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mercoledì 18 maggio 2011

Questo blog è IN PAUSA, perchè è fuori in esplorazione.

Il Referendum dura solo il 12 ed il 13 Giugno 2011. Le scorie radioattive durano dai 10.000 ai 300.000 anni. Stavolta la Rivoluzione tocca a noi.
Ecco un video della guida naturalistica Giuseppe Alberti che rivolgendosi pochi giorni fa' ad un orso in Trentino gli dice: "Ciao bello, diglielo a tutti che non sei pericoloso te, diglielo, diglielo. L'orso del Trentino non è pericoloso".

 

Con questo video commovente per chi ama più di ogni altra cosa la natura, mi congedo dal blog per la consueta lunga pausa estiva; è importante infatti, a mio avviso, in questa stagione eccitata dai colori forti, rigenerare e ritemprare in modo virtuoso il proprio spirito, esplorando in prima persona la natura e spingendosi oltre la natura delle cose, leggendo e studiando, vivendo emozioni preparatorie a nuovi viaggi dell'anima. 

Blogger: Alberto Sciretti

In parole povere, con l'avvento del caldo e degli alti consumi energetici di chi raffredda il proprio ambiente per riscaldare quello fuori, vale veramente la pena staccarsi dalle macchine e tenerle spente a riposo, in attesa di ricaricarsi e di avere quindi anche qualche idea interessante da condividere. Vai a vedere che se risparmiamo proprio tutti, non c'è bisogno del nucleare? C'è il rischio terribile inoltre, per un blogger, di diventare un semplice ripetitore catatonico di altrui argomenti, spegnendo invece quel carattere originale ed autentico a cui ogni blog dovrebbe a mio avviso agognare. Non potrò dire nulla sull'importanza di andare a votare "SI" ai referendum abrogativi del 2011 che si terranno il 12 e 13 giugno 2011. Ma in fondo è davvero scontato. Seguirò altrettanto con apprensione le sorti della Freedom Flotilla, che è la prima vera "crociata" moderna per la pace. Metteteci la grinta ed osate. Vi saluto alla mia maniera. Grinta, grinta e grinta. Buona estate a tutti i vagabondi delle stelle. alberto
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sabato 14 maggio 2011

In esplorazione oltre la morte, per il tramite dell'Amore, sento la Vita.

© Alex Stoddard Un fotografo ed artista concettuale di 17 anni che ama la foresta; con i suoi scatti, che fanno riflettere anche sulla dimensione dell'uomo nella Natura, tratta in modo nudo e crudo i temi difficili della Vita e della Morte che affronterò in questo post. La prima mi ha fatto pensare alla caducità della vita. Cadremo come foglie morte in un sonno profondo e la terra è sempre pronta ad accoglierci e decomporci.
Pochi giorni fa si è spento Derek Miller, il più famoso Blogger canadese per essere stato tra i primi a creare nell'ottobre del 2000 un Blog; una candela di 41 anni resa tremolante e consunta dalla malattia, che è riuscito però a beffare metaforicamente la morte manifestandosi ex post al mondo intero, alla moglie, alle due figlie di 13 e 11 anni non attraverso un freddo testamento, uno spuntino per notai, ma per il tramite di un ultimo messaggio d'amore che ha voluto chiamare "The last post". Morte da autentico Blogger direte. L'ho letto, toccante.

© Alex Stoddard Nasciamo da Madre Terra. Tra le sue radici c'è sempre nascosta la Vita primordiale.
E Voi, smettetela di fuggire ed affrontate l'argomento della morte una volta per tutte, prima o poi tanto vi tocca. La morte non va temuta perchè quando ci siamo noi non c'é lei e quando c'é lei non ci siamo noi (Epicuro).

