domenica 6 febbraio 2011

Hey you, surprised? More than surprised.


Il sabato sera mentre guido preferisco ascoltare la radio; la radio è imprevedibile rispetto alla tua scaletta di canzoni preferite che in qualche modo già ti piacciono; le canzoni poi, per quanto intramontabili, a furia di ascoltarle si rovinano; questo sabato sera quindi mi sono fatto sorprendere dalla canzone che ho riportata sopra, Childhood's End dei Marillon , un gruppo che ho scoperto esser nato nella bellissima Scozia visitata durante le vacanze di natale. La canzone mi ha stregato. La strofa che mi fa impazzire è questa: Hey you, surprised? More than surprised. La dedico a quegli amici che l'altro sabato mi hanno sopportato fino a tarda notte, quando pieno di hotels stravincevo a Monopoli festeggiandoli tutte le volte che tirando i dadi venivano a trovarmi nel mio bellissimo hotel a Parco della Vittoria; la dedico a chi era con me in macchina quando è arrivata questa bellissima canzone; la dedico a chi è in questo momento dall'altra parte del mondo e che aspetto a braccia aperte "Hey you, you've survived. Now you've arrived To be reborn in the shadow of the magpie"; la dedico a quell'amico che saluterò il prossimo sabato e che in questo momento è sotto profilassi perchè sta per partire per un safari in Kenya; per farla breve la dedico a quelle persone vere che mi vogliono veramente bene e che io porto sempre nel mio cuore; grinta, grinta e grinta.

31/12/2010 Alberto al Castello di Edinburgo

Childhood's End

And it was morning

And I found myself mourning,

For a childhood that I thought had disappeared

I looked out the window

And I saw a magpie in the rainbow, the rain had gone

I'm not alone, I turned to the mirror

I saw you, the child, that once loved


The child before they broke his heart

Our heart, the heart that I believed was lost


Hey you, surprised? More than surprised

To find the answers to the questions

Were always in your own eyes


Do you realise that you give it on back to her?

But that would only be retraced in all the problems that you ever knew

So untrue

For she's got to carry on with her life

And you've got to carry on with yours


So I see it's me, I can do anything

And I'm still the child

'Cos the only thing misplaced was direction

And I found direction

There is no childhood's end

You are my childhood friend, lead me on


Hey you, you've survived. Now you've arrived

To be reborn in the shadow of the magpie


Now you realise, that you've got to get out of here

You've found the leading light of destiny, burning in the ashes of your memory

You want to change the world

You'd resigned yourself to die a broken rebel

But that was looking backward

Now you've found the light


You, the child that once loved

The child before they broke his heart

Our heart, the heart that I believed was lost


So it's me I see, I can do anything.

I'm still the child

'Cos the only thing misplaced was direction

And I found direction

There is no childhood's end

I am your childhood friend, lead me on


La Fine dell’Infanzia

Ed era mattina

E mi ritrovai immerso nella tristezza

Per un infanzia che pensavo fosse sparita

Guardai fuori dalla finestra

E vidi una gazza nell’arcobaleno, la pioggia non c’era più

Non sono solo, mi girai verso lo specchio

Vidi te, il bambino, che una volta amava


Il bambino prima che gli rompessero il cuore

Il nostro cuore, il cuore che credevo fosse perduto


Ehi tu, sei sorpreso?

Più che sorpreso

Di trovare le risposte alle domande

Sono sempre state nei tuoi occhi


Ti rendi conto che gliela stai mandando indietro? (lost in translation)

Ma quello potrebbe essere rintracciato solamente in tutti i problemi che tu hai conosciuto

Così falso

Lei deve andare avanti con la sua vita

E tu con la tua


Ecco, vedo, sono io, posso fare qualunque cosa

E sono ancora il bambino

Perché l’unica cosa che è stata manomessa è la direzione

E ho trovato la direzione

Non c’è nessuna fine dell’infanzia

Tu sei il mio amico d’infanzia

Guidami


Ehi tu, sei sopravissuto.

Adesso sei arrivato

Per rinascere all’ombra della gazza


Adesso ti rendi conto che devi uscire da questo posto

Hai trovato la luce-guida del destino, brucia nelle ceneri della tua memoria

Vuoi cambiare il mondo

Vuoi rassegnarti a morire come un ribelle distrutto

Ma quello era solo un guardarsi indietro

Adesso hai trovato la luce


Tu, il bambino che una volta amava

Il bambino prima che gli rompessero il cuore

Il nostro cuore, il cuore che credevo fosse perduto


Ecco, vedo, sono io, posso fare qualunque cosa

E sono ancora il bambino

Perché l’unica cosa che è stata manomessa è la direzione

E ho trovato la direzione

Non c’è nessuna fine dell’infanzia

Tu sei il mio amico d’infanzia

Guidami

venerdì 4 febbraio 2011

Milioni di italiani che ...

