishi)[53]19Al-Shweika20 November 2011Shot by the police during a protest.
Ali al-Felfel[116]24Al-Shweika21 November 2011Shot in the chest by police during a funeral for Nasser al-Mheishi.
Munib al-Sayyed al-Adnan[118]20Al-Shweika23 November 2011Shot in the head by police during protest over al-Mheishi and al-Felfel killings.
Ali Abdullah al-Qarayrees[118]26Al-Awamiyah23 November 2011Shot by police during protest over al-Mheishi and al-Felfel killings.
Issam Mohamed Abu Abdallah[54]22Al-Awamiyah12 January 2012Shot by security forces during protest.
Montazar Sa'eed al-Abdel[56]Al-Awamiyah26 January 2012Shot by security forces during protest.
Muneer al-Midani[58]21Al-Shweika]9 February 2012Shot in the heart by security forces during protest.
Zuhair al-Said[59] (or Zaheer Abdullah Saeed)[135]21Al-Awamiyah10 February 2012Shot in the stomach by security forces during protest, died in hospital.
Hajer al-Yazidi[103]Abha7 March 2012Epileptic student injured in head during protest, died of head wound.
Akbar Hassan al-Shakhouri[67][136]31Al-Awamiyah8 July 2012Shot by security forces during protest over the arrest of Nimr al-Nimr.
Mohamed Redha al-Felfel[67][136]18Al-Awamiyah8 July 2012Shot by security forces during protest over the arrest of Nimr al-Nimr.
Abdallah Jaafar al-Ojami[138]18Al-Awamiyah13 July 2012Shot by security forces near a police station during protest.
Hussain Yusuf al-Qallaf[139][140]18Tarout Island4 August 2012Shot in the chest by security forces during protest on 3 August, died of injuries on 4 August.
Khaled Abdulkarim al-Labad[141]26Al-Awamiyah26 September 2012Shot in the head by security forces while authorities were trying to arrest him, he was one of 23 opposition activist accused of organising protests in Qatif.
Mohammed Habib al-Mnasif[145]16Al-Awamiyah26 September 2012Shot by security forces while authorities were trying to arrest Khaled Abdulkarim al-Labad.
Hassan Mohammad Zaheri[147]16Al-Awamiyah28 September 2012Shot by security forces while authorities were trying to arrest Khaled Abdulkarim al-Labad on 26 September, died of injuries on 28 September.
Ahmad al-Matar[149]18Tarout Island28 December 2012Shot by security forces during protest over the detention of prisoners.
Ali Hassan al-Mahroos[151]19Qatif21 June 2013Shot in his car by a stray bullet by police when they fired at another person on a motorbike.

sabato 28 dicembre 2013

Addio a Giuliano Ferrara. Dietro ad Il Foglio di carta il più grande produttore di merda concettuale.

Sorpreso dalla Vita. Giuliano Ferrara.
Quando tutto è perduto, quando perfino l'orchestra sul Titanic smette di suonare avendo l'acqua salina assalito gli strumenti si sente un urlo inopportuno della propaganda concettuale, uno di quelli che farebbe innervosire perfino la Regina ma stavolta non è il Cavaliere. È Giuliano. È Giuliano Ferrara che ti informa che l'aborto è un omicidio. Ferrara infatti è per la vita ma anche per chiudere un occhio sulle torture a Guantanamo. Potrebbe scambiarsi la penna con Magdi Cristiano Allam, sono intercambiabili nel firmare articoli che cercano l'essenza di Dio in una pattumiera concettuale. Questo Nerone pronto a bruciare mediaticamente a difesa delle radici giudaico-cristiane dell'Europa, amico d'Israele, ha mangiato alla tavola del Cavaliere ritagliandosi il ruolo del grasso buffone che poteva permettersi qualche sonora critica propositiva. Mai una lotta giornalistica vera su quei fondamentali sui quali l'Italia moriva arrancava giorno dopo giorno.  Lo ricorderemo così, mentre con la sigaretta in bocca in televisione veicolava messaggi avvelenati a favore della vita. Lui che amava andare a cavallo, avendo il cattivo gusto di imporre la propria pesantezza anche a chi non ha il dono della parola. Addio a Giuliano Ferrara, tra i più grandi produttori di merda concettuale.

venerdì 27 dicembre 2013

Addio Renato Mannheimer. La sua voce pastosa lubrificava la messa di Bruno Vespa.

