sabato 28 aprile 2012

Spensieratezza, non avranno mai la nostra felicitá! And we Danced.



Crolla l'Europa, giorno dopo giorno il futuro si rimpicciolisce, tramontando. Semplicemente una crisi passeggera o la fine di un sistema intrisecamente ingiusto in  cui il 10% della popolazione possiede la metá della ricchezza? In questa canzone, Let's burn down the Vatican.

And we danced, and we cried
and we laughed and had a really really really good time
Take my hand, let's have a blast
And remember this moment for the rest of our lives
Our lives, our lives, our lives, our lives
Oh, oh, oh, oh, oh, oh, oh, oh, oh, oh
Tonight, tonight, tonight, tonight, tonight
'Cause tonight's the night
Am I right?


Dance!


Feels like night for a party
My nature so naughty
There's a knock on the door, it's the neighbors
Quick cock blocking
We're having a ho-down, you hoe's down?
Don't let me pull my hose out
'Cause it's big, long, pink, strong
And known to dance like all night long
Grab my hand, play this song
DJ save my life, come on
Leave your fear, back off the wall
Free of beat and pussy pop
If you don't have a pussy
Pop a cock into a booty
To a booty


And we danced, and we cried
And we laughed and had a really really really good time
Take my hand, let's have a blast
And remember this moment for the rest of our lives


I am not, I am not going to stand on the wall
I will dance, I will dance, I will break that ass off
And I see you in the corner, corner looking so small
Doing the robot like if I die tonight at least I went hard
I will not, I will not give a damn who watches me
I will live, I will live liberate the fox in me
I will be the discoball, freak and give my all
To whatever girl's booty I'm freaking on
I'm not skeeting nah, it's just freaking hot
Alright I skeeted
I will not be a mannequin
The ego banish it
The roof's on fire
Let's burn down the Vatican
I will moon walk to Pluto in honor of Michael Jackson
In heaven he'll be saying that man is tight at dancing
RIP to the king, Michael Jackson, we learned it all from you
Dedicate this to the dance floor
Party up the sorrow 'til tomorrow morning happens
We pledge allegiance to the DJ put your hands up


And we danced, and we cried
And we laughed and had a really, really, really good time
Take my hand, let's have a blast
And remember this moment for the rest of our lives


You see me looking at you from that bar right over there
But your friends are huddled up and they are hating on a player
I just want to dance with you, get on the back of you
Tip tap the boots, extract the truth
Da-Dance with you, get on the back of you
Da-Dance dance dance
Awesome


Oh-ee, oh-ee, oh
Oh-ee, oh-ee, oh


Hey-oh, hey-oh
Hey-oh, hey-oh


Uh-ah-ba-bo
Uh-ah-ba-bo


Zib-oh-da-we-bab-ba-dap-bop-bop
Zib-oh-da-we-bab-ba-dap-bop-bop


And we danced, and we cried
and we laughed and had a really really really good time
Take my hand, let's have a blast
And remember this moment for the rest of our lives

Una delle canzoni piú belle di sempre, Just for you.




Lionel Richie - Just for you

sabato 21 aprile 2012

Lasciate l'Italia: ora come ora non c’è spazio per l’onesta e la schiettezza.

