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mercoledì 4 febbraio 2015

E se lo STATO e la MAFIA fossero due faccie della stessa medaglia?


Ci hanno sempre detto che la Mafia, quella arcaica dei pizzini, quella di Riina Salvatore e Provenzano per intenderci, penetra nel tessuto sociale come una metastasi e uccide la società civile costituendo uno Stato dentro lo Stato, al quale fanno poi riferimento intere fette della popolazione. Niente da dire su questo. Su questo gli eroi Falcone e Borsellino sono saltati per aria. Guardiamo all' altra parte che vogliamo credere e sperare sana. Guardiamo a quello Stato, che si presume integerrimo (non entriamo nel merito della cosiddetta 'Trattativa'), che si ritrova a competere in autorevolezza con la Mafia cercando di far prevalere i principi della legalità. Eccoci al carrozzone subdolo di funzionari che a tutti i livelli si distinguono come impostori. Alla resa dei conti, non tornano oltre duemila miliardi di euro, un debito pubblico inumano, un buco dell'ipocrisia. Un debito che soffoca come un nodo scorsoio. Un debito che giorno dopo giorno spinge nella sua morsa mortale un intero paese. Quei morti per la crisi, a quale Mafia vanno imputati? Angelo di Carlo si è ucciso davanti al parlamento italiano, voleva forse indicarci i suoi assassini? 
Per questo, mentre gli Italiani festeggiano un nuovo Presidente della Repubblica che più vecchio non si può (non eletto dal popolo ovviamente, come peraltro Matteo Renzi), l'ennesimo esponente della melassa democristiana dalle 3 'C' (Casa, Chiesa, Consulta) mi domando: va bene, la Mafia è la Mafia. Ma allora Verdini cos'è? Gasparri? Santanchè? Previti? Fiorito? Rutelli? Brunetta? Finocchiaro? Capezzone? Polverini? Formigoni? Monti? Berlusconi? Craxi? Renzi? Dell'Utri? Casini? Cuffaro? La lista non ha un inizio ma neanche una fine. Per portare ad una tale bancarotta, ci vuole un numero spropositato di persone colluse, un apparato omertoso che si rinnova presentando continuamente un 'uomo nuovo', l'uomo della presunta 'svolta'. Un bluff che diventa ridicolosamente spasmodico negli ultimi anni.  Ma l'uomo della provvidenza (ricordate come Monti fosse presentato come il 'risolutore'?) è partorito proprio dai precedenti 'vecchi' che non fanno altro che nominare un membro fidato della 'famiglia'. La melassa democristiana. Per questo, ogni volta annunciano che 'bisogna cambiare tutto per non cambiare niente'. Prendete l'ultimo pifferaio magico Matteo Renzi. Dalla bancarotta dell'azienda di famiglia del padre Tiziano Renzi (1 milione 300 mila di debiti) a quella dell' Italia (2 mila miliardi di euro). Si certo, Provenzano, Riina, ma qui i conti non tornano. E voi ingenui acclamate Mattarella presidente. Forse costui, rimasto da qualche parte criopreservato, ha il profilo di colui che taglierà con la mannaia i costi del Quirinale, una Reggia che costa 237 milioni di euro a fronte dei soli 28 milioni di quella tedesca? Ma perfavore.

sabato 27 dicembre 2014

Renzi NUN ME ROMPE ER CA'.


Matteo Renzi ricevette 50 milioni di vecchie lire, dall'altro socio del patto del Nazareno, partecipando come concorrente raccomandato alla Ruota della Fortuna (Mediaset). Gira, gira, gira ...la fortuna continua ad arridere ai soci del patto del Nazareno. A noi #gufi e #rosiconi, la ruota della sfortuna? Noi proni, con la mano tesa ad elemosinare 80 euro, mentre il padre di Matteo contrae  1.300.000 € di debiti dopo aver nominato il figlio dirigente raccomandato? No, ma voi state scherzando. Vomito. Renzi NUN ME ROMPE ER CA'

sabato 22 novembre 2014

Due Mattei complementari, Renzi e Salvini. Vite flaccide e finte da concorrenti a Mediaset. Poi Silvio ha spalancato loro lo SHOW della politica. Chiamateli con il loro nome: FIGLI DI.. MEDIASET.

Due Mattei complementari che facevano le code per partecipare alle trasmissioni Mediaset. Salvini, un troglodita bigotto delle caverne e Renzi, un bimbominchia della melassa democristianaPoi Silvio ha spalancato loro lo SHOW della politica. Poveri Italiani, povera Italia. 