© Alex Stoddard La morte non ha mai galleggiato così tanto, da quando il Nord ignora il Sud.
Proprio pochi giorni fa' scrivevo "quando muori, ricordarti di spegnere proprio tutte le luci, anche la lampada votiva", riflettendo sull'opportunità di non imporre egoisticamente ai posteri, da parte dei defunti, l'obbligo di essere ricordati consumando obbligatoriamente le poche energie finite che rimangono a questo pianeta.   
© Alex Stoddard Il celofan plastificato è l'ipocrisia che ci soffoca in quel tentativo malriuscito di rendere artificiale ciò che è di per sè, naturalmente autentico. Solo la natura è perfezione, tutto il resto è manipolazione che ci imprigiona, avvolgendoci in una tela di un ragno, sporca di una patina di smog, soffocante.
Tra qualche anno o decennio è possibile che ci saranno milioni di "The last post" e si darà il caso che la competizione tra i blogger defunti apripista si sposterà per forza di cose tra i post programmati a tempo "The second last post", "The third last post" etc. Se Cossiga prima di morire dispose che alla sua morte fossero inviate delle lettere ai vertici dello Stato Italiani, non oso pensare cosa potrebbe inventarsi un Berlusconi, quando morirà, per continuare a dare vita al Berlusconismo; credo che disporrà che gli Italiani gli costruiscano a mano una Piramide monumentale. Non voglio però qui approfondire l'esigenza nascente nelle persone di continuare a dire la propria anche da morti, ma piuttosto riflettere sul concetto di morte che Derek Miller, il blogger canadese recentemente scomparso, in qualche modo ci ha "imposto" unilateralmente, lasciandoci questo scritto.

© Alex Stoddard Siamo unici esattamente come tutti gli altri. Non esiste una Vita più degna ed una meno degna. Restiamo umani. Io fratello, tu sorella.
Derek non aveva fiducia nell'aldilà. Scrive infatti « Io non sono andato in un posto migliore o peggiore. Io non sono andato da nessuna parte, perché Derek non esiste più. Non appena il mio corpo smetterà di funzionare e i neuroni del mio cervello cesseranno l'attività, subirò una notevole trasformazione: da un organismo vivente a un cadavere, come un fiore o un topo che non riescono a superare una notte particolarmente gelida. La prova è chiara che una volta che sono morto, è finita ». Derek quindi è riuscito più o meno genialmente a sconfiggere la morte, continuanando a parlarci dal suo blog, ma lo ha fatto per negare violentemente quello che in verità non poteva ancora conoscere, perchè all'epoca era ancora vivo. Un errore di presunzione dal mio punto di vista di homo sapiens ancora in vita.

© Alex Stoddard ama camminare scalzo nella foresta. Entra in contatto diretto con la natura; nella natura, anche viscida,  c'è l'esaltazione delle tue autentiche potenzialità e dei limiti che sai infrangere. Sconfiggi qualsiasi paura e sarai più astuto di qualsiasi serpente, che messo al servizio del fine cattivo, cerca di uccidere la vita.
Seguitemi, non è facile ma cercherò di spiegarmi. Io non conosco parole più belle di quelle di Jack London in quel bellissimo libro che è Il vagabondo delle stelle, per contrastare questa visione nichilista e sconfiggere si la morte ma per far trionfare invece definitivamente la vita: « è la vita a costituire l'unica realtà e il vero mistero. La vita è molto di più che semplice materia chimica, che nelle sue fluttuazioni assume quelle forme elevate che ci sono note. La vita persiste, passando come un filo di fuoco attraverso tutte le forme prese dalla materia. Lo so. Io sono la vita. Sono passato per diecimila generazioni, ho vissuto per milioni di anni, ho posseduto numerosi corpi.

© Alex Stoddard La morte apparentemente esiste per noi e per le foglie che galleggiano vicino a noi senza vita. Ma quante foglie poi rinascono, grazie a quelle che sono orgogliosamente cadute per dare nuova vita? 
Io, che ho posseduto tali corpi, esisto ancora, sono la vita, sono la favilla mai spenta che tuttora divampa, colmando di meraviglia la faccia del tempo, sempre padrone della mia volontà, sempre sfogando le mie passioni su quei rozzi grumi di materia che chiamiamo corpi e che io ho fuggevolmente ho abitato. [...] La materia è la grande illusione. La materia, cioè, si manifesta nella forma e la forma è un fantasma. [...] Lo spirito è l'unica realtà destinata a durare. Io sono spirito, e sono io che duro. [...] La mente...solo la mente sopravvive. La materia fluisce, si solidifica, fluisce di nuovo, le forme che essa assume sono sempre nuove. Poi di disintegrano in quel nulla eterno donde non vi è ritorno.[...] lo spirito è indistruttibile.»
 