Davide Papalini
Una laurea in Discipline Economiche e Sociali alla Bocconi chiusa in un cassetto. Così come i sogni e le speranze di “trovare un lavoro”. Davide Papalini, 28 anni, dopo una serie di stage, tutti in banca, ha deciso di non guardarsi più indietro. A febbraio ha comprato un biglietto di solo andata, direzione: Sydney, Australia.
La sua storia è una storia come tante altre. Perché sono in tanti ad aver deciso di lasciare l’Italia per cercare “fortuna” all’estero. Secondo una ricerca nel 2010 sono partiti 65mila giovani, una città del calibro di Viareggio. Eppure Davide è una persona che ha studiato. Il suo è un curriculum ricco di esperienze. Prima di andare in Bocconi ha lavorato in una banca, come cassiere. “Un contratto a tempo indeterminato, ma mi sentivo sprecato”. Quindi mette i soldi da parte per entrare nell’ateneo meneghino. Con una precisazione: “Non vengo da una famiglia di industriali. Mia madre è nata in Sardegna, si è sposata con mio padre (toscano) che è andato a fare la guardia forestale ad Alghero. Lui è morto nel 1992 di tumore (io avevo 8 anni) e mia madre ha sempre fatto la casalinga”.
Così la grande scommessa. Frequenta l’università, fonda un’associazione di studenti. E si laurea con un buon voto, 96, ad aprile 2011. E comincia subito a lavorare, uno stage. Poi un altro e un altro ancora. “Fino a quando sono arrivato in un posto dove non mi insegnavano nulla. E non aveva senso continuare così”. Durante le vacanze ha organizzato la partenza. ”Ho messo da parte le mance delle feste, comprato il visto (costa 200 dollari) e preso il volo super scontato con Singapore Airlines da Milano (560 euro solo andata)”.
Il 14 febbraio è partito. “Il primo periodo è stato veramente difficile e duro. La cosa più urgente per me era trovare lavoro, perché avevo i soldi contati e tornare indietro con la coda tra le gambe facendomi pagare il biglietto dai miei genitori sarebbe stato troppo imbarazzante, dopo avevo detto a tutti tra amici e parenti che sarei partito. Per cui mi sono messo sotto e da un mese e mezzo circa lavoro per due ristoranti come cameriere, a nord di Sydney. La più grande soddisfazione è che qui non devo chiedere nulla a mia madre. Ho 28 anni e mi sento indipendente, finalmente, guadagno anche 700 dollari a settimana (lavorando massimo 40 ore, e non come in ufficio a Milano che l’uscita non arriva mai…), posso comprarmi dei vestiti nuovi, togliermi qualche sfizio, che so”.
Il futuro però è incerto. “Non so che farò. Per ora, per sopravvivere, mi sono trasferito qui e mi sono improvvisato cameriere. Penso che il capo (di qui) abbia capito che sono uno sveglio che lavora sodo, forse vuole farmi lo sponsor (serve per rimanere più di un anno), ma non è la mia strada. Mi sembra di buttare tutte le conoscenze che ho acquisito e gli anni di sacrifici. Ma ora come ora non c’è spazio per l’onesta e la schiettezza in Italia. Mi sembra di essere l’esempio, anche se non penso di essere un genio (né tantomeno un cervello in fuga) di come l’Italia formi i suoi giovani e poi faccia tutto il possibile per farli scappare. Non voglio lamentarmi, ho fatto il possibile, ma con quei soldi non era vita e non c’era futuro”. (fonte: Corriere della Sera http://solferino28.corriere.it/2012/04/21/io-bocconiano-che-per-sopravvivere-sono-scappato-in-australia-e-ora-faccio-il-cameriere/)

venerdì 20 aprile 2012

Give Your Heart A Break



Don't wanna break your heart, I wanna give your heart a break, I know you're scared it's wrong, Like you might make a mistake, There's just one life to live, And there's no time to waste, to waste

venerdì 13 aprile 2012

Cara Italia, ti vedo triste.


Alberto Sciretti, sullo sfondo le maestose forme palladiane (Palladio genio italiano!) del palazzo del Holkham Hall in Gran Bretagna 01/04/2012.
Italia, ti vedo triste. Bel Paese la cui genialitá soggiace nei ricordi di Michelangelo, Dante, Leonardo da Vinci e qualche volta resuscita nella gioia di Roberto Benigni. Italia, ti vedo triste, condannata all'agonia di una lenta inesorabile bancarotta sfiorisci sotto i colpi di parassiti tesorieri, ammufisci nella faccia di lardosi mafiosi, trogloditi padani,vecchi porci che ti giurano fedeltá nell'atto stesso di tradirla.

Hai perso spensieratezza, hai perso la giovinezza che se ne va. Il piú pagato é il capo della Polizia Manganelli, i cui bravi manganellano senza pietá poveri Cristi che devono sopportare la croce di una crisi in uno Stato di Polizia dove la scuola Diaz é "la più grave sospensione dei diritti democratici in un Paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale". Un intero sistema feudale controlla morbosamente che non si attuino pienamente libertá, eguaglianza e fratellanza. L'ingiustizia é giustizia. Giá, cara Italia tu hai proprio bisogno di ripartire da una Rivoluzione. Un nuovo rinascimento italiano, dove cadano ad una ad una le teste di migliaia di bimbiminchia della politica. Una immagine pittorica geniale, la decollazione della gerontocrazia italiana.

