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giovedì 17 marzo 2011

La patologia dei rapporti virtuali: deformano e creano persone che non esistono in realtà.

Come negare l'evidenza, con un po' di fantasia.

Da tanti anni sono immerso nella rete fino al collo. Ne conosco il perimetro, so come navigare. C'è una grande differenza però tra me ed altri internauti. Io sono vivo, sono reale. Utilizzo cioè la rete, per accelerare quei processi che mi farebbero altrimenti perdere inutilmente tempo. Da questo punto di vista, internet ha un potere incalcolabile. Ripeto, incalcolabile per chi ne conosce ogni anfratto. Quello che non ho mai fatto è fingere di essere ciò che non sono. La rete è solo uno strumento, la vita si svolge fuori e quindi le bugie hanno le gambe corte.

Checco Zalone in una macchietta teatrale che mostra in modo esemplare alcune patologie della rete.

Dopo tanti anni, devo ammettere con dispiacere che anche la rete è diventata l'ospedale psichiatrico aperto 24h su 24h, per chi non sa dove andare a depositare la propria patologia; c'è l'uomo ragno feticista che vola ovunque gridando di adorare i piedi delle ragazze, c'è la ragazza che millanta di essere la donna gatto bellissima ed è una cessa, c'è quello che ti vuole convincere di essere stato rapito dagli alieni, c'è chi dice di cercare amore ma con un altro nickname è contemporaneamente impegnato a proporre un incontro sessuale, c'è chi distribuisce "Ti Amo" nelle chat perchè è un latin lover della virtualità, c'è chi spedisce messaggi da multilevel marketing credendo nelle catene di Sant'Antonio, c'è chi dice di essere pronto a fare una rivoluzione tanto quanto nella realtà gli tremano le ginocchia, c'è chi cerca notorietà nella rete perchè nella realtà non se lo fila nessuno, c'è chi dopo tanti anni di virtualità ancora non se la sente di incontrarti e chiede tempo, c'è chi vive insomma solamente nella realtà virtuale. Potrei andare avanti all'infinito, ma un mio amico ha avuto in un colloquio con me il dono della sintesi: "la realtà virtuale deforma e crea persone che non esistono in realtà". Questo crea un mondo di malintesi, di deludenti misunderstanding, equivoci a non finire, fraintendimenti imbarazzanti. La patologia che affligge gli internauti è sempre e solo una; sotto copertura di un impalpabile anonimato, curano le proprie frustrazioni reali fingendo di essere ciò che non sono. Se sono sinceri, cosa rarissima, lo fanno soltanto per raccontarti quello che nella realtà è inconfessabile; praticamente come una caraffa si versa in un bicchiere, ti rovesciano addosso tutte le loro paturnie. Anche per questo motivo non ho mai lasciato sul web miei commenti anonimi, ma li ho sempre firmati con nome e cognome.


Niente foto sul profilo se sei cessa.

La rete quindi bisogna conoscerla ed affrontarla con la consapevolezza che gli altri internauti hanno l'irresistibile tentazione di farti sopportare lentamente tutte quelle patologie che sono costretti a soffocare nella vita reale.  Quindi orsettina83 smettila di dire da 9 mesi al grandepuffo81 che cerchi amore. Questo lo abbiamo capito. Quello che non si è capito è se tu esista anche nella realtà. Dubbio.

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