domenica 17 maggio 2009

Garda style

 
Video che ho girato sull'emozionante Strada del Ponale. Che camminiate o che pedaliate il cuore è felice. Il momento è eternamente nel vento.

Garda style house (scorcio del Lago di Garda da Albisano, da cui si può godere di una bellissima vista sul lago.)
Esiste un Garda Style; dopo aver frequentato assiduamente il lago di Garda in lungo e in largo per qualche anno, ho capito che esiste uno stile, un modo di interpretare la propria vita, dove la zona del Lago di Garda è la piattaforma delle proprie imprese sportive, delle proprie tensioni emotive, delle proprie aspirazioni e dei sogni difficilmente realizzabili, della voglia di riscatto, della ricerca di sè e di verità, della ricerca di un mondo parallelo idilliaco.
Lago di Garda visto dalle Cascate del Varone

Se nell'ascesa spirituale ai monti impervi dell'oriente il protagonista è il monaco in cerca di verità,

Non sembra lo sperone di Arco di Trento ed il paesaggio circostante? La più antica pittura di paesaggio, nacque in Cina. I paesaggi conservati generalmente hanno formato chou, rotoli verticali da appendere o chüan, rotoli orizzontali a mano. La pittura tradizionale cinese ha come tema principale proprio il campo della natura.
Non ricorda l' atmosfera del lago di Garda visto da una qualche cima circostante?
l'artefice del Garda Style è una persona (o associazioni di persone) che guarda allo sport e alla fatica sportiva (Mountainbiking, Windsurfing, Sailing, Golf, Horsing, Canyoning), alla natura (Trekking, , Nordic Walking), all'eccitazione del brivido da andrenalina (Base jumping, Climbing, parapendio e deltaplano), come ad modus vivendi, dove il fine settimana molto spesso diventa un modo per superare se stessi in imprese sportive che hanno lo scopo di svecchiare e depurare lo stress accumulato in una vita frenetica e illogica. Se l'ascesa occidentale è sicuramente più superficiale di quella orientale, c'è da salvare e promuovere a mio avviso la ricerca di emozioni nel rispetto della natura.


Alberto Sciretti si affaccia sul Lago di Garda da Albisano.

Scorcio del lago di Garda e di Riva del Garda dal rifugio di San Pietro (metri s.l.m. 976) vicino a Tenno.
Alberto Sciretti si affaccia sul Lago di Garda dal Castello di Sirmione.

Sciretti Alberto, sullo sfondo Riva del Garda



Il lago di Garda e le Grotte di Catullo a Sirmione, uno dei posti più belli secondo me, luogo in cui consiglio di fare il bagno sul lago.
Lago di Garda da un torrione del Castello di Sirmione