Decollazione di san Giovanni Battista (Caravaggio) che ho potuto ammirare a Malta
Holkham Hall in Gran Bretagna 01/04/2012

Io, Hustanton, Gran Bretagna 01/04/2012

lunedì 9 aprile 2012

Oltre confine, la New Forest.

Ho fotografato questo bellissimo pony nella New Forest (UK)
"Oltre confine, che cosa c'é, ci sará un posto fatto apposta per me, oltre il confine la libertá" canta Antonello Venditti in "Oltre il confine". Giá, la New Forest si trova oltre confine, in Gran Bretagna. Qui di seguito una selezione delle fotografie scattate. Questa immensa antica foresta é la piú grande estensione di boschi, prati e brughiere dopo le Highlands scozzesi. Vedrete, vedrete, che la sua caratteristica sono piccoli cavallini, ponies, che scorazzano finalmente liberi. Una avventura. Altra cosa, Lyndhurst, caratteristica cittadina,  merita una passeggiata.  Nominata foresta reale venne difesa nei secoli dei secoli da regole severissime allo scopo di mantenerla una intatta riserva di caccia per il sovrano. Un tribunale apposito (Verderers Court) é responsabile della tutela e della manutenzione della foresta. Una esperienza da ripetersi in Italia, dove i tribunali sono poco ancorati alla tutela della natura e del territorio.
New Forest (UK)

New Forest (UK)

New Forest (UK

New Forest (UK)

In esplorazione oltre confine.


Un pony un po' piú irriquieto degli altri. Nobile portamento.



I ponies pascolano nella New Forest (UK)

Verso il tramonto i ponies si raggruppano in pacifici branchi.

Gli occhi di un pony.

Knightwood Oak, quercia che si ritiene abbia piú di 400 anni a Lyndhurst.

sabato 7 aprile 2012

ELITISM LEADS TO TYRANNY.

THIS IS A PROTEST, AN ACT OF CIVIL DISOBEDIENCE, A METHODOLOGY OF REFUSING AND RESISTANCE. THIS ACT HAS EMPLOYED GUERRILLA TACTICS. I AM SWIMMING INTO THE BOATS IN THE HOPE I CAN STOP THEM FROM COMPLETING THE RACE AND PROPOSING THE RETURN OF SURPRISE TACTICS. THIS IS ‘PEACEFUL’ ... I HAVE NO WEAPONS (DON’T SHOOT!) MY ONLY FEAR, IS NOT SWIMMING FAST ENOUGH TO GET IN THE RIGHT POSITION TO PREVENT THE BOATS.

The Oxford crew look on as a man (Trenton Oldfiled) swims in the water and disrupts the Xchanging University Boat Race between Oxford and Cambridge University on the River Thames
PERFORMANCE UPON THAMES
This part of the River Thames is very well known to me having previously worked in the area. I have continued to visit it as often as possible as it is one of the London reaches I became most fond of, mostly because of its unregulated Wooded Tow Path, the expansive foreshore at low tides and the wildlife habitats in the adjacent Leg of Mutton Reservoir. It is a beautiful place, one of the more serene spots in London. Best to visit when it has been dry for a few days as the path can be very muddy and puddled.
Setting aside the compelling natural environment for a moment, this reach is also the site of a number of past and present elitist establishments; Fulham Palace, Chiswick House and St Paul’s Schools and a large collection of other ‘independent/public/free schools’. It is also where Nick Clegg, leader of the Liberal Democrats and Deputy Prime Minster of the Government lives with his family, despite his constituents living hundreds of miles away in post-industrial Sheffield. Most notably and most importantly for today, it is a site where elitists and those with elitist sympathies have come together every year but one for the last 158 years to perform, in the most public way, their ambition for the structures and subsequent benefits from elitism and privilege to continue. (They even list in the programme which public school the rowers attended before Oxford or Cambridge)
The boat race itself, with its pseudo competition, assembled around similar principles of fastest, strongest, selected ...etc, is an inconsequential backdrop for these elite educational institutions to demonstrate themselves, reboot their shared culture together in the public realm. It is also inconsequential to the performance that the overwhelming majority of the population continue to remain interested in their own lives and disinterested in the boat race. The boat race, while accessible to everyone, isn’t really advertised or promoted as something for the general public to attend, you know when it’s on because it is part of the social networking calendar. This is a public event, for and by the elites with broader social relations aims. The fact that it happens in the public realm (visible) almost exactly as it has done for the last 158 years also becomes important; the untouched; the unchanged is significant. Most standing alongside the Thames today are in fact the pumped-up though obedient administrators, managers, promoters, politicians and enforcers; functional, strategic and aspirational elites. The transnational-corpo-aristocratic ruling class (invisible) haven’t turned up today and would never consider doing so, despite the best endeavours of Bollinger, Xchange and Hammersmith & Fulham’s mayor.

