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lunedì 30 dicembre 2013

Quella voglia di mare a Capodanno.

Alberto, Norfolk Coast Path.
Quando penso a Capodanno guardo sempre verso il mare come riflesso condizionato e qui a Cambridge guardo al Norfolk seaside. Vado a congelarmi a Cromer, ma le sensazioni che solo il mare riesce a dare valgono le sferzate gelide del vento del Mare del Nord. Ho qualche buona bottiglia di buon vino bianco frizzante e fruttato (prosecco di Treviso) da scolarmi in compagnia di amici lungo la Norfolk Coast Path. Un tavolo prenotato a Cromer come sempre all'ultimo nel ristorante italiano Bella Vista. Le mie ultime parole quest'anno le riprendo dal subcomandante Marcos. 

Questa è l'ora del male e del malvagio. Non si nascondono più, camminano alla luce del Sole e alla luce del Sole appestano e imputridiscono tutto ciò che toccano. Di notte no. La notte... la notte è nostra.

dal libro "Racconti per una solitudine insonne" di Subcomandante Insurgente Marcos


Alberto, Norfolk Coast Path.


domenica 8 gennaio 2012

Niente da fare Londra non mi ha incantato.

Prima di scattare questa foto, ho guardato questo palazzo di Londra incredulo. Se questo é un edificio.
Ho trascorso il capodanno 2012 a Londra e mi sono reso conto che la cosa piú banale che potrei dire é che Londra sia una cittá bellissima. Fosse solo quello. Il problema é che Londra é una cittá dal futuro segnato. Invasa da Indiani, Pachistani e Bengalesi e dalle gang dei coltelli conosce le tensioni razziali di una metropoli sostanzialmente improduttiva alle prese con una crisi epocale.

Quasi tutte le cabine telefoniche sono diventate una specie di bacheca di annunci pornografici. Uno squallore.



Da tanti anni a questo parte sentivo parlare di Londra come di una cittá stupenda. L'isola che non c'é per i giovani in cerca di avventure oltre Manica. Non c'era un giovane in circolazione che non sognasse di raggiungere il paese dei balocchi. Si prendeva l'aereo, si trovava un qualche lavoretto in qualche pub e ci si sentiva nell'ombelico del mondo. 

Ma chi é che si puó entusiasmare in una situazione come questa?
Ma chi é che si puó entusiasmare in una situazione come questa? Questi palazzi pieni di colletti bianchi grondano crisi.
Sará che le voci che mi hanno sempre raggiunto parlavano di shopping da Harrods (che palle) e di finanza specchiata sul Tamigi, sono arrivato per fortuna nella City con un occhio critico e ho avuto la conferma che la percezione su Londra fosse frutto di una ipnosi collettiva dove la maggioranza delle persone si aggregavano al pensiero unico che vedeva Londra una meta agognata. Certo per gli assidui frequentatori dei Night Club e per i modaioli rimarrá una cittá dove esibire le proprie limitazioni, ma Londra non regge il confronto con le cittá italiane Venezia, Firenze, Roma per citarne solo le piú rappresentative.

La vista dal Victoria Embankment. Questo palazzo mi ricorda le Vele di Scampia. Neanche sul Tamigi la situazione migliora.


Tragalgar Square che pensavo fosse enorme si deve essere nel frattempo ristretta perché l'ho trovata mille volte piú piccola ed insipida di Prato della Valle a Padova.
Trafalgar Square, la Grande delusione.
Buckingham Palace la seconda Grande delusione.

Buckingham Palace non pare paragonabile neanche all'ombra delle Procuratie in Piazza San Marco a Venezia. Il campanile di San Marco quasi quasi batte il Big Ben. Ecco il Palazzo di Westminster ha il suo fascino, ma insomma preferisco il mio Palazzo Ducale sul bacino di San Marco.
L'orrore si manifesta in tutta la sua opulenza. I palazzi della finanza.
Alberto Sciretti con alle spalle il palazzo di Westminster. 31/12/2011

Il palazzo di Westminster.
Il palazzo di Westminster come ho detto ha il suo fascino. Si salva anche la ruota panoramica London Eye anche se in fondo é una macchina da soldi. Per il resto, niente da fare Londra non mi ha incantatato.
London Eye.