Dinosauri? da questa parte. Le marocche di Dro

Dinosauri? Da questa parte. Un cartello alle Marocche di Dro
Le Marocche di Dro sono formate da un vasto deposito detritico di natura calcarea; col termine "marocche" si indicano grandi ammassi di blocchi di roccia di grosse dimensioni, sciolti e distribuiti caoticamente. Sono dunque fenomeni geomorfologici, e la loro origine è legata alle glaciazioni. Le Marocche di Dro sono la frana più grande dell'intero arco alpino e mi ha ricordato per certi versi il paesaggio lunare del vajont
Cartellonistica ben curata nei pressi delle orme dei dinosauri.
Orme di dinosaursi su un blocco di calcare. Il blocco di pietra che conserva le orme fossili è stato per lungo tempo esposto alla pioggia e al vento. L'acqua piovana agendo come un acido ha dissolto a poco a poco la superficie livellandola.
Orme di dinosaursi su un blocco di calcare.
La foto ritrae una pista di dinosauro quadrupede, in cui le impronte dei piedi sono sovrapposte parzialmente a quelle delle mani. La pista è larga e le orme sono poco distanziate (forse un scelidosauro , il dinosauro corazzato per via delle piccole placche ossee che ricoprivano gran parte del corpo). Le orme sono frutto di un lungo processo che trasformò i sedimenti marini nelle rocce calcaree, impilate con ordine nelle stratificate pareti delle montagne circostanti. 2000 anni fa' un grande frana si staccò dal fianco del Monte Brento e gli strati di roccia con le orme dei dinosauri si accumularono dove oggi li vediamo.
Nella foto il monte Brento; in evidenza le spaccature che originarono gli eventi franosi databili 100.000 o 200.000 anni fa, addirittura in periodi interglaciali, mentre gli ultimi pare siano avvenuti in epoca storica ed abbiano travolto anche insediamenti umani.
Il paesaggio lunare delle Marocche di Dro con sullo sfondo il castello di Drena che ha conservato molto bene la struttura delle fortezze medioevali
Dalle marocche di Dro si vede lo sperone roccioso di Arco di Trento. Siamo a pochi km dal lago di Garda!
Lago di Cavedine visibile dalle Marocche di Dro
All'interno delle Marocche si trova una depressione che ospita un piccolo lago, originatosi per sbarramento da frana è denominato Lago Solo. La vegetazione è prevalentemente di carattere pioniero, tipica delle fessure delle roccie e dei detriti; l' "improduttività" di questi luoghi è compensata da una grande ricchezza naturalistica ed ecologica.

Qui di seguito alcune foto di evidenze fossili da me riprese:

Mentre scrivevo questo post, ho scoperto che il più grande giacimento di impronte fossili di dinosauro mai rinvenuto in Italia, ove sono venute alla luce centinaia di orme di dinosauri erbivori e carnivori, risalenti a 200 milioni di anni fa, in pieno giurassico, si trova sul Monte Zugna.
Lavini di Marco, sulle pendici del Monte Zugna
Le piste dinosauriane sono ben visibili su un ripido colatoio (duecento metri di lunghezza per circa sei di larghezza). Non mancherò di visitarlo.
Non c'entra niente con le pacifiche orme di Dinosauri, ma il sopracitato Monte Brento è una Base jumping molto pericolosa, dove sono deceduti parecchi base jumper. Il Becco dell' Aquila (vicino a Riva del Garda) è diventato il luogo di riferimento in Italia per i base-jumper di tutto il mondo. Basta una folata di vento per farti sbattere violentemente contro la roccia.
Alcuni episodi tragici:
  1. base jumper tedesco di 37 anni (http://www.montagna.tv/?q=node/3607)

Ultimamente ho scoperto il lago di Garda, quale vera palestra all'aria aperta. Vi si possono praticare tutti gli "sport" ..io mi sto interessando a biciclettate da paura con mountain bike sul Monte Baldo e torrentismo (o canyoning), ma di questo ne parlerò più avanti. Forza che l'estate è alle porte!!! muoversi, muoversi, muoversi.

Il Paesaggio spirituale al Santuario Madonna della Corona

Dal Santuario della Madonna della Corona, costruito in un incavo scavato nel Monte Baldo (monte che ultimamente frequento assiduamente), si gode di un paesaggio notevole. Purtroppo questo splendido posto è pervaso a mio modesto parere non da una cristianità parca e silente, timida e rispettosa della natura ma i simboli della cristianità cattolica più altisonante si manifestano nella strada asfaltata che sforna continuamente pellegrini facendogli risparmiare perfino una breve e salutare passeggiata nel bosco, in opere in ferro o bronzo stridenti che vanno a comporre una via crucis innaturale (abbiamo probabilmente molto da imparare in questo caso dal Monastero di Simonopetra sul Monte Athos e dai monasteri tibetani).

All'inizio del video che ho girato si notano quegli elementi in ferro di cui parlavo prima che così tanto stonano nella via crucis che porta al santuario e alla fine del video mi sono soffermato sulla montagna ferita che si scorge dal santuario: le ferite della natura. La canzone unz unz l'ho messa perchè anche l'assoluto può fare rumore.

