venerdì 23 maggio 2014

Marta Canino, la guardiana sirenetta che protegge Venezia dai fascismi.

Marta Canino, sirenetta a Venezia.
La Sirenetta di Copenhagen protegge con il suo sguardo le bellezze della città dalla furia del mare del Nord. Anche Venezia ha finalmente trovato la sua guardiana sirenetta in una giovane ragazza dalle mille battaglie.  Marta Canino, classe 1985, eroina capace di buttarsi in laguna pur di bloccare il fascismo delle Grandi Navi, è ancora viva e non è soltanto una statua. Determinata e carismatica, dal passo svelto come tutti i giovani veneziani, questa ragazza rappresenta il futuro politico di una città e di una laguna uniche al mondo. 
Venezia più che dalla furia del mite Adriatico va infatti protetta dai vari fascismi che ciclicamente tentano di intaccarne quell'aria pura salmastra, tutta speciale che respiri a Venezia. Un profumo di autentica libertà. Altro che acqua alta, sono i vari tipi di fascismo che uccidono l'anima delle persone nate libere. A proposito di aria che respiriamo, c'è il fascismo delle Grandi Navi, ognuna delle quali inquina come 14mila auto, che si impongono a Venezia. Mostri che sventrano quell'equilibrio delicato e precario chiamato laguna. Ecco quindi Marta impegnata nel comitato No Grandi Navi. C'è poi un altro tipo di fascismo, più subdolo, quello dell'accademico Renato Brunetta che zampetta per Venezia con la scorta che lo protegge dalle sue cazzate, una per tutte la sua proposta di sventrare la laguna con la sublagunare. Eccoti Marta che alla trasmissione Servizio Pubblico con ospite proprio Brunetta innalza gli spiriti parlando senza peli sulla lingua di riciclaggio di manager sporchi all'interno delle università, con riferimento all'ateneo veneziano. Eh si, c'è anche il fascismo del REttore della Cafoscari, Carlo Carraro, che durante il suo mandato ha pensato di invitare e premiare personaggi inquisiti e loschi, per poi tentare, con un colpo di coda finale, di svendere ad una finanziaria il patrimonio immobiliare dell'ateneo composto da splendidi palazzi storici. Puntuale per opporsi Marta occupa le sedi universitarie. La ragazza ha carattere. Chi la ferma.
Marta Canino, ragazza dalle mille battaglie, ora in prima linea nella trasmissione Announo (La7).
Di fascismi patologici ce ne sono tanti, se facessi la lista completa annoierei prima di tutto me stesso. Vi basti pensare, come esempio per il tutto, alla ideologia leghista che ha sempre cercato, senza mai riuscirci politicamente, di impossessarsi di Venezia, nominandola capitale del proprio fascismo.
Abbiamo tutti bisogno di Marta. Marta è quella fatina che dona lustro e vita a pinocchio e che gli fa levitare lo spirito. Il suo carisma è un ascensone culturale, ti spinge a guardare in alto ai grandi ideali. Marta sarà un giorno sindaco di Venezia perché prima o poi sarà donna, come prima o poi ci sarà un papa nero che che 'scolta 'e 'me canson in venessian perché el xé nero africa.  
Si dice che l'apertura mentale dell'uomo sia direttamente legata alla sua cultura: quanto più questa è vasta, tanto più sarà in grado di apprezzere le diversità. Quel dono di saper apprezzare le diversità, quel raro dono che aveva Vittorio Arrigoni per capirci, ha spinto Marta ad unirsi alla carovana “Uniti per la Libertà” per raggiungere con due camion carichi di cibo, medicinali e strumentazioni chirurgiche il campo profughi di Ras Jadire sul confine libico.

