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venerdì 27 luglio 2018

In memory of Ms Paula Kessler

Paula Kessler, her smile (image by Jack’s Appeal).  
There are people, call them giants, who are magically capable to inspire us and lift our spirit only with their light presence and genuine smile. Ms Paula Kessler was that sort of colorful butterfly representing all the best of this life. 

I have decided to write few lines about Paula simply because perhaps one day her 'boys' will search for her and once again they will find a sign of her presence and Love. The same Love that she used to deliver where she worked in the University of Cambridge. How proud they have to be of their amazing mum for all their life. And she was proud of them too.

A lady not only into good English manners but even a hard worker passionate about life; when I asked her if her vacuum cleaner 'Dyson v6' was really making the difference when it comes to cleaning, I (Made in Italy!) simply ended the conversation purchasing two, one for me and one that was sent to my mum in Italy. She knew she was right and she enchanted me. 
Yesterday, when I was hit by the sudden and tragic news, I searched about her and found out something we hadn't shared during our quick chats in the early mornings: we had attended the same parkruns in Cambridge. With 150 parkruns she was a magnificent runner with the difference that, while I tend to run more to burn calories and boost my Ego, Paula even supported Charities following the English way. 

I found a quote that in my opinion truly represents Paula's life and her moral values. "Let us always meet each other with smile, for the smile is the beginning of love" (Mother Teresa). Thank you Paula.

sabato 2 maggio 2015

La favola di Fedro torna attuale. La Banca del Lupo accusa l'agnello 'Black Bloc' di averla deturpata. L'Italia furbetta, in debito per 2.169,2 miliardi, accusa i Black Bloc di essere il vero problema.


No, veramente non se ne può più. Avevo già provato a dire che 'se anche i black bloc fossero veramente i nuovi barbari, c'è da dire che c'è un impero decotto e corrotto pronto a sfaldarsi'. Ma l'Establishment, o l'Elite che la vogliate chiamare, ci prova sempre a ribaltare l'ordine logico delle cose. C'è il magna magna delle Grandi Opere sul piatto. Chi ha bitumato l'Italia di cemento e debiti ora ci parla di agricoltura sotto un padiglione artificiale, là dove c'era l'erba. Ecco la frotta dei conservatori che fanno la gara a suggerirci che i Black Bloc sono il vero problema:





Poi tanto il popolo bue abbocca. Non importa se a rubare veramente siano le Banche, condannate pochi giorni fa a 5,6 miliardi di multa per cospirazione e manipolazione. Un paese dalla Mafia Capitale, indebitato per 2.169 miliardi, con un governo Renzi durante il quale solo le Banche non possono affondare (un saluto ai Boschi di Banca Etruria) mentre i migranti ossificano giorno dopo giorno il fondo del mare, i soliti noti cercano di additare i Black Bloc come il male assoluto. Loro i potenti li arrufianano con garbo agiografico, li servono di sorrisi e di comode domande nei loro salotti. Mai una difficoltà vera, mai una domanda scomoda. Cortigianeria che brutta malattia.
Nessuno prova a fare un ragionamento sul fatto che se Berlusconi li ha attirati a Genova e Renzi a Milano e questi due figli del Nazareno inciuciano, probabilmente c'è una parte della società immeserita che si sente esclusa. No, i disoccupati dovrebbero restare a casa e possibilmente suicidarsi pur di non dar fastidio. Eh, si. Sempre più concentrata la ricchezza in Italia. Il 10% delle famiglie più ricche possiede il 46,6% della ricchezza netta totale. La povertà è salita invece dal 14% del 2010 al 16% nel 2012, rileva ancora la Banca d'Italia. Ma questo non importa a nessuno. Il problema sono i Black Bloc, il Blocco Nero.