Se nel XV secolo era un romitaggio, la prima chiesa venne inaugurata nel 1530. Divenne santuario nel 1625 quando i cavalieri di Malta fecero rifabbricare la chiesa che venne completata nel 1680.
La facciata ed il campanile in stile neogotico si presentano incastonati nella roccia
All'interno del santuario vi è la Scala Santa, è la riproduzione della scala che si trova a Roma vicino alla Basilica di San Giovanni in Laterano, è la scala dove Gesù salì e discese più volte nel giorno in cui, fu flagellato, incoronato di spine e condannato alla morte sulla croce, sporcandola così con il suo sangue.
Ci sono due modi per raggiungere il santurio e cioè attraverso un percorso a gradoni nel bosco che vi consiglio oppure attraverso una strada asfaltata dopo il paese di Spiazzi, che termina in una galleria scavata nella roccia nel 1922; questa strada è percorribile solo a piedi dai pellegrini e da un servizio navetta (sgradito) e durante il tragitto ci sono le quattordici stazioni della Via Crucis .
Il sito ufficiale del Santuario è http://www.madonnadellacorona.it/index.php ; Il Santuario diocesano di Verona della Madonna della Corona é aperto tutto il tempo dell'anno con i seguenti orari: Novembre - Marzo: dalle ore 8.00 alle ore 18.00 Aprile - Ottobre: dalle ore 7.00 alle ore 19.30
Vicino al santuario la cartellonistica invadente si rivolge al turista sempre peccatore o al pellegrino desideroso di manifestare comportamenti ossessivi e flagellanti proponendo delle tradizioni da attuare nel salire la Scala Santa 1) Dopo aver intinto l'acqua santa ci si fa il segno della croce 2) Si salgono i 28 gradini solamente in ginocchio e ad ogni gradino si prega il signore e si medita sulla passione di Gesù Cristo....
Per la cronaca non ho visto nessuno attuarle e io mi sono avvicinato come sempre a Dio con il mio stile; qual è il mio stile? io mi avvicino a Dio frequentando la natura in modo entusiasta, nella consapevolezza che ognuno dovrebbe ricercare l'altro, l'assoluto, Dio, attraverso un proprio percorso naturale spontaneo; qualsiasi schema artificiale che codifichi comportamenti consuetudinari lo lascio al popolino e a chi ha bisogno di sentirsi parte di un gregge..fate voi, io mi annoio ed il mio peccato originale è tra l'altro di sentirmi spirituale solamente se alle verità ci arrivo attraverso il mio umile percorso, privo di intermediari e liturgia tra me e l'altro.
"Modello di pellegrino blogger attento" che riprende il santuario e che spegnerà la videocamera solamente in presenza dell'Assoluto per il post della vita!!! (nella foto Sciretti Alberto).

Grotte di San Canziano e di Postumia e la grotta del Gigante a confronto: la forza della natura nelle viscere della terra

Quando si entra in punta di piedi nel mondo sotterraneo, si hanno spesso grosse sorprese (a me è parso di vedere Euridice ma non fateci caso). Il visitatore scopre cose per cui è difficilissimo immaginare come e quando la natura le ha create e alcune forme di concrezioni, che imitano forme della natura, talvolta tolgono il fiato. Andate a fare la spesa di emozioni dentro la terra!

