sabato 12 gennaio 2008

On the road with Christopher McCandless: INTO THE WILD

Christopher McCandless, morto a 24 anni, "cavaliere solitario che misura se stesso sulla capacità di sopportare la privazione. Di ogni cosa: della civiltà, delle comodità, del cibo, dell'amore, del consenso" pur di abbracciare la Natura. Nel 1992 Chris aveva vent'anni una famiglia pronta a dargli ogni bene di lusso e una brillante carriera davanti a sé. Ma girò le spalle a tutto. Non gli interessava. Anzi, peggio: lo allontanava da se stesso, dal significato di essere Uomo. Così bruciò la macchina, regalò i suoi risparmi e senza nulla se ne andò verso l'Alaska per vivere, anzi sopravvivere, solo grazie alla forza e alla capacità di capire la natura. (tratto da il Venerdì di Repubblica, numero 1034 11 Gennaio 2008)

Locandina del film "Into the Wild"
Finalmente un film, "Into the Wild", che intercetta i pensieri di tanti giovani. Quei sogni che la politica, il potere, non saranno mai in grado di cogliere.
Il film è tratto dal best seller di Jon Krakauer, Nelle terre estreme, (Corbaccio).
Chi non ha per una volta pensato, "appena mi laureo, me ne vado" oppure "vado a lavorare all'estero, in un paese lontano"? Chi si sente veramente libero?
Io ci penso continuamente e so che presto o tardi avverrà, sto solo aspettando, come sempre che passi il treno giusto con dentro le persone... che sto aspettando. Nel frattempo mi godo "Into the Wild", che è fantastico ancora prima di vederlo..
Potrei scrivere tantissimo, a riguardo, di quelli che sono i miei sogni, i miei progetti, ma in fondo, è più la paura che parlandone evaporino...quindi preferisco limitarmi a riportare quanto scritto da altri: Angelo Calianno.
Angelo Calianno di 26 anni, sono pugliese, e viaggio per passione da quando avevo 18 anni, ho vissuto due anni a Londra e una volta l'anno scappo in Africa o in Sud America per minimo un mese. Per il momento non ho un lavoro fisso, perchè questo mio prendere e lasciare lavori per poi partire mi crea qualche problema, quindi faccio una miriade di lavori, l'interprete, il barista, lo scrittore Free Lance, e il collaboratore con agenzie di viaggio e Tour Operator. Tratto da: http://www.inafrica.it/
CORAGGIO DI PARTIRE (di Angelo Calianno) http://senzacodice.blog.co.uk/
Nell’agosto 1992, a nord del monte Mckinley, in Alaska, un cacciatore di alci trovò in un vecchio autobus abbandonato, il corpo di un ragazzo, ormai in decomposizione. Accanto al corpo senza vita, qualche libro e un diario. Un diario firmato con uno pseudonimo che il ragazzo aveva usato fino a quel momento, Alexander Supertramp, ma il vero nome del ragazzo come si sarebbe scoperto poco dopo era Chris McCandless. Ma chi era Chris McCandless e cosa ci faceva una ragazzo così giovane, solo e sperduto nelle foreste dell’Alaska? Nel 1990 dopo aver conseguito con il massimo dei voti una laurea, Chris, un ragazzo di 22 anni e di buona famiglia, prese tutti i suoi risparmi (25 000 dollari) e gli diede in beneficenza, bruciò la sua auto e sparì dalla circolazione, per sempre, uniche tracce, i suoi appunti sul diario e la gente che incontrò sul suo cammino. Con poche righe spiegò ad amici e famiglia che non ne poteva più della sua vita normale e voleva abbracciare la natura. John Krakauer, uno scrittore americano ma prima di tutto un avventuriero ed un alpinista, affascinato dalla storia di Chris, decise tramite gli appunti nel diario e gli indirizzi annotati, di intervistare chiunque avesse incontrato Chris, chi gli aveva dato un passaggio, le persone per cui aveva lavorato in piccoli fast food o in fattorie sperdute dell’American del nord, chi l’aveva ospitato o semplicemente, fatto una chiacchierata e preso il suo indirizzo, raccolse tutto questo in uno splendido libro, ormai quasi introvabile “Into the Wild” (Nelle Terre Estreme, nella versione italiana) Quello che ne emerse fu incredibile, tutti, nessuno escluso ricordavano quel ragazzo con grande affetto, Chris aveva come unica filosofia, quella di lasciare il posto in cui si trovava, appena ci si fosse trovato bene, la sua sfida era….mettersi alla prova ogni giorno, e come ultima destinazione, arrivare nella fredda Alaska, lì dove finalmente avrebbe potuto abbracciare la natura che da tanto cercava. Chris si muoveva per l’ovest americano lavorando ovunque gli capitasse, fino a mettere da parte i soldi necessari per la partenza successiva, da tutti veniva ricordato come un ragazzo taciturno e lavoratore, e sempre con il sorriso sulle labbra. Il corpo di Chris venne ritrovato nell’estate del 1992, nel vecchio pullman abbandonato c’erano graffiti e passi sottolineati di alcuni libri come quelli di Tolstoj, Kerouac, Jack London ecc. Il motivo della morte di Chris tutt’ora non è stato chiarito, lo stato di decomposizione non permise una autopsia accurata, Chirs potrebbe essere morto di stenti, freddo oppure avvelenato da alcune radici di cui si era cibato.Lo scherzo del destino fu che la salvezza per Chris era soltanto a pochi kilometri dall’autobus abbandonato, infatti a un’ora di cammino avrebbe trovato sia la strada, che un capannone per i rifugi usato dai Rangers, ma lo spirito di Chris gli aveva sempre imposto di viaggiare senza una mappa, quindi, lui ignorava tutte queste cose. Tra le tante persone con cui parlò, ci fu qualcuno che affezionò al ragazzo più degli altri, un anziano signore che incontrò Chris mentre faceva autostop, insieme viaggiarono da Salton City fino a Grand Juction in California. L’uomo si chiamava Ronald A. Franz, (uno pseudonimo su richiesta dell’uomo) una persona sola, in pensione e molto insoddisfatta della propria vita, Ron non voleva più separarsi dal suo nuovo giovane amico, ma sapeva di non poterlo fermare. Ecco alcuni stralci delle lettere che Chris scrisse a Ron: “Ron, apprezzo sinceramente l’aiuto che mi hai dato e i momenti che abbiamo trascorso insieme. Spero che la nostra separazione non ti abbia depresso troppo. Potrebbe passare molto tempo prima di rivederci ma, ammesso che io superi l’affare Alaska tutto d’un pezzo, riceverai di sicuro mie notizie. Vorrei ripeterti solo il consiglio che già ti diedi in passato, ovvero che secondo me dovresti apportare un radicale cambiamento al tuo stile di vita, cominciando con coraggio a fare cose che mai avresti pensato di fare o che mai hai osato. C’è tanta gente infelice che tuttavia non prende l’iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo , dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà, non esiste niente di più devastante che un futuro certo.Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l’avventura.La gioia di vivere deriva dall’incontro con nuove esperienze e quindi non esiste gioia più grande dell’avere un orizzonte in continuo cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso. "Spero davvero, Ron, che non appena ti sarà possibile, lascerai Salton City, attaccherai una roulotte al camion e comincerai a goderti il grande lavoro che il Signore ha compiuto nell’ovest americano,vedrai cose, conoscerai gente, e ti insegneranno molto. Dovrai farlo in regime d’economia, niente motel, preparati da mangiare da solo e, come regola generale, spendi il meno possibile, perché così ti ritroverai ad apprezzare immensamente ogni cosa.Spero che la prossima volta che ti vedrò sarai un uomo con una sfilza di nuove esperienze e avventure alle spalle.Non esitare o indugiare in scuse.Prendi e vai, Sarai felice di averlo fatto.Riguardati." Alex.
L’ottantenne Ron, venne così colpito dalle parole del giovane vagabondo che vendette la sua casa e i mobili per comprarsi un Caravan, ci mise dentro un letto, un’attrezzatura da campeggio e cominciò a viaggiare lungo l’ovest Americano, Ron arrivò fino alla Bajada, stesso posto dove si era accampato mesi prima Chris, si fermò lì, in attesa del ritorno del suo amico, che purtroppo non avvenne mai.
Molti furono i giovani impressionati dalle gesta di Chris, qualcuno lo paragonò ad un moderno profeta, altri usarono parole taglienti accusandolo di dare cattivo esempio per i giovani che cercano di farsi strada nella società. Per me invece, come per tanti altri, Chris fu la prima spinta a viaggiare, per me come per tanti altri, Chris rappresenta il coraggio di mettersi uno zaino sulle spalle per affrontare realtà che non avrebbe mai immaginato, questa di Chris, è solo una delle tantissime storie, che si può incontrare viaggiando. Angelo Calianno