Big Ben.

London Eye illuminata per il capodanno.





domenica 1 gennaio 2012

Sopravvissuto al capodanno londinese.

Alberto Sciretti con in mano la camrecorder sul ponte di Westminster, il posto piú ambito dal quale assistere allo spettacolo pirotecnico, Londra 31/12/2011
Dalle 17 a mezzanotte un posto in prima fila, 7 ore di freddo pungente e vento sul ponte di Westminster lottando con orde di indiani e pakistani che volevano sottrargli il posto guadagnato con le stalattiti e stalagminiti ai piedi. L'ultimo degli europei forse a poter vedere questo spettacolo dalla posizione piú esclusiva prima di lasciare il passo alla storia, all'invasione delle tigri asiatiche. Foto: http://www.mirror.co.uk/news/top-stories/2012/01/01/new-year-2012-watch-london-s-dazzling-fireworks-display-as-250-000-line-the-streets-to-welcome-new-year-115875-23671705/
 

mercoledì 28 dicembre 2011

A Capodanno Londra.


Ho sempre rinviato il capodanno a Londra. Gli ultimi capodanni, Roma (2006), Parigi (2007), Istanbul (2008), Marrakesh (2009), Edimburgo (2010) erano proprio il tentativo di fuggire dallo "scontato" capodanno nella city, che devo dire la veritá non mi attrae. Londra é talmente grande che non si lascia conquistare facilmente, meno che meno se in canna avete da spararvi solo un giorno di festa. Tuttavia trovandomi di stanza a Cambridge, ad un tiro di schioppo dalla capitale inglese, stavolta non ho alternative. Londra (2011). Ho messo in ricarica la camrecorder.

mercoledì 19 ottobre 2011

Hogmany, il capodanno scozzese ad Edimburgo.

Edimburgo vista dal suo castello il 31/12/2010. Notate sulle mura del castello i candelotti dei fuochi pirotecnici che ci terranno con la testa all'insù; nel parco sottostante un grande palco che si affaccia sulla Princes street dove si terrà l'Hogmany.
Da anni ho preso la buona abitudine di scrivere sempre dei diari e dei resoconti sulle mie esperienze di viaggio, perchè ho intuito quanto potenzialmente sia importante per il futuro che sulla rete circolino informazioni ed immagini che possano consigliare o stimolare i viaggiatori, che vogliano mettere in movimento la propria anima.

Alberto Sciretti ad Edimburgo costretto a guidare a destra (preferisco la sinistra)

Non potendo neanche sognare di competere con la magia dei testi di capolavori quali l'Odissea di Omero, il Milione di Marco Polo, I viaggi di Gulliver di Swift ed Il Viaggio in Italia di Goethe, per citarne solo alcuni, posso semplicemente, e direi anche banalmente, postare immagini e video, con il rischio di aggiungere nelle didascalie i soliti commenti "bello", "troppo bello", "mitico", "fikissimo", anche perchè i potenziali futuri lettori saranno tra qualche anno in grado di capire e quindi apprezzare solamente queste parole. Ma questo non è un triste post decadentista sul strascicato e sempre più risicato lessico delle nuove generazioni, qui si parla nientedimeno che di Edimburgo, la capitale della Scozia. Dove dormire? Io personalmente, avendo noleggiato una macchina volendo visitare anche le Terre Alte, ho scelto di pernottare per un paio di giorni a 10 minuti da Edinburgo in un luogo magico e fiabesco: Kirkhill Mansion Bed and Breakfast. Cercatelo su google e prenotate tramite il sito www.booking.com che vi garantisce sempre il miglior prezzo (per prenotarmi l'alloggio utilizzo sempre quel sito).