Il Corriere imbarazzato non ne parla, ma il suo sondaggista ed analista Renato Mannheimer pare essere stato colto con le mani nella marmellata. Questi moderati cattolici che si scoprono sempre poi essere i peggiori tanto quanto sembravano santi! L'Ansa riporta infatti come il collaboratore di Porta a Porta sia indagato dalla Procura di Milano per associazione a delinquere finalizzata a una frode fiscale da 7 mln di euro. Renato Mannheimer ha espresso ''vivo dispiacere e sincero pentimento per essersi lasciato coinvolgere in atti di particolare gravità''. Il camerlengo di Bruno Vespa, lo metteva in onda nel momento culminante della messa di Porta a Porta e Renato con la sua voce impastata dava i numeri. Chiedere scusa in un paese rovinato da parolai e lestofanti non basta, anzi è una aggravante perché è arrivato il momento della verità. Noi non lo perdoniamo e lo salutiamo come ne abbiamo salutati tanti in Italia in questi anni, da Craxi a Berlusconi. Addio Renato Mannheimer. Fatti questo ultimo sondaggio: sei fottuto, spacciato, game over. 

sabato 7 dicembre 2013

Dopo Gesù, Nelson Mandela.

Nelson Mandela (1918 – 2013)
Se ricordiamo Gesù perché professava l'amore e non l'odio vendicativo verso chi lo crocefiggeva, un pensiero lo dobbiamo anche a Nelson Mandela capace di unificare un paese infondendo pace nonostante 27 anni di prigionia gli avessero tolto il respiro della libertà. Nelson Mandela andava oltre. C'è una sua frase a cui sono particolarmente affezionato, pronunciata durante il suo discorso a Londra per la Campagna MDG “Make Poverty History”: "Finchè esiste la povertà, non può esserci una vera libertà".

mercoledì 29 agosto 2012

Angelo di Carlo si è ucciso davanti al parlamento italiano. Voleva indicarci i suoi assassini.

L'attuale gregarismo di stampo cattolico è il rifugio della mediocrità. Solo gli isolati cercano la verità, e rompono con chiunque non la ami abbastanza. Solo l'individuo al momento può costruire una propria attrezzatura spirituale, sviluppando l'amore per il prossimo, questa forma suprema dell'energia vivente, che riempie il cuore dell'uomo. Il martirio che ha subito Angelo di Carlo in questi giorni ne è la prova.

lunedì 27 agosto 2012

Razionalizzazione, il passe-par-tout di ogni politica di riduzione del personale.

Mi permetto di consigliare la lettura di un post "L'uomo che non c'era", un capolavoro letterario imperdibile a mio parere, in cui viene descritto brillantemente il processo che porta una multinazionale, impersonificata in un manager dagli inespressivi occhi azzurri e da uno sguardo gelido di ghiaccio,  a ridurre il personale. Il tutto dalla prospettiva quasi fantozziana di un dipendente sempre più evanescente "il cui problema è proprio essere la soluzione al problema del manager che deve operare i tagli". Il licenziato se ne andrà tra due ali di Bmw e Audi accorse per l'occasione nel piazzale dell'azienda a comunicare il "lieto" evento. Nel post si scopre come "Il destino di migliaia di persone di lingue, razze e religioni diverse, con differenti abitudini e molti sogni comuni, dipende da un gruppo di analisiti finanziari con camicie bianche a manica corta e occhialini con montatura da sfigato, che - divorando numeri su numeri - sputano poi la sentenza di morte per gran parte di quelle vite disperse in Europa, Asia e Medio Oriente." Gran finale, con "lo schiavo non ha altro da perdere, tranne le sue catene".

martedì 24 luglio 2012

Denmark wake up! You kill your best sled dogs.

Danish sled dogs. They must be euthanized at the end of their career?
Taken from the "Cold Patrol" of National Geographic: "Rasmus knew that Armstrong,  was nearing the end of his career. There's no room at the Sirius base for retired dogs. And the dogs—as much wolf as pet—cannot be adopted. They must be euthanized, an act the patrollers do themselves with a pistol. Both Rasmus and Jesper say it's the most difficult part of the job." Unacceptable. I say, there is nothing that is inevitable and we can change this world. Denmark wake up! You kill your best sled dogs.

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