Il lupo (immaginatevi una Banca o le aziende speculatrici del cemento che deturpano l'Italia), cercando una causa di litigio, accusò l'agnello Black Bloc di sporcare l'acqua che lui stava bevendo, anche se la cosa era impossibile visto che egli si trovava più in alto dell'agnello. Fallito questo stratagemma, il lupo quindi accusò l'agnello di aver detto male di lui, ma appreso che l'agnello al tempo dei fatti non era ancora nato, il lupo concluse che dovesse essere stato il montone, suo padre, e lanciatosi sull'agnello lo uccise e lo mangiò. La favola di Fedro torna attuale.



mercoledì 24 dicembre 2014

2014 IN BREVE: tra finzione da starlette e Daniza che soffre e muore veramente.

Il 2014 lo ricorderemo come l'anno dell'annuncite ipocrita. Ogni giorno, tra passeggiate con il gelatoselfie, una battutina ed una risatina ai giornalisti, verità e menzogne più artefatte si mescolano in un cocktail patetico perfetto che si beve tutto d'un fiato dalla Barbara D'Urso con pubblico finto. Mai una domanda vera sul perchè Matteo Renzi fosse stato fatto dirigente nell'azienda di famiglia che andrà in bancarotta con 1 milione e 300 mila euro di debiti. Mai una difficoltà vera, quelle nel 2014 le ha conosciute una mamma orsa, Daniza, che ha corso fino allo stremo per garantire ai suoi due cuccioli quella libertà che i veterinari della Provincia di Trento volevano toglierle costi quel che costi. La politica del cemento ci vuole nelle gabbie con l'ultimo modello dell'iPhone o a far la fila nei centri commerciali per degli orsi in peluche. Sia mai che respirino veramente. Tutto ciò che è veramente naturale, va abbattuto, non importa se incitiamo ad uccidere proprio l'ultima coppia di lupi. Per questo il 2014 è per me rappresentato dallo scatto di Daniza che sembra guardarci mentre allatta la sua prole. A me quella foto dice qualcosa sulla differenza tra realtà naturale e finzione

mercoledì 9 luglio 2014

Il Gazzettino, la mano morta della conservazione.