La studentessa Marta Canino, nelle immagini del TGR, mentre
viene trascinata via dalla polizia durante inaugurazione anno
accademico a Ca' Foscari. Protestava per presenza in ateneo
di Paolo Scaroni.
Io sono un blogger, scrivo soprattutto per le persone che verranno. La mia indole mi spinge a ricercare quello che ancora non abbiamo esplorato o capito, o che anzi ci impegniamo a perseguitare (le battaglie che Marta conduce costano care, solo il tuffo in laguna per fermare le Grandi Navi costa 2000 euro di multa. Vi lascio immaginare tutto il resto, diffide, denunce, etc). Gli Italiani di oggi stanno ancora leccandosi le ferite dopo aver votato per vent'anni personaggi tra il Berlusconi e l'Umberto Bossi. Che chi piange lacrime di coccodrillo e non riesce a capacitarsi di come abbia potuto votare Giovanardi, Capezzone o Bondi. Non gli pare verosimile.
Ho scelto di 'pontificare' questa giovane ragazza per essersi distinta per dignità in un' epoca involutiva superficiale durante la quale Mediaset si prostituiva in onda con veline, letterine e prostitutine di Arcore. Le battaglie di Marta sono anche per quei giovani lobotomizzati e consumati dalla televisione che hanno prima di tutto perso se stessi oltre che il proprio futuro. Troppe volte ci accorgiamo di quanto accade troppo tardi. Rimpiangiamo e leggiamo i loro libri, Gesù e Socrate, ma all'epoca facevamo a gara per tradirli o condannarli a morte. Io ho deciso di supportare Marta perché la vita è adesso. Mi sono laureato nel 2006 con una tesi sulla laguna di Venezia cercando di condividere quella bellezza obliterata giornalmente da un turismo selvaggio distruggi e fuggi o da capitani di ventura che devono venire a inquinare proprio in un ecosistema unico al mondo come quello della laguna. Condivido inoltre con Marta le pene di Ca' Foscari che mi vedono escluso e bannato dalla vita cafoscarina dopo essere stato tra i primi ad essersi opposto pubblicamente al REttore con commenti sul suo blog. Infine, era il 2008 quando postai il video 'I send an S.O.S to the world: the venetian lagoon is dying', mostrando le condizioni innaturali della laguna e lo schiaffo delle Grandi Navi che si aggiravano per un cimitero privo di flora e fauna. Da allora poco o niente è veramente cambiato. È arrivato il momento di chiederci chi sta veramente difendendo il nostro futuro e la nostra bellezza. Io ho una risposta proposta, Marta Canino la guardiana sirenetta che ci protegge dai fascismi.

Insieme, tutto è possibile.

giovedì 22 maggio 2014

E tu che turista sei? Tre tipologie: 5S o 4M o 3L

Suddivisione dei turisti di moda negli anni Settanta: La prima categoria dalla facile trasgressione (5S), la seconda imprigionata in una visione familiare della vacanza (4M) e infine quella impegnata culturalmente (3L).

Turista 5S
SUN, SAND, SEA, SEX, SPIRITS

Turista 4M
MESTIERE, MACCHINA, MOGLIE\MARITO, MARE

Turista 3L
LAND, LANDSCAPE, LEARNING

martedì 20 maggio 2014

In futuro le case si stamperanno da una stampante 3D.


Pazzo, pazzo mondo che sta cambiando più velocemente della nostra capacità di rimanere aggiornati. Avevo scritto di macchine fresatrici mostruose come vermi che aprono la via ad un esercito di operai ed in futuro a milioni di viaggiatori sotto le Alpi. Ma non ero pronto a questa.  Una società in Cina, WinSun, ha utilizzato delle stampanti 3D giganti per fare 10 case unifamiliari a un piano in un giorno. Beppe Grillo ne ha fatto un tormentone della sua campagna elettorale per farci sentire tutti un po' trogloditii. Le megastampanti hanno una grande testina che spruzza, strato dopo strato, cemento e materiali di recupero. Immaginate una betoniera con tubo spruzza cemento comandata da un computer infallibile. I materiali economici utilizzati durante il processo di stampa e la mancanza di lavoro manuale comportano un costo irrisorio per ogni casa stampata per meno di $ 5.000. Fonte: http://www.ilpost.it/2014/05/20/stampanti-3d-beppe-grillo/


domenica 18 maggio 2014

Una generazione di idioti. Disintossicarsi dai social network.


Questo video potrebbe rappresentare una intera generazione di idioti. Migliaia di amici virtuali, cosa sono quelli reali. Nel 2011, scrissi un post sulla patologia dei rapporti virtuali. Nel 2012 ho provato a smettere con questo Blog, dopo cinque anni mi facevano male le dita. Ho ripreso a scrivere dopo alcuni mesi ma meno assiduamente. Non riesco a rinunciare alla condivisione, ma forse anche all'autocelebrazione. Son tornato a dare da mangiare a questo blog.  Nel 2013 ho detto addio alla morbosità di facebook, chiudendo l'account definitivamente e emancipandomi dalla multinazionale americana che mi guardava la vita dalla finestra. Questo video aiuta. Ci aiuta a capire. Torniamo ad essere critici anche verso noi stessi. Guardiamo in alto.

sabato 17 maggio 2014

L'Italia è molto più grande delle nostre paure, è molto più bella delle nostre preoccupazioni.

