martedì 21 ottobre 2014

venerdì 17 ottobre 2014

lunedì 13 ottobre 2014

Matteo Renzi l'ultimo imperatore fantoccio. Da Romolo Augusto all'ultimo Imperatore Cinese, tutti gli imperi al tramonto terminano con un bambino al comando.


Non c'è piaga peggiore che quella della melassa democristiana. Annunci morbidi giornalieri dell'ultimo imperatore bambino ci anestetizzano l'anima, tra gelati, selfie e secchiate d'ipocrisia. Poi più niente. 


sabato 11 ottobre 2014

Tra boschi e paesaggi trasognanti del Trentino, nasce il Tempio del Formaggio. La vacanza secondo divinazione nell'agriturismo di Orazio, il casaro dal 'tocco d'oro'.

Lettini per prendere sole e paesaggio
all'Agriturismo Primo Fiore.
Passeggi tra boschi e prati. I polmoni finalmente si lasciano andare e stantuffano in salita tutta la loro salute in nuvole di vapore. Sembri una locomotiva di felicità. Sei sul Monte Baldo, Trentino. Cammini, cammini, inebriato tra innumerevoli fiori multicolori ed un fortissimo odore di funghi. Tocchi il cielo con un dito, ti viene fame. La radura si apre, il caldo paesaggio ti abbraccia in tutta la sua maestosità. E ti accorgi di quanto è bella la vita, lontana da quella che chiamiamo 'politica'.

Orazio Schelfi, il casaro.
La tua anima ancora vola a decollo verticale, quando improvvisamente lo stomaco ti chiede ancora carburante. Ed e proprio in quel momento che ringrazi di essere di stanza nell'Agriturismo Primo Fiore o nella malga Prà Alpesina entrambe di Orazio Schelfi. Qui la vacanza secondo divinazione si realizza. Quella rara possibilità di ottenere rivelazioni culinarie e non, ritenute inaccessibili, da fonti soprannaturali quali quelle di uno degli ultimi casari, Orazio e la sua bellissima famiglia. Come ho avuto modo orgogliosamente di twittare, Orazio prima di essere un Re Mida del formaggio dall'inconfondibile 'tocco d'oro' è prima di tutto un uomo semplice dal cuore d'oro.



Ancora un bambino, Orazio andava in malga con il padre Luigi.
Dal 1979 gli Schelfi lavorano nella malga Prà Alpesina.
Una vacanza nell'agriturismo di Orazio Schelfi, guance rosse da eterno ragazzo, equivale alla visita di un oracolo. Non per questo, sotterraneo e 'segreto', sotto la struttura si va delineando un vero e proprio 'Tempio del formaggio', che ho avuto la fortuna di poter visitare in anteprima così come una comitiva di persone disabili a cui Orazio ha spalancato per primo le porte. Siamo davanti alla divinazione del mestiere del casaro che dai tempi della civiltà Sumera, III millennio a.C., delizia i nostri palati. Il duro e massacrante lavoro del casaro diventa arte, come la Venezia di pescatori e commercianti di sale si trasformò in quel mito impareggiabile di palazzi in marmo e pietra d'Istria.
Il 'pilastro saggezza' nel 'Tempio del Formaggio' che regge le camere
dell'agriturismo Primo Fiore in Trentino.
La sinergia di prodotti naturali genuini ed autentici serviti nell'agriturismo Primo Fiore sotto la meticolosa supervisione di Miriam, compagna di Orazio da una vita, l'aria fresca, i boschi, i prati ed i paesaggi mozzafiato sono le componenti elettrizzanti di una vacanza o di un weekend indimenticabili.
Quello che arriva generosamente in tavola viene direttamente lavorato prima dalle mucche di Orazio e poi dalle sue stesse mani.
Il formaggio più ricercato il Primo Fiore del Monte Baldo, unico come il foraggio che solo i prati del Monte Baldo donano, è un formaggio delizioso a pasta semidura che assume un carattere speziato grazie alla stagionatura.

Ecco il parco giochi con vista mozzafiato a disposizione dei bambini degli ospiti dell'agriturismo Primo Fiore. Anche le toilette sono state pensate specificatamente per i bambini.
Non vi resta che provare questa esperienza sublime. Andate ad incontrare l'Italia che lavora fino allo stremo nonostante le coltellate della crisi, i morsi della burocrazia parassita e tutti i rischi di chi pioniere, come Orazio e famiglia, prova ad aprire nuove piste. Il genio tutto italiano, quello che da Dante raggiunge nel tempo Roberto Benigni, e quell'impareggiabile made in Italy che ci invidiano in tutto il mondo, sopravvive nel tempo anche grazie alla grinta di questa famiglia italiana che ha costruito con le proprie mani per noi un'isola felice dove poterci disintossicare. Tempo per sé, tempo per staccare la spina, tempo per sognare, lasciarsi andare e rilassarsi. Qui di seguito le immagini che ho scattato per condividerle con voi.