Se l'inchiesta sul #Mose a Venezia ha scoperchiato un sistema autoreferenziale corrotto che poteva alimentarsi impunemente da decenni sicuramente lo dobbiamo anche ad un giornalismo servile che giammai rischia inchieste giornalistiche. Un giornalismo dalla mano immobile morta, mai una difficoltà vera, che non osa e si limita al mero compitino per casa. Il Gazzettino, non ce la fa a restare al passo con i tempi. Ancorato ad una visione rigida del mondo, puramente descrittiva, il Gazzettino potrebbe essere il giornale degli anni '80 di Fantozzi, dove spuntano come funghi qua e là notizie tragicomiche senza mai una visione d'insieme o qualcosa che si possa avvicinare all' anima di un giornale. All'inizio dell'anno, prima che Venezia venisse falcidiata dall'inchiesta, avevo scritto una lettera aperta critica al direttore del Gazzettino sull'impostazione fastidiosamente banale del suo quotidiano, ovviamente mai pubblicata, in cui scrivevo « noi lettori meritiamo giornalisti che sappiano anche schiaffeggiare arditamente e tirare per le orecchie giunte, sindaci, assessori ». Stavo sognando.
L'inerzia guarda la tv e legge il Gazzettino.
Ma veniamo all'articolo della vergogna. La doverosa premessa, è che ben due ex presidenti del Magistrato alle Acque, Patrizio Cuccioletta e Maria Giovanna Piva si trovano in carcere con l’accusa di aver ricevuto tangenti e regalie dal Consorzio Venezia Nuova - secondo l’accusa cioè sarebbero entrambi stati sul libro paga dell’ente che avrebbero dovuto controllare. Se perfino il controllore è marcio, tutto è perduto. Un paese sull'orlo del baratro, con oltre 2000 miliardi di debito, sta affondando proprio nell'indifferenza degli uffici stampa compiacenti con i poteri forti e spietati con le vocine fuori dal coro. Non stupisce se Tina Merlin, giornalista dell'Unità, fosse l'unica voce che brillava sulla diga del Vajont. I rompiscatole vanno emarginati.
Fortunatamente, ma non per il Gazzettino, esiste un gruppo di persone guidate da Tommaso Cacciari che, ancora nell'Ottobre 2012, avevano gridato al mondo che qualcosa non tornava nell'agire del Magistrato alle Acque. Avevano occupato i loro uffici, pagando in prima persona anche l'indifferenza degli altri. Gente che ancora lotta mentre i giornalisti gattonano a mangiarsi i pasticcini ai buffet della vergogna. Tommaso Cacciari sugli avvenimenti dell'Ottobre 2012 ha avuto modo di dichiarare: « Sono stato condannato a otto mesi, per occupazione di terreni quando entrammo al Magistrato alle Acque retto dalla signora Piva oggi in manette. Siamo stati querelati per diffamazione quando li chiamammo “corrotti” ». 
L'occupazione del Magistrato alle Acque, chiaramente simbolica e provocatoria dopo gli arresti di cui sopra, ha avuto ancora luogo nel luglio 2014, dopo quindi che il Governo aveva deciso la soppressione dell'istituzione, simbolo di uno Stato che invece di controllare fiancheggiava per assurdo il malaffare. Ed eccoci all'articolo della vergogna. Il Gazzettino, invece di volare alto e contestualizzare l'occupazione nell'ambito di uno scandalo senza precedenti, si mette a fare l'inchiesta sui bagni del Magistrato alle Acque, trattando quei manifestanti, proprio coloro che non erano sul libro paga del Consorzio Venezia Nuova, come fossero barbari animali. Il Gazzettino riesce nell'intento editoriale ed ecco fioccare i commenti anonimi forcaioli della conservazione: « teppisti fannulloni spaccatutto da metterli i ceppi», «Tommy a carogna», «Nullafacenti che creano danno e disagio», «risorse da galera», «Non sono veneziani, furbetti del quartierino», «Squadracce nere in camicia rossa», «i No Global sono come i mafiosi»,  «Dinastia Cacciari, sempre peggio». 
Doña María del Rosario Cayetana Alfonsa Victoria
 Eugenia Francisca Fitz-James Stuart y de Silva 
Falcó y Gurtubay, principalmente conosciuta solo come 
Cayetana d'Alba o La duchessa d'Alba, diciottesima 
Duchessa d'Alba de Tormes, Grande di Spagna 
(Madrid, 28 marzo 1926), è una nobile spagnola.
La chiurgia estetica, altro esempio
di mano morta conservativa.
Santa Inquisizione che è la vostra Conservazione! Quanta frustrazione vi leggo. Inutile menzionare che il sottoscritto ha tentato di lasciare un commento diverso dagli altri, critico anche verso il Gazzettino, ma lascio immaginare a voi se abbia passato le maglie della censura conservativa. 
Un giornalismo di questo tipo alleva la conservazione, quella che ci sta portando congelati e commissariati all'asfissia per debiti. Scrivere un articolo che insista su quello che sembra il passaggio delle orde barbariche di Attila e che rimandi di conseguenza ad un presunto pericolo estremista proprio in quei movimenti giovani e freschi che le bustarelle non le prendevano e che reclamano di diritto un qualche futuro, significa candidarsi a diventare l'ufficio stampa del Titanic. Provo pena anche per quei lettori prediletti del Gazzettino, con quattro soldi da parte che accentuano il loro ringhiare sordo conservativo messo in pericolo da istanze di maggiore distribuzione della ricchezza, e che da sempre votano Lega o Popolo della Libertà per poi ritrovarsi culturalmente con la vergogna in tasca della laurea falsa del trota a Tirana piuttosto che rappresentati da quell'evasore pregiudicato di Berlusconi. Quanta ignoranza anche nel Il Gazzettino, la mano morta della conservazione.

martedì 8 luglio 2014

Mentire per tradire, la pratica diffusa del doping della menzogna.

Lance Edward Armstrong è un ex ciclista statunitense, professionista dal 1992 al 2011, capace di conquistare per sette volte consecutive il Tour de France (record nella storia della corsa francese) dal 1999 al 2005, attraverso il sistematico e criminale utilizzo di pratiche dopanti. Il doping della menzogna. Lungo il corso di tanti anni, tutti applaudivano, tutti credevano, non era vero niente.

