sabato 24 gennaio 2015

A hymn of freedom 'Bella ciao' is getting international.



The song "Bella ciao" was sung by the anti-fascist resistance movement active in Italy between 1943 and 1945. As a hymn of freedom internationally known it was intoned still recently in many events: during the 2011 movement Occupy Wall Street in New York, during 2013–14 protests in Turkey in Taksim Gezi Park, during 2014 Hong Kong protests, during the funeral of two victims in the Charlie Hebdo shooting in Paris (January 2015), in Greece 2015 political campaign and in Syria by the Kurds.

domenica 11 gennaio 2015

Se ne va la Dolce Vita, Anita Ekberg.

Anita Ekberg (Malmö, 1931 –  Roma, 2015)
Indimenticabile la sua interpretazione nel film La dolce vita (1960) di Federico Fellini, nel quale compare la leggendaria scena in cui entra nella Fontana di Trevi.

giovedì 1 gennaio 2015

Un selfie con Renzi ti uccide l'anima.

Ci vogliono nelle gabbie con gli iPhone. Inebetiti ad involvere ad uno stato primordiale. Senza capacità di reagire o pensare. Rapiti dallo specchio delle vanità, da mode lanciate dalle multinazionali americane che ci guardano morbosamente la vita dalla finestra (Facebook). Creature con fattezze umane, ma spiritualmente ritardate. Consumano, fornicano, inseguono una palla. Non leggono, non scrivono, non pensano, non amano, ne si autogovernano. Arte e scienza, virtù e religione, famiglia e amicizia vengono lentamente consumate in un selfie collettivo, dove la nostra anima si consuma e muore. Quel che più conta è la gratificazione immediata. La speranza di poter diventare famosi. "Non rimandare mai a domani il divertimento di oggi". Nessuno aspira a qualcosa di più. L'uomo nuovo è disumanizzato. Ed allora fermiamoci a pensare. A omogeneizzazione, mediocrità, divertimenti banali, affetti superficiali, gusti triviali, falso appagamento, incapacità di provare amore e desiderio, aggiungiamo pure il selfie con Renzi.

lunedì 29 dicembre 2014

Chi con il suo 'Tweet' punge Renzi. Dove osano cinguettare i gufi.

Matteo ha incantato quasi tutti. Un pifferaio magico veramente. Sicuramente l'Italiano medio Fantozzi che con gli 80 euro gattona al bar a soddisfare la propria bavosa libidine alle slot per dementi dipendenti. La figlia Mariangela invece, a casa disoccupata e mazziata, balbetta qualche tweet audace di protesta con sexy account 'cappuccettorosso17' ma viene subito zittita dai 'gufa!' e 'rosicona!' del Premier onnipotente. Asfaltata, rottatamata come tutti i giovani. Ed eccoci alle liti in famiglia per miseria. Ne sentivamo la mancanza. Padre contro figlia, generazioni l'una contro l'altra in una nuova lotta tra poveri. 

Dopo il purgatorio di Monti, chi avrebbe mai pensato di ritrovarsi all'Inferno con lo scout Renzi? 'Perdete ogni speranza, Voi che votate.' È successo. Come sempre partigiane (nel destino della Storia d'Italia), le brigate dei gufi e dei rosiconi provano a scuotere quello che resta delle coscienze ottenebrate da questo Kraken patetico, accolto in alcune scuole da bambini addestrati ed allineati a cantare 'Forza Matteo'. Ma Renzi ha un imperdonabile vizietto difetto. Una carica di pateticità all'ennesima potenza. Una bomba di melassa vomitevole che mette a nudo le sue vanità. I giochini, sorrisini, battutine con i giornalisti sono lo strumento per appagare il suo ego. Per descrivervi questo stomachevole sfarfallio allo stomaco non ho altro di meglio  che mostrarvi il volto di Barbara D'Urso, la tipica giornalista italiana prona che pone le domande ai potenti. Li rappresenta un po' tutti.


A questo punto, avrete capito a quale sentiment alludo. Vi aspetto, siete andati a vomitare. 

Con Monti eravamo in Purgatorio. Vabbè poi, lo dice anche Dante, viene il Paradiso. ODDIO QUI ITALIA DI RENZI È L'INFERNO.

Inferno Italia: 'LASCIATE OGNI SPERANZA VOI CHE VOTATE'

sabato 27 dicembre 2014

Renzi NUN ME ROMPE ER CA'.


Matteo Renzi ricevette 50 milioni di vecchie lire, dall'altro socio del patto del Nazareno, partecipando come concorrente raccomandato alla Ruota della Fortuna (Mediaset). Gira, gira, gira ...la fortuna continua ad arridere ai soci del patto del Nazareno. A noi #gufi e #rosiconi, la ruota della sfortuna? Noi proni, con la mano tesa ad elemosinare 80 euro, mentre il padre di Matteo contrae  1.300.000 € di debiti dopo aver nominato il figlio dirigente raccomandato? No, ma voi state scherzando. Vomito. Renzi NUN ME ROMPE ER CA'

giovedì 25 dicembre 2014

Forza Matteo!