Kirkhill Mansion Bed and Breakfast. Situato in un parco protetto di oltre 30 acri da scoprire passeggiando, si trova a sole 10 miglia da Edimburgo. Alla mattina facevo colazione scrutando i caprioli che furtivamente si avvicinavano alla Mansion. Da consigliare. Io ho utilizzato questa base di partenza anche per visitare le Highlands scozzesi. 
Interno del Kirkhill Mansion Bed and Breakfast 
Inutile dilungarsi molto sull'Hogmany, il capodanno scozzese, parlandovi dei fuochi dal castello e dei kilt che coloravano la festa; quante luci, va vissuto. Aristotele scrisse, 2.300 anni fa, che "come gli ubriachi, i giovani sono pieni di naturale ardore." Nel Racconto d'inverno di Shakespeare, un pastore si augura "Vorrei che non ci fosse età di mezzo tra i 10 e i 23 anni, o che la gioventù dormisse tutto questo intervallo; poiché non c'è nulla in cotesto tempo se non ingravidare ragazze, vilipendere gli anziani, rubare e darsi legnate". Assistere all'entusiasmo giovanile è però coinvolgente. Insomma prendete a morsi la vita e non siate mai sazi di scoprire; Hogmany è la festa per voi. Potete al limite informarvi visitando il sito internet ufficiale. Se volete un antipasto ecco il video che ho girato, che spero vi convinca. Buona festa.

Edimburgo, da me ripresa, poco prima della festa e le immagini direttamente dalla Hogmany.

Castello di Edimburgo
Vista dal castello di Edimburgo
Panorama dal castello di Edimburgo
Panorama dal castello di Edimburgo. 
Panorama dal castello di Edimburgo
Cimitero dei cani dei soldati scozzesi nel castello di Edimburgo
Dal castello di vede St Mary's Cathedral
Alberto Sciretti al castello di Edimburgo.
Panorama dal castello di Edimburgo
St Mary's Cathedral dall'entrata del castello.
Il castello di Edimburgo visto da una street luccicante dopo i festeggiamenti della mezzanotte.

sabato 8 gennaio 2011

Incredibile a capodanno: Berlusconi a casa da solo, D’Alema a Saint Moritz !?!


Non ci credo, non è possibile. Il miliardario dei miliardari, colui che vive terrorizzato dal comunismo e quindi semplicemente dalla paura che gli italiani si accorgano che ciò che lui ha accumulato li ha impoveriti di risorse e di opportunità, ha trascorso tristemente il capodanno a casa a letto, guardando Barbara D’Urso. No, Barbara D’Urso NO. «Non sono mai stato meglio di così», ha confidato il giorno dopo il premier agli amici. Ma è il solito atto di autoipnosi ipocrita, di un volontario ottundimento della coscienza. Bipensiero: se passi un capodanno di cacca allora dichiari che è stato quello più bello della tua vita. Già, perché la sottigliezza più estrema è credere fermamente di dire verità sacrosante mentre pronunci le menzogne più artefatte. Gli italiani così ci cascano sempre.


Non ci credo, non è possibile. D’Alema, il comunista, ha passato il capodanno a Saint Moritz e si dice che se la stia ancora ridendo sotto i baffi spumeggianti di champagne. Mi sento male, non ci credo. Oddio, Luca Zaia a capodanno dai cinesi!?! Bastaaaaaa…non voglio più sapere niente; se Casini ha passato il capodanno al gay village non lo voglio sapere.

Al ristorante cinese ha trascorso anche la sera di Capodanno. E' polemica sul governatore leghista del Veneto Luca Zaia, accusato dai ristoratori padovani di preferire la cucina "low cost" orientale a quella tradizionale, nonostante si batta per la difesa dell'agricoltura e dei prodotti locali (Fonte Mattino di Padova)

domenica 31 gennaio 2010

Marrakech, tra il lusso delle Aston Martin e la miseria dell'asino da soma: le contraddizioni dell'Uomo