Grotte del Gigante con il suo motto commerciale "Per la sua vastità potrebbe contenere la Basilica di S. Pietro e per tale caratteristica dal 1995 è citata nel Guinness dei primati come la cavità turistica più grande del mondo": la visione dall'alto è grandiosa: sembra di vedere, di notte, una valle lontana.
Prima di tutto, sapendo che l'unico nostro "nemico" è il tempo: posto che la Grotta del Gigante sul fronte italiano vada visitata per la magnificenza essendo la cavità turistica più GRANDE del MONDO (Età stimata di 10 milioni di anni e ritmo di crescita stalagmiti all’incirca di 0.01 mm/mese), sono più belle le grotte slovene di San Canziano o quelle di Postumia? Quali visitare? La risposta per me è semplice: le grotte più belle, bene protetto dall'UNESCO, sono quelle di San Canziano. Postumia è una macchina da soldi turistica, il trenino viaggia veloce e non hai tempo neanche di pensare (l'unica grotta al mondo ad avere il trenino , che va talmente veloce che è praticamente obbligatorio per coloro che vogliono addentrarsi al loro interno vestire un impermeabile da quanto freddo fa). Vi consiglio caldamente piuttosto di visitare il vicino castello di Predjama.
Insomma la sequenza che ritengo interessante anche da attuare ingordamente in una sola giornata memorabile (basta organizzarsi bene con gli orari ed essere dinamici) è la seguente 1) Grotta del Gigante 2) Grotte di San Canziano 3) Castello di Predjama

Grotte di Postumia, nella foto, sono il più famoso sistema di grotte in Slovenia, un intreccio di oltre 21 km di caverne e gallerie . Le Grotte di Postumia sono per la maggior parte un percorso turistico attrezzato, in 185 anni sono passati oltre 30 milioni di visitatori.
La visita alle Grotte di Postumia, nella foto, che dura un'ora e mezza si svolge su un trenino elettrico. Accompagnati dalle guide i turisti possono anche passeggiare tra le meravigliose creazioni della natura.
Nella foto le Grotte di Postumia. Il mondo sotterraneo del carso è pieno di fenomeni carsici come grotte, fiumi sotterranei, fantastiche sculture di pietra. Esso nasconde anche numerose forme di vita: tra quelle documentate, molte sono state scoperte proprio nelle Grotte di Postumia. Il più famoso e più grande animale sotterraneo è ovviamente il proteo.
Se intende visitare le Grotte di Postumia scegliete a mio avviso il Trekking speleologico. La particolarità di questo tipo di visite è il numero limitato dei partecipanti (da 3 a 15), guidati attraverso le parti delle grotte che non sono aperti per le visite di massa.

Finalmente eccoci alle incredibili Grotte di San Canziano (nella foto l'uscita naturale faraonica). Ne esci frastornato dalla bellezza. Che emozioni...queste si sono imperdibili, sarei tentato di dirvi che se non vi piacciono vi rimborso il biglietto Al di là del divieto, non è semplice scattare foto all'interno delle Grotte di San Canziano (nella foto). Queste sono praticamente rubate e scattate con fatica per le condizioni di oscurità e l'impossibilità di usare il flash. Ma il ricordo che volevo portarmi dietro è proprio rappresentato da queste foto, dove l'oscurità è rotta da sentieri di lumicini vitali e lo scenario è surreale; Euridice scompare all'istante e torna tra le Tenebre per l'eternità? già, per tutto il tempo e nel momento in cui mi voltavo indietro a mano a mano che scendevo nelle viscere della terra mi punzecchiava il mito di Orfeo. In questa foto (grotta di san Canziano) si nota l'acqua che riflette. Già perchè ciò che rende veramente interessanti le grotte di San Canziano è che sono "vive"; vi scorre fragorosamente l'acqua (fiume Reka, parte superiore del Timavo) a differenza della grotta del Gigante che pertanto va considerata grotta "morta". L'eccezionale volume del canyon sotterraneo è quindi quello che distingue le Grotte di Škocjan da altre grotte. Si tratta di un complesso di gallerie e caverne lungo oltre 5 chilometri e come si evince dalla foto sembra veramente di scendere negli inferi o nelle viscere della terra; sono nostre amiche e ci allietano stalattiti e stalagmiti scavate nel corso di milioni di anni, dal fiume Reka, parte superiore del Timavo. Le grotte di San Canziano sono infatti il luogo dove il Reka scompare nel sottosuolo, per riemergere più a valle con il nome di Timavo, e sfociare quindi nel golfo di Trieste, a San Giovanni di Duino (a proposito di Duino, presto visiterò il castello grazie al post di un blogger amico che leggo). Alle grotte di San Canziano è presente inoltre una delle più grandi formazioni stalagmitiche del mondo (il Gigante), dell'altezza di 15 metri e che si stima abbia avuto bisogno di oltre 250.000 anni di accumulo di concrezioni calcaree per poter raggiungere le attuali dimensioni.; inoltre vi assicuro che attraversare dentro la grotta un ponte sospeso nell'oscurità e nei vapori acquei a 45 metri di altezza è emozionante! All'esterno delle Grotte di San Canziano (nella foto), lo scenario non è da meno, visto che le grotte sono inserite nel Parco Škocjanske jame. L'entrata delle grotte di San Canziano visitata da oltre 90000 visitatori all'anno (Grotte di Postumia siamo sull'ordine di 500.000 turisti ogni anno). Le Grotte di Škocjan sono ancor sempre l'unico monumento in Slovenia e nel Carso classico incluso nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO. Ciò le colloca in un posto speciale - d'onore - tra i monumenti naturali del mondo Percorso all'uscita della Grotta di San Canziano. (...) A quella intorno Spargi le libagioni a onor dell'ombre: Di latte misto al mèl, di brun Lièo, Di chiara onda di fonte, e poscia, il tutto Di bianca cereal polve cospergi (...), Pecora negra ed un maschio agno immola, Torcendo lor la fronte in vèr l'oscuro Èrebo (...),allora a' tuoi comanda,Le dal ferro crudel vittime stese Nudar de' velli ed ardere, implorando Il fier Pluto e Prosèrpina tremenda. (Odissea, X, 663-686) Il poema di Omero descrive le idee degli antichi Greci riguardo agli inferi, secondo le quali la porta nel regno delle ombre sono vulcani e caverne. Se riuscite visitate appunto i dintorni delle grotte di San Canziano e scoprirete una Slovenia più verde che mai, come si evince alla fine di questo video che ho girato.