Una frase sottolineata da Chris nel libro "La felicità familiare" di Lev Tolstoj : “Volevo il movimento, non un esistenza quieta, volevo l’emozione, il pericolo, la possibilità di sacrificare qualcosa al mio amore. Avvertivo dentro di me una sovrabbondanza di energia, che non trovava sfogo, in una vita tranquilla”

Per approfondire l'intera vicenda di Chris McCandless puoi visitare http://www.inesplorazione.it/2008/04/una-storia-vera-un-viaggio-nella-natura.html

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie di avermi fatto conoscere questa splendida persona venuta alla ribalta grazie al film di Penn ma di cui si sa ben poco

mimmo ha detto...

Straordinariamente bello, eccitante, ti fa venir voglia di mollare tutto e andare all'avventura con lo zaino in spalla...la storia vera di un ragazzo che ha la mia ammirazione per il coraggio che ha avuto di fare quello che ha fatto, mandare tutto a 'ffanculo e vivere senza bisogni superflui, incontrare persone e lasciare il segno dentro di loro...la personificazione di un ideale, di uno stile di vita che molti di noi vorrebbero avere, ma poi rimaniamo imprigionati dalle nostre comodità e dalle nostre sicurezze

"fare carriera è un'invenzione del XX secolo" (Christopher McCandless)

"sshhh, tranquilli la vostra casa è là e nessuno ve la toccherà" (Vasco Rossi)

Anonimo ha detto...