Era il 1993. Un giovanissimo Matteo Salvini, appena 20enne, in cerca di notorietà partecipa a Mediaset come concorrente a una puntata del telequiz 'Il pranzo è servito', allora condotto da Davide Mengacci.
Era il 1994. Un giovanissimo Matteo Renzi, appena 19enne, in cerca di notorietà partecipa a Mediaset come concorrente a una puntata del telequiz 'La Ruota della Fortuna', allora condotto da Mike Buongiorno. All'epoca Berlusconi gli diede 50 milioni di vecchie lire.

sabato 28 dicembre 2013

Addio a Giuliano Ferrara. Dietro ad Il Foglio di carta il più grande produttore di merda concettuale.

Sorpreso dalla Vita. Giuliano Ferrara.
Quando tutto è perduto, quando perfino l'orchestra sul Titanic smette di suonare avendo l'acqua salina assalito gli strumenti si sente un urlo inopportuno della propaganda concettuale, uno di quelli che farebbe innervosire perfino la Regina ma stavolta non è il Cavaliere. È Giuliano. È Giuliano Ferrara che ti informa che l'aborto è un omicidio. Ferrara infatti è per la vita ma anche per chiudere un occhio sulle torture a Guantanamo. Potrebbe scambiarsi la penna con Magdi Cristiano Allam, sono intercambiabili nel firmare articoli che cercano l'essenza di Dio in una pattumiera concettuale. Questo Nerone pronto a bruciare mediaticamente a difesa delle radici giudaico-cristiane dell'Europa, amico d'Israele, ha mangiato alla tavola del Cavaliere ritagliandosi il ruolo del grasso buffone che poteva permettersi qualche sonora critica propositiva. Mai una lotta giornalistica vera su quei fondamentali sui quali l'Italia moriva arrancava giorno dopo giorno.  Lo ricorderemo così, mentre con la sigaretta in bocca in televisione veicolava messaggi avvelenati a favore della vita. Lui che amava andare a cavallo, avendo il cattivo gusto di imporre la propria pesantezza anche a chi non ha il dono della parola. Addio a Giuliano Ferrara, tra i più grandi produttori di merda concettuale.

sabato 30 novembre 2013

#andiamoOLTRE lo stagno di rane dei delinquenti abituali.



Il discorso più bello nel Senato della Repubblica in questi ultimi 20 anni si deve alla senatrice Paola Taverna, che dimostra come quello del centrosinistra in questi anni non sia stata opposizione ma collusione. Grazie Paola, hai dimostrato che un altro discorso è possibile.

domenica 10 novembre 2013

Tutte le Amazzoni del dittatore Berlusconi.

Tutte le donne del Presidente Berlusconi
Sono disposte a tutto. Mordono negli studi televisi italiani per proteggere il loro dittatore. Sono le Amazzoni del presidente Berlusconi. Selezionate con cura maniacale disturbata, sono calde e passionarie. Se Alessandra Mussolini morde con rabbia, nel frattempo Daniela Santanchè ti fa uno sprezzante dito medio. Sguardo arrapato dallo stipendio sicuro, usano tecniche elaborate di vendita nell'affermare verità sacrosante mentre pronunciano le menzogne più artefatte. Ritengono contemporaneamente valide due opinioni che si annullano a vicenda, sapendole contraddittorie fra di loro e tuttavia credendo in entrambe. Fanno uso della logica contro la logica. Rinnegano la morale proprio nell'atto di rivendicarla. Sono le donne amazzoni di Silvio Berlusconi. 

giovedì 1 agosto 2013

Berlusconi pregiudicato, evasore conclamato, vergogna a chi lo ha votato.

 
In questo giorno bellissimo, finalmente Berlusconi è stato condannato definitivamente. Berlusconi pregiudicato, evasore conclamato, vergogna a chi lo ha votato per 20 anni rovinando quel Paese fantastico che era l'Italia.

martedì 23 luglio 2013

Enrico Letta e la parabola apocalittica di Casaleggio.