© Alex Stoddard Per iniziare a comprendere come il vero senso della Vita sia proteggere la natura, bisogna immergerci in essa a testa in giù, apportando un radicale cambiamento al nostro stile di vita, incominciando a fare cose che mai avremmo pensato di poter fare.
Per Jack London dunque e anche per me « ognuno di noi, ogni essere umano che oggi abiti il pianeta, reca effettivamente dentro di sé la storia immarcescibile (inalterabile) della vita fin dal momento in cui essa ebbe inizio. È una storia scritta nei tessuti e nelle ossa, in funzioni e organi, nelle cellule cerebrali e nello spirito, in tutta una serie di bisogni ed impulsi atavici che attengono tanto al mondo fisico che a quello psichico.»

© Alex Stoddard Dormiamo artificiosamente in case che ci separano da quel letto di stelle, che è veramente la nostra casa. Pensiamo in maniera maniacale ad abbellire l'interno delle nostre case e non ci preoccupiamo se fuori, a qualche centinaio di metri, il nostro vero letto naturale viene distrutto. Quella distanza che separa il letto artificiale da quello naturale è costellato d'ipocrisia; è una sorpresa.
Questo ci permette di affermare con forza che la morte non esiste. Apparentemente sembrano parole vane e vuote, per alimentare un sogno impregnato d'illusione. Ma la morte non esiste, perchè noi tutti siamo fratelli e sorelle che si evolvono nella Vita. Perfino chi uccide e disprezza l'altrui Vita, si porta dentro più o meno latente quel senso del rimorso, che mantiene in vita il prossimo ucciso. 

© Alex Stoddard Chi ti propone un futuro nucleare felice, ti porge nel frattempo una maschera d'ipocrisia. Chiedetelo alla Natura,che non riesce ad assorbire le sue scorie.
Ognuno di noi porta il testimone, onorando la Vita, fino a dove il proprio corpo glielo consente e poi lo trasmette ai posteri, ai nostri figli o alle persone che ci hanno conosciuti e che hanno costrettamente deviato il loro cammino incontrandoci e parlandoci. Loro e ciò che abbiamo fatto per evolverci, sono la Vita che continua. Una favilla mai spenta.

© Alex Stoddard Le nostre vite si elevano come quelle degli alberi che sempre più sentiamo la necessità di tagliare. Ci stiamo uccidendo l'un l'altro.
Pensate a quel bellissimo film che è Il favoloso mondo di Amélie per focalizzare l'attenzione su tutti quei microscopici cambiamenti che provochiamo negli altri ad ogni nostra più minima interferenza e che non possiamo cogliere nella loro dimensione perchè avvengono lontano dalla percezione dei nostri sensi e quindi tendenzialmente dalla nostra immaginazione. Come possiamo pensare che tutto ciò muoia con noi?

© Alex Stoddard La vita è un salto felino nella natura che è sempre stata la nostra Arca di Noè.
Questa prospettiva, ci permette di realizzare pienamente l'importanza di lavorare in vita per i valori della Vita. Lavorare in vita come se coloro che riceveranno il nostro testimone fossimo sempre noi in un' altra vita.

© Alex Stoddard Legati testardamente con la vita rampicante alla vita degli alberi come il Barone Rampante di Calvino. 
Se saremo sempre noi in una prossima vita, a maggior ragione almeno egoisticamente è importante adoperarci per un mondo migliore e perchè l'uomo si evolva spiritualmente. Per questo caro Derek, tu non sei morto.
© Alex Stoddard L'armonia della natura ci spoglia di ogni artificio atto a circonvenire il prossimo; è facile mentire nelle città corrose dalla corruzione delle menti cementificate, è difficile mentire in un bosco.
Lasci una splendida frase a tua moglie che io ora faccio mia « I have never had second thoughts, because we have always been good together, through worse and bad and good and great ». Non hai mai avuto ripensamenti verso tua moglie, hai vissuto felicemente nell'Amore. Già questo non vi sembra sufficientemente eterno? Può forse mai morire, quel sentimento? 

© Look left and look right  La tua casa è nella natura. La tua casa è la natura con un cielo limpido senza preoccupazioni.
Sto quindi contestando fermamente quel tuo pensiero « The evidence is clear that once I died, it was over [...] what came afterwards, which was (and is) nothing ». Prova ne è quanto appena affermato ed il fatto se vuoi, che le tue idee circolano ancora e che stiamo ancora anettendo il tuo testimone.