Trenton Oldfiled
HISTORY IS A WEAPON
When hasn’t elitism lead to tyranny? When hasn’t the belief of being ‘more’ than another person led to tragedy? Who benefits from elitism? One won’t be surprised to learn the etymology of the word ‘elite’ derives from ‘the elected’ ... unfortunately not elected by democratic means, but rather, elected by god. Yup...‘elected’, ‘selected’, ‘chosen’ ... by god ... inherited. When has this understanding of oneself or by a group of people ever been a good thing? When has this understanding not resulted in tyranny? Is tyranny surely not the inevitable outcome? And in contrast, when hasn’t the pursuit of equality, not resulted in these long passages of tyranny being overcome, even if temporarily?
Everyone will remember some of their history lessons ... where people have been taken advantage of by people that believe themselves somehow better, more entitled than another individual or group of people. Most recently this has included the enclosure and eviction from the commons, transatlantic slavery, imperialism and colonialism, fascism, holocausts, genocides and dictatorships and migrant labour camps. It is difficult to grasp, as many of us are still heady and have strong memories of the previous ‘boom’ decade, but we are in the middle of the early stages ... or we have just about reached the precipice of another era of mass enslavement and the large scale enclosure of ‘Our Public’. What is happening in the UK, for example, is not ‘privatisation’ but a contemporary demonstration of full scale enclosure of Our Public. Couldn’t happen again ... why not? Why wouldn’t something different but similar happen again? What policies, what institutions, exist to prevent something similar from happening again? What evidence is there that this isn’t happening? When did Our Public last experience an injection of its own readily available dose of agency and liberty?
To enclose and to enslave requires the audacity, cunning and daring to take advantage of our natural kindness, our belief in others, our respect for authority, our desire to please, and our apprehension about ‘causing waves’, our hope for all to have a better life, somehow. It also depends on our disbelief, despite having experienced it, that other people would purposefully set out to harm us for their own advantage. More recently we have also been encouraged, though the evidence displays the opposite much of the time, that a whole raft of institutions exists that work to prevent human catastrophes like our right to protest being denied, detention without trial or charge, the monopolisation of industries, and essentials like food and water. These institutions were established to prevent slavery, genocide, indentured labour and groupings of indices of deprivation and poverty from occurring. It is likely many in the western Baby Boomers generation (large percentage of the UK population), who have benefited so much from these institutions, are finding it very difficult to consider that these institutions might now be turning against them, their children and their grandchildren?
Could what is happening in the UK (and around the world); the state of exception with Olympics, the wholesale removal of countless civil rights, the project to create fear and suspicion of others, the transfer of our money into the vaults of a handful of corporations, the ongoing wars, the pomp and ceremony for unelected official anniversaries, the amazingly high unemployment, the devastation to public services such as health and education, the isolation of education due to high fees, the entangled corrupt relationship between the media, police and politicians, the racism, the increasing misogyny, the forced labour in supermarkets, the spying on our emails, skype calls, the control of food production and distribution and the reductions of tax burdens for the richest ... could these all be best understood as the process of enclosure? Do we resist now setting out to avoid something akin to slavery and imperialism? Or do we hesitate and find ourselves and our children without agency once again and in a long battle to gain it again? How long might it take and how many lives might this demand?
CIVIL DISOBEDIENCE
There is a concerted effort to disintegrate ideas of Our Public; to atomise and divide us. Only yesterday did a British government minister suggest that citizens should ‘shop’ (dob-in) people they know to be organising or attending a protest related to the forthcoming Olympic Games. Along with the brutality the police and military are prepared to use against organised peaceful protestors, it seems it might be time to employ ‘little war’ / ‘guerrilla tactics’.