Milioni di Italiani che.. non sanno più amare
Milioni di italiani che..se ne vanno. Che dall'Italia stiano emigrando verso paesi stranieri le persone di talento o con alta specializzazione professionale l'ho capito da tempo e sicuramente dal 9 marzo 2008 quando scrissi "ETH Zurigo: Politecnico di Zurigo dove il ricercatore è veramente il protagonista", dopo essere andato a trovare uno dei miei amici che stava svolgendo il proprio dottorato di ricerca. Anche il filmato che riporto qui sopra, lo devo ad una anima in fuga all'estero. In questo senso, entro sempre più in contatto con italiani all'estero che se ne sono andati senza guardarsi indietro. L'importo della borsa di studio per un dottorato di ricerca in Italia è nettamente inferiore rispetto ad altri paesi avanzati, pertanto i giovani ricercatori più brillanti trovano facilmente lavoro presso università e centri di ricerca stranieri, con livelli di retribuzione adeguati e soprattutto interessanti prospettive di ricerca e inserimento professionale. Per approfondire il fenomeno e affrontare l'entità della perdita che sopporta in tal senso il nostro paese, rimando ad un interessante articolo di Repubblica. Ma non voglio tediare questo articolo con la solita nenia che ricorda il danno irrimediabile che si provoca al progresso culturale, tecnologico ed economico di un paese quando ciò accade. Figlio mio lascia questo paese, ormai è un leitmotiv. Voglio invece riflettere sul fatto che molti giovani, ricercatori e non, stanno lasciando questo paese e che secondo la ricerca Eurispes 2011, il 50,9% della fascia 25-34 anni si trasferirebbe volentieri all'estero. Non credo che i giovani se ne vadano via soltanto per darsi maggiori chance ed opportunità, cavalcando una globalizzazione che ci vede oramai cittadini del mondo. Io credo che lo facciano anche perchè l'aria che si respira in Italia è diventata nauseante. Una sensazione palpabile. Hai la netta sensazione che in Italia un processo di involuzione culturale, di stagnazione ed ottundimento della coscienza, abbia riconsegnato il popolo italiano a quella mediocrità, che nella storia ha già visto fiorire prima la follia fascista e dopo alcuni decenni, classi politiche schifosamente corrotte. La colpa non è del capitano d'industria di turno senza scrupoli, Silvio Berlusconi; è la punta di un iceberg. Il problema è che costui è espressione di un popolo che non ne vuole sapere di unirsi intorno a quei valori fondanti una società virtuosa; gli italiani non coltivano più un  senso di condivisione ed appartenenza e non rincorrono neanche più principi di equità e solidarietà sociale o quell'amore per il bello che abbiamo conosciuto durante l'Umanesimo o il Rinascimento; ecco quindi tassi intollerabili di evasione fiscale in cui i più furbi fanno pagare le tasse ai più ingenui, 10 milioni di italiani che frequentano ed alimentano la prostituzione e quindi il malaffare che la circonda, decine e decine di italiani bigotti dediti patologicamente ai giochi d'azzardo ed alle lotterie milionarie, milioni di persone oramai spiritualmente ritardate che non leggono altro che le riviste scandalistiche di Alfonso Signorini, milioni di italiani che guardano incantati il sedere della Belen alimentando il culto della donna oggetto o che si mettono in fila ai casting dei programmi Mediaset per diventare "tronisti"o "famosi", milioni di italiani che si mettono al volante scambiando le strade per i circuiti della Formula 1 uccidendo il proprio prossimo, milioni di italiani che non vogliono affrontare i numeri dell'indebitamento pubblico, milioni di italiani che assumono sostante stupefacenti e che abusano dell'alcool, milioni di italiani che divorziano o tradiscono la propria compagna\o che però voterebbero contro il riconoscimento delle coppie di fatto, milioni di italiani ossessionati dai vestiti firmati e dalla moda effimera in una ricerca spasmodica dell'ottimismo consumistico e di falsi appagamenti, milioni di italiani incapaci di provare amore e desiderio, milioni di italiani che assumono farmaci e psicofarmaci come fossero caramelle in preda a stordimento, confusione, incubi, insonnia, irritabilità, ansia, aggressività, tensione, milioni di italiani incollati al televisore per rincorrere la cronaca più nera negli speciali morbosi di Bruno Vespa o Studio Aperto, milioni di persone che si emozionano davanti all'esibizione delle lacrime come presunto segno della verità dei sentimenti nei reality show, milioni di adolescenti in preda alla sfrenatezza sessuale e che mettono il proprio giovane corpo al centro di un vero e proprio culto sociale, milioni di italiani che vanno dai maghi e cartomanti a farsi predire il proprio futuromilioni di italiani che hanno adottato i modelli comportamentali mafiosi e sono dediti al compromesso, milioni di italiani che bestemmiano e usano il turpiloquio per sporcare le altrui conversazionimilioni di italiani che sfregiano di abusi edilizi il patrimonio paesaggistico, milioni di italiani prigionieri del tradizionalismo bigotto dei dogmi della Chiesa Cattolica, milioni di italiani dediti alla pornografia ed al sesso virtuale attraverso le videochat e le webcammilioni di italiani che costringerebbero Piergiorgio Welby ed Eluana Englaro all'eterna sofferenza, milioni di italiani che votano Lega e Berlusconi e che credono che Emilio Fede possa considerarsi un giornalista.