© Look left and look right Qual è il tuo impatto sul pianeta? Una vita leggera o pesante per coloro che verranno? Cosa lasci su una spiaggia? Semplici impronte o bottiglie rotte in vetro che tagliano i piedi ai bagnanti che verranno?
Inoltre se tu stesso dici che nessuno può immaginare quello che veramente verrà nella nostra vita per quanto ci sforziamo di pianificarla (« it turns out that no one can imagine what's really coming in our lives »), come puoi da vivo spingerti a dire, che dopo che il tuo corpo cesserà di vivere, non ci sarà proprio niente? Riflettiamo insieme Derek, nella Vita.

© Look left and look right L'importante è salire. Se tentavi di andare sempre più sù con una semplice altalena, ora sarai lassù, in alta quota.
Proprio nell'ultima parte del tuo ultimo post, avvalori quanto ho appena detto. Ti rivolgi al tuo grande Amore, tua moglie e alle tue figlie, con il rammarico di chi non potrà essere fisicamente loro vicino, nelle prove che certamente le attenderanno nella vita, ma allo stesso tempo dichiari la tua più grande gioia che è la Vita stessa, perché « il mondo è un luogo meraviglioso e stupefacente », riconoscendo implicitamente che la tua vita continua nelle persone che hai amato e che ti hanno amato.

© Look left and look right  Gli elementi sono semplici. Siamo noi che complichiamo tutto, per mero interesse personale. La natura è l'unica terapia semplice che ci purifica dall'effimero.
Quindi è l'Amore quel testimone di cui ho parlato fino ad adesso. L'Amore è ciò che ci unisce e ci rende se volete eterni ed immortali, al punto da permetterci di dire che la morte non esiste.  

© Look left and look right  Questa foto mi ispira semplicemente semplicità.
Aggiungi riconoscendo che pur essendo morto a soli 41 anni sei anche stato fortunato: « Non mi sono mai dovuto chiedere come mi sarei procurato il mio prossimo pasto. Non ho mai dovuto temere l'arrivo di soldati stranieri, con mitra e machete, che avrebbero ucciso o ferito la mia famiglia. Non ho mai dovuto lottare per salvarmi la vita. Purtroppo, queste sono cose che alcune persone devono fare ogni giorno »
 
© Alex Stoddard Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l'avventura. Questa si scopre ardentemente nei libri di Mark Twain (Le avventure di Tom Sawyer; Le avventure di Huckleberry Finn), Jack London (Zanna Bianca; Il vagabondo delle stelle), George Orwell (1984; La fattoria degli animali), H. D. Thoreau (Walden, ovvero la vita nei boschi), Krakauer Jon (Nelle terre estreme), Daniel Defoe (Robinson Crusoe), Emilio Salgari..questi libri possono accenderti un grande fuoco dentro ed alimentare emozioni senza confini.
« Airdrie - scrive alla moglie chiudendo il post - tu sei stata la mia migliore amica e il mio legame più stretto e profondo. Io non so cosa saremmo stati l'uno senza l'altra, ma credo che il mondo sarebbe stato un luogo più povero. Ti amo profondamente. Ti amo, ti amo, ti amo ». Qualcuno a 41 anni, sul punto di morte, riconosce comunque di essere stato più fortunato di centinaia di milioni di africani. Tu, ci riusciresti?

Celine Dion - I'm Alive

La più bella esperienza di ogni Vita è l'esperienza dell'essere amati e di amare.

© Alex Stoddard Accenditi. Diventa ciò che sei.
Per il tramite di quell'incredibile avventura eterna che è l'Amore, oltre la morte c'è la Vita.

© Alex Stoddard Che differenza c'è tra te che sei la Vita e gli alberi? Perchè allora li tagliano per poi scrivere "vendesi capannone" o "capannone affittasi". Gli annunci della crisi che cerca nuovi fallimenti, perchè è la terra che non produce più vita.
© Alex Stoddard La foto più bella è quella di Madre Natura che è la Vita.

lunedì 9 maggio 2011

Viaggiatori in esplorazione oltre l'illusione del corpo, nell'anima eterna indistruttibile.