My swim into the pathway of the two boats today (I hope) is a result of key guerrilla tactics; local knowledge, ambush, surprise, mobility and speed, detailed information and decisiveness. There is no choice but to be apprehended in this action. I know this area very well and have planned the swim as best as I can, taking into account all the local knowledge I have gained over the years. Guerrilla tactics could be summarised as; ‘preparation, creativity, daring and attrition’.The aim of employing these tactics is to shift from being a ‘victim’ ... of having things done to one, to being the ones setting the agenda, placing elites more and more on the back foot, increasing their costs, causing confusion, fermenting internal mistrust, creating embarrassment (a Tory’s worst nightmare?), frustration and manifesting a vulnerability. This will provide the time and space for an ongoing development of post-elitism, post-capitalist thought and debate.
Our current disorganisation and indirection is an advantage. In the past, guerrilla tactics have been employed by small groups of people. Today there is the opportunity to also undertake this alone, as an individual. Part of my inspiration for today’s action comes from a protest action that took place 99 years ago – when Emily Davison ran into Epson Derby race. On the 4 June 1913 Emily ran into the horse that the king had entered. She died from the injuries sustained from action. She was demanding rights for women. It was an individual act born of a political and philosophical position. This action is also part inspired by the anti-imperialism activists and guerrillas. This includes trans-Atlantic slaves who not only forced their freedom by revolting but undertook tactics of breaking tools, working slowly, acts of sabotage, feigning illness and maintaining their cultures. They found ways to continually undermine the system in small and large ways.
We all need to make a living and sometimes we do this by taking jobs we disagree with or find out are likely to detrimental to our children’s future. Being in these jobs also provides us with a great opportunity to employ civil disobedience and guerrilla tactics. It is the chance to match the personal and the political. Security guards are possibly in the best position. Examples of actions might include:
  • · Setting off Fire Alarms in buildings where we work, perhaps at strategic times, when a particular meeting is meant to happen that will agree the cutting of services, for example? (This action seems morally okay as all the emergency services happily deployed vast numbers to participate in the filming of a Bond movie the other weekend on Whitehall).
  • · If you work in a private company or government department that is helping enclose Our Public perhaps you could work slowly, make mistakes, loose documents, sending large documents to clog up email accounts?
  • · If you are a taxi driver can you take the passenger the slowest possible and most expensive route?
  • · If you are a plumber can you ‘store up’ a problem in the office of a conservative think tank office you have been called to?
  • · If you have a tow truck company can you park in front of Nick Clegg or David Cameron’s driveway, accidentaly? Could you tow their car away?
  • · If you ride a bike and it’s difficult to find somewhere to lock your bike (as bike racks are taken away), can you lock it the one of the corporate bikes which now litter our streets everywhere?
  • · If you clean the bathroom of someone that considers themselves elite or is an elite sympathiser, like a right wing professor, can you never put loo paper in their bathroom?
  • · If you work in a restaurant where elitists eat, can you serve the food once it is cold or cook the wrong food?
  • · If you are a builder repairing the house of an elitist can you also bug it and share the footage and audio online?
  • · If you are a pest controller and you are called to the office or home of an elitist or elitist sympathiser can you fail at destroying the pest and possibly introduce new pests?
  • · Can you take up the time of a ‘VIP’ you work for by arranging time consuming meetings, asking as many questions as possible? Can you make them late?
  • · If you work in a call centre, can you refund people and find the best discounts?
  • · If you are a student and attend a talk, can you challenge the professors? Can you take the stage and highlight to the audience the work they have done in contrast to academia?
  • · Are there networking events designed for the elites and their sympathisers where you could let off a stink bomb?
  • · If you work in audio-visuals for meetings/conferences could you put up the wrong slides, or turn the correct ones upside down and remove cables, rendering the equipment unusable?
  • · Could you plan your own government or council made up from people you admire and trust – in similar vain to Football Manager and publish it on the internet?
  • · Are there events like today’s boat race that you could do something similar to Emily Davison with? Is this possible in the lead up to and within the Olympics itself?
This is a special call to security guards. The elite depend on you the most. Without you they are nothing.

