venerdì 27 giugno 2014

Tour a Venezia: Goethe 1786, Byron 1816, Hemingway 1948, tangentisti del #MOSE e famiglia Casalesi 2014.

Venezia 1948, Hemingway.
Venezia offre svaghi e divertimenti per tutti i gusti da tempi immemorabili. Per gli esteti più raffinati non c'è niente di meglio, tra un museo e l'altro, di una piacevole pausa in un locale storico e aristocratico come il Quadri di Piazza San Marco, il Caffè Florian, oppure l'Harry's Bar. 
George Gordon Byron
Questi locali accolsero illustri ospiti come Goldoni, Lord Byron, Foscolo, Goethe, Dickens, Proust, D'Annunzio, Eleonora Duse, Rousseau, Stravinsky e Modigliani e tanti altri. 
Al giorno d'oggi, quelli del tuo debito pubblico oltre i 2000 miliardi di euro, sorseggiando un ottimo caffé ed assaggiando qualche delizioso pasticcino puoi invece avere il privilegio di assistere ad uno spettacolo come fossi comodamente seduto in prima fila su una jeep durante un avventuroso safari: lo scambio di qualche raffinata tangente ai tempi del MOSE (leggi a proposito cosa dice Arrigo Cipriani il patron dell'Harry's Bar). Puoi assistere al privilegio di vedere anche i tuoi soldi, venendo le tangenti pagate con soldi pubblici, scorrere a fiumi nell'allegria generale di un carnevale che dura tutto l'anno. Arlecchino passa la busta a Brighella. La guardia di finanza fu la prima a immortalare quelle succulente buste così generosamente spesse da non entrare nella tasca interna della giacca come nel caso che segue.

VENEZIA, pagamento della mazzetta. Nello specifico l’imprenditore Nicola Falconi passa la bustarella a Pio Savioli, consulente del Co.Ve.Co, cooperativa che fa parte del Consorzio Venezia Nuova, concessionario unico del Mose.

Durante il tour safari per Venezia avete quindi la possibilità di assistere a queste straordinarie relazioni tra animali. Non avvicinatevi troppo per non disturbarli, ricordatevi che stanno lavorando. L'aspetto interessante e notevole, soprattutto dal punto di vista antropologicoè che tutto questo è avvenuto, e avviene, in una atmosfera rilassata, senza mai che il Sindaco, il Rettore, il Patriarca, o le altre cariche pubbliche abbiano tuonato e si siano scagliati contro la corruzione dilagante che avveniva proprio sotto il loro naso per parecchi anni. Garbo agiografico. Sarebbe come chiedere a Bruno Vespa di parlare in diretta televisiva del fatto che il suo collaboratore per tanti anni a Porta a Porta Renato Mannheimer sia indagato dalla Procura di Milano per associazione a delinquere finalizzata a una frode fiscale da 7 mln di euro
Durante la bella stagione c'è la possibilità di rilassarsi seduti ai tavolini all'aperto sorseggiando uno spritz tonificante, nel cuore di Piazza San Marco, cullati dalla musica dell'orchestra privata del Caffè Florian. Sbirciando l'occhio sul tavolino del vicino, nella giornata fortunata, potreste assistere alla stipula dell' appalto dei sogni di tutta una vita, dove prestigiose imprese si impegnano ad asfaltare il Canal Grande piuttosto che a vendere all'asta il Canaletto qui di seguito riportato, il vero originale ai tempi del MOSE. 
Dipinto del Canaletto ai tempi del MOSE. @cassiuslullaby
Agli appassionati esperti cacciatori della selvaggina più rara, si consiglia di mettersi davanti all'ingresso di una nota impresa assicuratrice per poter scorgere i sacchi del nero giornaliero, che a Venezia rappresenta il vero petrolio, arrivare con l'aristocratico 'gatto sornione con gli stivali' (i piani di accumulo assicurativi hanno caratteristiche di impignorabilità ed insequestrabilità che attraggono coloro che necessitano, e sognano, di blindare il proprio capitale evaso al fisco).
Oppure sorprenditi con il tour dei "bacari", le caratteristiche osterie di Venezia, dove l'ubriaco cantore nordista, rimasto indietro, canta ancora in loop le lodi di un altro megaprogetto, quello della sublagunare di Renato Brunetta che tanto ama Venezia.
Non dimenticate di far visita anche all'Università Ca' Foscari dove con un po' di fortuna potreste incontrare il pregiudicato Paolo Scaroni, o simili, invitato dal Magnifico Rettore Carlo Carraro ad inaugurare l'anno accademico.
Gli amanti dell'opera lirica e del balletto possono assistere agli spettacoli del Gran Teatro La Fenice, ricostruito "com'era e dov'era" dopo il terribile incendio del 1996. Nel loggione, se fortunati, scorgerete Piergiorgio Orsoni ancora con l'elmetto, di ritorno da una attenta ispezione ai cantieri del MOSE o il patriarca Scola, impegnatissimo con la sua fondazione a cui i tangentisti donavano generosamente per accaparrarsi un posto in prima fila e meritarsi la sua benedizione.
Ma io lo so, voi avete ancora voglia di svagarvi, instancabili! Se avete voglia di trasgredire il Casinò di Venezia fa al caso vostro. Gattonando piano piano, elegantissimi, potreste fortunosamente imbattervi negli esponenti della famiglia Casalesi, l'ultima rispettabile famiglia illustre che ai tempi del MOSE degna la Serenissima di amorevoli attenzioni, ancora una volta immortalate da quei 'paparazzi' della guardia di finanza.


#Veneziastaiserena

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