Da tempi immemorabili esiste la menzogna. Il Vangelo di Giovanni (13,21-22) « In verità, in verità vi dico che uno di voi mi tradirà ». Per innumerevoli ragioni, l'uomo da sempre accarezza l'accattivante possibilità di manipolare subdolamente la realtà. Mentire per tradire principalmente. Anche l''arte' della menzogna conosce la sua massima espressione, la sottigliezza più estrema, esattamente quando chi mente viene assorbito dalla sua stessa menzogna, convincendosi a credere di pronunciare delle verità sacrosante proprio mentre pronuncia le menzogne più artefatte. In quel momento, il mentitore raggira ogni sesto senso o sospetto, e guardandoti dritto negli occhi, credendoci veramente ti dice « Tutti i bambini sono angeli, per me scendono proprio dal cielo, e una cosa così non va fatta, i bambini vanno lasciati in pace. Io non sarei capace di far male ad un bambino ». Così parlava candidamente Mario Alessi dopo aver rapito e ucciso il bambino Tommaso Onofri. 


Milioni di persone quotidianamente si tradiscono per poi giurarsi amore eterno un secondo dopo. Perfino la battagliera Alessandra Mussolini, tutto famiglia e onore, non sapeva più cosa dire di fronte alla notizia che vedrebbe il marito frequentare prostitute minorenni. Ritengono contemporaneamente valide due opinioni che si annullano a vicenda, sapendole contraddittorie fra di loro e tuttavia credendo in entrambe. Berlusconi giura sulla testa dei suoi figli di non aver mai pagato una donna per delle prestazioni sessuali. Lance Edward Armstrong, il suo volto d'angelo che giura di non averi mai fatto uso di sostanze dopanti qualche ora dopo aver fatto una trasfusione per aggirare i controlli. Tutti pronti a giurare di non aver mai evaso un euro al fisco. E se fosse invece proprio la menzogna il doping che tiene in piedi l'attuale sistema? L'anima degli Italiani è stata educata alla menzogna per più di vent'anni, perché la verità fa male. L'alfiere massimo è stato Berlusconi, sfacciato, solare, nella sua improntitudine. Mentire per tradire, la pratica diffusa del doping della menzogna. 

mercoledì 12 marzo 2014

La figlia della Lupa non twitta più. Mussolini la vergogna continua.


Vale la pena riportare l'immagine del profilo twitter di Alessandra Mussolini, il giorno in cui i giornali riportano la notizia che vedrebbe il marito frequentare prostitute minorenni. La figlia della lupa, non twitta più. In fondo come si fa a non capirla. Alessandra, Alessandra, il nonno che appartiene alla miseria umana non te lo sei scelto ma il marito si. La vogliamo ricordare con questo profilo che voleva tanto dirci quanto veramente "normale" fosse la vita di questa donna sposata, che tirando le somme ha una vita andata a puttane. Mussolini la vergogna continua. 

sabato 4 gennaio 2014

That is why what we live is not a true democracy.

Chart of the number of homeless people each night a New York. September 2013: 52,351!
Just compare these charts. The shame of our democracy. If you take in consideration the last ten years, you realize that the stocks of giants as Priceline or Google have grown as much as the number of homeless. Nelson Mandela said that "while poverty persists, there is no true freedom." In the past, the poor could at least cultivate their land and live thanks to the product of their labor. Nowadays, in the financial democracies with no available land, wealth tends to be concentrated in the hands of a select few. That is why what we live is not a true democracy. That is why we need a revolution. 

Priceline's stocks (NASDAQ:PCLN) has appreciated more than 5931% in the last ten years. 

Googles's stocks (NASDAQ:GOOG) has appreciated more than 920% in the last ten years. 

sabato 28 dicembre 2013

Addio a Giuliano Ferrara. Dietro ad Il Foglio di carta il più grande produttore di merda concettuale.

Sorpreso dalla Vita. Giuliano Ferrara.
Quando tutto è perduto, quando perfino l'orchestra sul Titanic smette di suonare avendo l'acqua salina assalito gli strumenti si sente un urlo inopportuno della propaganda concettuale, uno di quelli che farebbe innervosire perfino la Regina ma stavolta non è il Cavaliere. È Giuliano. È Giuliano Ferrara che ti informa che l'aborto è un omicidio. Ferrara infatti è per la vita ma anche per chiudere un occhio sulle torture a Guantanamo. Potrebbe scambiarsi la penna con Magdi Cristiano Allam, sono intercambiabili nel firmare articoli che cercano l'essenza di Dio in una pattumiera concettuale. Questo Nerone pronto a bruciare mediaticamente a difesa delle radici giudaico-cristiane dell'Europa, amico d'Israele, ha mangiato alla tavola del Cavaliere ritagliandosi il ruolo del grasso buffone che poteva permettersi qualche sonora critica propositiva. Mai una lotta giornalistica vera su quei fondamentali sui quali l'Italia moriva arrancava giorno dopo giorno.  Lo ricorderemo così, mentre con la sigaretta in bocca in televisione veicolava messaggi avvelenati a favore della vita. Lui che amava andare a cavallo, avendo il cattivo gusto di imporre la propria pesantezza anche a chi non ha il dono della parola. Addio a Giuliano Ferrara, tra i più grandi produttori di merda concettuale.

