domenica 21 marzo 2010
Ecco perchè Renato Brunetta non è venuto all'Università Ca' Foscari
domenica 14 marzo 2010
Il bipensiero di Renato Brunetta: la doppia proposta
"Chi controlla il passato" diceva lo slogan del Partito "controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato". Sapere e non sapere; credere fermamente di dire verità sacrosante mentre si pronunciano le menzogne più artefatte; ritenere contemporaneamente valide due opinioni che si annullano a vicenda; sapendole contraddittorie fra di loro e tuttavia credendo in entrambe, fare uso della logica contro la logica; rinnegare la morale proprio nell'atto di rivendicarla; credere che la democrazia sia impossibile e nello stesso tempo vedere nel Partito l'unico suo garante; dimenticare tutto ciò che era necessario dimenticare ma, all'occorrenza, essere pronti a richiamarlo alla memoria, per poi eventualmente dimenticarlo di nuovo. Soprattutto, saper applicare il medesimo procedimento al procedimento stesso. Era questa, la sottigliezza estrema: essere pienamente consapevoli nell'indurre l'inconsapevolezza e diventare poi inconsapevoli della pratica ipnotica che avevate appena posto in atto. Anche la sola comprensione della parola "bipensiero" ne implicava l'utilizzazione.
Ecco Renato Brunetta in un video dove, con gli occhi gonfi di pianto patetico, descrive le ole della gente tra le rive mentre passa il suo motoscafo. Con gli occhi gonfi di pianto ricorda come lui sia difficilmente distinguibile nel motoscafo eppure la gente lo ha notato.. Un simile processo di alterazione continua è atto di autoipnosi, di un volontario ottundimento della coscienza. L’essenza del governo oligarchico non è l’eredità che passa di padre in figlio, ma la persistenza di una determinata visione del mondo e di un determinato modello di vita, che i morti impongono ai vivi. Un gruppo dirigente è tale finchè ha la possibilità di nominare i propri successori. Al partito non interessa perpetuare il proprio sangue, ma se stesso. Non è importante chi detenga il potere, purchè la struttura gerarchica resti immutata. Tutte le convinzioni, i costumi, i gusti, le emozioni, gli atteggiamenti mentali che caratterizzano il nostro tempo sono stati in realtà programmati al solo fine di sostenere la mistica del Partito e di impedire che venga colta la vera natura della società contemporanea. Da parte dei proletari, in particolare, non vi è nulla da temere: abbandonati a se stessi, continueranno, generazione dopo generazione, secolo dopo secolo, a lavorare, generare e morire, privi non solo di qualsiasi impulso alla ribellione, ma anche della capacità di capire che il mondo potrebbe essere diverso da quello che è.
Il bipensiero implica la capacità di accogliere simultaneamente nella propria mente due opinioni tra loro contrastanti, accettandole entrambe. L'uomo sa quindi di essere impegnato in una manipolazione della realtà, e tuttavia la pratica del bipensiero fa sì che egli creda che la realtà non venga violata. Un simile procedimento deve essere conscio, altrimenti non potrebbe essere applicato con sufficiente precisione, ma la tempo stesso ha da essere inconscio, altrimenti produrrebbe una sensazione di falso e quindi un senso di colpa. Il bipensiero consiste nel fare uso di una forma consapevole di inganno, conservano al tempo stesso quella fermezza di intenti che si accompagna alla più totale sincerità. Raccontare deliberatamente menzogne e nello stesso tempo crederci davvero, dimenticare ogni atto che nel frattempo sia divenuto sconveniente e poi, una volta che ciò si renda di nuovo necessario, richiamarlo in vita dall’oblio per tutto il tempo che serva, negare l’esistenza di una realtà oggettiva e al tempo stesso prendere atto di quella stessa realtà che si nega, tutto ciò è assolutamente indispensabile.
martedì 9 marzo 2010
Renato Brunetta candidato Sindaco a Venezia
Ecco il mio video sulle elezioni comunali a Sindaco di Venezia.
Una persona umile, prima di tutto. Rispettosa, modesta e semplice. Almeno a me ricorda Maria Teresa di Calcutta mentre soccorreva i malati e i bisognosi. Un venditore ambulante che ha mancato per un soffio, a suo dire, il Premio Nobel e che in politica si è adoperato per non fomentare il populismo più becero. Persona precisa e discreta nelle dichiarazioni stampa, ha contribuito a rasserenare il clima politico di questo paese.
Adesso, stà arrivando a Venezia riprendendo idee geniali quali la translagunare e sogna una Nuova Venezia.
Renato, a Venezia non sprofonderai, tu galleggi sempre!
QUESTE ELEZIONI SONO UN BASTONE NELLE MANI DEI CITTADINI
domenica 7 marzo 2010
Coin in Venice. The Zecchino. Ancient pure venetian gold.
The Venetian ducat and zecchino are an incomparable gift for a student who is about to graduate in history, archeology, cultural heritage, etc., or to any person who is passionate about antiques.
Zecchino, in Italian, is a powerful gold coin weighed 3.5 grams of pure gold, minted by the Republic of Venice in 1284. Initially called ducato, it was called the zecchino after the name of the Venetian mint, the "zecca". To buy an ancient gold zecchino, one of the most appreciated coins in the ancient world, means to buy a piece of the history of an ancient city and republic, so long renowned (for XII centuries) for its wealth, power, and commercial enterprise.
giovedì 7 febbraio 2008
I send an S.O.S to the world: the venetian lagoon is dying day by day
The so called "barene" are literally been consumed by waves due to the passage of speed boat.
mercoledì 7 novembre 2007
Un palo fa paluo: butterflies' wings are very fragile -- please don't touch
Passeggiando sulle rive del Lago di Garda (Riva del Garda ad esempio) ci sono camminamenti paesaggistici, piste ciclabili, ed il paesaggio è fruibile da parte della gente attraverso innumerevoli punti di osservazione, ed invece qui nel veneziano non solo per decenni si è negato alla popolazione della terraferma un qualsiasi rapporto con la laguna (il parco di San Giuliano ha cercato di rimediare ad una epocale ingiustizia), ma abbiamo concepito opere impattanti con conseguente irrigidimento della gronda lagunare e sua marginalizzazione e scomparsa delle aree umide, fondamentali zone di transizione tra terra e acqua, capaci di sviluppare una fauna e una flora uniche; poco importa se le barene scompaiono lentamente erose dal moto ondoso di veri e proprio motoscafi che diventano “ferri da stiro”; poco importa se Mestre, è ancora una città caotica e congestionata, senza un’anima, con i livelli di pm10 nell’aria che giornalmente superano i livelli di guardia; poco importa se in centro a Mestre, lì dove una volta arrivavano gioiosi campi di grano, siano rimasti pochi fazzoletti d’erba con i nuovi “alberi antenne” della telefonia mobile, questi sono dettagli. Va tutto bene, sorridiamo alla vita, a quei magnifici tramonti rossastri nei cieli di Marghera."