mercoledì 25 luglio 2012

Ci siamo sbranati il 28% della superficie agricola nazionale negli ultimi 40 anni.

Ho scattato questa fotografia il 24 Luglio 2012 in transito sulla A4 nei pressi di Brendola (VI). Mi piange il cuore, un altro pugno in un occhio. Capannoni e capannoni costruiti di fronte a villa Schroder in via Quintino Sella in località Pedocchio, Brendola (VI). Chi ha licenziato questo piano di lottizzazione che ha previsto questi insediamenti produttivi così a ridosso della villa pagherà mai?
<< Ci siamo sbranati il 28% della superficie agricola nazionale negli ultimi 40 anni.

In parte ciò è avvenuto a causa dell’abbandono dei terreni (soprattutto quelli marginali, più difficili da lavorare e meno redditizi) e tutto sommato questo è un fenomeno che – pur se preoccupante – ha una certa ciclicità nella storia e non comporta una definitiva compromissione della fertilità dei suoli. Ma è soprattutto la cementificazione, o meglio l’impermeabilizzazione, dei suoli a destare preoccupazione, poiché si tratta di un fenomeno irreversibile. Il livello di autoapprovvigionamento alimentare dell’Italia è già oggi molto basso e la continua perdita di terreno agricolo sta portando il nostro paese a dipendere sempre più dall’estero per garantirsi le risorse alimentari necessarie. Quasi tutte le previsioni ci dicono che importare dal mercato mondiale in futuro sarà sempre più costoso e nessuno si sente di garantire che in una prospettiva di medio-lungo termine il mercato sarà “pacifico”. >> Tratto da un articolo Consumo di suolo: la buona legge (finalmente) del Il Fatto Quotidiano.

Un' altra immagine dei capannoni in costruzione presso villa Schroder in via Quintino Sella in località Pedocchio, Brendola (VI).

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