venerdì 27 dicembre 2013

Addio Renato Mannheimer. La sua voce pastosa lubrificava la messa di Bruno Vespa.

Il Corriere imbarazzato non ne parla, ma il suo sondaggista ed analista Renato Mannheimer pare essere stato colto con le mani nella marmellata. Questi moderati cattolici che si scoprono sempre poi essere i peggiori tanto quanto sembravano santi! L'Ansa riporta infatti come il collaboratore di Porta a Porta sia indagato dalla Procura di Milano per associazione a delinquere finalizzata a una frode fiscale da 7 mln di euro. Renato Mannheimer ha espresso ''vivo dispiacere e sincero pentimento per essersi lasciato coinvolgere in atti di particolare gravità''. Il camerlengo di Bruno Vespa, lo metteva in onda nel momento culminante della messa di Porta a Porta e Renato con la sua voce impastata dava i numeri. Chiedere scusa in un paese rovinato da parolai e lestofanti non basta, anzi è una aggravante perché è arrivato il momento della verità. Noi non lo perdoniamo e lo salutiamo come ne abbiamo salutati tanti in Italia in questi anni, da Craxi a Berlusconi. Addio Renato Mannheimer. Fatti questo ultimo sondaggio: sei fottuto, spacciato, game over. 

domenica 7 ottobre 2012

Arcadia, a myth or a reality?

Thomas Cole, Dream of Arcadia, 1838. Denver Art Museum.
Let me completely disagree with the idea that 'Arcadia remains an imaginary country' ('Myth of Arcadia' by Susan E. Alcock in Cambridge Illustrated History - Ancient Greece by P. Cartledge) In particular in that article written by Susan E. Alcock it is written that, according to a noted botanist Oliver Rakham, 'land has gone to the bad since classical times'. Stop, stop, stop. It has gone to the bad from which point of view?! Are we judging the hard life of a shepherd dressed in rags with the point of view of a literate citizen of Athens or Cambridge? This is homogenizing and, at this point, I would consider better the ideas of the Physiocrats. The fact that Arcadia was one of the major suppliers of Greek mercenaries seems to oblige us to deal with an 'impoverished region of Greece'. But also the literate citizens of the evolved Sparta and Athens were continually forced to fight (not as mercenaries, ma it doesn't matter, as in war more or less we are all the same) if they wanted to survive! So they were all miserable, according to this point of view! You will accuse me: I don't want to accept 'its harsher, grimmer face'. Of course you are right if you use representations as Thomas Cole's paintings. It is time to check our sources, Pausanias' Guide to Greece and Strabo's Geography.

venerdì 14 settembre 2012

Giovanni Scattone. La sottile linea di una vita cinica ed impassibile.


La nostra reazione di fronte ad una tragedia unana che può colpire il nostro prossimo è spesso indicatrice della qualità e della salute della nostra anima.

martedì 24 luglio 2012

Lavacessi eroi con lauree carta igienica.

Capita a tutti. Ti fermi per quel bisogno fisiologico naturale di espellere. Entri nel bagno dell'Autogrill, decine di persone entrano ed escono freneticamente. Solo una rimane, stoicamente. Il lavacessi ("operatore sanitari"?) che ci da dentro con olio di gomito, per permetterti ancora in futuro quegli istanti di sollievo.

giovedì 21 giugno 2012

Eccesso dei mezzi di contenimento, il vizio incoreggibile della polizia italiana.

