Visualizzazione post con etichetta Libertà. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Libertà. Mostra tutti i post

sabato 24 novembre 2018

Una opposizione che non è opposizione. Un giornalismo che non è giornalismo. Tocca ad un povero esiliato come me segnalare Salvini per crimini contro la Costituzione










martedì 30 gennaio 2018

Defend Afrin



#DefendAfrin 

sabato 2 maggio 2015

La favola di Fedro torna attuale. La Banca del Lupo accusa l'agnello 'Black Bloc' di averla deturpata. L'Italia furbetta, in debito per 2.169,2 miliardi, accusa i Black Bloc di essere il vero problema.


No, veramente non se ne può più. Avevo già provato a dire che 'se anche i black bloc fossero veramente i nuovi barbari, c'è da dire che c'è un impero decotto e corrotto pronto a sfaldarsi'. Ma l'Establishment, o l'Elite che la vogliate chiamare, ci prova sempre a ribaltare l'ordine logico delle cose. C'è il magna magna delle Grandi Opere sul piatto. Chi ha bitumato l'Italia di cemento e debiti ora ci parla di agricoltura sotto un padiglione artificiale, là dove c'era l'erba. Ecco la frotta dei conservatori che fanno la gara a suggerirci che i Black Bloc sono il vero problema:





Poi tanto il popolo bue abbocca. Non importa se a rubare veramente siano le Banche, condannate pochi giorni fa a 5,6 miliardi di multa per cospirazione e manipolazione. Un paese dalla Mafia Capitale, indebitato per 2.169 miliardi, con un governo Renzi durante il quale solo le Banche non possono affondare (un saluto ai Boschi di Banca Etruria) mentre i migranti ossificano giorno dopo giorno il fondo del mare, i soliti noti cercano di additare i Black Bloc come il male assoluto. Loro i potenti li arrufianano con garbo agiografico, li servono di sorrisi e di comode domande nei loro salotti. Mai una difficoltà vera, mai una domanda scomoda. Cortigianeria che brutta malattia.
Nessuno prova a fare un ragionamento sul fatto che se Berlusconi li ha attirati a Genova e Renzi a Milano e questi due figli del Nazareno inciuciano, probabilmente c'è una parte della società immeserita che si sente esclusa. No, i disoccupati dovrebbero restare a casa e possibilmente suicidarsi pur di non dar fastidio. Eh, si. Sempre più concentrata la ricchezza in Italia. Il 10% delle famiglie più ricche possiede il 46,6% della ricchezza netta totale. La povertà è salita invece dal 14% del 2010 al 16% nel 2012, rileva ancora la Banca d'Italia. Ma questo non importa a nessuno. Il problema sono i Black Bloc, il Blocco Nero.

Il lupo (immaginatevi una Banca o le aziende speculatrici del cemento che deturpano l'Italia), cercando una causa di litigio, accusò l'agnello Black Bloc di sporcare l'acqua che lui stava bevendo, anche se la cosa era impossibile visto che egli si trovava più in alto dell'agnello. Fallito questo stratagemma, il lupo quindi accusò l'agnello di aver detto male di lui, ma appreso che l'agnello al tempo dei fatti non era ancora nato, il lupo concluse che dovesse essere stato il montone, suo padre, e lanciatosi sull'agnello lo uccise e lo mangiò. La favola di Fedro torna attuale.



domenica 17 agosto 2014

Michele Dallapiccola, il medico veterinario prestato alla 'politica' eccitato dalla caccia all'orsa coi cuccioli.