giovedì 3 febbraio 2011

Jules: You And Me


A way to think

It's like a fairy tale
in the name of love
One look one touch
Emotions start to burn
the skies above

(CHORUS)
You and me is more than life
I'll be your man, you'll be my wife
Just you and me
You and me is more than games
We like the lights,
we love the flames
Just you and me
All around the world keeps moving on
And all those lonely nights are gone
Just you and me
We'll be tight and strong together
Let's go on like this forever,
forever young
Just you and me

Our hearts of gold
Our bodies never have been cold
Within the nights

No fear no pain
All is pure and right again
Let's take the chance

martedì 1 febbraio 2011

Liberazione: Raìs al tramonto

Prima pagina di Liberazione 01/02/2011

Ultimi fuochi per Mubarak e Berlusconi, uniti dalla medesima vocazione dinastico-totalitaria. Il primo assediato dal suo popolo, sta per essere costretto alla resa. Il secondo cerca di salvarsi in extremis con un appello alla collaborazione rivolto alle opposizioni. Che al momento replicano: "Prima vattene". Ma la sola risposta credibile è il ritorno alle urne. Per cambiare sul serio.

lunedì 31 gennaio 2011

Amici e compagni di avventure, fino alla fine.


Sono scene molto forti, difficili da accettare e da mandare giù. Gli animali provano sentimenti molto forti. Ho già postato una storia di amicizia tra uomo ed animale che ha commosso il mondo ed anche la storia di Rochy, un pastore tedesco che ha percorso 600 km in cerca del proprio padrone. Nel filmato sopra, un cane rischia la propria vita per cercare di mettere in salvo la propria compagna o un compagno di avventure, probabilmente già morto dopo essere stato investito. Nel filmato sotto invece, un gatto non si da pace della morte improvvisa della propria compagna\o, anch'esso investito e cerca di svegliare quel corpo inanimato. Straziante. 

 

Tra le esperienze personali più belle, ho già raccontato di come mi son dato da fare assieme ai miei amici per sfamare una cucciolata di Border Collie sul Monte Baldo. Andare al supermercato e comprare sacchi e sacchi di croccantini e portarli a quelle creature che se le pappavano con gusto è stata una delle esperienze più belle della mia vita. Tutte le volte contavo quella marea di cuccioli per paura che qualcuno non ce l'avesse fatta. Ho spazzolato orgogliosamente il pelo di quella cagna, che stressata dalla innumerevole cucciolata, sembrava non crederci. C'è un altro episodio che non dimenticherò mai; ero in Turchia, la stavo attraversando in macchina quando in una strada desolata lontanissima da luoghi abitati, ho incontrato una cagna molto magra e un cucciolo che camminavano a fianco della strada. Chiunque conosca la pietà si sarebbe fermato. La cagna era determinata, il volto carico di apprensione e lo sguardo fisso sull'orizzonte. Non avevamo che crackers, in macchina e li abbiamo buttati tutti in terra sperando che si sfamassero. Ma la diffidenza verso l'uomo malvagio che probabilmente in passato aveva indurito il carattere della cagna, non le ha permesso di fidarsi. Il cucciolo invece si avvicinava più coraggiosamente. La cagna ci guardava con uno sguardo assente e la sua unica volontà era quella di riprendere quel triste cammino lungo la strada. Per decine e decine di km non ci sarebbero stati luoghi abitati. Il senso di responsabilità di quella mamma, le imponeva di continuare e continuare, quel viaggio disperato della speranza. Ho ripreso il viaggio, portandoli con me nel mio cuore.

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