Per lungo tempo ho condiviso le battaglie del movimento cinque stelle per andare oltre il Berlusconismo ed il Renzismo, fino a provare una genuina simpatia per un movimento che era arrivato perfino a sembrare uno strenuo paladino della nostra Costituzione, che si intende antifascista per chi l'ha letta e compresa interamente.
Ora veniamo al Goodbye. Non sarà sfuggito ad un occhio attento ed onesto il fatto che negli ultimi decenni si siano multiplicate
le fila di un esercito del male, composto da razzisti e neofascisti, se non nazisti, che,
come l'esercito di Mordor, nei sotterranei dei social e delle nostre periferie propagano l'odio ed il disprezzo per zingari, nord-africani, migranti, omosessuali, meridionali e chi è più diverso più ne metta. Ancora una volta il fenomeno si rafforza di fronte alla mediocrità di uno Stato indebitato guidato da chiamiamoli fantocci. Altre volte a propagandare il morbo mandano
ragazzi dalla faccia pulita più rassicuranti di quella barbuta del pregiudicato Simone Di Stefano (quello per intenderci che paragona i fascisti ai partigiani per creare un gran calderone e polverone e poter poi sostenere che in fondo erano tutti uguali, tanto la Storia chi la studia più).
Le
svastiche arrivano perfino nei rifugi dei partigiani in alta montagna, che ne vogliano
i grillini scatenati come formiche operaie fondamentaliste nel cercare di minimizzare, dopo che
il movimento 5 Stelle ha votato contro la legge che punisce l'apologia di fascismo, definendolo un provvedimento 'liberticida'. Per la prima volta, son stato costretto a ritwittare Matteo Renzi che quasi non ci poteva credere per l'assist gratuito e la possibilità di segnare un goal dopo una vita politica di banalità che penzolavano come da un banano.
Minimizzare, il nuovo dogma dei grillini, ricercando specchiere e specchi antichi dove potersi arrampicare pur di nascondere il rigurgito fascista che non deve in questo momento ancora manifestarsi per la sua pericolosità sociale. Il ritorno senza dare troppo nell'occhio.
Ecco cosa non posso perdonare al Movimento Cinque Stelle. Il fatto oggettivo di essersi sottratto al dovere morale e civile di arginare questa deriva antidemocratica quando andava fatto, per poi adoperarsi in una subdola propaganda atta a minimizzare e giustificare il proprio agire contro il buon senso. Altro che 5 Stelle del firmamento democratico questa è la STELLA COMETA del neofascismo. Goodbye.
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Io ritorno..senza dare troppo nell'occhio. |