mercoledì 29 aprile 2009

La cultura della droga\morte e la cultura della vita: giovani ad un bivio

Pochi giorni fa', il 26 Aprile 2009, muore una madre di 5 figli uno dei quali ancora minorenne, travolta da una Seat Ibizia guidata da un giovane di 19 anni affetto completamente da droga e alcool; la madre stava andando a lavorare di mattina presto, dopo aver preparato come ogni domenica la colazione ai suoi cinque figli. Sulla sua strada, in provincia di Cuneo, ha incrociato l’auto del giovane di ritorno da una notte di sballo. La cultura della vita ha incrociato la cultura della droga\morte. Nel ricordo di questa madre, scrivo quanto segue.

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Vorrei morire a questa età, vorrei star fermo mentre il mondo va, ho quindici anni. Programmo la mia drum-machinee, suono la chitarra elettrica, vi spacco il culo, è questione d’equilibrio, non è mica facile Charlie fa surf, quanta roba si fa MDMA ma le mani chiodate, se Charlie fa skate, non abbiate pietà crocifiggetelo, sfiguratelo in volto con la mazza da golf alleluja alleluja Mi piace il metal, l’r'n'b, ho scaricato tonnellate di filmati porno e vado in chiesa e faccio sport, prendo pastiglie che contengono paroxetina, Io non voglio crescere, andate a farvi fottere
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I mass media parlano degli adolescenti sporadicamente in modo ibrido e distaccato come se fossero una scatola da aprire e subito da richiudere per paura che esca di tutto o come un filmato porno proibito da ingurgitare velocemente, d'altronde non è politically correct; la Chiesa vede solo chirichetti candidi con candelabri in mano, gigli bianchi da fotografare e conservare in una cornice, giammai giovani con almeno un preservativo in tasca; la politica meno che meno affronta la realtà di ragazzi senza personalità, ossessionati da canne e droghe chimiche, perchè altrimenti dovrebbe entrare in psicanalisi, visto che se tanti giovani sono allo sbando è proprio perchè la politica ha consumato e consuma il futuro dei giovani consegnando a loro solo debiti e spazzatura;
Cocaina
girate la maniglia, aprite la porta dei giovani, ma fatelo senza ipocrisie, senza volere vedere ciò che ad ognuno fa comodo vedere; (aprite le porte della discoteca Alter Ego di Verona la discoteca considerata dai più di tendenza, ma non fermatevi alla notizia del Ministero dell'Interno che riporta: "Le indagini hanno permesso infatti di appurare che ogni sera all’Alter Ego giungevano spacciatori provenienti da Milano, Brescia, Bergamo, Vicenza, Padova, Venezia oltre che Verona i quali tranquillamente spacciavano nella discoteca cocaina, ecstasy, chetamina, MDMA, hashish, richiamando così un gran numero di giovani ai quali assicuravano, in occasione di interventi delle forze dell’ordine, il deflusso da porte secondarie per evitare di incappare nei controlli narco-alcolemici. All’interno del locale anche i minorenni potevano far uso di bevande alcoliche e droga; è stato inoltre accertato che uno dei titolari si è reso responsabile di abusi e violenze sessuali in danno di minori. 'Alter Ego' chiuso, quindi, e manette ai proprietari.")