L'Italiano medio, con 80 euro in tasca, dopo la melassa democristiana di Craxi e Berlusconi ama Renzi. All'Italiano medio non interessa che Matteo sia figlio di Mediaset, avendo vinto miracolosamente 50 milioni di lire alla ruota della fortuna dove vi era stato raccomandato. L'Italiano medio dimentica che la prima legge da attuarsi doveva essere quella sul conflitto di interessi. L'Italiano medio crede fermamente che le indagini per bancarotta fraudolenta nei confronti del padre di Matteo, Tiziano Renzi, che ha accumulato soltanto 1.300.000 euro di debiti, siano un complotto della magistratura, gufa e rosicona (la ruota della sfortuna!), la stessa che tormentava l'altro socio del Patto del Nazareno. Per questo, Forza Matteo! Per essere più Grandi.

Il Testo della Canzone "Forza Matteo":

Forza alziamoci 
il futuro è aperto entriamoci 
e le tue mani unite alle mie 
energie per un selfie - selfie

Forza Italia mia che siamo in tanti a crederci 
nei nostri annunci un'altra storia c'è 
la scriveremo io, Barbara D'Urso e te

e Forza Italia 
per essere liberi 
e Forza Italia 
per fare e per crescere

e Forza Italia 
c'è il grande orgoglio in noi 
di appartenere a Mediaset 
ad una gente che 
rinasce con noi

nella tua storia un'altra storia c'è 
la scriveremo io, Barbara D'Urso e te

e Forza Matteo 
è tempo di credere 
dai Forza Matteo 
che siamo tantissimi 
e abbiamo tutti 
80 euro dentro al cuore 
un cuore grande che 
sincero e libero 
batte forte per te

Forza Italia con noi !

mercoledì 24 dicembre 2014

Stay united. No Good in Goodbye



All the things that we've lost
Breaking up comes at a cost
I know I'll miss this mistake
Every word I try to choose
Either way I'm gonna lose
Can't take the ache from heartbreak

Oh, but as you walk away
You don't hear me say

Where's the "good" in "goodbye"?
Where's the "nice" in "nice try"?
Where's the "us" in "trust" gone?
Where's the "soul" in "soldier on"?
Now I'm the "low" in "lonely"
'Cause I don't own you only
I can take this mistake
But I can't take the ache from heartbreak
No, I can't take the ache from heartbreak

No matter how it falls apart
There's an "art" in breaking hearts
But there's no fair in farewell, no
And when I see you in the street
I pray to God you don't see
The silent "hell" in "I wish you well."

Oh, but as you walk away
You don't hear me say

Where's the "good" in "goodbye"?
Where's the "nice" in "nice try"?
Where's the "us" in "trust" gone?
Where's the "soul" in "soldier on"?
Now I'm the "low" in "lonely"
'Cause I don't own you only
I can take this mistake
But I can't take the ache from heartbreak
No, I can't take the ache from heartbreak
I can't take the ache from heartbreak
(take the ache, take the ache)
I can't take the ache from heartbreak
(take the ache, take the ache)
No I can't take the ache from heartbreak
(take the ache, take the ache)
(can't take the ache from heartbreak)

If I could turn back time then I would re-write those lines
If I could turn back time then I would re-write those lines
If I could turn back time then I would re-write those lines
If I could turn back time then I would re-write those lines

Where's the "good" in "goodbye"?
Where's the "nice" in "nice try"?
Where's the "us" in "trust" gone?
Where's the "soul" in "soldier on"?
Now I'm the "low" in "lonely"
'Cause I don't own you only
I can take this mistake
But I can't take the ache from heartbreak
(take the ache, take the ache)
I can't take the ache from heartbreak
(take the ache, take the ache)
I can't take the ache from heartbreak
(take the ache, take the ache)
No I can't take the ache from heartbreak
(take the ache, take the ache)
(can't take the ache from heartbreak)

If I could turn back time then I would re-write those lines

2014 IN BREVE: tra finzione da starlette e Daniza che soffre e muore veramente.

Il 2014 lo ricorderemo come l'anno dell'annuncite ipocrita. Ogni giorno, tra passeggiate con il gelatoselfie, una battutina ed una risatina ai giornalisti, verità e menzogne più artefatte si mescolano in un cocktail patetico perfetto che si beve tutto d'un fiato dalla Barbara D'Urso con pubblico finto. Mai una domanda vera sul perchè Matteo Renzi fosse stato fatto dirigente nell'azienda di famiglia che andrà in bancarotta con 1 milione e 300 mila euro di debiti. Mai una difficoltà vera, quelle nel 2014 le ha conosciute una mamma orsa, Daniza, che ha corso fino allo stremo per garantire ai suoi due cuccioli quella libertà che i veterinari della Provincia di Trento volevano toglierle costi quel che costi. La politica del cemento ci vuole nelle gabbie con l'ultimo modello dell'iPhone o a far la fila nei centri commerciali per degli orsi in peluche. Sia mai che respirino veramente. Tutto ciò che è veramente naturale, va abbattuto, non importa se incitiamo ad uccidere proprio l'ultima coppia di lupi. Per questo il 2014 è per me rappresentato dallo scatto di Daniza che sembra guardarci mentre allatta la sua prole. A me quella foto dice qualcosa sulla differenza tra realtà naturale e finzione

domenica 21 dicembre 2014

Il padre di Matteo Renzi bancarotta della sua società con debiti per un milione 300mila euro. Il figlio si occupa dell'Italia.