C'è un mondo fatto di emozioni, che è proprio quello dove io sono "Re". Ho cercato di rappresentarlo e di condividerne le idee di fondo nel 51esimo video su youtube , intitolato "In esplorazione oltre l'illusione del corpo, nell'anima eterna indistruttibile". Rappresenta il manifesto del mio pensiero, per i viaggiatori vagabondi del futuro che a loro volta condivideranno la loro felicità. Sono "Re" come Te, che hai messo in viaggio la tua anima e sei partito in esplorazione cercando Verità, Amore, Anima, Emozioni, Natura, Avventura, Scoperte, Felicità, Poesia, Lettura, Pace, Amicizia, Virtù, Libertà, Cultura, Virtù. (Queste sono anche le parole chiavi che aprono questo blog!) Viaggiatori coraggiosi come Eugenio, Angelo, Vittorio, Stefano, Devis e tutti coloro che dimentico solo perchè devo scrivere un post veloce, ancora più veloce. La vita è molto di più che semplice materia chimica. La materia è la grande illusione. Lo spirito è l'unica realtà destinata a durare. La morte non esiste, la vita è spirito, e lo spirito non può morire. Dimenticavo, siamo "Re" ma sempre dopo Jack London!! Grinta, grinta e grinta.

In Cappadocia. Tanti posti nel mio cuore. Ora mi è tornata in mente l'incredibile avventura nelle Gole di Samaria...porca miseria, che dono che è la vita.

domenica 27 marzo 2011

Muore l'orso Dino, "strozzato" dagli italiani e "finito" dagli sloveni

L’orso Dino è stato abbattuto il 15 Marzo 2011 nelle foreste limitrofe a Lubiana da un funzionario delle Foreste della Slovenia, con tanto di autorizzazione all’abbattimento perchè considerato irrecuperabile. Il proiettile ha messo fine alla sua agonia. Già, perchè quando era stato catturato presso Fiera di Primiero (Trento), il 10 ottobre 2009, gli era stato applicato per risparmiare un radiocollare senza il "drop off", il dispositivo di sgancio automatico a tempo e così Dino crescendo era letteralmente impazzito per il continuo senso di "strozzamento". Si può dire pertanto che Dino sia stato letteralmente "strozzato" dagli italiani e "finito" dagli sloveni. L'orso, che deve aver sofferto le pene dell'inferno, ha cercato di strappare quell’impedimento con le unghie, ferendosi a sangue e provocando la penetrazione nella carne del collare ed una contestuale infezione per la presenza del pelo. Tornando verso la sua terra d'origine, la Slovenia, Dino, che era per la sofferenza diventato problematico, si è pappato sui nostri altipiani galline, pecore, decine di asini. Per problematico intendo dire che a causa delle ferite che si era procurato aveva contratto la "rabbia", che come potete constatare voi stessi sul sito web dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ha come sintomi clinici "una modificazione del comportamento, l'aggresività ed il fatto che l'animale selvatico perde la naturale diffidenza verso l'uomo". Una vera scia di sangue, ma inghiottire era diventato ormai un supplizio per lui. Quella stretta al collo, l'aveva reso insofferente. La ferita era ormai infetta, stava andando in necrosi. Non sapeva più come liberarsi da quel dolore alla gola. Strappare con le unghie il collare voleva dire sentire dolori lancinanti al collo.  Da impazzire. La cosa peggiore che potesse succedere è che lo stesso uomo che lo aveva costretto a quella tortura ora lo considerasse "pazzo". E chi lo vedeva aggirarsi per la foresta di Lubiana lo credeva proprio pazzo. Emaciato, barcollante, l’aria estremamente sofferente, i continui lamenti l’avevano fatto etichettare come "problematico". In fondo non usiamo forse l'espressione "avere il carattere di un orso"? Gli esperti sloveni l' hanno esaminato con i binocoli e ritenendolo all'ultimo stadio della rabbia silvestre e non in grado neanche di sopportare l'anestetico, hanno deciso di sopprimerlo per evitargli ulteriori sofferenze. Gli sloveni non sono i cattivi. Hanno rimediato alla stupidità italiana. Un colpo preciso, un fremito di vita che si ferma nella calma della morte. Così Dino ha smesso di soffrire. Così Dino ha finito il suo peregrinare. (Fonte il Gazzettino)

Asini morti a causa delle scorribande dell'orso Dino, entrato nella fase "problematica"


Pecore morte a causa delle scorribande dell'orso Dino, entrato nella fase "problematica"

venerdì 25 marzo 2011

L'Italietta repressa ed ipocrita, il paese europeo con il più basso numero di spiagge naturiste.