Per capire questa immagine digita le parole "Emo" e "tagliano" su un motore di ricerca; una certa cultura "emo" ha teorizzato i tagli ogni qual volta si soffra, come se il male fisico potesse sopperire al male interiore. Insomma un fenomeno di subcultura adolescenziale, che si espande a macchia d'olio grazie ad internet, sta ormai invadendo diversi settori del mondo adolescenziale, quello sociale e psicologico, quello economico, quello spirituale; Emo sta ad indicare emo-zioni forti e senza censura, sopratutto per quelle tristi e con riferimenti più o meno espliciti al suicidio; infatti sta ad indicare anche la radice greca della parola sangue emo globina. Emo si propone come soluzione ai problemi adolescienziali promuovendo il chiudersi in se stessi, la depressione, procurarsi dolore fisico per non sentire quello mentale e, da qui la tendenza al taglio delle vene, simbolo di questo movimento. Anche il sesso è caratterizzante, si parla infatti di emo sessualità: molti emoboy si baciano appassionatamente tra loro, si stringono, si accarezzano e si tengono sovente per mano e filmano o fotografano, le loro emozioni per poi divulgarle orgogliosamente sul web.
ecco l'inferno dantesco: ragazzini impasticcati ad un rave party, giovani alcolizzati disadattati senza spazio ne tempo come sciami d' api realizzati con il bicchiere di superalcolico costantemente in mano e la maglietta dei Tokio Hotel come emblema, chi inebriato nei fumi della cannabis, chi impallidisce virtualmente sulla webcam ossessionato dal sesso virtuale delle videochat, chi indemoniato fa sniffing con cocaina o con la colla o la vernice o con bombolette vuote di butano per accendini (droghe povere), chi psicadelico sparandosi nelle orecchie, per ore e ore, suoni particolari alla ricerca di effetti sfreccia superando costantemente con lo scooter un traffico altrimenti monotono provando brividi e canticchiando "Charlie fa surf, quanta roba si fa MDMA"; già eccolo qui l'inno alla droga, il manifesto "culturale" e musicale di chi a 15 anni fa uso di sostanze stupefacenti; Charlie fa surf parla di un quindicenne che si droga, scarica video porno e suona la chitarra. Sono davvero così i ragazzini? chiede un giornalista della Stampa all'autore della canzone che risponde «La canzone si ispira a un’opera di Maurizio Cattelan al Museo di Rivoli, dove c’è un ragazzino seduto di spalle, le mani inchiodate al banco con delle matite. Io cerco di immaginare cosa ci sia nel suo cuore, per questo il linguaggio è sboccato, come quello degli adolescenti, un esercito di piccoli ribelli inquadrati in un anticonformismo di massa. Abiti, comportamenti, droghe: tutto già previsto»