Michele Dallapiccola a destra.
« E’ un orso dannoso che va fermato, tra tenerlo tutta la vita in gabbia e farlo passare a miglior vita non so cosa sia meglio ». Così dolcemente e pacatamente si esprime sul Corriere l’assessore Michele Dallapiccola, laureato in Medicina veterinaria, alto esponente del Partito Autonomista Trentino Tirolese, e che attualmente ricopre in Trentino il ruolo di Assessore all’agricoltura, foreste, turismo e promozione, caccia e pesca.
Ce lo immaginiamo così, con la siringa in mano, pronto a far passare dolcemente e pacatamente a miglior vita gli orsi troppo 'selvatici'. Un esperto, lui che ha diretto il "Macello Pubblico Alta Valsugana" S.r.l. quale Amministratore Unico. Ed eccoci alla sventurata Daniza, l'orsa coi cuccioli, intrinsecamente colpevole di aver dato delle zampate ad un fungaiolo che si era nascosto dietro un albero per osservare la cucciolata. Uno scemo qualunque, penserete. No, sono questi i frangenti in cui i tanti Dallapiccola danno il meglio di sé. L'Italia tracolma di mezzuomini, i tanti Schettino, cellule dormienti pronte ad attivarsi per rovinare l'Italia e rovesciare l'ordine naturale delle cose. Quando l'ignoranza poi si laurea, eccovi l'iniezione letale. Vi basti leggere i tweet tra il sadico e l'eccitato di Michele Dallapiccola che rincorreva l'orsa Daniza: 


« Inverveniamo SUBITO », SUBITO in maiuscolo, in quanto l'orsa terrorista Daniza potrebbe farsi saltare in aria con il radiocollare in centro a Trento. « Operazioni di tutela delle persone »??? Ma siamo noi che dovremmo tutelarci da lei. Fermiamoci un secondo. Ci sono quattro orsi messi letteralmente in croce nel Trentino. Dire che son stressati, è dir poco. Portano il radiocollare, devono continuamente spostarsi per evitare la nostra morbosità, devono sopravvivere alle dichiarazioni di esponenti della Lega Nord e Forza Italia che vorrebbero abbatterliCome vi sentireste vivendo con un radiocollare e i Dallapiccola che ogni giorno vi analizzano la cacca, pronti ad accusarvi di essere troppo selvatici? L'assurda cattura di quest'orsa, non farà che stressarla ulteriormente. 
Uccidete Daniza. Daniza assassina. Rinchiudetela con 3 radiocollari sul collo. Sparatele tranquillanti. Oppure Dio ci scampi dai Dallapiccola? Liberi tutti, anche gli orsi.



martedì 24 giugno 2014

Venezia, cercasi pifferaio magico per ricacciare I RATTI NEI FONDI NERI DELLE FOGNE.


Edoardo Bennato - La fantastica storia del pifferaio magico

Ed allora, c'era una volta 
una città che diventava brutta, 
diventava cattiva ogni giorno di più... 
E nessuno, in mezzo a tanta gente, 
e nessuno, poteva farci niente, 
perché ognuno pensava solamente per sé...

VENEZIA DERATTIZZAZIONE IN CORSO

venerdì 6 giugno 2014

In Normandia per non dimenticare quei giovani morti per la libertà. Oggi, 70 anni fa, morivano anche per estirpare i nostri fascismi.


Proprio 70 anni fa, il 6 Giugno 1944, su alcune spiagge della Normandia morirono migliaia di giovani per la libertà. Morivano anche per estirpare i nostri fascismi. Morivano lontani da casa per ridarci quella stessa libertà che noi oggi interpretiamo ancora come libertà di arricchirsi idebitamente, di corrompere e farci corrompere.   Il Fascismo ed il Nazismo oggigiorno assumono le vesti di quella abberazione chiamata corruzione. Quella che striscia schifosamente nella maggior parte degli uffici italiani come la peste bubbonica. Li vedi sgattaiolare compromessi, forme evanescenti alimentate da ansiolitici che non riconoscono più nemmeno se stesse. L'Italia tracolma di fantocci patinati di ipocrisia che sono emissari della corruzione incarnata. 
La nostra libertà non ha prezzo. Sbarcate contro la corruzione, assaltatela, non datele tregua. Se non vi farete mai corrompere, allora l'ultimo respiro della vostra vita sarà, guardandovi indietro, quello della libertà. 

martedì 3 giugno 2014

Tutti a Londra, o verso nord, il miraggio. Le armi che abbiamo venduto, ci tornano indietro come spettri.

