sabato 13 dicembre 2014

Mirko de Martini il PUTTO televisivo innocente di Casapound.

Screenshot  di  al minuto 1:06:16 puntata 'Er Sistema', Announo, LA7.
I libri di Storia parlano del Fascismo al passato, come se quell'oblio distante non ci appartenga, come se qualche disturbato mentale si sia semplicemente appeso, molto tempo fa', a testa in giù ad una idea sbagliata. Dopo aver scoperto la squadra nera di Alemanno, fatta di ex terroristi, Nar, Forza Nuova e di Terza Posizione, e un ex della Magliana, incominciano ad affiorare alle menti altre immagini romane ancora recenti di un La Russa, ministro della guerra che ringhia al passo dell'oca, Gasparri il cui naso si attorciglia allungandosi mentre promuove le sue leggi sul pluralismo televisivo, Alemanno un boss della politica con tanto di guardia pretoriana, Storace e Fiorito che sempre galleggiano, e la lista potrebbe continuare all'infinito se non fosse che proprio lady Mussolini li rappresenta tutti insieme, starnazzando in Parlamento a suon di slogan come lame difendendo i valori morali della sua idea di famiglia mentre il marito frequenta prostitute minorenni. La Roma bene, dei ragazzi di borgata rinchiusi in un recinto mentale coatto, si nutre di fascismo ipocrisia. La caccia è all'immigrato, al Rom, al diverso, non alla società dei magnaccioni.
La patologia fascista, un disturbo mentale.
Allo stadio nulla è cambiato da quando Di Canio salutava a braccia tatuate la curva con il saluto romano e per risposta bordate di cori dal linguaggio crudo e violento sintentizzabili nel «Boia chi molla». No, il fascismo non è stato estirpato. Ha solo cambiato volto. Ora, ha il volto angelico innocente di quel PUTTO di Mirko de Martini, esponente di Casapound carico di banalità televisive come un banano. Il fascismo permane giornalmente nelle modalità utilizzate dalla forze dell'ordine per fronteggiare i manifestanti, dove il manganello viene usato quasi sadicamente o dove si calpestano o si prendono a calci disoccupati, studenti od operai. Permane nel linguaggio degli esponenti della Lega Nord. Permane nel movimento dei Forconi, Forza Nuova, Casapound e nel linguaggio talvolta troppo violento di Beppe Grillo, quando ad esempio grida 'Italianiiii' imitando con cattivo gusto il Duce o quando apre il suo movimento agli esponenti di Casapound. Permane fervamente nei pensieri del padre di Alessandro di Battista. Permane nel salotto di Bruno Vespa, quando la sua regia patinata di ipocrisia confeziona realtà che non esistono se non nella mente dell'elite del momento con l'ausilio della voce pastosa di Renato Mannheimer. Peggio del cinema di propaganda fascista. Permane quando spavaldi neofascisti fanno arrivare a piazza Navona un camion con decine di spranghe e mazze da baseball con il tricolore. 
Mazze tricolori del Blocco studentesco.
Permane nell'atteggiamento immobile, rigido e autoritario di quei burocrati che abitano palazzi costruiti durante il ventennio fascista e che forse per un certo verso devono proprio la loro posizione a quell'impostazione di pensiero. Permane nelle strutture parastatali della Mafia e della Camorra. Permane in giornalisti quali Sallusti, Belpietro e Giuliano Ferrara. Permane in tutti coloro che privi di cultura tatuano sul proprio corpo i segni indelebili di una ideologia patologia.
« È vero, siamo fascisti. Ma del terzo millennio. » (Intervista al leader CasaPound, 2011)

sabato 22 novembre 2014

Due Mattei complementari, Renzi e Salvini. Vite flaccide e finte da concorrenti a Mediaset. Poi Silvio ha spalancato loro lo SHOW della politica. Chiamateli con il loro nome: FIGLI DI.. MEDIASET.

Due Mattei complementari che facevano le code per partecipare alle trasmissioni Mediaset. Salvini, un troglodita bigotto delle caverne e Renzi, un bimbominchia della melassa democristianaPoi Silvio ha spalancato loro lo SHOW della politica. Poveri Italiani, povera Italia. 

Era il 1993. Un giovanissimo Matteo Salvini, appena 20enne, in cerca di notorietà partecipa a Mediaset come concorrente a una puntata del telequiz 'Il pranzo è servito', allora condotto da Davide Mengacci.
Era il 1994. Un giovanissimo Matteo Renzi, appena 19enne, in cerca di notorietà partecipa a Mediaset come concorrente a una puntata del telequiz 'La Ruota della Fortuna', allora condotto da Mike Buongiorno. All'epoca Berlusconi gli diede 50 milioni di vecchie lire.

domenica 2 novembre 2014

Avere vent'anni nel Tempio della notte.

Eccomi al centro con a fianco la biondissima dj Lady Helen (Parenzo, estate 2003) 
Quando avevo vent'anni, la parola crisi non esisteva. Ancora ai primi anni del 2000, si faceva la fila per il battesimo della notte, quella cattedrale della vita, la discoteca. Essere in lista, o non essere in lista. Dai 25 ai 50 euro per serata, ma c'era chi ne metteva centinaia, nessuno lesinava ed era pieno di cicale. Le creste di gel alte mezzo metro. File interminabili di sigarette accese in trepidante attesa. La musica pompava dentro, ma anche fuori nel parcheggio per le macchine dei truzzi. Le serate vissute fino all'alba, con l'immortale presunzione di avere il tavolo migliore a bordo pista, la compagnia più bella e casinara. Si faceva a cazzotti per proteggere quel primato. Non si leggeva il Gazzettino il giorno dopo, rattristandosi per le stragi del sabato sera. Niente poteva offuscare quello stile di vita, che ora con l'occhio nero della crisi pare un vacuo specchietto vanitoso per allodole. Quel 'glorioso' passato non esiste più, ce lo ricorda proprio il Gazzettino in un annuncio funebre. I parcheggi deserti, i muri scrostati, i divanetti distrutti, delle discoteche rimangono i resti come per Pompei. La lava della crisi ha lasciato solo lo scheletro di quello che all'epoca veniva considerato il Tempio della notte: 'Prendimi per mano, Io ti porterò con me, Nel tempio della notte, Tra sogno e realtà, Dove il suono nasce morbido, E diventa più sicuro, Ora libero, Ora.... duro'. Di quel mondo che, piaccia o no, non esiste più, rimane un bellissimo sito 'Memories on a dancefloor...' un viaggio emozionale, quasi struggente, nei ruderi di un passato che non ritorna più. Un ultimo saluto. 

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