Trenton Oldfiled

giovedì 5 aprile 2012

Il senatore Umberto Bossi ordina alla Polizia di Stato di picchiare e investire un giornalista. Qui Italia, é finita la Democrazia. Un appello alla Rivoluzione.




Il senatore Umberto Bossi ordina alla Polizia di Stato di picchiare e investire un giornalista. Qui Italia, é finita la Democrazia. Che la Polizia di Stato si presti a scortare e proteggere chi per primo delira e istiga a delinquere (oltre che ad oltraggiare da decenni il senso di unitá nazionale e la Costituzione) sinceramente é troppo. In questo filmato nessun poliziotto contiene il politico ricordandogli il suo dovere di servire le istituzioni e non di istigare all'omicidio di un giornalista. Questo video disgustante che dimostra il delirio di onnipotenza di una politica che ci ha portati alla rovina (vedrete quando il debito pubblico italiano sfonderá 2000 miliardi di euro) consegna i meri esecutori della Polizia di Stato alla berlina dei libri di Storia. Incapaci di proteggere realmente le istituzioni, la Polizia di Stato serve un sistema di politici deliranti. Vergognatevi, io mi chiamo fuori da questo sistema (ho poche speranze che perfino la magistratura si muova sulla base di questo filmato), voi non rappresentate le istituzioni, sarete ricordati dai libri di storia come i bravi di Don Rodrigo. Altro che servitori dello Stato. Altro che pericolo Black Block. In questo video c'é violenza. Hanno rotto l'involucro della Democrazia, questo é un appello alla Rivoluzione.

martedì 3 aprile 2012

Cerchi di monoliti misteriosi si ergono nella brughiera sferzata dal vento: STONEHENGE.

Cerchio di monoliti di Stonehenge
Pochi giorni or sono ho fatto tappa a Stonehenge. Ecco una selezione delle decine di foto scattate tutte uguali. Stonehenge infatti é sempre la stessa da secoli e secoli. Il momumento forse piú famoso della Gran Bretagna ed il piú misterioso: santuario destinato al culto solare o addirittura osservatorio astronomico?

L'opera fu costruita tra il 2800 a. C. e il 1500 a. C. Il mistero, e dico il mistero, é come fecero quei "trogloditi" a trasportare lastroni di pietra pesanti fino a 40 tonnellate in luoghi distanti alcune centinaia di chilometri dalle cave (i monoliti provengono infatti dalle colline di Presely, nel Galles sud-occidentale).

Gli archeologi stimano in 600 uomini il numero di operai impiegati nel trasferimento di ciascun macigno. Numeri da capogiro se ci considera che le comunitá cui si deve l'erezione del complessi megalitici non dovevano contare piú di 10000 - 15000 individui.
Prati circistanti Stonehenge.
Notevole lo scenario naturale circostante dove i visitatori possono ammirare il complesso megalitico dalla soffice postazione di un bel prato inglese.

lunedì 2 aprile 2012

You cannot eat money.

you cannot eat money

When all the trees have been cut down, when all the animals have been hunted, when all the waters are polluted, when all the air is unsafe to breathe, only then will you discover you cannot eat money.
(Cree Prophecy)

FIGHT FOR THE NATURE

venerdì 30 marzo 2012

In esplorazione.

Ritratto in esplorazione (New Forest; UK)
Pubblico, e consegno quindi in pasto a Google, queste due foto in alta risoluzione che mi ritraggono pochi giorni or sono in esplorazione nella New Forest, la piú grande estensione di boschi, prati e brughiere della Gran Bretagna dopo le Highland scozzesi. Sono di ritorno anche da Stonehenge. Domani affronto la Norfolk Coast Path. Son partito in esplorazione, me ne sono andato "Ciao", il mio tributo al grande compianto Lucio Dalla. Il computer é solo un mero strumento di condivisione, la vita é l'esplorazione.

