lunedì 31 gennaio 2011

Amici e compagni di avventure, fino alla fine.


Sono scene molto forti, difficili da accettare e da mandare giù. Gli animali provano sentimenti molto forti. Ho già postato una storia di amicizia tra uomo ed animale che ha commosso il mondo ed anche la storia di Rochy, un pastore tedesco che ha percorso 600 km in cerca del proprio padrone. Nel filmato sopra, un cane rischia la propria vita per cercare di mettere in salvo la propria compagna o un compagno di avventure, probabilmente già morto dopo essere stato investito. Nel filmato sotto invece, un gatto non si da pace della morte improvvisa della propria compagna\o, anch'esso investito e cerca di svegliare quel corpo inanimato. Straziante. 

 

Tra le esperienze personali più belle, ho già raccontato di come mi son dato da fare assieme ai miei amici per sfamare una cucciolata di Border Collie sul Monte Baldo. Andare al supermercato e comprare sacchi e sacchi di croccantini e portarli a quelle creature che se le pappavano con gusto è stata una delle esperienze più belle della mia vita. Tutte le volte contavo quella marea di cuccioli per paura che qualcuno non ce l'avesse fatta. Ho spazzolato orgogliosamente il pelo di quella cagna, che stressata dalla innumerevole cucciolata, sembrava non crederci. C'è un altro episodio che non dimenticherò mai; ero in Turchia, la stavo attraversando in macchina quando in una strada desolata lontanissima da luoghi abitati, ho incontrato una cagna molto magra e un cucciolo che camminavano a fianco della strada. Chiunque conosca la pietà si sarebbe fermato. La cagna era determinata, il volto carico di apprensione e lo sguardo fisso sull'orizzonte. Non avevamo che crackers, in macchina e li abbiamo buttati tutti in terra sperando che si sfamassero. Ma la diffidenza verso l'uomo malvagio che probabilmente in passato aveva indurito il carattere della cagna, non le ha permesso di fidarsi. Il cucciolo invece si avvicinava più coraggiosamente. La cagna ci guardava con uno sguardo assente e la sua unica volontà era quella di riprendere quel triste cammino lungo la strada. Per decine e decine di km non ci sarebbero stati luoghi abitati. Il senso di responsabilità di quella mamma, le imponeva di continuare e continuare, quel viaggio disperato della speranza. Ho ripreso il viaggio, portandoli con me nel mio cuore.

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