L'ampio giardino a disposizione degli ospiti. Possibilità di praticare l'equitazione e per i bambini di stare a contatto con vitellini, oche, conigli, cavalli, etc.

L'ingresso dell'agriturismo Primo Fiore








La bellezza architettonica completamente green dell'agriturismo Primo Fiore
La struttura pensata per un turismo eco-sostenibile. 
L'ingresso dell'agriturismo Primo Fiore. La famiglia Schelfi alleva bestiame da latte, con il quale produce formaggi, ricotta e burro, bestiame da carne per uso esclusivo dell'agriturismo.
Alcuni tavoli del ristorante. Nella gigantografia Orazio che munge, a sottolineare come i prodotti della tavola siano frutto del lavoro di famiglia
La cucina propone deliziosi piatti tipici della tradizione trentina, preparati con i prodotti dell'orto. La materia prima è tutta proveniente da aziende montane a km 0 e prevalentemente da coltivazione Biologica.
Gli ambienti non sono solo un luogo di passaggio o di soggiorno. Tutte le camere sono una diversa dall'altra e si evidenziano per lo stile d'arredamento alpino.
Le camere sono con vista e spazi per rilassarsi, dove dominano legni dalle calde sfumature e materiali preziosi.

Tutte le camere sono dotate di dettagli curati con amore per fornire il massimo del comfort.




Uno dei preziosi portali che introducono al Tempio del formaggio.
Prime immagini in esclusiva del Tempio del formaggio; l'antico calderone con cui gli Schelfi producono formaggio da generazioni.

Prime immagini in esclusiva del Tempio del formaggio.
E la storia continua... Orazio, sta ancora scavando.

lunedì 22 settembre 2014

So come on, spin me around


Olly Murs- Heart skips a beat (lyrics)

So come on, spin me around
I don't wanna go home
Cause when you hold me like this
You know my heart skips, skips a beat
I know I should, but I can't leave it alone
And when you hold me like this
That's when my heart skips, skips a beat
Oh oh oh, oh oh oh, oh oh oh
Oh oh oh! oh oh oh!

sabato 13 settembre 2014

Sedato e ucciso un cuore che batteva forte forte. Esisteva qualcosa di assolutamente vero, l'amore di Daniza per i suoi cuccioli.

L'orsa Daniza con i cuccioli
(fermo immagine da video che la riprende)
Il mondo destabilizzato dall'export della democrazia, fa la fortuna allo stato attuale delle lobbies delle armi. Prima si armano i ribelli in Siria che combattono Assad, poi si bombardano il giorno dopo. Rovesciamenti di fronti senza fine, la guerra è pace e la pace è guerra. A questa schizofrenia, si aggiungono i giornalieri annunci di Matteo Renzi, una mitragliatrice. Vuole cambiare l'Italia e farla ripartire, ma allo stesso tempo spende miliardi per l'acquisto degli F35. Poi si fanno seminari e tavole rotonde con rinfrechi discutendo sui motivi per i quali l'Italia non cresce. In mezzo a questa fuffa di parolai e professionisti degli annunci, c'era un cuore che batteva forte forte. Un cuore vero. In mezzo a tanta falsità, a mezze verità, era bello pensare che esisteva qualcosa di assolutamente vero, l'amore di Daniza per i suoi cuccioli. Anche per chi se ne è andato dall'Italia come me, con tanta amarezza e rabbia. Un cuore naturale che pompava la determinazione di una mamma di svezzare i suoi due cuccioli e sopravvivere alla morbosità dell'uomo che di questi tempi cerca il selfie e la fotina ricordo prima di fare la fila al Grande Fratello.

Munita di radiocollare, monitorata continuamente, trattata come un terrorista che poteva farsi saltare in aria in pieno centro a Trento, l'orsa veniva braccata senza tregua. Stremata non poteva sopravvivere alla politica mentecatta di qualche politico bigotto di valle e di un ministro dell'ambiente nominato da Matteo Renzi, un commercialista favorevole al nucleare. Il suo cuore è stato sedato e ucciso, come il buon senso nell'Italia degli Schettino. Dovevano soffocare e uccidere quel poco di vero e naturale che ci è rimasto. Uccisa a pochi giorni dal letargo che non da fastidio a nessuno. Ma chi? Smettiamola di scagliarci genericamente contro la categoria della politica. I mali hanno nomi e cognomi. Apriamo ufficialmente la caccia ai mandanti responsabili. Per la natura e solo per lei. 
Michele Dallapiccola, Assessore alla caccia della Provincia Autonoma, Ugo Rossi, Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Gian Luca Galletti, Ministro dell'Ambiente.

lunedì 25 agosto 2014

Il jukebox degli annunci Matteo Renzi. La passeggiata di un bimbominchia celebrità al governo.