Alberto lungo le mura di Marrakech (31/12/2009) fondata tra il 1060 e il 1070.
Ho visitato Marrakech a capodanno e mi porto ancora dentro quel senso di contraddizione tra una roboante Aston Martin che impauriva un affaticato asino da soma e la miseria più totale.
Ho visitato una conceria e ho conosciuto l'Inferno.
Credo sempre più che invece che calmierare il prezzo del pane, bisognerebbe impedire all'individuo di accumulare ricchezze spropositate che altra conseguenza non hanno che affamare l'altrui individuo. "Finchè esiste la povertà, non può esserci una vera libertà." ha detto Nelson Mandela. Un paese dignitoso che voglia sviluppare un senso di appartenenza alla nazione e a quei principi universali dell'uguaglianza, dovrebbe stabilire un tetto all'arricchimento personale, che ne sò 5 milioni di euro a testa oltre ai quali devi dare tutto in beneficienza, magari all'Unicef.
Nel 2009 l'Aston Martin ha presentato la One-77, una esclusiva Gran Turismo che verrà prodotta in solo 77 esemplari e la cui consegna ai clienti è previsto avvenga nel corso del 2010. L'auto dovrebbe costare un milione di euro, il suo motore è una evoluzione del classico V12 ma con cilindrata portata a 7,3 litri e in grado di produrre una potenza massima di 700 CV.
Video di Alberto Sciretti girato a Marrakech.
Rosse le bandiere a Marrakech, sempre più rosso il mio pensiero che però non lacera e soffoca le potenzialità dell'individuo. Credo nell'individuo, nella sua "libera iniziativa economica" proprio come riporta l'art.41 della Costituzione, ma attenzione credo fermamente anche nel secondo comma del medesimo articolo e cioè "Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana." L'art. 4 della nostra Carta Costituzionale ci ricorda infatti che "Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.". Sottrarre le risorse agli altri, non significa concorrere al progresso materiale della società. Torniamo a Marrakech..
Quando arrivi a Marrakech, ti accoglie una ventata d'aria calda, un bisbiglio al deserto. La cosa più bella da fare è passeggiare come tartarughe sotto il sole lungo le mura (a fine dicembre nel primo pomeriggio c'erano 25 gradi al sole, infatti stavo in camicia. Verso il tardo pomeriggio la temperatura inizia a calare fino a raggiungere gli 8-10 gradi alla sera) e frequentare la convulsiva piazza Jama‘a el-Fnaa, i vicoli adiacenti e i suq, cioè mercati coperti che si articolano su numerose viuzze e piazzette, ciascuna delle quali è dedicata ad attività specifiche. Marrakech và vissuta all'aria aperta, non ci sono infatti musei e le Moschee non sono visitabili.

