venerdì 16 gennaio 2009
Lo specchio della vita delle donne nei Kilim
domenica 26 ottobre 2008
L'Abbazia di Praglia: la farmacia della Repubblica di Venezia
L'Abbazia di Praglia, che consiglio caldamente di visitare (la visita all'Abbazia è gratuita; dal loro sito internet http://www.praglia.it/ ho attinto le informazioni, qui riassunte) è sorta ai piedi dei colli Euganei tra l'XI e il XII secolo; è direttamente collegata con l'Abbazia di Santa Giustina di Padova dalla quale partì la grande Riforma monastica benedettina che si diffuse su tutta la penisola fino in Sicilia. L'Abbazia di Praglia conobbe una prima sopressione napoleonica nel 1810 e sucessivamente quella della legge 7 luglio 1866, che sopprimeva tutte le corporazioni religiose, in seguito all'unificazione d'Italia. L'attività del monastero riprese nel 1904 e da allora il nuovo cammino di Praglia fu sempre in ascesa. Durante la seconda Guerra Mondiale, tutta la comunità fu impegnata a salvare civili e militari, ebrei e ariani, connazionali e stranieri, religiosi e secolari, senza parlare della pronta accoglienza e della gelosa e vigilante custodia di infiniti e preziosi tesori di storia e di arte, compresi i quattro cavalli di bronzo della basilica di S. Marco a Venezia. A partire dagli anni Sessanta la Comunità ha assicurato una presenza costante presso l'antico Santuario del Monte della Madonna (Teolo), mentre dagli anni Novanta ha dato vita ad una piccola comunità benedettina in Bangladesh, diocesi di Khulna.
Fin dalla sua fondazione, Praglia è abitata da una comunità di monaci che vivono secondo il progetto di vita stabilito da San Benedetto da Norcia nella sua Regola (sec. VI). Stabilendo uno stretto legame di solidarietà con ogni uomo, il lavoro permette ai monaci di guadagnarsi la vita, di provvedere alla manutenzione ordinaria del monastero e di venire in aiuto a varie situazioni di bisogno e povertà.
Oltre al quotidiano servizio fraterno e all’impegno stabile nei vari ambiti di vita del monastero, i monaci a Praglia si occupano in alcune specifiche attività lavorative: nel Restauro del libro antico, nella Cosmetica “Apis Euganea”, nell’Erboristeria “Pratalea”, nell’apicoltura, nella pubblicazione di opere a carattere monastico e spirituale con la collana “Scritti Monastici”.
lunedì 29 settembre 2008
Predjama castle: visitare un bel castello marcondiro ndiro ndello
Predjama Castle. Poderoso, provocante ed inespugnabile. Per informazioni sul castello http://www.burger.si/Predjama/Predjama.html oppure http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Castel_Lueghi&oldid=18844926
"E noi lo ruberemo marcondiro ndiro ndello,e noi lo ruberemo marcondiro ndiro ndà" "E noi lo rifaremo marcondiro ndiro ndello,e noi lo rifaremo marcondiro ndiro ndà"
"E noi lo bruceremo marcondiro ndiro ndello,e noi lo bruceremo marcondiro ndiro ndà" "E noi lo spegneremo marcondiro ndiro ndello,e noi lo spegneremo marcondiro ndiro ndà"
giovedì 29 maggio 2008
La fortezza di Masada: le prime forme di guerriglia nella storia, l'epico assedio ed il suicidio di massa.
Uno dei fianchi inaccessibili dell'altopiano su cui si ergeva la fortezza di Masada. Per circa 2000 anni abbiamo conosciuto questo racconto di coraggio e di forza dagli scritti di Giuseppe Flavio (Flavio Giuseppe, Guerra Giudaica, a cura di Giovanni Vitucci, Milano, 1999), storico ebreo del primo secolo d.C. che guidò la resistenza dei ribelli durante la grande rivolta ebrea, ma che fu catturato ed in seguito portato a Roma ove scrisse la storia della guerra.
Il palazzo orientale era come un nido d'aquila appollaiato su spaventosi dirupi e godeva di una vista amplissima sulle opposte sponde del Mar Morto. Si può ritenere che fosse riservato alla residenza personale del re e dei suoi familiari. Nel I secolo a.C. la fortezza era stata il palazzo di Erode il Grande che tra il 37 a.C. e il 31 a.C. la fece fortificare.
Un interessante video su Masada (lingua inglese)
Fotografia di uno dei campi trincerati romani della X legione presa dalla sommità di Masada.
Visualizzazione ingrandita della mappa . Immagine satellitare del medesimo campo trincerato romano (freccia verde). Più in basso a destra si nota chiaramente la fortezza di Masada.
------Come riuscirono gli Zeloti a resistere all'assedio romano che durò forse più di due anni?
Vasti ambienti di magazzino assicuravano agli abitanti della fortezza un'ampia scorta di viveri, la cui perfetta conservazione era garantita dall'aridità e salubrità del luogoLa scarsità delle piogge, tipica dell'ambiente desertico in cui sorge la fortezza, doveva essere compensata moliplicando gli sforzi nella conservazione di ogni goccia d'acqua che cadeva durante l'inverno. Di qui la presenza di numerose e grandissime cisterne scavate nella roccia. La presenza di diversi edifici a torre, costruiti appositamente per ospitare nidi di colombe (columbaria), fa pensare che la carne di questi uccelli dovesse fornire un notevole contributo alla dieta degli abitanti di Masada.
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Come riuscirono i legionari romani a conquistare questa fortezza imprendibile?La rampa d'assedio costruita dai romani si può facilmente vedere alla voce "Roman assault ramp" e "Roman siege ramp"
1. Arrivo del "sentiero a serpente" 2. Abitazioni con triclinio 3. Magazzini 4. Terme 5. Palazzo di nord (tre livelli) 6. Palazzo amministrativo 7. Punto d'osservazione 8. Sinagoga 9. Muro a casamatta e stanze dei rotoli 10. Breccia romana (rampa d'assedio)
11. Ingresso da ovest 12. Torre Bursecai (lavorazione delle pelli) 13. Palazzo occidentale 14. Chiesetta bizantina 15. Quartiere degli ufficiali 16. Torre di guardia 17. Residenze 18. Colombario circolare 19. Grande cisterna 20. Fortezza di sud 21. Mura a casamatta con abitazioni degli zeloti 22. Cella monastica bizantina
Una scena del film "Masada".
Altri video su Masada.
Per approfondimenti: http://www.gliscritti.it/approf/2007/papers/masada.htm nota del prof.Giancarlo Biguzzi.
Immagini e testi sono stati tratti da:
1) http://198.62.75.5/www1/ofm/sbf/escurs/TS/04b_TSit.html STUDIUM BIBLICUM FRANCISCANUM of Jerusalem (SBF) is the Faculty of Biblical Sciences and Archaeology of the Pontificia Universitas Antonianum in Rome.
2) http://it.wikipedia.org/wiki/Masada WIKIPEDIA
3) http://www.laportadeltempo.com/Archeologia%20Biblica/archbibl_011001(1).htm