venerdì 23 settembre 2011

Umberto Bossi durante la tempesta pernacchie, dito medio e parolacce e... l'ultimo dei Padani è un terrone doc.


L'ultimo dei Padani.

Nel filmato sopra, l'"ultimo dei Padani". Abbiamo un ministro delle Riforme, Umberto Bossi, che in uno dei momenti più difficili degli ultimi decenni si comporta come un bambino monello: ecco quindi il dito medio e le pernacchie. Un bambino monello in fondo è autorizzato istituzionalmente a spararle grosse. Lo statista Padano, sentendosi probabilmente prossimo alla fine, attraverso il linguaggio animalesco dei gesti ci riporta ai tempi delle caverne. La condizione patologica in cui versa l'Italia può essere rappresentata da queste foto. Non voglio neanche affrontare l'argomento  "credibilità" di questo paese di fronte ad un ministro in queste condizioni. Le sue farneticazioni meriterebbero la considerazione di un trattamento obbligatorio sanitario. Rispetto per un grande leader colpito da un ictus? Nessun rispetto per chi non rispetta l'essere umano, che sia terrone o che sia di colore. Sinceramente mi sono veramente stancato di sentire vaccate fuori dal tempo e dalla storia che giornalmente provengono da questo partito di trogloditi, che se doveva portare in Italia i benefici legittimi del federalismo finora al futuro lascia invece solo il duro fardello del figlio dell'ignoranza, Renzo Bossi che ci costa 11.150 euro al mese, frutto di una notte di passione con Manuela Marrone, di origini siciliane. La stessa compagna sarà tra i fondatori del partito, una eminenza terrona nel partito.




Mi son sempre chiesto quale tipo di persona possa sentirsi rappresentata da questo partito di frustrati incazzati che come sempre non trova di meglio che prendersela con quelli che chiama terroni, zingari, negri, culattoni, comunisti. Ne ho scovato uno che porta il mio cognome, Alessandro Sciretti; classe 1988 potrebbe essere proprio l'ultimo dei Padani. Puro orgoglio padano. Qualcosa però qui subito mi colpisce. Qualcosa non torna. Il viso è quello di un terrunciello!!! Il suo sito internet non smentisce tale sensazioni: è frutto dell'amore tra una sarda ed un pugliese. Un terun doc insomma. Ma allora cosa costringe un giovane terrone a rinnegare le "Orecchiette con le cime di rapa" e la "cicoria con la purea di fave"? Come si fa ad avere in tavola il caciocavallo podolico dauno e la cacioricotta e poi a trovare il coraggio di servire nelle file di un partito razzista che insulta qualsiasi interlocutore che si trovi più a sud? Lo stesso Alessandro Sciretti scrive sulla sua pagina facebook: "Quando la Padania chiama, Sciretti risponde! Un uomo impegnato nella vita civile e politica del paese (facciamo fino a Firenze)". La secessione!!!

Screenshot del sito di Alessandro Sciretti. In evidenza in giallo le origini meridionali del terrunciello.


La risposta è in un articolo di Repubblica, "Abatantuono: da terrunciello a leghista", in cui si accenna al personaggio interpretato dall'attore: un immigrato pugliese « milanese al centoventi per ciento ». Già, il terrone che si trasferisce al nord non solo rinnega tendenzialmente le proprie origini quasi se ne vergognasse, ma per mimetizzarsi meglio sposa l'orgoglio della pura razza padana. Di storie come quella di Alessandro Sciretti ce ne sono tantissime; in fondo Umberto Bossi ha sposato una immigrata di origini siciliane. La regola quindi è questa: più esagerano nel rivendicare l'appartenenza ad una pseudo pura razza padana e più nel loro sangue scorre olio pugliese. Io infatti, figlio di un milanese e di una veneta (potrei quindi vantare una genealogia più pura) ho un profondo rispetto invece per chi abita più a sud di me. A mia volta abito più a sud di qualcun'altro. Alessandro Sciretti, suvvia smettila di fare l'immigrato pugliese « torinese al centoventi per ciento ». Liberati da questa gabbia razzista. Sei un terrone in gabbia. Smettila di involvere, inneggiando alla pena di morte. La tua è solo frustrazione; sradicato dalla tua terra, cerchi esagerando di ottenere una sorta di riconoscimento sociale a risiedere al nord. Sii orgoglioso delle tue origini e urla al mondo quanto sono buone le "Orecchiette con le cime di rapa". Dillo ai tuoi elettori, quanto è buona la cacioricotta. Perfino la tua Puglia ha fatto passi da giganti ed ha votato a rappresentarla un omosessuale dichiarato. Solo tu, che sei immigrato al nord senti il bisogno di offendere la tua terra, che è la Puglia e l'Italia. Liberati, perchè sembri Tillon, il protagonista del film "L'ultimo dei Padani".

Origini della famiglia Sciretti. 
Non sembra dalla foto riportata che le origini della famiglia Sciretti siano del tutto celtiche..e la sedia vuota, a rappresentare con rispetto un defunto, non la chiamavano esattamente "cadrega"...

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