Toscana. Questa è l'immagine utilizzata al lancio di un nuovo portale internazionale del turismo. (Villas.com , gruppo booking.com, PRICELINE)
Di certo non mi sento un Renziano. Ho spiegato le ragioni per le quali non me la sento di marciare con Matteo. Di questi tempi mi considero più un Marziano, non riuscendo a trovare una collocazione politica. Devo riconoscere altrettanto che Matteo Renzi affascina. Devo dire che mi ha particolarmente colpito ed affondato, con la seguente dichiarazione: “L'Italia è molto più grande delle nostre paure, è molto più bella delle nostre preoccupazioni.” Mi si è elevato lo spirito sentendo queste bellissime parole. Sono uscito anch'io da questo blog che gufa e mette in guardia sul fatto che il terreno sotto i nostri piedi si sta sgretolando (tu lo vedi il buco dell'ipocrisia?).  Matteo sta chiamando sul suo ponte di comando tutta la ciurma, appellandosi al contributo di tutti. Quando non c'è vento, dovremmo tutti remare, su questo non ci piove. Sono in grande confusione, non lo nego. Ed allora, non mi resta che lodare quella parte della magica Italia, quel leggendario vascello di prima classe che andrà sempre a gonfie vele. Sentite che cannonate, le ho prese da un articolo dell'ANSA. Il turismo ecologico ha registrato in Italia il record storico per giro d'affari a quota 12 miliardi di euro. Dati relativi al 2013, signori. Negli anni della crisi le presenze turistiche si sono moltiplicate nei parchi, nelle oasi e nelle aree verdi. Chi ha saputo proteggere il proprio paesaggio rurale come la Toscana, meta preferita, ne uscirà ancora più forte. Cresce la voglia di attività sportive all'aria aperta quali mountain bike, birdwatching, equitazione, trekking, climbing (+47%). Nel nostro Belpaese salgono verso il sublime l'enogastronomia (15%) e la riscoperta delle tradizioni (10%). Dio mangia italiano, perdonatemi l'espressione. Lassù ordinano italiano. L'Italia detiene la leadership europea nella produzione biologica e nell'offerta di prodotti tipici con 262 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario. Una succulenta torta quella dell'eco turismo su cui mettono le mani ogni anno sempre più turisti stranieri. I nostri agriturismi vengono publicizzati nel mondo come paradisi di emozioni culinarie, vere e proprie università dove puoi intraprendere un corso di cucina, visitare orti e conoscere i prodotti enogastronomici, oltre alle fattorie didattiche per i più piccoli e le osservazioni naturalistiche.
Su questo Matteo, ha ragione. L'Italia è molto più grande delle nostre paure, è molto più bella delle nostre preoccupazioni. Riprendiamoci l'Italia, torniamo a farla splendere. Che possa diventare un'oasi di verde e di pace, un polmone verde per tutto il pianeta, dove la natura regna sovrana. Non lasciamoci contagiare dai violini che accompagnano il Titanic, dai corvi disfattisti che hanno crocifisso l'Italia a priori. Diamogli una giovane speranza. Non facciamola morire. Lottiamo. Amen. 

Un agriturismo nelle colline di Castelfalfi, Toscana.

venerdì 16 maggio 2014

Quale è il titolo della canzone della sigla iniziale di Announo su La7?


Asaf Avidan - One day / Reckoning Song (Wankelmut Remix) è la bellissima canzone della sigla iniziale di Announo su La7.

One day baby, we'll be old
Oh baby, we'll be old
And think of all the stories
That we could have told

giovedì 15 maggio 2014

Beppe Grillo da Bruno Vespa. La fine della coerenza è comica.


C'è una cosa che nessuno sopporta più, sono i parolai. Professionisti della parola, dell'arte della retorica, che predicano bene e razzolano male. I Savonarola e i Martin Lutero che ti twittano il cambiamento. Beppe Grillo sembrava avere una parvenza di coerenza. Gridava, sbraitava, si dava da fare, anche se non posso perdonargli una scoreggia, quella di aver aperto il movimento a quegli ignoranti di Casapound. Lo stavo a guardare incuriosito. Poi venne il giorno anche per lui, il giorno del giudizio. Beppe Grillo ha annunciato di andare da Bruno Vespa. Proprio da quel camerlengo che ha manipolato la comunicazione italiana, come un prete che distorce la sua messa blasfema. Quel salotto ipocrita, mai una difficoltà vera. Il declino di Beppe Grillo è iniziato. La fine della coerenza è comica.

venerdì 9 maggio 2014

Carlo Carraro, una mitragliatrice di eventi a Ca' Foscari tra cui il funerale di un amico. La quiete dopo la tempesta è donna, è Anna Cardinaletti.

