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mercoledì 19 dicembre 2018

Idee regalo. Il laboratorio di Fata Turchina!

Da sempre una forma sfornata dalle nostre mani fatate regala una sensazione completamente diversa rispetto ad un oggetto prodotto in serie da una fredda macchina. Chiamatele emozioni umane. Con le macchine che avanzano, dobbiamo restare umani. Visitate il sito del laboratorio di Alessandra, l'ultima delle fate turchine . Oltre alle sue dolci creazioni troverete tanti spunti per delle idee regalo, dalle bomboniere passando per la decorazione della casa o entrando nel mondo magico dei bambini, che sanno stupire perchè realizzati rigorosamente a mano nel suo laboratorio in Italia. Bim bum bam magia.

Elfo con le orecchie a punta, maglioncino a righe gialle e grigie, pantaloni in lino, sfilabili. 
Segnaposto: fetta di arancia essiccata, legata con nastro rosso ad un foglio di corteccia flessibile, campanella argentata. Alessandra crea crea segnaposti personalizzabili per rendere indimenticabili le vostre feste e gli eventi più importanti. Le arance vengono essiccate direttamente nel nostro laboratorio, con processi semplici e senza l’utilizzo di mezzi chimici. Perfetta in chiave natalizia, sprigionerà un profumo pungente ed agrumato di inverno. Potrete adagiarla sul piatto o davanti ad una candelina. Tocco di classe: utilizzarla come biglietto d’auguri, creando una dedica da realizzare sulla corteccia!

lunedì 31 agosto 2009

Lo Zecchino a Venezia. Una moneta antica d'oro purissimo.



Visiona uno Zecchino

Il zecchino e ducato veneziano è un eneguagliabile regalo per uno studente che si sta per laureare in storia, archeologia, beni culturali, etc, oppure per qualsiasi persona appassionata di oggetti antichi ed antiquariato.

Lo zecchino era una moneta veneziana d'oro purissimo e di peso costante, un punto di riferimento per ogni valutazione. La quantità di oro fino (tre grammi e mezzo) di cui era costituito, era quella giusta per un pagamento di media importanza, quale un abito non di lusso, una ricca cena tra amici, le grazie di una cortigiana di media belta'. Venne emessa nella Repubblica di Venezia dal 1284.
Il suo peso, il suo valore intrinseco e il suo titolo, aveva al massimo il tre per mille d’ impurità, rimasero pressocchè invariati fino al crollo della Repubblica nel 1797, diventando l’orgoglio di Venezia e di tutti i veneziani. Il nome, usato dal XVI secolo in sostituzione del precedente ducato (da doge), deriva da zecca, la struttura incaricata della sua emissione. Con il doge Francesco Venier (1554 – 1559) la moneta si chiamò, per la prima volta, zecchino anche pubblicamente. Al dritto presentava S. Marco che, aureolato e con una sontuosa veste, teneva il Vangelo nella mano sinistra e che, volgendosi a destra, porgeva al doge genuflesso un’orifiamma, su cui si trovava la croce. Il doge aveva un manto ornato di pelliccia, sul capo il berretto ducale e stringeva l’asta dell’orifiamma con entrambe le mani. Al rovescio vi era Gesù Cristo in piedi, avvolto in una lunga veste: con la mano sinistra teneva il Vangelo e con la destra benediceva. Il Redentore, inoltre, ascendeva in un’ aureola ellittica cosparsa di 9 stelle, 4 a sinistra e 5 a destra, stelle che sarebbero aumentate sotto altri dogi.. Il contenuto in oro dello Zecchino veneto varia leggermente a seconda del periodo ma era pari a 3,494-3,559 grammi d'oro praticamente puro (997‰).

Se sei interessato a visionare uno zecchino visita il sito web che ne raccoglie qualcuno o manda una mail a sciretti.alberto@sciretti.it

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