giovedì 19 gennaio 2012

Call him Mr. Vain.



Mr. Vain. Era il 1993, che spensieratezza. Non ho tempo per postare, sono in trincea tra una lezione e l'altra. Ci si mette anche il lavoro a prosciugarmi le forze. Il mio inglese sta migliorando. Gli studenti provengono da tutte le parti del mondo. Non mi sono mai sentito cosí "globalizzato". Grinta.

domenica 8 gennaio 2012

Niente da fare Londra non mi ha incantato.

Prima di scattare questa foto, ho guardato questo palazzo di Londra incredulo. Se questo é un edificio.
Ho trascorso il capodanno 2012 a Londra e mi sono reso conto che la cosa piú banale che potrei dire é che Londra sia una cittá bellissima. Fosse solo quello. Il problema é che Londra é una cittá dal futuro segnato. Invasa da Indiani, Pachistani e Bengalesi e dalle gang dei coltelli conosce le tensioni razziali di una metropoli sostanzialmente improduttiva alle prese con una crisi epocale.

Quasi tutte le cabine telefoniche sono diventate una specie di bacheca di annunci pornografici. Uno squallore.



Da tanti anni a questo parte sentivo parlare di Londra come di una cittá stupenda. L'isola che non c'é per i giovani in cerca di avventure oltre Manica. Non c'era un giovane in circolazione che non sognasse di raggiungere il paese dei balocchi. Si prendeva l'aereo, si trovava un qualche lavoretto in qualche pub e ci si sentiva nell'ombelico del mondo. 

Ma chi é che si puó entusiasmare in una situazione come questa?
Ma chi é che si puó entusiasmare in una situazione come questa? Questi palazzi pieni di colletti bianchi grondano crisi.
Sará che le voci che mi hanno sempre raggiunto parlavano di shopping da Harrods (che palle) e di finanza specchiata sul Tamigi, sono arrivato per fortuna nella City con un occhio critico e ho avuto la conferma che la percezione su Londra fosse frutto di una ipnosi collettiva dove la maggioranza delle persone si aggregavano al pensiero unico che vedeva Londra una meta agognata. Certo per gli assidui frequentatori dei Night Club e per i modaioli rimarrá una cittá dove esibire le proprie limitazioni, ma Londra non regge il confronto con le cittá italiane Venezia, Firenze, Roma per citarne solo le piú rappresentative.

La vista dal Victoria Embankment. Questo palazzo mi ricorda le Vele di Scampia. Neanche sul Tamigi la situazione migliora.


Tragalgar Square che pensavo fosse enorme si deve essere nel frattempo ristretta perché l'ho trovata mille volte piú piccola ed insipida di Prato della Valle a Padova.
Trafalgar Square, la Grande delusione.
Buckingham Palace la seconda Grande delusione.

Buckingham Palace non pare paragonabile neanche all'ombra delle Procuratie in Piazza San Marco a Venezia. Il campanile di San Marco quasi quasi batte il Big Ben. Ecco il Palazzo di Westminster ha il suo fascino, ma insomma preferisco il mio Palazzo Ducale sul bacino di San Marco.
L'orrore si manifesta in tutta la sua opulenza. I palazzi della finanza.
Alberto Sciretti con alle spalle il palazzo di Westminster. 31/12/2011

Il palazzo di Westminster.
Il palazzo di Westminster come ho detto ha il suo fascino. Si salva anche la ruota panoramica London Eye anche se in fondo é una macchina da soldi. Per il resto, niente da fare Londra non mi ha incantatato.
London Eye.

Big Ben.

London Eye illuminata per il capodanno.





Milton Country Park.

Alberto Sciretti feed the ducks, swans and seagulls at Milton Country Park.

I have taken some pictures of Milton Contry Park.







Newmarket is the historic home of Horseracing and the greatest horseracing centre in the world.

The Devil's Dyke runs past the edge of the July course in Newmarket racecourse

I have done some photos of Newmarket, utterly unique. It is a town with a rich, royal history where the thoroughbred racehorse is king. It is the town where horseracing, the "sport of kings", was born some three and a half centuries ago and from where it was exported around the world.
Alberto Sciretti fly at Newmarket racecourse.




domenica 1 gennaio 2012

Sopravvissuto al capodanno londinese.

Alberto Sciretti con in mano la camrecorder sul ponte di Westminster, il posto piú ambito dal quale assistere allo spettacolo pirotecnico, Londra 31/12/2011
Dalle 17 a mezzanotte un posto in prima fila, 7 ore di freddo pungente e vento sul ponte di Westminster lottando con orde di indiani e pakistani che volevano sottrargli il posto guadagnato con le stalattiti e stalagminiti ai piedi. L'ultimo degli europei forse a poter vedere questo spettacolo dalla posizione piú esclusiva prima di lasciare il passo alla storia, all'invasione delle tigri asiatiche. Foto: http://www.mirror.co.uk/news/top-stories/2012/01/01/new-year-2012-watch-london-s-dazzling-fireworks-display-as-250-000-line-the-streets-to-welcome-new-year-115875-23671705/
 

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