In esplorazione (New Forest, UK)

mercoledì 28 marzo 2012

Kuki Gallmann asks for help: seven elephant killed just in the first couple of months of 2012

Kuki Gallmann and her dauther Sveva protectors of nature.
Kuki Gallmann, famous author for his tales of Africa, is battling amongst flames and the most torrid ceaseless wind.That's not all. The property, OI ari Nyro in Kenya, to which she devoted his life, for whom life has lost the people dearest to her, is besieged by poachers. The poachers have targeted elephants in the reserve and they burn vegetation to drive out the elephants and then slaughter them with blows of Kalashnikovs. She is trying to protect the foundation created in the memory of her husband Paolo and son Emanuele, which Kuki buried in the same land protected when they are dead, both in the early eighties. The symbol of the foundation consists of two acacia trees. One smaller, one bigger. Months after the death of her husband, gave birth to a daughter, Sveva. With her now trying to save the reserve.
The tragedy is the resurgence of poaching with escalation beyond our control and seven elephant killed just in the first couple of months of 2012.
Kuki decided to launch his appeal beyond the borders of the country that lives. She says "We lost now almost half conservancy. Concentrating on saving lodges and forest. Fires were set at regularly intervals. Suspect is a group of three notorious poachers who had shot one of our rangers in the past too. We have managed to get before them tusks of seven out of the last 8 elephants they killed.She and her team are tired. They sleep outside, eat outside, take turns. The dry wind carries the fire of this period and the sky is red. "Pray for rain" asks Kuki, pray for rain. Alone can not do it. "We are tired, we're all too tired."

venerdì 23 marzo 2012

Quanti civili sono stati uccisi dalle bombe e dalla politica guerrafondaia degli Americani e Israeliani? Alzate la testa, basta capire chi controlla i cieli.



Il pilota americano di un elicottero da guerra Apache gioca alla guerra sulle montagne della provincia di Paktika, nel sud est dell'Afghanistan. Compie spericolate evoluzioni a bassa quota sulla testa dei suoi stessi commilitoni, prima di sfracellarsi rovinosamente come se la realtá fosse un videogame. Ultimamente ho scritto "Do you remember G. Bush? Esportare la Democrazia sganciando bombe dai caccia. Uccisi 8 pastorelli afghani tra i 9 ai 15 anni."
Le stesse manovre causarono la strage del Cermis sulla Alpi italiane per colpa di un aereo militare statunitense decollato dalla base aerea di Aviano. Nella strage morirono 19 cittadini europei, tra i quali tre italiani, sette tedeschi, cinque belgi, due polacchi, due austriaci e un olandese. I pubblici ministeri italiani richiesero inutilmente di processare i quattro marine autori della strage in Italia. Venne invocata la Convenzione di Londra del 19 giugno 1951 sullo statuto dei militari NATO e quindi la giurisdizione sul caso dovette riconoscersi alla giustizia militare statunitense. Inutile aggiungere quindi che nessuno pagó per la morte di questi innocenti. Le prescrizioni in vigore al tempo dell'incidente imponevano un'altezza di volo di almeno 609,6 m. Il cavo della funivia fu tranciato ad un'altezza di 110 m. No comment.
Visto che negli ultimi decenni le stragi di civili per mano dei soldati americani e israeliani non si contano piú e che la politica segregazionista e del petrodollaro ha affamato e ucciso un numero incalcolabile di civili, sarebbe interessante conoscerne il numero con una stima.  La sensazione che la gente conosca solo il numero dei morti dell'attacco dell'11 Settembre. Il resto é fumoso come la polvere sollevata dalle bombe. Alzate la testa, basta capire chi controlla i cieli.

mercoledì 21 marzo 2012

Un inno alla corsa, la vita.


Video girato nel tragitto da casa mia fino al fiume Cam. 

Gli anni passano. Ti stai riposando all'ombra. Ti giunge notizia che un tuo lontano amico corre fottutamente i 10km in 59 minuti. Tu sei fermo, lui corre come una antilope nel tuo paese in bancarotta. Ti desti all'improvviso. Corri all'armadio, indossi velocemente una maglietta e i pantaloncini da combattimento, fissi una camrecorder su una sella per fargli vedere che sei ancora vivo, esci dal cono d'ombra e corri come un leone fendendo l'aria. Corri e senti le ali ai piedi. Dagli gas. Musica su youtube. Un inno alla corsa, la vita. Caro amico mio, the years pass, but I'm still running, along the Cam.

Sharing