Suq a Marrakech (c'è un grande ingresso dalla piazza principale la Jemaa el-Fna), dove vi rapirà la varietà dei colori. Qui i soldi che mi ero portato via sono evaporati...ma ne è valsa la pena: si possono comprare degli oggetti berberi stupendi lavorati a mano in osso di cammello o corno di gazzella, basta trovarli tra robaccia di dubbia provenienza, fatta a macchina. Non bisogna sottrarsi al rito, all'inizio un po' faticoso, della contrattazione. Il venditore ne conosce il valore, ma lui vuole sapere chi siamo, quanto convinto è il nostro interesse. E, poi, ha tempo; è disposto a cedere e a rilanciare, ad aggiungere qualcosa in più per fare sembrare più conveniente la sua offerta, ad ascoltare la nostra fantasia, gli argomenti che sappiamo scovare in fondo a chissà quale ripostiglio dell'anima per strappare un buon prezzo. Un prezzo alla fine che accontenta tutti se abbiamo condotto bene la trattativa. Chi vende ha ricavato il suo guadagno, che gli consente di vivere, e chi compra pensa sempre di aver comprato un tesoro, come il sottoscritto con il pugnale berbero riportato qui sotto.
Ovviamente, quale ammiratore di Lawrence d'Arabia, me ne sono portato a casa uno: un Koummya o Kumiyah, un glorioso pugnale del Marocco, tradizionale dei Berberi. E' ad un solo taglio. Il fodero è molto incurvato in punta
Veniamo alle rosseggianti mura d'argilla e alle montagne dell'Atlante sullo sfondo con gli adiacenti palmeti e giardini, in cui spopolano olivi e alberi da frutto. Le mura sono composte da un solidissimo impasto di argilla e calce. I fori, ben visibili nelle foto successive, servivano per le travi di sostegno, in corso d'opera, poi per evitare la formazione di umidità. La cinta è alta 6 o 8 metri e spessa 1.4-2; il cammino di ronda era largo appena 60 cm!!! Le mura, le palme e l'Atlante sono i simboli di Marrakech.
Un aspetto che vi stupirà; lungo tutte le mura, vi sono aranceti e aranceti..basterebbe allungare la mano e una succosa arancia sarebbe sotto i vostri denti. Ho pensato che almeno lì, i senzatetto hanno di che sfamarsi. Tuttavia non ho visto nessuno toccare le arancie (vai a vedere che il Re ha imposto la pena di morte per chi ruba le arancie comunali???).
Talvolta sulle mura si possono notare le cicogne che vi nidificano.
Come in tutto l'Islam, anche in Marocco il giardino è prefigurazione e proiezione sulla terra del paradisono promesso agli eletti, luogo in cui immagini, suoni, profumi fanno intravedere al fedele le delizie dell'aldilà. Un esempio tipico in tal senso a Marrakech è il parco dell'Agdal.
La Moschea della Koutoubia, il cui minareto è una delle più alte espressioni dell'arte maghrebina, oltre che simbolo e "faro" di Marrakech; è una della più vaste dell'Occidente islamico.
Il palazzo reale a Marrakech. Audi e Mercedes oscurate che entrano ed escono, schiere di giardinieri che corrono sentendosi parte di un giardino incantato...
Palazzo reale
Piazza Jemaa el-Fna
Piazza Jemaa el-Fna, coinvolgente cuore cittadino che per la sua animosità mette agitazione. Ci si torna più volte, ma si fugge anche. Un ammaliante ma sinistro palcoscenico animato da cantastorie, indovini, acrobati, danzatori, incantatori di serpenti e da artisti di strada. Diventi una formica e se sei giovane alla sera ti viene sibilato continuamente "hashish, hashish". Lasciatevi andare con le aranciate buonissime che costano 3 o 4 Dirham l'una, cioè 30 o 40 centesimi di euro.
Le baraccopoli di Marrakech.
Solo uscendo dal lusso asettico dei grandi alberghi che si può cogliere il Marocco delle contraddizioni e dei contrasti. Solo così si può capire perchè tanti fuggono da questo paese, sicuramente il più bello e potenzialmente il più ricco del Nordafrica. I divari più marcati sono sicuramente quelli sociali, divari tra un'esigua minoranza di ricchi e una maggioranza di poveri e diseredati che vivono la loro marginalità nelle baraccopoli urbane e nei villaggi rurali. Non è facile essere bambini in Marocco, dove la mortalità infantile è sette volte più alta di quella italiana. Questa povertà l'ho toccata con mano, ho visto immagini, come quelle qui sotto di una conceria, dove le condizioni ambientali dei lavoratori sono INUMANE.
Sono entrato in un conceria, ho visto lavoratori a piedi nudi camminare su carcasse d'animali in attesa di essere scuoiati, un odore insopportabile che si cercava di attenuare con delle foglia di menta sotto il naso. Lo ricoderderò per tutta la vita, ho avuto la sensazione di entrare nell'inferno e ci sono stato solo 30 minuti; ci sono persone che ci lavorano una vita intera, che si ammalano e dormono su delle cavità adiacenti.
L'inferno conceria.
Il Marocco gode di un grande vantaggio rispetto ai suoi vicini. Ogni marocchino disponde di 3 volte tanto l'acqua di un algerino e di un tunisino e 30 volte quella di un egiziano. Si pensi che il 20% del territorio marocchino è ricoperto da foreste, contro il 2% della vicina Algeria. Inoltre il Marocco dal 10 ottobre del 2003 ha adottato una nuova legge sulla famiglia. Una riforma storica, perchè l'eguaglianza tra uomini e donne entra a far parte della legislazione. Il Marocco è il secondo paese arabo musulmano, dopo la Tunisia, a compiere questo passo.
Tuttavia il 35% dei marocchini non ha l'acqua potabile e il 38% non ha i servizi igienici nella propria casa, il 50% non possiede un frigorifero e un televisore, il 70% un auto, il 98% un personal computer.
Marocco ha da sempre acceso i sogni di fuga dei giovani italiani con film quali Marrakech Express e Last minute Marocco.
Nota dolente, il traffico. Caotico fino a provocarti mal di testa. Lo smog ti accarezza continuamente. I vigili cercano in modo convulsivo e con l'abuso del fischitto di dare una parvenza logica ad un moto che è nato e rimarrà credo per sempre entropico. Tutti suonano il clacson, ognuno si è autoconvinto di avere più fretta dell'altro. Si china il capo, solo quando passa... l'Aston Martin.

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