Carlo Carraro, rettore uscente della Ca' Foscari, non ha mai venduto i suoi gioielli Morellato di famiglia da una bancarella come Brunetta vendeva 'gondoete' di plastica ai turisti in Lista di Spagna a Venezia. Si intenda, anche i gioielli Morellato patacche luccicanti sono. L'evoluto e raffinato Carlo preferisce svendere il patrimonio di tutti, quello pubblico, in una operazione immobiliare di tre palazzi storici per una cassapanca. Entrambi grondano come banani di titoli accademici roboanti in discipline economiche, dei veri e propri Dei in cattedra (vedi Il Rettore e il Patriarca), vantando mancati o presunti o vicinissimi premi Nobel. Brunetta ed il suo premio Nobel. Carlo Carraro ed il suo premio Nobel. Pochi giorni or sono, perfino Obama ha dovuto constatare tristemente che il premio lo danno proprio a tutti, tranne ovviamente che a Vittorio Arrigoni che in prima linea nella terra maledetta ci stava veramente a lottare per la pace. Ma va bene, Carlo Carraro premio Nobel per la pace. No, aspetta, ferma un attimo. Per la paceeee? Ma dove? La pace per tutto il mondo salvo che per l'Università Ca' Foscari ovviamente. Eh si, Ca' Foscari non trova pace. Se puoi incontrare quel malefico Hobbit di Brunetta che si aggira per la contea Veneziana circondato dalla sua scorta che lo protegge dalle sue cazzate, altrettanto quel Gigante, Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana, a nome Carlo Carraro lo puoi incontrare avvolto nel suo mantello baronale mentre al cellulare chiama la polizia a Ca' Foscari. Non si è mai vista cotanta Polizia in un Ateneo italiano se non durante il mandato di questo luminare. L'articolo Ca' Foscari militarizzata comparso sul blog di Beppe Grillo non rende l'idea di quei magnifici cambiamenti climatici che ha dovuto subire Ca' Foscari. Tempeste, uragani, saette, glaciazioni. In una miriade di eventi, Ca' Foscari è diventata la lavatrice della reputazione per chi doveva rifarsi un nome durante quel periodo che prende oramai nei libri di Storia tutto il capitolo sul Berlusconismo. Sull'argomento dissi pubblicamente la mia, oltre che fervamente sul blog del Rettore, anche attraverso l'articolo Ca’ Foscari e le dune mobili del soft power sul quotidiano Europa. All'epoca provavo io un dolore fisico all'idea che Carraro contemporaneamente fosse Rettore per la parte pubblica ma anche membro del CdA di quel mostro privato delle Assicurazioni Generali (compenso annuale 224mila euro) con a capo il pregiudicato Geronzi, in barba a qualsiasi elementare considerazione sul cumulo di incarichi o sul conflitto di interesse. Recentemente in un articolo del corriere del Veneto l'ateneo veneziano appare dilaniato dalle polemiche:  << Docenti contro, dipartimenti spaccati, scambi infuocati di mail, assemblee, contestazioni, l’occupazione del rettorato da parte degli studenti, querele e controquerele fino alla lettera inviata al ministro dell’Università e della ricerca Maria Chiara Carrozza, firmata da 150 docenti, uno su quattro, con una richiesta di intervento diretto per ristabilire la democrazia in ateneo. >>
Eccolo Carlo, in un dialogo non poi così tanto immaginario: « Chiamami Scaroni a inaugurare l'anno accademico. Ma sarebbe indagato per la centrale Enel di Porto Tolle! Non importa, stai zitto, cosa fai, vuoi forse dirigere te l'Ateneo? Piuttosto, mettimi all'ordine del giorno del Senato Accademico la candidatura per Honorary Fellows del mago Silvan, distintosi per alti meriti nel campo dell’illusionismo e della prestidigitazione. Carlo, non tutti a Ca' Foscari son cresciuti guardando Bim bum bam ed il mago Silvan, non capirebbero. Ancora te che parli, gettando fango sulla mia Ca' Foscari. Invece di perdere tempo, fammi una lista di banchieri in Profumo di indagini che voglio invitarli da noi. Nella lista mettimi sicuramente Soros, l'uomo che distrusse la Banca d'InghilterraCarlo, non ostinarti come un bambino con i compagni di merende della finanza. Margherita Hack sembrerebbe una candidata ideale per parlare ai nostri studenti. Adesso basta, per decreto rettorale stabilisco che le donne vengano agli eventi Spritz che organizzo vestite come su Colpo Grosso ». 