Immaginate per un istante di aver perso tutto. Di non aver nulla, proprio nulla, se non indosso degli stracci pregni di fatica. C'è solo una cosa che vi mantiene in vita. La speranza. La speranza di una vita migliore. I love you England. Il miraggio di un mondo, di una vita migliore. Le immagini che riporto raccontano della situazione a Calais, il punto ed il porto più vicino alla sognata Gran Bretagna. In Italia li confortiamo ad andare verso Nord. Li vediamo passare. Qualcuno rimane ma molti devono proseguire verso nord. « Dove vai? Non lo so, ma devo andare verso nord ». Hanno dentro questa missione da compiere vivi o morti. Eccoli quindi rischiare l'inverosimile, con la forza della disperazione. Se non sono già morti sul fondo del Mediterraneo vedendo prima morire la propria moglie e i propri bambini, ora rischieranno di essere divorati dalle ruote di un tir o di morire lentamente soffocati al loro interno. Ed allora nasce spontanea una domanda. Armi, l’export italiano vale 2,7 miliardi. Anche verso i paesi in guerra. Ma ne vale veramente la pena? Ma ce l'abbiamo ancora una morale, oppure è l'indifferenza che ci divora? La risposta. Le armi che abbiamo venduto e che vendiamo, ci tornano indietro come spettri. Vendiamo le armi anche a paesi in guerra, ma ci disturba vederne le conseguenze.

Campo profughi improvvisato a Calais, Francia.











lunedì 27 gennaio 2014

Vola colomba bianca vola.


Liberiamo la colomba simbolo della pace. Lo ha fatto papa Franceso davanti a migliaia di fedeli. La colomba bianca vola. Pochi battiti d'ala e un gabbiano reale la punta. Ma non basta. Anche il corvo, uccello del malaugurio, sinistramente tormenta la povera creatura per la quale non c'è scampo. Tempi buii per la pace. E così ce ne stiamo andando anche noi, noi timidi, noi buoni, noi onesti, noi persone per bene. C'è un problema disumano di distribuzione della ricchezza. Proprio oggi i giornali ci raccontano il resoconto di questi ultimi anni; un italiano su sei vive con meno di 640 euro netti al mese. Aumenta la concentrazione della ricchezza: il 10% della famiglie italiane possiede il 46,6% del patrimonio complessivo (45,7% nel 2010). Proprio io che sono scappato dall'Italia rifugiandomi nel Regno Unito, scopro inorridito dai giornali d'oltremanica che soltanto 85 persone al mondo posseggono l'equivalente di quanto possedduto da 3.5 miliardi di persone. Questo ristretto numero di miliardari, che potrebbero riempire a stento un bus a due piani, posseggono le ricchezze di metà della popolazione mondiale. Ora diventa tutto più chiaro. Qui ci hanno letteralmente coglionato, facendo diventare la politica un apparente conflitto a tarallucci e vino tra fronde di renziani, bersaniani, cuperliani, dalemiani, finiani, berlusconiani e vai a non finire secondo il miracolo della moltiplicazione dei pani e delle poltrone. Tutti d'accordo, per non cambiare niente. Tutti d'accordo, per occultare quella triste verità che vede una stretta minoranza arricchirsi a spese delle sofferenze della maggioranza. La concentrazione della ricchezza quindi è andata aumentando nonostante la classe operaia se ne andasse in paradiso, come Angelo di Carlo. I pesci grossi, pescecani ingrassatisi nella finanza che non crea lavoro, si sono mangiati e mangieranno a poco a poco i pesciolini. I gabbiani scaltri non si accontentano dei pesciolini, ma hanno iniziato a saziarsi di una inaspettata carne tenera nel petto della colomba. Fermare l'arricchimento dei pochi Berlusconi e l'impoverimento dei tanti non era solo un dovere morale. Era la condizione indispensabile per non provocare il collasso di un intero paese. Non abbiamo mai visto una patrimoniale sui beni di lusso o le tasse abbattersi sulla finanza speculativa. Ma in futuro non avrete mai visto il popolo incazzarsi così tanto.  Libertà, Uguaglianza, Fratellanza. 


mercoledì 25 dicembre 2013

Auspicio #2014. Liberariamoci dell'intelligenza di Renato Brunetta.