Pillole di ecstasy. I disegni ed i colori brillanti sono utilizzati appositamente per rendere la sostanza stupefacente più invitante e suscitare meno refrattarietà nel consumatore (soprattutto occasionale)
I commenti alla canzone "Charlie fa surf" sono emblematici: dice una ragazza "io penso che nella strada della droga bene o male ci passano tutti anche i più disgraziati del mondo!io sono la prima che uso certe sostanze ma penso che nn ci sia niente di male a parte il fatto che ci roviniamo.infine sballarsi è bello perche nel momento che sei fuori ti dimentichi di tutti i problemi…e a mio parere charlie fa bene prendere un po di md o qualche pasta, l unica cosa che nn si deve provare è l eroina.questa è una cosa che mi fa paura…questa sostanza è meglio evitarla,ho degli amici eroinomani e sto vedendo che fine stanno facendo." e subito dopo ribatte PikkolaDiabolika93 "ho 15 anni io 15 e il testo non è una cavolata.. succedono veramente queste cose, siamo costretti ogni giorno a vivere con gente ke ci tratta come pezze da piedi e ke non ci capisce.. problemi di simpatia da parte di alcuni professori, genitori ke invece di pensare ke siamo ragazzi e vogliamo divertirci pretendono ke ci comportiamo da adulti ma se kiediamo di uscire la sera non ci danno il permesso xk siamo troppo pikkoli, problemi sentimentali, lo studio ke x gli adulti è sempre troppo poko.. siamo stressati.. vorremmo scappare di casa, lontano dalla nostra città, dalla nostra famiglia, dalla solita gente, vorremmo un po’ di pace.. così la troviamo in squallidi rimedi ke possono darti tutto questo momentariamente.. capisco ke gli adulti hanno problemi +seri di noi.. ma noi evidentemente reagiamo peggio..ho passato un periodo ke mi tagliavo dopo le litigate con i miei.. mi sentivo benissimo dopo.. non so il perkè.. adesso bevo superalcoolici quando studio tnt o sto tnt a skuola.. cmq qnd mi sento spossata.. ne necessito, non è per sentirmi +grande o per fare vedere qlks ad altri.. anke xk non vado in giro cn bottiglie di wisky a dire ke bevo..la nostra è una generazione così..si può essere in ste condizioni a st’età?.. come andremo a finire?.. mi sento strana.."

Ragazzi Emo; agli emo piace indossare capi neri abbinati a colori sobri, soprattutto sui loro capelli, come il fucsia o il viola elettrico. Gli emo tendono a pettinarsi con la frangetta che gli copre un occhio; attualmente, sia i ragazzi che le ragazze usano spesso jeans stretti ed aderenti, hanno una lunga frangia asimmetrica in testa e gli occhi truccati di nero. Sono frequenti t-shirt aderenti raffiguranti le band preferite, cintura con le borchie colorate con tonalità accese, scarpe da skater o in generale scarpe nere, Converse o Vans; filosofia di vita, con un atteggiamento bisessuale vagamente depresso o comunque vicino alle atmosfere del suicidio "wertheriano" .