L'Italietta repressa ed ipocrita.

In Italia sono 9 milioni i clienti delle prostitute, che sono stimate in 70 mila, di cui più della metà straniere, con un giro d'affari non dichiarato fiscalmente di 90 milioni di euro al mese. L'ipocrisia tutta italiana. Il video appena riportato, mostra proprio l'atteggiamento perbenista di tanti italiani che conducono una doppia vita; una vita ufficiale di facciata apparentemente moralmente irreprensibile e una seconda clandestina dove appagano in modo famelico tutto ciò che è considerato scandaloso e proibito dalla prima. Quest'ultima viene vissuta per la maggior parte del tempo di notte dopo che i moralisti bacchettoni sono andati a dormire. Lo sa bene il Premier che a 75 anni pare che duranti le notti brave frequentasse una minorenne immigrata. Ufficiosamente le notti erano dedicate al duro lavoro. 

C'è un qualche copione prestabilito che obbliga Adamo ed Eva a cogliere la mela e a perdere quindi la possibilità di dimorare in un Paradiso? Perchè nei campi naturisti i turisti stranieri vivono la propria nudità serenamente ed invece un certo tipo di dogmatismo cattolico, impregnato di lotta al vergognoso peccato originale, costringe gli italiani a nascondersi in una società maliziosa, allusiva, pornografica, bigotta, repressa, in cui dilagano gli stupri e approcci sessuali bestiali?
Un certo bigottismo cattolico sembra più preoccupato di salvare le apparenze piuttosto che della sostanza. Non importa quindi se le dark room siano ormai più affollate dei confessionali delle canoniche. Non importa se le strade di notte si trasformino in un supermercato del sesso. L'importante è che la fogna non venga su dai tombini durante il giorno. Se l'eccesso forse è rappresentato dalle vetrine olandesi in cui puoi scegliere e comprare sesso come fosse un paio di scarpe, l'eccesso opposto è rappresentato dall'Italia, che ha scelto la strada dell'ipocrisia; niente case chiuse, nessun riconoscimento delle coppie di fatto e così via.

Ovunque siate andati in vacanza, anche con la coda dell'occhio ma sarete stati costretti a confrontarvi con il naturismo. Ebbene, non ricordate forse che i turisti stranieri lo praticavano con una naturelezza che trovavate disarmante?
« Il naturismo è un modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzato dalla pratica della nudità in comune, allo scopo di favorire il rispetto di se stessi, degli altri e dell'ambiente » Definizione dell'International Naturist Federation, presentata al 14º Congresso Naturista Mondiale (1974).
Paradossalmente il proibizionismo provoca un mondo parallelo, che confinato in spazi bui, sottratto alla luce del sole, conosce l'oblio e ammazza la circolazione dei sentimenti, il romanticismo. Una società ipocrita, uccide l'amore e promuove l'oblio. Se c'è veramente qualcosa oltre agli elefanti che si sta estinguendo, questo si chiama Amore. «Ti costringono ad andare in cerca di sesso a pagamento perché quando ti sposano ti promettono che farai sesso tutte le volte che ne avrai voglia (e sennò chi si sposerebbe?), poi usano il sesso come una risorsa, un'arma, uno strumento per ottenere quello che vogliono», questo è l'accusa che gli uomini italiani muovono alle proprie donne e la giustificazione ufficiale che li spinge a comprare il sesso, secondo una ricerca di Transcrime.
Una visione equilibrata della relazione tra corpo e sessualità. I mass media promuovono visioni disturbate, dove il corpo della donna è meramente un oggetto da possedere.
Quanti italiani hanno mai osato un trasgressivo bagno nudi della mezzanotte? Perchè in Italia quel movimento che si propone di promuovere un contatto con la natura privo di artificiosità e convenzioni sociali non viene adeguatamente promosso ed incentivato? Eppure in quel movimento si rispettano prima di tutto le persone, gli animali, l'ambiente, attraverso uno stile di vita che vede la nudità come logica conseguenza del proprio modo di essere interiore.