Il posato Enrico Letta
Premetto, sono il solito disfattista polemico e sono immune agli incantesimi creati con la magia dell'ipocrisia. Se voi avete il dono di saper apprezzare il posato Enrico Letta, attuale Presidente del Consiglio, io preferisco sottolinearne attonito la parentela con il principale collaboratore di Silvio Berlusconi, il posato Gianni Letta. Posati professionisti della politica. Mi direte che non ci sono alternative, che Enrico Letta incarna il meno peggio del peggio in circolazione. Allora cari miei è davvero finita. In termini assoluti, il debito pubblico italiano nei primi tre mesi del 2013 è aumentato a 2.034.763 miliardi (Fonte Sole 24ore). Ci avviamo verso una bancarotta storica, uno spettacolo convulsivo indecente dove nel gran finale probabilmente nel panico generale si rivedrà il posato Giuliano Amato, esperto nel defibrillare economie moribonde mettendo le mani in tasca agli Italiani. Gli Italiani hanno perso il dono di vedere. Io, che non sono un posato esperto d' Economia di provenienza Bocconiana e non posso vantare posate credenziali presso Comunione e Liberazione, postai su Youtube, il 17 Settembre del 2009, un video in cui gridavo allarmato la cifra del nostro debito allora, 1.753 miliardi di euro. Studiando Finanza Pubblica all'Università di Padova, quella cifra mi aveva allarmato, più di un allarme antincendio. Dopo quasi 4 anni, il nostro debito ha divorato altri 282 miliardi di euro e le vite delle persone che sono entrate nella sua spirale. Ho condiviso ogni notizia di questo mostruoso aumento, nel post "Tu lo vedi il buco dell'ipocrisia?". Già perchè, il problema sta tutto in una generale colata di cerone ipocrita che gli Italiani si sono imposti per non affrontare il nodo cruciale: c'è un buco enorme che aumenta e dei posati criminali avvoltoi che ci girano attorno, nella stessa atmosfera immobile ipocrita che respirate solitamente in una banca. Nessuno lancia una monetina in quel buco, da questo punto di vista funziona meglio la fontana di Trevi. Io mi sono chiamato fuori da questo sistema, me ne sono andato dall'Italia con la mia ribellione, tutta valigie e biglietti aerei. Tu cosa fai, mi vieni a dire che Enrico Letta è la soluzione finale? 


domenica 23 dicembre 2012

Tonino, tua moglie non sarà più tua moglie ma anche tu non sei più quello di prima.



Per capire come Antonio Di Pietro possa essere perfino peggio di Silvio Berlusconi bisogna guardare interamente la puntata, qui riportata, di Report del 28 Ottobre 2012 dal titolo "Gli insaziabili". Peggio di Silvio Berlusconi perché mentre questi si rappresentava e si rappresenta palesemente in modo indecente dando quindi la possibilità ad una persona provveduta di sentirne il lezzo, Antonio di Pietro, per la sua importante storia di magistrato protagonista di quel fondamentale ciclone che fu Mani Pulite e per il partito da lui creato sulle fondamenta di principi etici e morali in antitesi al berlusconismo, è a questo punto talmente subdolo, che è doveroso ammettere che ha ingannato perfino lo scrivente.

lunedì 17 dicembre 2012

Sta arrivando il pensiero del futuro.

Salvador Dalì, Le tre sfingi di Bikini, 1947.
Tenetevi saldi. Dicembre 2012. Paura. Lo so. Sta arrivando il futuro. Non è uno scherzo. Lascia stare le valigie, con il pensiero ti troverebbero comunque. Già, porca miseria. Non me lo invento di certo io. Come riportato da tutti i quotidiani, per la prima volta una persona tetraplegica, paralizzata dal collo in giù, è riuscita a muovere un braccio robotico controllandolo con la forza del proprio pensiero, grazie ad alcuni sensori impiantati nella corteccia cerebrale. Non so quante persone in questo momento siano veramente in grado di cogliere la portata di tutto questo. Dovreste pensare. Sicuramente gli addicted di Matrix.  Io me la sto facendo sotto. Il futuro sta arrivando. Scrivo da una casetta nella campagna di Cambridge. Non pensatemi. Pensare è pericoloso. Anzi, pensiamo tutti quanti insieme che Berlusconi possa passare a miglior vita insieme al suo fedele inseparabile ramingo pallido, color morte, Ghedini. Un avvocato cornacchia. Non credevo si potesse arrivare a tanto, ad augurare la morte a qualcuno. Ma per il bene del mio paese, lo faccio. Che il mio paese si possa liberare da codesto libertino, la cui forza  ha oscurato la cultura e la società italiana, lasciandola nell'oblio di un paese morto senza più attività cerebrale. Eravamo geniali, ora ci aggiriamo come spettri mediasetizzati. Nel futuro. Berlusconi sulla tua lapide, come per Mangano, questa iscrizione: "Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il Regno dei Cieli".