Santoro lo invita ancora per fare audience, in quanto attira mosche a non finire. Il nostro Paese però soffre e quindi è arrivata l'ora di liberarsi di questo premio nobel mancato, un mix perfetto bipolare tra il politico e l'accademico che gli ha permesso di sopravvivere tirando a campare ancora per un po'. Dai Mastella ai Rutelli alcuni dei parolai se ne sono già dovuti andare. Ora tocca a Renato. Il 2014 sarà il suo anno. Ho già scritto del suo bipensiero. L'Italia merita di essere più stupida, merita di liberarsi dell'intelligenza di Renato Brunetta. L'unico metodo possibile è quello di non dargli tregua. Fischiatelo, rivoltatevi alle sue fantomatiche esternazioni sull'economia, chiedetegli quanto ci costa quando lo vedete a spasso con la scorta, ripagate la sua arroganza con la stessa noncuranza. Non dategli tregua. Brunetta ha la colpa imperdonabile di aver dato luce ad una dottrina economica liberista schizzofrenica che concepiva così come strutturata l'impoverimento delle masse (obiettivo raggiunto) a fronte di un suo arrichimento immobiliare (obiettivo raggiunto). Lui è stato il mentore, il guru, il supporto scientifico ai vari lestofanti che si volevano arricchire a spese degli altri. Il faro di un berlusconismo criminale. Il suo latrato patetico contro l'IMU, non fa che suggerirci l'unica strada percorribile: una patrimoniale secca e spietata sui beni di coloro che si sono arricchiti sottraendo ricchezza agli altri. Qualcuno, colmo d'ipocrisia, vorrà vedere in questo post quel linguaggio violento che in passato ha connotato periodi bui. A costoro, rispondo che la classe operaia come Angelo di Carlo se ne è già andata in paradiso, ora tocca a personaggi quali Renato Brunetta incamminarsi verso l'inferno. 

domenica 22 dicembre 2013

Vittorio Arrigoni, approfondire la sua storia è un atto rivoluzionario.


Ci sono delle parole scolpite nel Blog di Vittorio Arrigoni che meritano il nostro approfondimento.

"Guerriglia alla prigionia dell'Informazione. Contro la corruzione dell'industria mediatica, il bigottismo dei ceti medi, l'imperdonabile assopimento della coscienza civile. La brama di Verità prima di ogni anelito, l'abrasiva denuncia, verso la dissoluzione di ogni soluzione precostituita, L'infanticidio di ogni certezza indotta. La polvere nera della coercizione entro le narici di una crisi di rigetto. L'abbuffata di un pasto nudo, crudo amaro quanto basta per non poter esser digerito."

Io non dimentico Vittorio Arrigoni

Per chi volesse approfondire, la sua storia completa si trova in un bellissimo documentario su Al Jazeera World che raccomando vivamente. Un filmato ovviamente che non vedrete sulle televisioni italiane occupate dalla superficialità.

Precedenti miei post su Vittorio Arrigoni:
  1. 'Un vincitore è un sognatore che non hai mai smesso di sognare. Vittorio Arrigoni, un vincitore.'
  2.  'Vittorio Arrigoni scrisse del suo Battello Ebbro ("Le bateau ivre") come Arthur Rimbaud e disse: "brillerò anche per coloro che non hanno osato
  3. ISRAELE VERGOGNA: Vittorio Arrigoni era sulla black-list degli israeliani che lo avevano già picchiato e lui aveva pensato che lo avrebbero ucciso.

lunedì 30 settembre 2013

Wales, I turn to you.

Me, in Wales 29-09-2013. Panorama Walk (Llangollen)
When the world is darker than I can understand.
When nothing turns out the way I planned.
When the sky turns grey and there's no end in sight.
When I can't sleep through the lonely night.