Mentre gli Italiani mangiano la polvere...

Matteo Renzi,
nel 'ice bucket challenge'.
George Bush,
nel 'ice bucket challenge'.
Non c'è niente di peggio, se non quando incominciamo a comportarci guidati da quel marketing subdolo che ci insidia, si annida dentro e ci suggerisce come comportarci. Pensiamo di essere liberi, ma non lo siamo. La persona a sinistra, che si accreditava essere capace di cambiare l'Italia, è il bimbominchia Premier Matteo Renzi. Tra selfie e #icebucketchallenge, rituali scimmieschi autocelebrativi promossi da multinazionali del social network per scimmie replicanti, Matteo non perde occasione di performare davanti ai giornalisti. Ha quel bisogno fisiologico di replicare comportamenti diffusi, che lo indentifichino e lo facciano sentire armoniosamente parte di un gruppo, il perfetto scout. Purtroppo l'Italia avrebbe bisogno di qualcos'altro rispetto al perfetto scout, un ebetino miracolato, soprannome datogli da Beppe Grillo, il migliore a fare i compitini per casa. Così Matteo Renzi, bimbominchia celebrità in vacanza a Forte dei Marmi ha preso un secchio di acqua gelata e se lo è rovesciato in testa. I nostri VIP, in vacanza a Forte dei Marmi dove paghi anche l'aria che respiri, fingono di conoscere le sofferenze della povera gente. Povera Italia, anche un bimbominchia al governo ci voleva.

Matteo Renzi alla trasmissione 'Amici'.


domenica 17 agosto 2014

Michele Dallapiccola, il medico veterinario prestato alla 'politica' eccitato dalla caccia all'orsa coi cuccioli.

Michele Dallapiccola a destra.
« E’ un orso dannoso che va fermato, tra tenerlo tutta la vita in gabbia e farlo passare a miglior vita non so cosa sia meglio ». Così dolcemente e pacatamente si esprime sul Corriere l’assessore Michele Dallapiccola, laureato in Medicina veterinaria, alto esponente del Partito Autonomista Trentino Tirolese, e che attualmente ricopre in Trentino il ruolo di Assessore all’agricoltura, foreste, turismo e promozione, caccia e pesca.
Ce lo immaginiamo così, con la siringa in mano, pronto a far passare dolcemente e pacatamente a miglior vita gli orsi troppo 'selvatici'. Un esperto, lui che ha diretto il "Macello Pubblico Alta Valsugana" S.r.l. quale Amministratore Unico. Ed eccoci alla sventurata Daniza, l'orsa coi cuccioli, intrinsecamente colpevole di aver dato delle zampate ad un fungaiolo che si era nascosto dietro un albero per osservare la cucciolata. Uno scemo qualunque, penserete. No, sono questi i frangenti in cui i tanti Dallapiccola danno il meglio di sé. L'Italia tracolma di mezzuomini, i tanti Schettino, cellule dormienti pronte ad attivarsi per rovinare l'Italia e rovesciare l'ordine naturale delle cose. Quando l'ignoranza poi si laurea, eccovi l'iniezione letale. Vi basti leggere i tweet tra il sadico e l'eccitato di Michele Dallapiccola che rincorreva l'orsa Daniza: 


« Inverveniamo SUBITO », SUBITO in maiuscolo, in quanto l'orsa terrorista Daniza potrebbe farsi saltare in aria con il radiocollare in centro a Trento. « Operazioni di tutela delle persone »??? Ma siamo noi che dovremmo tutelarci da lei. Fermiamoci un secondo. Ci sono quattro orsi messi letteralmente in croce nel Trentino. Dire che son stressati, è dir poco. Portano il radiocollare, devono continuamente spostarsi per evitare la nostra morbosità, devono sopravvivere alle dichiarazioni di esponenti della Lega Nord e Forza Italia che vorrebbero abbatterliCome vi sentireste vivendo con un radiocollare e i Dallapiccola che ogni giorno vi analizzano la cacca, pronti ad accusarvi di essere troppo selvatici? L'assurda cattura di quest'orsa, non farà che stressarla ulteriormente. 
Uccidete Daniza. Daniza assassina. Rinchiudetela con 3 radiocollari sul collo. Sparatele tranquillanti. Oppure Dio ci scampi dai Dallapiccola? Liberi tutti, anche gli orsi.



giovedì 17 luglio 2014

La canzone dell'estate 2014 ai Coldplay. A Sky Full Of Stars.



Bello il video, bella la musica ed allora è la canzone dell'estate 2014Coldplay - A Sky Full Of Stars. 

La maledizione della Venezia del Mose. Il mito Matteo Renzi vacilla nella rete dopo la performance all'Arsenale.