Il 28 Febbraio 2008 scrivevo "Giustizia per Federico Aldrovandi:renovatio nella Polizia di Stato". Ora la Cassazione ha confermato definitivamente le condanne a tre anni e sei mesi di reclusione per i quattro poliziotti già condannati in appello nel processo per la morte del 18enne ferrarese Federico Aldrovandi. Monica Segatto, Enzo Pontani, Paolo Forlani e Luca Pollastri sono stati condannati in via definitiva per omicidio colposo per eccesso di mezzi di contenimento. Giustizia, per certi versi, é fatta. La subcultura del manganello non paga.

martedì 1 maggio 2012

Imparare l'Inglese guardando i documentari della BBC con tanto di sottotitoli.


Vending machine: do we have to copy everything that America sends to us? 

Mi trovo a Cambridge. Stavolta l'ho fatta grossa. Ho intasato Youtube con GB e GB di filmati. Ho pensato a tutti coloro che vorrebbero imparare l'Inglese guardando i piú bei documentari della BBC con tanto di sottotitoli. Lovely! Non é tutto. I documentari che propongo svelano una Italia che giammai i giornalisti di Mediaset e della RAI hanno saputo raccontare con una qualche professionalitá. Erano affetti dal morbo del gossip e della politica. In fondo, chiedetevi, avete mai visto un serio documentario sulla natura o sulla cultura su queste reti? Difficile, se Rai1 é morbosamente occupata da quel camerlengo di Bruno Vespa. Qui dicono, semplicemente "rubbish".  Voltiamo pagina, guardiamo all'Italia dall'estero.


An Italian recipe: food and Opera. Stir slowly.

The soul of real Italian "bella figura" is not about showing off, but... 

Italy unpacked

venerdì 23 marzo 2012

Quanti civili sono stati uccisi dalle bombe e dalla politica guerrafondaia degli Americani e Israeliani? Alzate la testa, basta capire chi controlla i cieli.



Il pilota americano di un elicottero da guerra Apache gioca alla guerra sulle montagne della provincia di Paktika, nel sud est dell'Afghanistan. Compie spericolate evoluzioni a bassa quota sulla testa dei suoi stessi commilitoni, prima di sfracellarsi rovinosamente come se la realtá fosse un videogame. Ultimamente ho scritto "Do you remember G. Bush? Esportare la Democrazia sganciando bombe dai caccia. Uccisi 8 pastorelli afghani tra i 9 ai 15 anni."
Le stesse manovre causarono la strage del Cermis sulla Alpi italiane per colpa di un aereo militare statunitense decollato dalla base aerea di Aviano. Nella strage morirono 19 cittadini europei, tra i quali tre italiani, sette tedeschi, cinque belgi, due polacchi, due austriaci e un olandese. I pubblici ministeri italiani richiesero inutilmente di processare i quattro marine autori della strage in Italia. Venne invocata la Convenzione di Londra del 19 giugno 1951 sullo statuto dei militari NATO e quindi la giurisdizione sul caso dovette riconoscersi alla giustizia militare statunitense. Inutile aggiungere quindi che nessuno pagó per la morte di questi innocenti. Le prescrizioni in vigore al tempo dell'incidente imponevano un'altezza di volo di almeno 609,6 m. Il cavo della funivia fu tranciato ad un'altezza di 110 m. No comment.
Visto che negli ultimi decenni le stragi di civili per mano dei soldati americani e israeliani non si contano piú e che la politica segregazionista e del petrodollaro ha affamato e ucciso un numero incalcolabile di civili, sarebbe interessante conoscerne il numero con una stima.  La sensazione che la gente conosca solo il numero dei morti dell'attacco dell'11 Settembre. Il resto é fumoso come la polvere sollevata dalle bombe. Alzate la testa, basta capire chi controlla i cieli.

venerdì 16 marzo 2012

L'America impazzita, arresta George Clooney.

George Clooney al momento  dell'arresto.
Che gli Stati Uniti abbiano perso la bussola é chiaro a tutti da tempo. Spendono in armamenti e spandono bombe in giro per il mondo blaterando un concetto di democrazia schizofrenico. Le loro portaerei sono ovunque, ma ovviamente sono sempre gli altri ad essere potenzialmente pericolosi.  Un recente sondaggio nei paesi arabi ha dimostrato come tutti i paesi arabi temano di piú l'America ed Israele che l'Iran. Nel momento in cui tutti i media ed il Congresso americano spingono per la guerra con l'Iran, l' attore George Clooney ha osato occuparsi del povero Sudan. Non ci crederete, l'hanno arrestato. Ha osato distogliere l'attenzione pubblica e parlare di un paese povero. L'industria della guerra non puó permettersi pacifiche distrazioni. Per fortuna che l'America é una democrazia matura.