Wales, I turn to you. Like a flower leaning toward the sun.
I turn to you. 'Cos you're the only one.

martedì 23 luglio 2013

Enrico Letta e la parabola apocalittica di Casaleggio.

Il posato Enrico Letta
Premetto, sono il solito disfattista polemico e sono immune agli incantesimi creati con la magia dell'ipocrisia. Se voi avete il dono di saper apprezzare il posato Enrico Letta, attuale Presidente del Consiglio, io preferisco sottolinearne attonito la parentela con il principale collaboratore di Silvio Berlusconi, il posato Gianni Letta. Posati professionisti della politica. Mi direte che non ci sono alternative, che Enrico Letta incarna il meno peggio del peggio in circolazione. Allora cari miei è davvero finita. In termini assoluti, il debito pubblico italiano nei primi tre mesi del 2013 è aumentato a 2.034.763 miliardi (Fonte Sole 24ore). Ci avviamo verso una bancarotta storica, uno spettacolo convulsivo indecente dove nel gran finale probabilmente nel panico generale si rivedrà il posato Giuliano Amato, esperto nel defibrillare economie moribonde mettendo le mani in tasca agli Italiani. Gli Italiani hanno perso il dono di vedere. Io, che non sono un posato esperto d' Economia di provenienza Bocconiana e non posso vantare posate credenziali presso Comunione e Liberazione, postai su Youtube, il 17 Settembre del 2009, un video in cui gridavo allarmato la cifra del nostro debito allora, 1.753 miliardi di euro. Studiando Finanza Pubblica all'Università di Padova, quella cifra mi aveva allarmato, più di un allarme antincendio. Dopo quasi 4 anni, il nostro debito ha divorato altri 282 miliardi di euro e le vite delle persone che sono entrate nella sua spirale. Ho condiviso ogni notizia di questo mostruoso aumento, nel post "Tu lo vedi il buco dell'ipocrisia?". Già perchè, il problema sta tutto in una generale colata di cerone ipocrita che gli Italiani si sono imposti per non affrontare il nodo cruciale: c'è un buco enorme che aumenta e dei posati criminali avvoltoi che ci girano attorno, nella stessa atmosfera immobile ipocrita che respirate solitamente in una banca. Nessuno lancia una monetina in quel buco, da questo punto di vista funziona meglio la fontana di Trevi. Io mi sono chiamato fuori da questo sistema, me ne sono andato dall'Italia con la mia ribellione, tutta valigie e biglietti aerei. Tu cosa fai, mi vieni a dire che Enrico Letta è la soluzione finale? 


sabato 29 giugno 2013

Semplicemente Margherita, semplice e geniale.

Margherita Hack (12 June 1922 - 29 June 2013)

Franca Rame, adesso Margherita. Se ne vanno i Grandi. Si spegne lentamente Nelson Mandela, una candela bellissima consumata dal tempo. Che rabbia, quando penso che all'Università Ca' Foscari in questi anni, si sono visti i Brunetta, i George Soros, i Paolo Scaroni, i Gelmini, i parolai della finanza. Invece che fare incontrare agli studenti le nostre fortune, li alleniamo ad annusare le personalià grigie. Le Università sono diventate la lavatrice della reputazione per chi deve rifarsi un nome . Ciao Margherita, semplice e geniale. 

venerdì 31 maggio 2013

Franca Rame, l'ultima delle donne italiane dignitose che non si esibiva ad Arcore.

Franca Rame (18 July 1928 – 29 May 2013) 
Perfino il The New York Times le rende tributo in un articolo. In un'epoca di donnine, di figuranti, di veline e letterine, di "fidanzatine" dell'ottuagenario Berlusconi, l'ultima delle donne italiane dignitose si è spenta dopo una vita dedicata alla cultura. Il 9 marzo 1973, Franca Rame fu costretta a salire su un furgoncino da cinque uomini appartenenti all'area dell'estrema destra, da cui fu poi stuprata a turno e malmenata. Franca Rame, l'ultima delle donne italiane dignitose che non si esibiva ad Arcore, il teatro degli Italiani.


lunedì 1 aprile 2013

My tribute to beauty of England.


