sabato 9 febbraio 2008

Centinaia di correntisti di Banca Intesa letteralmente venduti a Veneto Banca S.p.A

No, non è possibile. Se sono un correntista della Banca Intesa questa non potrà mai vendermi ad un'altra Banca! Non può essere che ne venga informato soltanto 10 giorni prima del fatto così giuridicamente rilevante. Invece in Italia, anche questo può succedere. In sostanza l'operazione, che si configura come "cessione di ramo d'azienda", avrà efficacia dal prossimo 18 febbraio, data nella quale Veneto Banca S.p.A. subentrerà nei rapporti bancari e finanziari in essere con Intesa Sanpaolo S.p.A. Secondo quanto previsto dall'art 58 del Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, entro 3 mesi può essere esercitato il diritto di recesso. Guarda questo documento, intitolato "Il trasferimento dei suoi rapporti a Veneto Banca S.p.A.".

Gentile Cliente,
a seguito della fusione a suo tempo avvenuta fra Intesa e Sanpaolo, e dei suoi conseguenti riflessi normativi, è prevista la cessione di alcune nostre Filiali in Italia.
In particolare, la Filiale nella quale Lei intrattiene i rapporti, dal 18 Febbraio p.v. entrerà a far parte di Veneto Banca S.p.A., primaria controparte bancaria con 133 sportelli sul territorio.
Continuazione dei rapporti: Il passaggio a Veneto Banca S.p.A. non comporterà naturalmente alcuna interruzione nei rapporti (che gentili...) e nell'erogazione dei servizi, anche se potranno essere necessarie parziali modifiche operative (le fregature?) illustrate nel documento allegato. A partire dal 18 febbraio, l'operatività riferita ai prodotti e servizi di Intesa SanPaolo S.p.A in suo possesso proseguirà in Veneto Banca S. p. A. senza variazioni, fatta eccezione per alcune particolarità operative.
SONO STATO INFORMATO UFFICIALMENTE DEL TRASFERIMENTO DEI MIEI PRODOTTI A VENETO BANCA 10 GIORNI PRIMA DELL'EFFETTIVO PASSAGGIO. Le coordinate bancarie cambieranno con i disagi che ne conseguono, e dal 17 Febbraio 2008 i servizi on Line della Banca Intesa, non saranno più operativi (in verità una nota avvisa che per motivi tecnici, alcune funzionalità on line non saranno disponibili perfino nelle giornate precedenti tale data). Ora io sono giovane, posso anche con la stessa velocità con la quale mi viene imposto il passaggio, chiudere tutto, cosa che farò quanto prima. Ma una persona anziana?

venerdì 8 febbraio 2008

World Press Photo 2007: la più bella foto dell'anno (2007)

The international jury of the 51st annual World Press Photo Contest selected a color image of the UK photographer Tim Hetherington as World Press Photo of the Year 2007. The picture was taken 16 September 2007 and shows a US soldier resting at "Restrepo" bunker, named after a soldier from his platoon who was recently killed by insurgents.
La fotografia di un soldato statunitense in un bunker afghano è il miglior scatto dell'anno. L'immagine, colta dal britannico Tim Hetherington per la rivista Vanity Fair, ha vinto la 51esima edizione del World Press Photo, uno dei più prestigiosi premi foto-giornalisti del mondo. Mostra lo «sfinimento di un uomo, e lo sfinimento di una nazione», ha spiegato la giuria nel fornire le motivazioni della sua scelta (Tim Hetherington, UK for Vanity Fair).
Harpooned and bloody, a mother whale and her baby are dragged on to a factory ship.
Barbaric? No, research, says Japan.
La megattera uccisa assieme al suo piccolo di meno di dodici mesi vengono issati a bordo di una baleniera giapponese: è una delle prove raccolte dalla nave del governo australiano sul massacro in atto nell'Oceano Antartide. L'agonia delle balene può durare per decine di minuti oppure ore. (La Repubblica, Venerdì 8 Febbraio 2008)
Australia's government on Thursday released graphic pictures of Japanese hunters harpooning whales and dragging their bleeding carcasses onto a ship near Antarctica, calling it evidence of the ''indiscriminate'' slaughter of the animals. Japan denied one of the photos showed a mother and its calf being killed, and accused Australian officials and media of spreading propaganda.