Roberto Benigni:  ''Altro che fine del mondo, s'è ripresentato''

mercoledì 24 ottobre 2012

Muore Silvio Berlusconi. Non si ricandida. Ci prova Daniela Santanché.


La ragazza del lunedì - Venditti

Berlusconi oggi ha dichiarato che per "amore dell'Italia" non si ricandiderà. Anche Renato Brunetta asseriva di candidarsi alla poltrona di sindaco per "amore per Venezia". Quanto amore.

sabato 12 novembre 2011

La fine dello showman televisivo. La folla è uno strano animale, prima lo porta in trionfo e dopo ride di lui.

 
Silvio Berlusconi ha lasciato il trono dello Stato Italiano; la folla urlava finalmente "Fuori la mafia dallo Stato". Voglio ricordare questo momento con la canzone di Edoardo Bennato "La fantastica storia".

C’era una volta
una città che diventava brutta,
diventava cattiva ogni giorno di più...
E nessuno, in mezzo a tanta gente,
e nessuno, poteva farci niente,
perché ognuno pensava solamente per sé...

Sarà successo veramente,
saranno favole e leggende,
le verità sempre diverse
e le bugie sempre le stesse...
E tra complotti e tradimenti,
avventurieri e replicanti,
va sempre più di male in peggio
e i topi vanno all’arrembaggio...

E poi arriva, come se fosse niente,
uno showman che non fa il cantante
ma che sa conquistare chiunque lo sente...
Scaccia i topi e diventa un eroe,
però la folla è uno strano animale,
prima lo porta in trionfo e dopo ride di lui...

giovedì 10 novembre 2011

Cenere e polvere eravamo e cenere e polvere torneremo ad essere. Quando morite, spegnete le luci porca miseria.

Sono rimasto felicemente colpito dalle modeste tombe prive di fasti nei cimiteri della campagna inglese (nella foto che ho scattato si vede St Peter's Church a Babraham, Cambridgeshire)
Tempo addietro, nel post "Quando muori ricordarti di spegnere proprio tutte le luci", ho cercato di indagare quel bizzarro egoismo che ci vede pesare sulle risorse del pianeta anche da morti; non parliamo poi dei casi patologici, come quello di Silvio Berlusconi che già all'età di quaranta anni ha ordito costruire una tomba mausoleo, ispirandosi al faraone Tutankhamon, con un allacciamento alla rete elettrica spaventoso, secondo l'ex vicesindaco di Arcore Fausto Perego.

La tomba mausoleo di Silvio Berlusconi.

Visitando i dintorni di Cambridge mi hanno profondamente colpito i cimiteri inglesi, luoghi di semplicità e di pace, immersi in una natura amica e accogliente; essi  mancano del tutto di quell'inutile sfarzo e di quel carosello delle vanità senza senso che contraddistinguono i cimiteri italiani, affetti da una sorta di patologica rincorsa ad avere la tomba più granitica e appariscente, con le luci votive manco fossero le luci di natale. In questa visione ci sono tutti i limiti del materialismo cattolico, mischiato a tanta ipocrisia. Le tombe dei defunti inglesi, sembrano più terrene, nel senso che la loro semplicità le inserisce di fatto in un manto erboso soffice pronto ad accogliere serenamente il defunto. La sensazione nei cimiteri inglesi è proprio quella del "cenere e polvere eravamo e cenere e polvere torneremo ad essere" e frequentemente può capitare di incrociare iscrizione tombali, anche recenti, divenute illeggibili come se la tomba ormai fosse stata presa in consegna da Madre Terra e non ci fosse più bisogno di ostentare altro. L'arte di farsi da parte mestamente. Stranamente l'atmosfera che si respira in questi luoghi non è triste. Quando morite, spegnete le luci porca miseria.

Qui ho ripreso con il cellulare il  cimitero presso Whittlesford Church. vicino Duxford (Cambridgeshire).

martedì 8 novembre 2011

Berlusconi sulla tua lapide, come per Mangano, questa iscrizione: "Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il Regno dei Cieli".

Berlusconi, che non vuole rassegnarsi alle dimissioni, a poche ore dalla sua fine politica.

Vittorio Mangano fu definito da Paolo Borsellino una delle "teste di ponte dell'organizzazione mafiosa nel Nord Italia." La voce wikipedia connota Vittorio Mangano, l'amministratore dei beni di Silvio Berlusconi, come un "criminale pluriomicida legato a Cosa Nostra, che accompagnava i figli di Silvio Berlusconi a scuola" e che ora ha sulla sua lapide questa importante iscrizione (paradossalmente rispetto anche al proprietario della villa su cui metteva le bombe): "Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il Regno dei Cieli".
Per non dimenticare, l'inno di Forza Italia.

