mercoledì 29 agosto 2012

Angelo di Carlo si è ucciso davanti al parlamento italiano. Voleva indicarci i suoi assassini.

L'attuale gregarismo di stampo cattolico è il rifugio della mediocrità. Solo gli isolati cercano la verità, e rompono con chiunque non la ami abbastanza. Solo l'individuo al momento può costruire una propria attrezzatura spirituale, sviluppando l'amore per il prossimo, questa forma suprema dell'energia vivente, che riempie il cuore dell'uomo. Il martirio che ha subito Angelo di Carlo in questi giorni ne è la prova.
Forse che l'Italia gli abbia dimostrato amore? Il giorno in cui moriva, il cattolico Monti dichiarava durante il festival ipocrita di Comunione e Liberazione: "Vedo fine della crisi". Che Bagnasco ed i Vescovi abbiano alzato la voce? Si solamente qualche giorno dopo, quando la Corte europea dei Diritti ha bocciato la legge italiana sulla fecondazione assistita. In un paese civile in cui trionfa l'amore per il prossimo il giorno dopo si sarebbe fatta una patrimoniale per aiutare tutte le persone come Angelo. Quella patrimoniale avrebbe dovuto portare il suo nome. Il Premier Monti avrebbe dovuto chiedere un minuto di raccoglimento e dichiarare lutto nazionale, in modo che il Paese potesse riflettere ed unirsi nel pensiero che per la crisi non si può assistere alla morte di connazionali senza nulla tentare. Comportandosi così, è come se avessimo dato la licenza di ignorare anche quello che umanamente è inaccettabile. Angelo di Carlo, si è ucciso davanti al parlamento italiano. Qualcosa voleva pur dirci. Voleva indicarci i suoi assassini. In ricordo di Angelo di Carlo.  

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