I don't Know why.
Per approndire clicca qui

giovedì 7 febbraio 2008

I send an S.O.S to the world: the venetian lagoon is dying day by day

07/02/2008. This is a message in a bottle. I really send an S.O.S to the world.
Really, the venetian lagoon is dying, due to the fact that venetian politicians are buring the truth under contamined sand. Just watch at this video, and try to answer my question "What is the colour of the venetian lagoon? Brown or blue?"
A bathroom in a church. This is God in Venice?
Mazzorbo (VE), an island in the venetian lagoon.
There is no time, there are no words. Plaese tell the truth. Death and disability of many workers from various forms of cancer in Porto Marghera near Venice. This is the truth. Pretend truth.
Look at this photo gallery. You need an investigation on the trace element distribution in sediments, marine water and mussels in the Venetian Lagoon to know the truth? Just only a photo. The levels of heavy metals in water and sediments are sufficiently high to cause adverse biological effects.
This is water of the venetian lagoon. Why?
People of Venice swam in Venetian Lagoon till about 1950. Why I cant't? Tell me why.
The so called "Barena" near Passo - Campalto (VE). Contaminated Site. Behind, the skyline of Venice. Is it normal to see that in venetian lagoon in 2008 year? Is it the progress of civilization? This is also the venetian lagoon , thanks to the venetians politicians.
St. Mark's Square, isn't all Venice. The real Venice is a lagoonside town. Lagoon is dying. Remember.
This is what you are losing; what is dying.
Why is dying? Look at the next Video. You are going to understand why venetian politicians are killing the nature. What can you see entering into the lagoon? Little fishing boat? Nooooo.....Cruises trough the venetian lagoon!!
Madness in the Venetian Lagoon
Oil tankers, freighters and powerful speedboats that can carry hundreds of tourists create waves that destroy the sandbars and mud-flats, and cancel out the natural movements that once slowed down the advancement of the tides. All these disruptions increase the erosion that is ruining the depths of the lagoon and eating away at the foundations of buildings.

The so called "barene" are literally been consumed by waves due to the passage of speed boat.
Please. Help me, to send this S.O.S to the world. Thank you. Sciretti Alberto.

martedì 5 febbraio 2008

Christopher Mccandless: "la felicità è tale solo se condivisa"