Il dramma della ricevuta fiscale in Italia.

Al minuto 1:35 il dramma della ricevuta fiscale in Itallia. La ricevuta fiscale, quella cosa fastidiosa e vetusta, il cui mancato pagamento ci ha messo in crisi. Dall'Inghilterra, quando guardo la BBC o la CNN non fanno che parlare dell'Italia, cercando una spiegazione alla tragica situazione in cui è precipitato il nostro paese, "too big too fail". La "dolce vita" sembra finita, ora ci hanno messo una lente addosso. Passeggiando per Cambridge, uno studente lettone iscritto a psicologia mi ha chiesto: "Is Berlusconi Mafia?". Volevo dare una risposta circostanziata e quindi ho iniziato: "Well, my point of view is" poi però il mio Inglese ancora traballante mi ha tradito ed allora mi sono accorto che la risposta più semplice ed intuitiva andava già a braccetto con il mio pensiero ed ho esclamato soddisfatto "Yes".

venerdì 28 ottobre 2011

Ciao Silviooooo


Presto tornerò a postare, ora mi trovo all'estero e sono nel pieno delle trattative per trovare casa per i prossimi mesi. C'è una canzone, che riporto, che è arrivata fino alle mie orecchie...Ciao Silviooooo e mai come in questo momento sento di essermi liberato dal fetore di uno dei governi più vergognosi della storia repubblicana. Ciaooooooooo Silviooooooo è finita.

lunedì 2 maggio 2011

L'ultimo miracolo di Giovanni Paolo II: Berlusconi si addormenta durante la beatificazione del papa mostrando di essere un cattolico ipocrita


Gli Inglesi avevano scommesso sul fatto che Filippo di Edinburgo, 90 anni, si sarebbe addormentato durante il matrimonio anglicano tra William e Kate. Non è successo. Pochi giorni dopo, è invece successo un miracolo. Durante la beatificazione di Giovanni Paolo II, Berlusconi si è addormentato a fianco del presidente Napolitano, che lo guardava impietosamente come si guarda un vecchietto di 75 anni con il vizietto. Per un cattolico ebbro di family day non era uno dei momenti più solenni ed intensi di emozioni? Colate di cerone e di ipocrisia.

mercoledì 27 aprile 2011

Semplicemente UN VECCHIO PORCO



Non gli avevo mai dedicato un video. Dovevo farlo, vista l'importanza. Un video tutto per lui preparato in 5 minuti. Il mio cinquantesimo video. Era facile. L'ho intitolato "Semplicemente un VECCHIO PORCO".

venerdì 18 marzo 2011

L'Italia festeggia i 150 anni entrando in Guerra contro Gheddafi, a cui poco tempo fa' il Premier aveva baciato la mano

Il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi si ferma per baciare la mano del dittatore libico Muammar Gheddafi durante il vertice della Lega Araba a Sirte; l'immagine, rimbalzata sulla stampa internazionale, ha ridicolizzato e screditato la politica estera italiana agli occhi del mondo in questi mesi.
L'Italia entra in guerra contro la Libia di Gheddafi. Qualcosa non torna però guardando queste fotografie di pochi mesi or sono. Non capisco. Qualcosa non torna.



Gheddafi è sempre stato lo stesso dittatore da oltre 40 anni. L'Italietta gli ha baciato la mano in pubblico,  dentro la tenda invece... "affari"?





venerdì 4 marzo 2011

''Silvio forever'' - il Trailer Ufficiale del Film


 "Silvio Forever", sottotitolo "Autobiografia non autorizzata di Silvio Berlusconi" è il racconto attraverso immagini di repertorio le vicende politiche e personali del premier, "strepitoso personaggio della commedia dell'arte, capace di offrire miriadi di spunti per una avventura cinematograficamente immaginabile."

La Rai ha comunicato di aver sospeso la messa in onda dello spot del film 'Silvio Forever', programmata da domenica prossima, 6 marzo. Per questo ve lo propongo.
Lo spot della Lucky Red sul film 'Silvio Forever' e' stato giudicato 'inopportuno' dalle strutture Rai preposte, nella parte in cui riproduce una dichiarazione di donna Rosa Berlusconi, la defunta madre del Premier, che al minuto 1:09 afferma:  "NON SI VEDRÀ MAI UNA FOTOGRAFIA DI SILVIO CHE È IN GIRO CON LE DONNE O ALTRO".

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