Importa la sostanza e non la forma. Ma non posso esimermi dal far notare che il mito Matteo Renzi vacilla non poco sotto la scure della satira della rete, basta vedere il video di cui sopra. L'uomo invincibile che trovava tempo per tutti, ma non per incontrare direttamente di persona i comitati NOMOSE e NOGRANDINAVI a Venezia (sono stati ricevuti solo tramite il capo del cerimoniale di Stato che ha riferito ai delegati dei movimenti, tra cui anche Marta Canino, che il premier ha assicurato di leggere tutta la documentazione e di dare una risposta), diventa improvvisamente più umano e forse più vero.

mercoledì 16 luglio 2014

Oblio a Venezia. Il REttore della Ca' Foscari, sentendosi Papa, fa difendere l'Università dallo stesso avvocato di Mazzacurati, del Consorzio Venezia Nuova e della commissariata Est Capital.

REttore Carlo Carraro e la 'cappa di ermellino' morto, 
indossata tradizionalmente da regnanti come segno 
del potere.
Virgolettato di Carlo Carraro, REttore uscente della Università Ca' Foscari: « Il nuovo rettore Bugliesi era del resto sul palco con me per la cerimonia, come i due Papi attuali.» Se un REttore sul palco della cerimonia delle lauree a San Marco comincia a percepirsi anche Papa, nel caso di specie Papa Ratzinger, siamo nei guai. Se succede nella Venezia ai tempi degli scandali del Mose, siamo nella aggravante della melma. La dichiarazione sulla difensiva di Carlo Carraro era in risposta alla notizia che lo volevano stordito da un diluvio di fischi a San Marco, lui che aveva invece un fisiologico disperato bisogno di proiettare ripetutamente la sua 'corazzata Potemkin' alla sua ultima apparizione pubblica, rivisitando di fronte alla piazza tutti i suoi successi, un rito che le famiglie fradicie dei laureati si volevano anche risparmiare. Studiano, grondano di titoli come Baroni Banani, per poi non cogliere che sotto alla pioggia ticchettante ad una madre interessa semplicemente solo del proprio figlio e non gradisce che la cerimonia venga appesantita da una regia percepita autocelebrativa. E così è andato in onda invece 'C'era un cinese in coma'.

Quando piove, cosa non fare anche se porti un ermellino morto da secoli sulle spalle.

Ma fossero questi i problemi. Purtroppo Venezia vive il tempo dell'oblio. Ca' Foscari grazie alla legge speciale su Venezia negli ultimi trent'anni ha ingoiato qualcosa come 121 milioni di euro, soldi pubblici su cui chiuderemo un occhio se destinati a produrre cultura. Purtroppo i soldi pubblici prendono tante vie ma quello che crediamo inaccettabile, è che abbiano preso e prenderanno la via anche delle tasche di un avvocato nababbo, Alfredo Biagini, che figura assieme a Scaroni ed al fratello del Rettore Massimo Carraro tra i manager «pubblici» più ricchi del Veneto: reddito da 1,85 milioni di euro, oltre che una Volvo Xc70 e una Porsche 911 Carrera e 2500 azioni nelle Assicurazioni Generali.
Per difendersi in tribunale sulla vicenda della permuta del secolo, tre palazzi storici in svendita, la Ca' Foscari di Carlo Carraro ha scelto di farsi rappresentare e di pagare fior fiore di professionista romano attratto in laguna, Alfredo Biagini, dalla storia alquanto particolare. Avvocato di Mazzacurati, colui che partoriva le tangenti sul Mose, ma anche del Consorzio Venezia Nuova, sotto inchiesta. Non basta. Alfredo Biagini è stato anche il legale della Est Capital del cafoscarino Gianfranco Mossetto, ora commissariata, che da anni opera proprio nel mercato immobiliare. 
Ercole Preziosi, nel film di cui sopra 'C'era un cinese in coma' è uno showman e un impresario di basso profilo. Nonostante si abbatta un terribile temporale egli non rinuncia al suo piglio professionale ed istrionico, ricevendo il dileggio del pubblico al punto di provocargli l'ira davanti a delle personalità politiche locali. E proprio così, ricorderemo Carlo Carraro, protagonista indiscusso della commedia dell'arte veneziana.

sabato 12 luglio 2014

SOS to the World: Save Venice's vulnerable lagoon from big ships.

Please help us, sharing this message. Unfortunately we can't watch underwater, but BIG ships are litterally ironing the Venetian lagoon. Beauty is every day more and more flat. Sandbanks and mudflatswetlands that are paramount for the precarious balancehave been wiped out by waves of oil tankers, freighters and powerful speedboats, that can carry hundreds of tourists. Italian politicians have sold Venice to lobbies. Venetian lagoon is in danger. Please help.



No Big Ships (No Grandi Navi) 




Sos to the World: NO BIG SHIPS in the Venetian Lagoon

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