This is the reason why I fell in love with England. I took these pictures in Dorset, Devon, Cornwall, Somerset, during the fantastic summer of 2012.

lunedì 17 dicembre 2012

Sta arrivando il pensiero del futuro.

Salvador Dalì, Le tre sfingi di Bikini, 1947.
Tenetevi saldi. Dicembre 2012. Paura. Lo so. Sta arrivando il futuro. Non è uno scherzo. Lascia stare le valigie, con il pensiero ti troverebbero comunque. Già, porca miseria. Non me lo invento di certo io. Come riportato da tutti i quotidiani, per la prima volta una persona tetraplegica, paralizzata dal collo in giù, è riuscita a muovere un braccio robotico controllandolo con la forza del proprio pensiero, grazie ad alcuni sensori impiantati nella corteccia cerebrale. Non so quante persone in questo momento siano veramente in grado di cogliere la portata di tutto questo. Dovreste pensare. Sicuramente gli addicted di Matrix.  Io me la sto facendo sotto. Il futuro sta arrivando. Scrivo da una casetta nella campagna di Cambridge. Non pensatemi. Pensare è pericoloso. Anzi, pensiamo tutti quanti insieme che Berlusconi possa passare a miglior vita insieme al suo fedele inseparabile ramingo pallido, color morte, Ghedini. Un avvocato cornacchia. Non credevo si potesse arrivare a tanto, ad augurare la morte a qualcuno. Ma per il bene del mio paese, lo faccio. Che il mio paese si possa liberare da codesto libertino, la cui forza  ha oscurato la cultura e la società italiana, lasciandola nell'oblio di un paese morto senza più attività cerebrale. Eravamo geniali, ora ci aggiriamo come spettri mediasetizzati. Nel futuro. Berlusconi sulla tua lapide, come per Mangano, questa iscrizione: "Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il Regno dei Cieli".

Roberto Benigni:  ''Altro che fine del mondo, s'è ripresentato''

martedì 13 novembre 2012

Is the Iliad an anti war story?

Imagine the Achaean fleet...
The Trojan War. 1,186 ships were sent to Troy, exporting Democracy. Ten long years of siege. I mean, ten winters. An effort so immense. Blood ran in torrents. A business for marines as Telamonian Ajax? Who paid all this stuff? Lets try to see all this stuff through the peaceful point of view of a miserable peasant or shepherd of Arcadia. There was a dark side? There was a "company" leaded by Ares that saw the war as a business? Could we consider the Trojan Horse a sort of ancient atom bomb that in no time wiped out an entire city, so from a certain point of view an unconventional weapon? The Trojan Horse would have been against the Geneva Convention?

lunedì 8 ottobre 2012

A concave hillside as an "open parliament".

Pnyx: The venue of the Ancient Athenian Democratic Assembly
Might be usefully to import into modern democracies the idea of a concave hillside as an "open parliament". Not a palace full of intrigues but down to the earth (inclement weather? it is life). It gives the idea of a direct democracy. Now the Parliaments are too distant from the people and very often for example all around the world they vote exorbitant military spendings that people would not want. What I want to say is that possibly in Athens we would not have had a movement as "Occupy the Pynx" as it was already occupied by the people.

sabato 6 ottobre 2012

My rebellion, all luggage and airline tickets.

Me flying in Cornwall, August 2012.
I am writing alfresco from the garden of a semi-detached house in a green village just outside Cambridge. I blew 33 years few days ago. I left my country with no regrets by one of many Mayflower crossing the English Channel with many young dreamers, "Puritans", rebels fleeing Catholic Italy.

mercoledì 29 agosto 2012

Nils Olof Wessberg e Karen Morgenson. Il loro paradiso nella natura.

Nils Olof Wessberg
C'è una storia da raccontare. Non ne ho trovato traccia in italiano. Una storia vera. C'era una volta uno svedese Nils Olof Wessberg e sua moglie danese Karen Morgenson.

Sharing