Ecco il tipico linguaggio degli adolescenti di oggi, in particolare di un emo, fatto di sms virtuali e monosillabi con l'onnipresenza della k per sostituire la c gutturale o il ch “Inizierei kon 1a delle mie solite frasi, ma mi dv sfogare... ...nn ne posso + dei pregiudizi, delle kazzate ke ti fanno stare di merda e tutto! kazzo sn emo? saranno kazzi miei... ho problemi kon le multinazionali??? ma saranno anke kazzi miei o no? minkia ma kome kazzo state? ripigliatevi 1 èò kazzo, siete + merde voi ke giudikate di qlsiasi altra persona! kazzo vi pensavo superiori a certe kose... ...kazzo ma ke siamo tornati alla silo? alle medie erano meglio di voi... ...ok forse 1 po' borghesotti e falsi... ...1 po' tanto, lo ammetto... ...ma sempre meglio di voi... ...kazzo sn emo ma askolto hard-pop e rap italiano? bè kazzi miei, sn emo? bè kazzi miei e stra miei! amo la musika, qualsiasi tipo. askolto di tutto dal rep al pop dal jz al r&b, alla klassika alla kountry (si skrive kosì???) kazzo askolto fibra ma anke pavarotti askolto i lost ma anke i mcr kazzo sul mio mp3 c'è di tutto hause,metal,emocore,punk,rock,pop... di tutto trovi qualsiasi genere, kompreso l'acid-punk (ke nn konosce nex) e il metal emokore(pure questo nn lo konosce nex) ma a voi ke ve ne fotte minkia +tosto ke essere figlia di papino o pekorella truzza ke vive x seguire 1a moda stupida!
Filmato su come diventare ed essere Emo
Per alimentare la cultura della vita voglio riportare quanto detto da Billie Holiday, una cantante statunitense, fra le più grandi di tutti i tempi nei generi jazz e blues, nella sua autobiografia che ho letto recentemente "La Signora canta il blues": "[...] per il bene di qualche ragazzo che rimmarrà fottuto per tutta l'esistenza [...] non avete che a guardare la storia della mia vita. Se una morale c'è è questa: se credete che le droghe servano a eccitarvi e a emozionarvi, non ne avete la più pallida idea. [...] è da pazzi pensare che per suonare o cantare ci voglia la droga. Perchè la droga può sistemarvi in una maniera tale che non ce la farete mai più, nè a cantare nè a suonare. [...] Io non voglio fare prediche a nessuno. Non le ho mai fatte, e non ho intenzione di cominciare proprio ora. Spero però che qualche ragazzo legga questo libro, e che c'impari qualcosa. [...] Anche se solo un ragazzo ci trovasse una sola cosa da imparare, a me basterebbe. [...] Le droghe non hanno aiutato nessuno a cantar meglio. A Lady Day ci potete credere. Lei ne ha prese quanto basta per saperlo bene. E se qualcuno cerca di convincerti del contrario, chiedigli un po' che cosa sa, lui, sugli stupefacenti, più di quello che sa Lady Day. [...] Le droghe servono a una cosa sola: ad ammazzarti piano piano, un poco alla volta. E ad ammazzare, oltre a te, anche la gente a cui vuoi bene. Questa è la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità."
L’adolescenza è l’epoca in cui l’esperienza la si conquista a morsi.

venerdì 10 aprile 2009

Forza italia che costruisce "pugni negli occhi"

La casa di Francesco Petrarca ha un valore inestimabile per molteplici motivi, che vanno al di là del valore che può avere la casa museo di uno tra i più grandi letterati al mondo; la casa, insieme al paesaggio circostante bucolico dei colli euganei e alle atmosfere del borgo di Arquà Petrarca (PD) che magicamente nel corso dei secoli si sono conservate, rappresenta tuttora adesso un coacervo di verità, che altrove non è più possibile cogliere.
Arquà Petrarca, insieme a qualche altro borgo, è riuscito miracolosamente nei secoli a conservare intatto il paesaggio che lo circonda a dispetto di un Veneto ormai ricoperto da scheletri di capannoni industriali abbandonati; la speculazione edilizia in queste zone, tuttavia è sempre in agguato come dimostra il tentativo da parte degli amministratori di Arquà Petrarca di Forza Italia di trasformare un´area agricola in zona residenziale, a due passi dalla casa del poeta; 22 mila metri quadrati di fabbricati in località Sassonegro, progettati in spregio al piano ambientale del Parco Colli euganei, l' oasi verde dove sorge, appunto, il borgo antico di Arquà Petrarca. Uno schiaffo inferto alla storia e all' ambiente, che ha spinto la Procura della Repubblica di Padova a ordinare il blocco dei cantieri e a indagare otto persone per abusi e concussioni. Tra loro - accanto a costruttori, tecnici, direttori di cantiere e amministratori - figura Giuseppe Trentin, già sindaco di Arquà in quota Forza Italia e coordinatore del partito di Berlusconi nella Bassa padovana.

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