C'è ben poco da scherzare, Carlo Carraro ha provocato smarrimento nell'ateneo veneziano. Ti svegli alla mattina e scopri che il Rettore avrebbe aggredito uno studente, prendendolo più o meno benevolmente per il collo. Approfondisci e vieni a sapere che il Rettore starebbe regalando ad un fondo di investimento i gioielli di famiglia, i palazzi storici di Ca' Foscari. Il quadro sul personaggio va lentamente delineandosi anche sulla sua voce Wikipedia, dove la sezione 'controversie' pare sfidare la schizofrenia di Nerone e Caligula. Dopo la candidatura per Honorary Fellows del mago Silvan, qualcuno pare suggerire a Carraro sul suo blog di nominare infatti con un colpo di coda finale, senatore un cavallo.
Infine, come in tutte le tragedie teatrali greche, eccoci al vero dramma. In questo vortice di stress e in questa deriva autoritaria dove brillano quantitativamente centinaia di eventi con banchieri, lestofanti, furbetti, indagati, fascisti, eminenze grigie, i cafoscarini paiono aver smarrito la propria coesione, ecco la notizia che mai ti aspetti. Guido Cazzavillan, amico e instancabile sostenitore di Carlo, candidato alla carica di Rettore, muore. Viene trovato privo di vita nella sua casa a San Marco il giorno prima di presentare il proprio programma. Nell'articolo di giornale si ricorda di come Guido, potesse stare parecchie giornate di seguito senza mangiare e dormire. Stava tirando la volata finale come un vero cavallo da corsa. Invece di sottolineare come sia assurdo morire consumati a soli 51 anni per diventare RE costi quel che costi, nonostante una salute già precaria minata dall'appartenza dei suoi polmoni alle multinazionali del tabacco, Carlo Carraro non ha resistito ed ha strumentalizzato perfino la morte del suo collega ed amico, trasformandola in un evento come per la morte ed il funerale di Diana. Sentite cosa scrive Carraro:  « Perché Guido era soprattutto un amico con cui abbiamo lavorato per cinque anni al progetto di una nuova Ca' Foscari, migliore della precedente, e per questo progetto Guido ha speso ogni sua energia. A Ca' Foscari dedicava tutte le ore del giorno e molte della notte. L'ultimo suo messaggio era delle quattro del mattino di venerdì scorso e si chiudeva con "buon risveglio". Sarebbe bello potessi dirgli la stessa cosa oggi...Aveva un senso dell'istituzione come pochi. Un attaccamento all'istituzione come pochi. Mi ripeteva spesso come la cosa che più lo addolorava, ed era un dolore fisico, fosse l'incapacità di molti colleghi, critici sull'operazione nuovo campus linguistico, di capire come una cosa fossero le critiche legittime, un'altra il fango gettato inutilmente contro Ca' Foscari, come ad esempio nel caso della strampalata, così la definiva, lettera al ministro. E mi scriveva per il dispiacere che provava di fronte a questo ed altri assurdi episodi, per farmi sentire la sua solidarietà e propormi le sue analisi. Sempre molto attente e razionali ».
Invece di seguire Carlo Carraro in questo ragionamento folle che allude a presunti untori di stress e fango che avrebbero indirettamente ucciso Guido, soffermiamoci a pensare a tutto ciò  che probabilmente lo terrebbe ancora in vita oggi. Sicuramente se l'area economica di Ca' Foscari fosse stata meno vorace ed ingorda e si fosse conseguentemente presentata a questa campagna elettorale per la nomima del nuovo retttore con un atteggiamento un po' più rilassato e sereno. Distacco, sobrietà, trasparenza, etica, spensieratezza allungano la vita e sono antitetici a quell' atteggiamento morboso da cardinali Mazzarini impegnati a tramare di notte. Pare invece dal numero di candidati presentati alle vicine elezioni, quattro, che quella carica vada ricercata da Economia costi quel che costi. Nessun riguardo per il principio democratico dell'alternanza che vorrebbe il prossimo Rettore espressione di altre aree scientifiche. Quella condizione convulsiva per cui non puoi perdere, avrà affranto e consumato non poco Guido. Carlo Carraro, una mitragliatrice di eventi a Ca' Foscari tra cui il funerale di un amico. 

Anna Cardinaletti.
Per queste ragioni, prima ancora che si conosca chi sarà il vincitore, la naturale logica delle cose suggerisce il nome del prossimo Rettore di Ca' Foscari. Una donna, la Prof.ssa Anna Cardinaletti. Tratti speciali, essere donna con gli attributi. Sulla questione della svendita del patrimonio immobiliare cafoscarino ci ha messo la faccia e ha deciso di resistere alla propaganda rettorale. Il prossimo rettore di Ca' Foscari, dopo l'esperienza Carlo, sarà pertanto donna e si chiamerà Anna Cardinaletti. 

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