Autoscatto di Christopher Mccandless
Una frase sottolineata da Chris nel libro "La felicità familiare" di Lev Tolstoj: “Volevo il movimento, non un esistenza quieta, volevo l’emozione, il pericolo, la possibilità di sacrificare qualcosa al mio amore. Avvertivo dentro di me una sovrabbondanza di energia, che non trovava sfogo, in una vita tranquilla
Particolare della foto di Christopher Mccandless
Christopher Mccandless, era un giovane di 24 anni, quando morì di stenti nelle sperdute terre dell'Alaska. Ha lasciato come testamento questa istantanea, una fotografia ottenuta con l'autoscatto, con la quale bisogna confrontarsi; le gambe accavallate ed una postura rilassata, una camicia di lana spessa o flanella a quadri, gli stivali, la barba incolta ed i capelli disordinati del viaggiatore, l'espressione serena, un sorriso eterno di chi guarda alla macchina fotografica con l'intenzione di lasciare un ricordo sereno; quante volte si indossiamo vestiti scargianti per attirare l'attenzione, colori spesso ottenuti attraverso processi chimici di lavorazione industriale? Eppure i colori tenui della terra che indossava Mccandless, attirano per la loro semplicità e si confondono perfettamente con il contesto ambientale in cui si trovava, compreso quel bus 142, che per tanti giorni lo ha riparato dal freddo e dalle tormente di neve. Christopher Mccandless, cercava a tal punto di confondersi con Madre Natura, di mimetizzarsi, di essere un tutt'uno, che ha pagato con la vita, diventando cenere e ritornando polvere.
Davanti a questa fotografia, ogni coscienza si confronta volente o meno con i temi ancestrali della libertà dell'essere umano e della sua autenticità; quante persone in carriera, dal dirigente all'operaio sono tanto infelici tanto più sono permeati dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo; certo quest'ultimi sembrano assicurare una pace dello spirito, una agiatezza, che sono però il principio della fine. La vita scorre. Christopher, complice la giovane età e sicuramente una sensibilità rara, non ha accettato il compromesso, che una società come la nostra ormai pretende ed impone, non ha permesso al compromesso di annientarlo, ma ha portato fino agli estremi il pensiero spartano per il quale, i soldi, le comodità, le agiatezze, indeboliscono e rendono impuro l'uomo.
Christopher nella fotografia, non ha l'aria di uno che ha posizionato la macchina fotografica con l'autoscatto ed ha corso trafelato per mettersi in posa, prigioniero di quei 10 secondi che si hanno a disposizione. Non si spiegherebbe la posizione con le gambe a cavalcioni. Non è prigioniero neanche del tempo, è libero da qualsiasi schema e dai ritmi frenetici. Ammesso che sia veramente un autoscatto, sembra che la fotografia sia stata scattata in modo impersonale.
La morte è tragicità, ma è anche un evento improcrastinabile per tutti; Christopher l'ha affrontata serenamente prima degli altri, inconsapevole del fatto che più cercava come un eremita l'assoluta pace dei sensi e dello spirito nelle sperdute lande dell'Alaska, e tanto più avrebbe fatto poi eco la sua storia, echeggiata in un libro e in un film, Into the Wild, in questi giorni nella sale cinematogragiche. Forse avrebbe voluto vivere e la giovane età l'ha tradito, forse quella fotografia era stata scattata per essere mostrata di persona a sua madre dopo un lungo abbraccio, forse è il saluto consapevole di chi ha capito che è finita; ma questa è una curiosità, tipica di chi vede un film; soltanto Christopher conosce la verità, ed il suo cuore, che ora batte in chi ora legge la sua storia, conosceva la leggerezza del vento, la maestosità delle montagne, la purezza dell'acqua e della neve cristallina, lo spettecolo di un fazzoletto di terra ancora incontaminato.
In questi anni, connotati proprio da una contagiosa mediocrità delle persone nel loro animo, standardizzato dai mass media, uomini d'azione senza scrupoli, stanno rovinando questo pianeta, con politiche insostenibili per la terra e per le persone sensibili che ancora la abitano. Sono loro ad aver ucciso Christopher; è da loro che Christopher scappava. Cercava l'autenticità di un rapporto sano con la natura, un dialogo con essa, impossibile li dove colate di cemento e tempeste di insegne pubblicitarie impediscosco la ricerca della verità. In fondo la vita, se è vera è per forza avventurosa, a meno che non si stia comodi sempre sotto lo stesso sole e lo stesso focolare, e se è avventurosa, allora diventa proprio come quella partita a scacchi con la morte che si gioca nel film di I. Bergman "Il Settimo Sigillo" di cui vi propongo ora la parte in questione.
Giocheresti a scacchi con la Morte rischiando continuamente di perdere la tua vita pur di difendere la tua autenticità, la tua purezza, in una eterna ricerca di nuove verità?
Christopher l'ha fatto, e la Morte l'ha sopraffatto. Ha apparentemente "perso" con il sorriso sulle labbra, dando però all'Uomo l'occasione di meditare sul perchè i nostri figli, giocano partite più grandi di loro, come un branco di balenottere che si vanno ad arenare, morendo inspiegabilmente sulla spiaggia. Cosa stiamo facendo di noi, cosa stiamo facendo di questo pianeta.
Christopher, proprio verso la fine della sua esistenza, conquista una verità disarmante per la sua semplicità: la felicità è tale, solo se condivisa; ed allora in un inno alla vita, è giusto vedere nella foto che ci ha lasciato Christopher, la volontà di condividere la sua gioia con tutti coloro che avessero potuto un giorno vedere quella foto... ed io per questo gliene sono grato.
Per la storia completa di Christopher Mccandless clicca qui

domenica 3 febbraio 2008

Fa, fa, fa come è difficile videare in alta quota e come è facile cadere

La vita per tentativi:
MOV02531.MPG 1 tentativo
MOV02532.MPG 2 tentativo
3 tentativo
Questo è invece il modo per cadere cercando di rompersi una spalla; il video ha vinto il premio miglior espressione falsa a video dopo un male lancinante:

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