 

giovedì 16 febbraio 2012

Do you remember G. Bush? Esportare la Democrazia sganciando bombe dai caccia. Uccisi 8 pastorelli afghani tra i 9 ai 15 anni.

Samuel Aranda, World Press Photo of 2011
I danni collaterali di una guerra li puó conoscere solo chi li subisce. Nel 2011 tremila e ventun civili sono stati uccisi in Afghanistan. L’8% più del 2010. Per cinque anni consecutivi il conto dei morti è salito. Secondo il rapporto diffuso all’inizio di febbraio dall’Onu il 77% delle vittime civili è causato dagli attentati dei talebani. Bombe nascoste per strada, kamikaze. Il 14% è provocato dalla Nato (187 morti), con un aumento del 9% rispetto all’anno scorso. Attacchi aerei soprattutto. Sul Corriere della Sera del 15 Febbraio ci informano che otto pastori sono stati uccisi accidentalmente in un raid. Avevano dai 9 ai 15 anni (più un diciottenne) secondo gli abitanti del loro villaggio. I ragazzi con misure da adulti «erano armati e sono stati visti muoversi in terreno aperto in maniera tattica». Cioè? «Mantenendo la distanza l’uno dall’altro». Come fanno normalmente i pastori che spostano le pecore. Chi li ha osservati? Forze sul terreno. Di certo almeno un soldato, un avvistatore. Militari Nato e squadre della polizia afghana stavano effettuando un’operazione anti-talebani, cercando armi e munizioni. Quel gruppetto di otto che «dopo 600 metri si sono radunati sotto una grande roccia». A quel punto lo spotter Nato con il binocolo e tutti i gadget in dotazione ha dato l’allarme ed è partita la richiesta per l’intervento dei caccia.  Ragazzini pastori che hanno commesso l’errore di muoversi «in modo tattico» fino a una grande roccia, in un gelido giorno di febbraio del 2012.

sabato 12 novembre 2011

La fine dello showman televisivo. La folla è uno strano animale, prima lo porta in trionfo e dopo ride di lui.

 
Silvio Berlusconi ha lasciato il trono dello Stato Italiano; la folla urlava finalmente "Fuori la mafia dallo Stato". Voglio ricordare questo momento con la canzone di Edoardo Bennato "La fantastica storia".

C’era una volta
una città che diventava brutta,
diventava cattiva ogni giorno di più...
E nessuno, in mezzo a tanta gente,
e nessuno, poteva farci niente,
perché ognuno pensava solamente per sé...

Sarà successo veramente,
saranno favole e leggende,
le verità sempre diverse
e le bugie sempre le stesse...
E tra complotti e tradimenti,
avventurieri e replicanti,
va sempre più di male in peggio
e i topi vanno all’arrembaggio...

E poi arriva, come se fosse niente,
uno showman che non fa il cantante
ma che sa conquistare chiunque lo sente...
Scaccia i topi e diventa un eroe,
però la folla è uno strano animale,
prima lo porta in trionfo e dopo ride di lui...

martedì 8 novembre 2011

Il dramma della ricevuta fiscale in Italia.

Al minuto 1:35 il dramma della ricevuta fiscale in Itallia. La ricevuta fiscale, quella cosa fastidiosa e vetusta, il cui mancato pagamento ci ha messo in crisi. Dall'Inghilterra, quando guardo la BBC o la CNN non fanno che parlare dell'Italia, cercando una spiegazione alla tragica situazione in cui è precipitato il nostro paese, "too big too fail". La "dolce vita" sembra finita, ora ci hanno messo una lente addosso. Passeggiando per Cambridge, uno studente lettone iscritto a psicologia mi ha chiesto: "Is Berlusconi Mafia?". Volevo dare una risposta circostanziata e quindi ho iniziato: "Well, my point of view is" poi però il mio Inglese ancora traballante mi ha tradito ed allora mi sono accorto che la risposta più semplice ed intuitiva andava già a braccetto con il mio pensiero ed ho esclamato soddisfatto "Yes".

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