Gran film... Grande storia... E soprattutto Grande Christopher... Ho 23 anni e sento tantissimo il richiamo dell'avventura... Ci sarebbe davvero da trovare qualche persona così... Perchè partire da soli non è il massimo! Se decidi di partire avvisami!!! Complimenti per il blog!

redazione ha detto...

Non avendomi lasciato un tuo contatto, ho cercato e trovato un blog a nome Ryan85, dove l'autore scrive... "Scelgo l'avventura... Non serve molto in fondo... Basta mettersi via un pò di soldi e poi via... Libero come il vento... Forse finirà male... Di certo è rischioso... Ma un futuro certo equivale alla morte della nostra indole per l'avventura... Siamo stati ammansiti dalla tecnologia... Ma il leone dentro non deve morire!!". Sei te? Tutto farebbe pensare... ;)))))

Anonimo ha detto...

Si sono io!!! Grazie per il commento... Ciò che scrivi è vero, io vorrei trovare il modo di abbracciare la vita e respirare a pieni polmoni le gioie che da... Ma purtroppo qui non ci riesco... Io vedo solo tanta tristezza e odio...Viviamo in un mondo in cui c'è gente che ucciderebbe per 50 euro... Io non lo posso concepire... Io non concepisco come si possa avere tanto odio verso il prossimo... La mia tristezza trova fondamento in un mondo in cui le persone hanno l'ideale del denaro e del potere... Qui sento che non sarò mai felice...

Anonimo ha detto...

due anni fa, in piena crisi esistenziale, l'unico desiderio che avevo era di partire per l'alaska!
non l'ho fatto!
quando per caso ho trovato e visto il film di chris, è stato un duro colpo! sapere che è possibile, che qualcun'altro l'ha desiderato e realizzato!
la paura di mollare gli ormeggi mi ha fregato!

Anonimo ha detto...

I tuoi post sono sempre motivo di grande riflessione... Sapere che esistono persone che ragionano davvero come te è sempre un piacere! L'idea di partire prende sempre più piede in me anche perchè se non lo faccio, penso che me ne pentirò a vita... Due amici vogliono seguirmi... Io spero di trovare ciò che cerco, finalmente... :)

Anonimo ha detto...

credo sia troppo riduttivo prendere come unico spunto la voglia di viaggiare (fisicamente!) e di avventura... c'è molto di più nel grande rispetto che questo ragazzo fa scaturire nelle persone (almeno quelle empatiche e sensibili) che si interessano alla sua storia.... anche se sei un padre di famiglia e che quando hai voglai di avventura devi fare i conti con chi dipende da te per crescere. bye

Anonimo ha detto...

Vorrei avere la metà del coraggio di Chris. Coraggio di fregarsene, delle aspettative che gli altri ripongono in te, di ciò che ti dicono sia giusto o sbagliato. Non c'è un modo giusto di vivere, c'è solo un modo giusto per essere felici: non avere paura di fare le proprie scelte, anche a costo di deludere chi ti è vicino. Arrivare alla fine e non avere rimpianti, poter dire 'ho davvero vissuto'.
Se Chris fosse tornato a casa non ce l'avrebbe ricordato e avrebbe dato ragione alla 'società'.

Anonimo ha detto...

bruciò la sua macchina? ci sono diverse imprecisioni nel tuo scritto.. se vuoi parlare di persone e storie che non sono la tua... informati bene prima..

redazione ha detto...

Si, però te rilassati prima di lasciare un commento su un blog e magari mettici il tuo nome e cognome se credi in quello che dici; nel merito ci sono delle imprecisioni su questo articolo perchè è stato scritto contestualmente all'uscita nelle sale del film, quando non c'era ancora il libro nelle librerie. Successivamente ho letto il libro ed ho riportato l'intera storia a questo indirizzo, senza nessuna imprecisione...http://www.sciretti.it/2008/04/una-storia-vera-un-viaggio-nella-natura.html

Sorridi alla vita e dona consigli in modo possibilmente più "cristiano".

Henry ha detto...

Ciao, sono capitato in questo blog per caso e sinceramente mi ha fatto molto piacere scoprire che ci sono molte persone che come me sono state toccate dall'avventura di Chris McCandless. Il messaggio di Chris è stato per me un messaggio di speranza. Spesso mi sembra che le mie considerazioni sul mondo e sulla vita siano totalmente divergenti dal senso comune della maggioranza delle persone. Il rifiuto secco e radicale che Chris oppone alle regole precostituite cui tutti quanti siamo soliti obbedire e la sua enorme voglia di vivere davvero la sua vita, in modo autentico, mi hanno veramente toccato in profondità.
Spero che sempre più persone decidano di VIVERE davvero la proprio esistenza.

Anonimo ha detto...

La storia di questo ragazzo mi fa impazzire , ho 13 anni , anche a me piace la natura anche io vorrei fare un viaggio come il suo e scoprire le persone che ha conosciuto lui , mi rattrista il cuore che un ragazzo cosi sia morto e delle persone cattive vivono . non ti dimenticherò mai Chris

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