Dalla bancarotta dell'azienda di famiglia (1 milione 300 mila di debiti) a quella dell' Italia (2 mila miliardi di euro). Ti racconto la famiglia Renzi.
Secondo i magistrati il padre di Matteo Renzi prima di dichiarare il fallimento della sua società con debiti per un milione 300mila euro, nel novembre 2013, l’avrebbe spogliata del ramo sano cedendo i beni disponibili alla Eventi6, azienda di proprietà della moglie, Laura Bovoli. Si sarebbe dunque attuato il classico schema di tante bancarotte fraudolente: un debitore che, attraverso vendite più o meno fasulle, sfugge ai propri creditori nascondendo i beni. A insospettire i magistrati è stato il prezzo di cessione da marito a moglie: appena 3878,67 euro. (Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/21/tiziano-renzi-i-pm-interrogano-padre-premier-indagato-per-bancarotta/1292941/#)

sabato 13 dicembre 2014

Mirko de Martini il PUTTO televisivo innocente di Casapound.

Screenshot  di  al minuto 1:06:16 puntata 'Er Sistema', Announo, LA7.
I libri di Storia parlano del Fascismo al passato, come se quell'oblio distante non ci appartenga, come se qualche disturbato mentale si sia semplicemente appeso, molto tempo fa', a testa in giù ad una idea sbagliata. Dopo aver scoperto la squadra nera di Alemanno, fatta di ex terroristi, Nar, Forza Nuova e di Terza Posizione, e un ex della Magliana, incominciano ad affiorare alle menti altre immagini romane ancora recenti di un La Russa, ministro della guerra che ringhia al passo dell'oca, Gasparri il cui naso si attorciglia allungandosi mentre promuove le sue leggi sul pluralismo televisivo, Alemanno un boss della politica con tanto di guardia pretoriana, Storace e Fiorito che sempre galleggiano, e la lista potrebbe continuare all'infinito se non fosse che proprio lady Mussolini li rappresenta tutti insieme, starnazzando in Parlamento a suon di slogan come lame difendendo i valori morali della sua idea di famiglia mentre il marito frequenta prostitute minorenni. La Roma bene, dei ragazzi di borgata rinchiusi in un recinto mentale coatto, si nutre di fascismo ipocrisia. La caccia è all'immigrato, al Rom, al diverso, non alla società dei magnaccioni.
La patologia fascista, un disturbo mentale.
Allo stadio nulla è cambiato da quando Di Canio salutava a braccia tatuate la curva con il saluto romano e per risposta bordate di cori dal linguaggio crudo e violento sintentizzabili nel «Boia chi molla». No, il fascismo non è stato estirpato. Ha solo cambiato volto. Ora, ha il volto angelico innocente di quel PUTTO di Mirko de Martini, esponente di Casapound carico di banalità televisive come un banano. Il fascismo permane giornalmente nelle modalità utilizzate dalla forze dell'ordine per fronteggiare i manifestanti, dove il manganello viene usato quasi sadicamente o dove si calpestano o si prendono a calci disoccupati, studenti od operai. Permane nel linguaggio degli esponenti della Lega Nord. Permane nel movimento dei Forconi, Forza Nuova, Casapound e nel linguaggio talvolta troppo violento di Beppe Grillo, quando ad esempio grida 'Italianiiii' imitando con cattivo gusto il Duce o quando apre il suo movimento agli esponenti di Casapound. Permane fervamente nei pensieri del padre di Alessandro di Battista. Permane nel salotto di Bruno Vespa, quando la sua regia patinata di ipocrisia confeziona realtà che non esistono se non nella mente dell'elite del momento con l'ausilio della voce pastosa di Renato Mannheimer. Peggio del cinema di propaganda fascista. Permane quando spavaldi neofascisti fanno arrivare a piazza Navona un camion con decine di spranghe e mazze da baseball con il tricolore. 
Mazze tricolori del Blocco studentesco.
Permane nell'atteggiamento immobile, rigido e autoritario di quei burocrati che abitano palazzi costruiti durante il ventennio fascista e che forse per un certo verso devono proprio la loro posizione a quell'impostazione di pensiero. Permane nelle strutture parastatali della Mafia e della Camorra. Permane in giornalisti quali Sallusti, Belpietro e Giuliano Ferrara. Permane in tutti coloro che privi di cultura tatuano sul proprio corpo i segni indelebili di una ideologia patologia.
« È vero, siamo fascisti. Ma del terzo millennio. » (Intervista al leader CasaPound, 2011)

Sharing