I naturisti ritengono che la nudità non sia né degradante, né immorale, né indecente, argomentando che il nudismo è uno stato naturale dal momento in cui nasciamo in questo stato. Quanto è rimasta indietro l'Italia?

Gli Italiani provano vergogna; è la televisione con le sue immagini pornografiche che ha rovinato un sereno rapporto con il proprio corpo?
Gli Italiani non si scandalizzano infatti se i rotocalchi televisivi ed i giornali scandalistici propongono continuamente immagini pornografiche, di quelle sono voraci e ghiotti. Su Canale 5 veline, letterine, fino alla donna oggetto messa per terra e in silenzio sotto un tavolo (Flavia Vento nella trasmissione di Teo Mammuccari), hanno rovinato con la malizia pornografica il corretto rapporto con la sessaulità degli italiani. Non c'è cosa peggiore di una inquadratura maliziosa.   Ho già parlato del fatto che per alcuni decenni sulle reti Mediaset è andata in onda la rappresentazione dell'idea della prostituzione. Gli Italiani invece si scandalizzano se improvvisamente sulle spiaggie italiane, dove si va a depositare la massaia tradizionalista bachettona con il costume intero o l'uomo padano ignorante pantofolaio, compare una ragazza tedesca in topless. Quello crea disagio, morbosità, bisbigli, scandalo se volete. A furia di consumare immagini veramente pornografiche direttamente in televisione e indirettamente nelle omelie di un certo bigottismo cattolico, gli italiani gridano al peccato originale se al mare una ragazza sente la necessità di togliersi il costume che le sta irritando la pelle ed il proprio senso di libertà. Non si spiegherebbe altrimenti il motivo per cui nei campi naturisti, i turisti degli altri paesi conoscono una naturalezza che noi possiamo soltanto guardare con il binocolo, da guardoni




L'unico rimedio in Italia, per abbattere l'aggressività e la malizia sessuale dilagante è quella di vivere con maggiore naturalezza la propria nudità.  La televisione commerciale italiana, abusando ovunque del corpo femminile oggetto di un vero e proprio culto del desiderio e negando parimenti l'immagine nuda del corpo maschile, ha consegnato la società al proprio senso di vergogna. Pensate che l'Italia è il paese europeo con il più basso numero di spiagge naturiste!!! Per questo quasi 20 milioni di naturisti, in gran parte tedeschi e di altri paesi nordici, scelgono la Croazia, la Spagna, Francia etc, per le proprie vacanze. Povera Italietta ipocrita.

Un naturista ha una vita sana, si alimenta con prodotti naturali, pratica attività sportiva all'aria aperta e il suo stare nudo ha una componente sociale, con la quale dichiara la propria naturalezza.
Il naturista desidera vivere nel rispetto del proprio corpo, avendo cura della propria salute e apprezzando il contatto con gli elementi naturali. Tra i naturisti è altresì piuttosto comune la convinzione che l'esposizione del corpo nudo offra numerosi benefici alla salute psico-fisica, e permetta una migliore accettazione di sé stessi e degli altri.

Viviamo in una società in cui esistono delle regole per cui l’uno non può fare solo ciò che gli pare, magari a danno dell’altro, perché non esiste solo la propria libertà, ma anche quella degli altri, che hanno gli stessi identici diritti che hai tu di dichiarare le loro idee ed esprimersi di conseguenza. Esisteranno sempre delle limitazioni quando si vive in collettività, bisogna capire qual è il nostro personale ambito dentro quel limite. Per stare con gli altri devi sempre cedere un po' della tua libertà, altrimenti dovresti optare per la solitudine. In questo senso la riflessione più aulica porterebbe a dire che la libertà si ottiene mediante la ragione e non togliendosi i vestiti di dosso. 
Il naturismo come prioritaria necessità della tutela e del rispetto dell'ambiente naturale.

Se il naturismo per le coppie tradizionali o le famiglie in Italia è un percorso ad ostacoli, quello delle coppie omosessuali non potrebbe neanche trovare una propria collocazione giuridica e spaziale. In Italia bisogna ancora confrontarsi infatti con l' Art. 726 del Codice Penale "Atti contrari alla pubblica decenza" e non esiste nell'ordinamento giuridico una chiara depenalizzazione della pratica del naturismo. Tuttavia nel 2000 le sentenze n. 1765 e n. 3557 della Corte di Cassazione, che fortunatamente ripara alla mancanza del legislatore, hanno di fatto reso legittimo il naturismo nei luoghi in cui è consuetudine. L'Italia ha comunque perso per questi motivi importanti segmenti di turismo balneare.
Senso di benessere che si riceve dal contatto con l'aria libera e della libertà di movimenti che pian piano si acquista.
Personalmente ho sempre guardato con una certa diffidenza al naturismo, anche se con un grande rispetto, e devo dire che ho orgogliosamente trascorso la gran parte della mia giovinezza con il mio bel costumino o boxer, salvo qualche episodio, quali il classico bagno nudo della mezzanotte e qualche nuotata in totale libertà. L'altrui nudità mi provocava ilarità. Ora mi rendo conto dell'errore. Te ne puoi rendere conto solamente guardando le foto di questi giovani, che pionieri come sempre, sono capaci di rompere gli schemi. In questo caso il naturismo sottolinea l'utilità psicofisica di una pratica sportiva o comunque di un regolare esercizio fisico.








Fuck car.
Nascondere significa coltivare una idea peccaminosa; è per fare delle porcherie che la gente si veste? La nostra società ha sviluppato il germe della malizia, della violenza sessuale, dell'approccio agressivo unicamente sessuale, della libido fine a se stessa. UNA SOCIETÀ DI GUARDONI. Guardate nella prossima foto. Il giovane, circondato da suoi coetanei, vive la propria nudità senza imbarazzo. Il naturismo è poco diffuso tra i giovani, tuttavia nei paesi nordici c'è una propensione spiccata a vivere il rapporto con la propria nudità con naturalezza, senza quella malizia allusiva tipicamente italiana.
Naturismo come l'insieme delle pratiche di vita all'aria aperta che, nel rispetto degli altri, della natura e dell'ambiente circostante, utilizzano il nudismo come forma di ricreazione e di sviluppo della salute fisica e mentale attraverso il contatto diretto con la natura.
Non siamo più in grado di vivere con naturalezza il nostro rapporto con il corpo. La nostra società ha perso qualcosa. Eppure studiamo sui libri di come i greci praticassero gli sport completamente nudi perchè davano più importanza alla libertà dei movimenti. Da allora in poi, abbiamo sempre più coltivato nei nostri pensieri idee peccaminose?

Il naturismo come necessità del recupero di forme di socialità. La foto rende concretamente l'idea di cosa possa significare la prospettiva di un momento di vita collettiva vissuto senza imbarazzi. 
Il sorriso di chi beatamente cammina nudo insieme agli altri, è un sorriso più libero. Detto questo sia chiaro che asserisco che la libertà si ottiene mediante la ragione e non togliendosi per forza i vestiti di dosso.  Tuttavia, non posso dimenticare uno dei pochi bagni nudi che ho fatto. Ero a Creta. Mezzanotte. Le palme. Una baia. I rumori di una estate indimenticabile. Mi sono tuffato esattamente come sono nato. Naturalezza. Libertà. C'è gente che in Agosto soffocherebbe pur di non togliersi quei vestiti appicicaticci. Prigionieri della propria malizia. Eppure quando entrano nella vasca da bagno sentono un benessere primordiale.
Naturismo come miglioramento qualitativo dell'alimentazione, con la presa di coscienza dell'importanza degli alimenti integrali, dei prodotti dell'agricoltura biodinamica, della dieta vegetariana.
Un errore imperdonabile è tipicamente quello di far dipendere il nostro stato di felicità dal possedimento o meno di qualcosa. Questa si che è miseria. Madre Teresa disse: "La gioia non la si trova negli oggetti che ci circondano, ma nel più profondo dell'anima." In tal senso basta accendere un fuoco.
Recupero del benessere di tutto il corpo e della sfera psichica connessa attraverso la pratica sportiva, anche con la riscoperta e valorizzazione della fitoterapia, dell'omeopatia, della medicina etnica, dell'osteopatia.


Si può non avere niente e si può essere felici, basta chiedere da questa vita e ricercare solo una cosa: l'Amore e l'Amicizia.


Film:  Nudisti per caso.

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